Boffalora d'Adda
Boffalora d'Adda comune | |
---|---|
La chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lodi |
Amministrazione | |
Sindaco | Livio Bossi (lista civica di centro-destra) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°21′34.75″N 9°29′39.78″E |
Altitudine | 78 m s.l.m. |
Superficie | 8,13 km² |
Abitanti | 1 728[1] (30-6-2023) |
Densità | 212,55 ab./km² |
Comuni confinanti | Dovera (CR), Galgagnano, Lodi, Montanaso Lombardo, Spino d'Adda (CR), Zelo Buon Persico |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26811 |
Prefisso | 0371 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 098003 |
Cod. catastale | A919 |
Targa | LO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 557 GG[3] |
Nome abitanti | boffaloresi |
Patrono | Natività di Maria |
Giorno festivo | prima domenica di settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Boffalora d'Adda nella provincia di Lodi | |
Sito istituzionale | |
Boffalora d'Adda (Bufalòra in dialetto lodigiano,[4] e semplicemente Boffalora fino al 1863) è un comune italiano di 1 728 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Non è certa la provenienza del nome del paese, e ci sono tre interpretazioni accreditate: dalla parola di origine tedesca Wulfhari; dalla fusione delle parole "Boffa l'Ora", o "Boffa l'Aura" che significa "Soffia il vento"; dalla deformazione delle parole tardo-latine Bufalus Ora, "Zona dei bufali".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel Medioevo appartenne al vescovo di Lodi, nel 1600 Boffalora fu feudo della famiglia Destrieri; nel 1632 il feudo passò al marchese Lancellotto Corrado di Lodi; nel 1662 il feudo divenne contea a favore di Alfonso Corrado ed infine, nel 1762, la contea stessa venne conferita ai Barattieri.
In età napoleonica (1809-16) Boffalora fu frazione della città di Lodi, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1816 Boffalora fu inserita nel VII distretto, quello di Pandino, della provincia di Lodi e Crema, allora costituitasi; alla cessazione di questa nel 1859, il paese risultò situato nella provincia di Milano (circondario di Lodi).
Nel 1863 Boffalora assunse il nome ufficiale di Boffalora d'Adda,[5] per distinguersi da altre località omonime.
Nel 1978, a Boffalora d'Adda, in pieno centro abitato, in seguito a degli scavi è emerso un corredo costituito da una croce d'oro e ornamenti di uno scudo. A Boffalora esisteva certamente anche un monastero, nel quale vivevano le monache di clausura dell'Ordine dei Servi di Maria Vergine dello Spasimo, osservanti la Regola di sant'Agostino. Per la sua posizione strategica fu teatro di notevoli fatti d'arme. Tracce dell'antico castello si trovano nel cortile di un'azienda agricola.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 19 gennaio 1976.[6]
- Stemma
«Di verde, al fiume d'argento, ondato d'azzurro, in banda, attraversato in cuore da un castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla ghibellina, accompagnato nel canton sinistro del capo da tre scettri d'oro, gigliati ed impugnati, e nel canton destro della punta, da due spighe, pure d'oro, decussate. Ornamenti esteriori da Comune.»
- Gonfalone
«Drappo troncato di giallo e di rosso, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento: "Comune di Boffalora d'Adda". Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto giallo e rosso, con bullette argentate e poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Municipale – fu realizzato nel 1933 per iniziativa del podestà di allora, dottor Maggi, medico benemerito in Lodi, attivissimo nell'ambito delle opere assistenziali. La colonia fluviale, costruita nel 1941, fu gradualmente eliminata dal fiume Adda stesso, a causa della variazione del suddetto corso d'acqua.
- La chiesa parrocchiale – fu ricostruita totalmente nel 1590, una ottantina di anni dopo la sua realizzazione avvenuta nel 1513 sotto il pontificato di Leone X e l'episcopato di Ottaviano Maria Sforza. La parrocchia è dedicata alla Natività della Beata Vergine e comprende tutto il territorio comunale, ad eccezione della cascina Bell'Italia, che rientra invece nella parrocchia di Montanaso Lombardo. La chiesa fu restaurata nel 1954 dall'allora arciprete don Luigi Bravi, è stata recentemente ridecorata ed arricchita da un pregevole altare per iniziativa dell'arciprete don Paolo Gatti. Nella chiesa è conservato un pregevole quadro ad olio di Scipione Piazza, rappresentante la Madonna in alto seggio, con santa Elena e santa Monica ai lati e san Macario e san Cristinziano più in basso. L'altare maggiore in marmo, infine, proviene dall'antica chiesa di San Michele in Lodi, risalente al XIII secolo.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Boffalora d'Adda in totale sono 138,[8] pari all'8,64% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
---|---|
Romania | 46 |
Albania | 13 |
Egitto | 11 |
Colombia | 11 |
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di Boffalora d'Adda e la località di Roncadello.[9]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Circa il 50% della forza lavoro si sposta a Lodi o nel capoluogo lombardo, mentre il rimanente è occupato nell'agricoltura e nell'industria. Le principali risorse agricole sono difatti costituite da colture di cereali, foraggi e allevamento, sfruttate da alcune aziende.
Nell'ambito del secondario, sono presenti un'industria del settore elettrico e una trafileria.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Segue un elenco delle amministrazioni locali.[10]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1944 | 1945 | Arnaldo Fraschini | Podestà | ||
1945 | 1945 | Alessandro Bocconi | Sindaco | ||
1945 | 1946 | Amilcare Poli | Sindaco | ||
1946 | 1959 | Giuseppe Alfredo Broglia | Sindaco | ||
1959 | 1960 | Domenico Tressoldi | Sindaco | ||
1960 | 1970 | Antonio Broglia | Sindaco | ||
1970 | 1975 | Alessandro Migliorini | Sindaco | ||
1975 | 1980 | Antonio Allegri | Sindaco | ||
1980 | 1985 | Alessandro Migliorini | Sindaco | ||
1985 | 1990 | Giovanni Bernasconi | Sindaco | ||
1990 | 2004 | Raffaele Rapaccioli | Sindaco | ||
2004 | 2009 | Elena Veronesi | L'Ulivo | Sindaco | |
2009 | in carica | Livio Bossi | lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 83, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Regio decreto 11 gennaio 1863, n. 1126, in materia di "Decreto col quale sono autorizzati vari Comuni delle Provincie di Milano, Alessandria, Brescia, Cremona, Torino, Ascoli, Macerata, Cuneo, Piacenza, Porto-Maurizio, Ravenna e Sassari ad assumere una nuova denominazione."
- ^ Boffalora d'Adda, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 novembre 2023.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Dati demografici ISTAT Archiviato il 14 giugno 2010 in Internet Archive..
- ^ ISTAT - Dettaglio località abitate Archiviato il 13 dicembre 2012 in Internet Archive..
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 264.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Boffalora d’Adda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.boffaloradadda.lo.it.
- Boffalora d'Adda, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.