Ruffia
Ruffia comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Amministrazione | |
Sindaco | Cristian Ruffino (lista civica) dal 27-5-2019 |
Data di istituzione | 1947[1] (ricostituzione) |
Territorio | |
Coordinate | 44°42′55.53″N 7°36′04.59″E |
Altitudine | 282 m s.l.m. |
Superficie | 7,51 km² |
Abitanti | 358[2] (30-6-2023) |
Densità | 47,67 ab./km² |
Comuni confinanti | Cavallerleone, Cavallermaggiore, Monasterolo di Savigliano, Murello, Scarnafigi, Villanova Solaro |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12030 |
Prefisso | 0172 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004198 |
Cod. catastale | H633 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 665 GG[4] |
Nome abitanti | ruffiesi |
Patrono | Corpi santissimi |
Giorno festivo | 25 aprile |
Cartografia | |
Territorio comunale di Ruffia nella provincia di Cuneo | |
Sito istituzionale | |
Ruffìa (Rufìa[5] in piemontese, pronuncia [ry'fia]) è un comune italiano di 358 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 22 gennaio 1955.
«Di verde, alla banda d'argento, caricata di due tralci del primo, uno sull'altro, nel verso della pezza.»
La banda è probabilmente ispirata al blasone della famiglia Cambiani (di rosso, alla banda di azzurro, caricata di tre scudetti d'oro e orlata dello stesso).[6]
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di bianco.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Castello di Ruffia
[modifica | modifica wikitesto]Il castello di Ruffia fu prima possedimento dei Falletti, poi dei Del Carretto e infine passò ai Cambiano (o Cambiani) di Ruffia che lo controllarono fino alla fine del Settecento.
Nel XVI secolo nel castello fu attivo il pittore e scultore Lorenzo Pascale, figlio di Oddone. Lorenzo Pascale dipinse la cappella dell'Annunziata e un padiglione del giardino del castello.
Il castello oggi si presenta con forme più sei-settecentesche, ma si possono ancora riconoscere gli elementi più puramente medioevali e rinascimentali.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Ruffia sono 43[9], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[10]:
- Romania, 20
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Giampiero Boaglio | lista civica | sindaco | 1º mandato |
2009 | 2014 | Giampiero Boaglio | lista civica | sindaco | 2º mandato |
2014 | 2019 | Giampiero Boaglio | lista civica | sindaco | 3º mandato |
2019 | in carica | Cristian Ruffino | lista civica | sindaco | 1º mandato |
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Chiesa di San Giacomo
-
Castello di Ruffia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ LEGGE 4 agosto 1951, n. 1123 : 29 marzo 1947, n. 345: Ricostituzione dei comuni di Lequio Tanaro, Bergolo, Scarnafigi, Ruffia, Torre Bormida e Camo (Cuneo).
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani (DETI), Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Comune di Ruffia – (CN), su araldicacivica.it.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Ruffia, su Archivio Centrale dello Stato, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 29 settembre 2024.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 25 agosto 2018.
- ^ Dati superiori alle 20 unità.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ruffia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.ruffia.cn.it.
- Ruffìa, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240583554 |
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