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"« [...] Si dice che quando gli Eorlingas scesero dal Nord e varcarono l’Acquaneve alla ricerca di roccheforti ove rifugiarsi al momento del bisogno, Brego e suo figlio Baldor salirono la Scala del Forte e giunsero innanzi alla Porta. Sulla soglia sedeva un così vecchio decrepito che era impossibile contare i suoi anni; era stato alto e regale, ma ora era consunto come un vecchio sasso. Ed essi credettero davvero che fosse di sasso, poiché non fece alcun movimento né pronunciò alcuna parola finché, quando cercarono di oltrepassarlo e di entrare, una voce si levò come uscita dalle profondità della terra, e parlò, con loro grande stupore, nella lingua occidentale: "La via è chiusa". Allora si arrestarono e guardandolo videro che viveva ancora; ma egli non li guardò. "La via è chiusa", ripeté la sua voce. "Fu fatta da coloro che sono Morti, e i Morti la custodiscono, fin quando giungerà l’ora. La via è chiusa". "E quando giungerà quell'ora?", domandò Baldor. Ma non ebbe alcuna risposta. Il vecchio morì in quel momento e cadde bocconi; ed il nostro popolo non ha mai più avuto notizia degli antichi abitanti delle montagne. [...] »"
Théoden a Dama Éowyn, Il Signore degli Anelli, libro V, cap. III, "L'Adunata di Rohan".

I Sentieri dei Morti sono un luogo oscuro che si snoda nei Monti Bianchi ed è infestato dall'Esercito dei Morti. Il suo ingresso si trova nei pressi di Dunclivo e i suoi sentieri attraversano le montagne per l'intera lunghezza, sbucando nella regione di Morthond nel regno di Gondor.

Descrizione[]

L'entrata di questi sentieri è detta Porta Nera e si trova ai piedi del Monte Dwimorberg, in mezzo alla foresta di Dimholt nella Valle di Dunclivo.

I sentieri si snodano poi tra i piedi delle montagne per poi aprirsi a sud dei Monti Bianchi nei pressi della Roccia di Erech.

Storia[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Esercito dei Morti.

Nessuno sa quando questi sentieri vennero costruiti, ma probabilmente risalgono alla Seconda Era durante gli Anni Oscuri quando ancora Sauron era potente e dominava buona parte della Terra di Mezzo. Quando l'Oscuro Signore attaccò Gondor nel tentativo di distruggere i Dúnedain, Isildur chiese agli Uomini delle Montagne di onorare il loro giuramento di vassallaggio e di combattere al suo fianco.

Tuttavia gli Uomini delle Montagne, che in passato avevano adorato Sauron come un dio, non rispettarono il giuramento e si ritirarono sulle montagne abbandonando Isildur. Il Re Dúnedain allora li maledì, condannandoli a vivere tra la vita e la morte finché non avessero adempiuto al loro giuramento.

Nei secoli successivi la Porta Nera venne dimenticata finché nel 2568 TE Re Brego di Rohan e suo figlio Baldor non si trovarono a passare in quei luoghi; nei pressi della Porta Nera trovarono un vecchio decrepito che prima di morire disse ai due che la via era chiusa e che i morti l'avrebbero custodita finché non fosse giunta l'ora. Poiché Baldor era un temerario l'anno successivo annunciò al padre, con grande disperazione di questi, che avrebbe imboccato il Sentiero dei Morti per carpirne i segreti. Il Principe non venne più rivisto e per secoli non si seppe nulla del suo destino.

Nel 3019 TE Aragorn, erede di Isildur, su suggerimento di Galadriel, imboccò i Sentieri dei Morti assieme alla Grigia Compagnia per ottenere l'aiuto dell'Esercito dei Morti contro le forze di Sauron che stavano attaccando Gondor.

Mentre percorrevano il Sentiero, Aragorn e i suoi compagni s'imbatterono nei resti di Baldor trovandolo con ancora indosso la propria armatura e avvinghiato alle fessure di una porta di pietra sbarrata.

Adattamenti[]

Il Signore degli Anelli: il Ritorno del Re (2003)[]

Sentieri dei Morti (2003)

La Porta Nera nel film di Peter Jackson.

A differenza di quanto accade nel libro, nel film di Peter Jackson sono solo Aragorn, Legolas e Gimli a percorrere i Sentieri e dunque la Grigia Compagnia e il ritrovamento del corpo di Baldor vengono omessi.

Nella versione estesa della pellicola, i tre eroi penetrano all'interno di una profonda caverna fino a quando non incontrano i morti e sostengono un colloquio col loro Re, che nel libro non avviene; i Morti infatti, prima di obbedire a Aragorn, vogliono prima constatare che questi sia veramente l'erede di Isildur.

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