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Il Valarin è la lingua degli Ainur ed è il più antico linguaggio mai parlato in Arda. Anche se il linguaggio potrebbe apparire superfluo, considerato che sia i Valar che i Maiar possono comunicare telepaticamente, quando assunsero forma fisica essi divennero anche in grado di parlare.

Di questo linguaggio non si sa quasi nulla, eccetto che risultava parecchio sgradito agli Elfi, tanto che solo pochi si presero la briga di impararlo. Alcune parole Valarin furono adottate dagli Elfi ed entrarono a far parte del lessico Quenya, in particolar modo dai Vanyar.

I Valar invece impararono il Quenya in modo da poter conversare con gli Elfi o tra di loro nel caso ci fossero Elfi presenti. Sauron comunque sembra che abbia utilizzato anche il Valarin, essendo egli stesso uno degli Ainur, per creare il suo Linguaggio Nero.

Dal momento che nacque al di fuori di Arda, questo linguaggio non ha alcuna relazione con le lingue della Terra di Mezzo. Le uniche parole conosciute (generalmente nomi propri) sembrano indicare che il Valarin utilizzi costrutti molto lunghi.

Oltre agli esperimenti condotti dai linguisti tolkeniani per ricreare qualche termine, le parole "ufficiali" di questa lingua ancestrale si contano sulle dita di una mano. Abbiamo ad esemlio Ibrîniðilpathânezel, lunga ben otto sillabe, che indica la parola Valarin per Telperion, uno dei due Alberi di Valinor,

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