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24 marzo 2019

“Porca Eva”.. ?..


S’impreca “Porca Eva” e perché non “Porco Adamo”? Oppure “Adamo coglione” visto che Eva la mela gliela offre ma è lui che la prende e se la mangia? E magari neppure la desiderava?

Ma “poverino!!” lui non voleva, ma lei ha tanto insistito che “per farla contenta” lo ha fatto.

Infondo lei è stata “fatta” fregandogli una costoletta, quindi è roba sua, ha il suo stesso dna, e lui non può andar contro natura.  Comunque non ha impedito ad Eva di farlo e per “colpa di lei” è stato punito anche lui. Non capisco in ogni modo perché proprio una costola, forse serviva un materiale più resistente in previsione del futuro.

28 agosto 2012

“Chi non sa mangia mosche”


gattiLa saggezza popolare ha fissato in una massima lo sport preferito dei “potenti” e dei “saccenti” che ci circondano, l’inflazionato “non si deve render pubblico”.
Non è importante quello che vien fatto, ma quello che gli altri vengono a sapere.
Non ha valore l’azione, ma l’informazione al pubblico.
Ci sono dei momenti in cui nel sentir parlare “i soliti noti” si presenta al mio inconscio l’immagine devastante di un’arma letale che, con pietas umana, li elimini tramite proiettile in fronte.

23 luglio 2012

MONDI PARALLELI


Lili pensosa.JPGNon è più certo che questo universo sia l’unico esistente, come ormai è certa al frammentabilità dell’atomo, così chiamato nel passato dal greco “τομος - indivisibile”.
La scoperta della particella capace di “addensare” le varie forme di partenza per farne poi le basi della materia a noi nota, (link raccontino), ha reso più verosimile l’ipotesi di una realtà spazio-temporale stratificata con “buche” di transito per viaggi nel tempo e nello spazio.
Io penso di esserne una dimostrazione.
A “mia insaputa” son caduta in una buca ed ora mi ritrovo in un mondo parallelo a vivere le stessa vita di prima, ma circondata da una società che non riconosco.

6 maggio 2012

QUALE GENEROSITÀ !!


IMG_5420.JPGE’ comico, anzi no è drammatico.
All’emergere dei copiosi rivoli  da cui il danaro pubblico viene incanalato nelle capaci tasche dei vari voraci “appartenenti”, siano essi leader o parenti o amici fidati, si assiste alla recita di uno stesso copione, quasi un “copia – incolla” del medesimo file.
·  Primo :  Affidarsi a Santa Negazione
· Secondo : Rafforzare il concetto con il ben collaudato “a mia insaputa”
·  Terzo :  Cospargere di cenere il capo con il lacrimante “io mi fidavo”
·  Quarto :  Un genuflesso “sono stato ingannato e mi dispiace”
· Quinto (dopo lo sputtanamento totale ed evidente) : Restituiamo le briciole che son rimaste sulla tovaglia.
Fatti emersi in questi ultimi tempi hanno dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, escludendo il risvolto penale, che la morale per molta gente è come l’elastico delle mutande, che a causa dell’uso continuato al limite massimo dell’estensione diventa una fettuccia inutile.