Mi sento un disco rotto quando le scelte insulse dei signori ministri della pubblica, si! Pubblica, Istruzione, che dimenticano che devono garantirla per dettato costituzionale a tutti, mi spingono, per l’ennesima volta, a ripetere che la strada intrapresa da anni è quella di danneggiare i più fragili, di discriminare sulla base del potere economico.
Il valore di una scuola, di un docente, di un allievo non si può basare sul confronto con altri impari, ma sul percorso compiuto.
La valutazione su base generale non può dare indicazioni sul cammino fatto, o fatto fare, dal singolo.