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The Rugby Championship 2016

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The Rugby Championship 2016
  • 2016 Castle Rugby Championship (ZAF)
  • 2016 Castrol Edge Rugby Championship (AUS)
  • 2016 Investec Rugby Championship (NZL)
  • 2016 Personal Rugby Championship (ARG)
Logo della competizione
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Competizione Rugby Championship
Sport Rugby a 15
Edizione 21ª
Organizzatore SANZAAR
Date dal 20 agosto 2016
all'8 ottobre 2016
Luogo Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica
Partecipanti 4
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
(14º titolo)
Secondo Australia (bandiera) Australia
Terzo Sudafrica (bandiera) Sudafrica
Bledisloe Cup Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
Mandela Plate Australia (bandiera) Australia
Freedom Cup Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
Trofeo Puma Australia (bandiera) Australia
Statistiche
Miglior marcatore Nuova Zelanda (bandiera) Beauden Barrett (81)
Record mete
Incontri disputati 12
Pubblico 408 990
(34 083 per incontro)
Cronologia della competizione

Il Rugby Championship 2016 (in inglese 2016 Rugby Championship) fu la 5ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica nonché la 21ª assoluta del torneo annuale internazionale di rugby a 15 dell'Emisfero Sud.

Si tenne dal 20 agosto all'8 ottobre 2016 e fu vinto per la quattordicesima volta dalla Nuova Zelanda. A seguito di accordi commerciali di sponsorizzazione, in Argentina il torneo fu noto come 2016 Personal Rugby Championship[1], in Australia come 2016 Castrol Edge Rugby Championship[2], in Nuova Zelanda come 2016 Investec Rugby Championship[3] e in Sudafrica come 2016 Castle Rugby Championship[4].

In tale edizione di torneo fu introdotta da SANZAAR una modifica, già adottata dal Super Rugby, di calcolo del punto di bonus ai fini della classifica; la vecchia regola del bonus mete, in base alla quale qualsiasi delle due squadre avrebbe potuto aggiudicarsi un punto supplementare a incontro purché autrice di almeno quattro mete, fu sostituita da quella che assegnava il bonus a una squadra sola per ogni incontro, quella eventualmente capace di marcare tre mete più dell'avversaria[5].

Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[6]. A novembre 2016 World Rugby promosse varie modifiche regolamentari, tra le quali l'introduzione dell'automatica concessione di 7 punti per la meta tecnica senza più la necessità di ricorrere alla trasformazione; per l'emisfero Sud tali modifiche entrarono in vigore dal 1º agosto 2017, in tempo quindi per l'edizione successiva di Championship[7].

L'alto livello tecnico del torneo 2016 era indirettamente confermato dalla circostanza che le contendenti erano le quattro semifinaliste della recente Coppa del Mondo 2015 tenutasi nove mesi prima in Inghilterra; il torneo si aprì a Sydney tra le due finaliste, Australia e i campioni del mondo in carica della Nuova Zelanda; gli All Blacks inflissero ai loro rivali transoceaniani la loro peggior sconfitta interna, 34 punti di scarto[8]

La supremazia della Nuova Zelanda fu netta: già alla quarta giornata, battendo il Sudafrica 41-13 a Christchurch, la squadra si aggiudicò matematicamente il campionato con due turni d'anticipo[9] e concluse il torneo con un en plein mai registrato prima d'allora: sei vittorie su sei e bonus offensivo in ciascun incontro, per un totale di 30 punti; nell'occasione fu registrata la miglior vittoria su terreno sudafricano (57-15) e in assoluto la diciassettesima vittoria consecutiva degli All Blacks ivi comprese la Coppa del Mondo 2015 e i test match di metà anno[10].

Novità nella storia dell'ancora giovane torneo, fu adottato un campo neutro per la disputa di un incontro interno dell'Argentina: si trattò infatti del londinese Twickenham che ospitò l'incontro di chiusura del Championship tra i Pumas e l'Australia[11], prima volta di un incontro di torneo tenutosi fuori dai Paesi partecipanti; il prestigioso stadio inglese divenne quindi il primo a ospitare il maggior torneo rugbistico internazionale di ciascun emisfero (considerando anche il Sei Nazioni) più la Coppa del Mondo. Gli Wallabies vinsero 32-21[12].

Nazionali partecipanti e sedi

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Squadra Città Impianto interno
Argentina (bandiera) Argentina Buenos Aires
Salta
Londra (Regno Unito)
Stadio José Amalfitani
Stadio Ernesto Martearena
Stadio di Twickenham
Australia (bandiera) Australia Brisbane
Perth
Sydney
Lang Park
Perth Oval
Stadium Australia
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Christchurch
Hamilton
Wellington
Rugby League Park
Waikato Stadium
Regional Stadium
Sudafrica (bandiera) Sudafrica Durban
Nelspruit
Pretoria
Kings Park
Mbombela Stadium
Stadio Loftus Versfeld
Sydney
20 agosto 2016, ore 20:05 UTC+10
Australia Australia (bandiera)8 – 42
referto
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova ZelandaStadium Australia (65328 spett.)
Arbitro: Sudafrica (bandiera) Jaco Peyper

Nelspruit
20 agosto 2016, ore 17:05 UTC+2
Sudafrica Sudafrica (bandiera)30 – 23
referto
Argentina (bandiera) ArgentinaMbombela Stadium (27357 spett.)
Arbitro: Nuova Zelanda (bandiera) Glen Jackson

Wellington
27 agosto 2016, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (bandiera)29 – 9
referto
Australia (bandiera) AustraliaRegional Stadium (35372 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera) Romain Poite

Salta
27 agosto 2016, ore 16:40 UTC-3
Argentina Argentina (bandiera)26 – 24
referto
Sudafrica (bandiera) SudafricaStadio Ernesto Martearena (16169 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera) Jérôme Garcès

Hamilton
10 settembre 2016, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (bandiera)57 – 22
referto
Argentina (bandiera) ArgentinaWaikato Stadium (23361 spett.)
Arbitro: Sudafrica (bandiera) Craig Joubert

Brisbane
10 settembre 2016, ore 20:05 UTC+10
Australia Australia (bandiera)23 – 17
referto
Sudafrica (bandiera) SudafricaLang Park (30327 spett.)
Arbitro: Galles (bandiera) Nigel Owens

Christchurch
17 settembre 2016, ore 19:35 UTC+12
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (bandiera)41 – 13
referto
Sudafrica (bandiera) SudafricaRugby League Park (20826 spett.)
Arbitro: Australia (bandiera) Angus Gardner

Perth
17 settembre 2016, ore 18:05 UTC+8
Australia Australia (bandiera)36 – 20
referto
Argentina (bandiera) ArgentinaPerth Oval (16202 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera) Wayne Barnes

Pretoria
1º ottobre 2016, ore 17:05 UTC+2
Sudafrica Sudafrica (bandiera)18 – 10
referto
Australia (bandiera) AustraliaStadio Loftus Versfeld (38170 spett.)
Arbitro: Inghilterra (bandiera) Wayne Barnes

Buenos Aires
1º ottobre 2016, ore 19:10 UTC-3
Argentina Argentina (bandiera)17 – 36
referto
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova ZelandaStadio José Amalfitani (34768 spett.)
Arbitro: Sudafrica (bandiera) Jaco Peyper

Durban
8 ottobre 2016, ore 17:00 UTC+2
Sudafrica Sudafrica (bandiera)15 – 57
referto
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova ZelandaKings Park Stadium (52595 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera) Jérôme Garcès

Londra
8 ottobre 2016, ore 19:30 UTC+1
Argentina Argentina (bandiera)21 – 33
referto
Australia (bandiera) AustraliaStadio di Twickenham (48515 spett.)
Arbitro: Francia (bandiera) Mathieu Raynal

Pos Squadra G V N P PF PS DP BMP Pt
1 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda 6 6 0 0 262 84 +178 6 30
2 Australia (bandiera) Australia 6 3 0 3 119 147 −28 1 13
3 Sudafrica (bandiera) Sudafrica 6 2 0 4 117 180 −63 2 10
4 Argentina (bandiera) Argentina 6 1 0 5 129 216 −87 1 5
  1. ^ (ES) Personal será "title sponsor" del tradicional torneo "The Rugby Championship", in Gaceta mercantil, Buenos Aires, 8 marzo 2012. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato l'11 giugno 2022).
  2. ^ (EN) James Emmet, Castrol become title-sponsor of Australian rugby, su sportspromedia.com, SportsPro, 24 giugno 2011. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  3. ^ (EN) Investec announces a five year extension of partnership with New Zealand Rugby, su investec.com, Investec, 26 febbraio 2016. URL consultato il 18 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2021).
  4. ^ (EN) Castle Lager maintains commitment to South African rugby through SAB extension, su sportbusiness.com, SportBusiness, 19 aprile 2016. URL consultato il 18 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2022).
  5. ^ (EN) The Rugby Championship adopts bonus point system and heads to London, su sanzarrugby.com, SANZAAR, 23 giugno 2016. URL consultato il 30 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
  6. ^ (EN) Rugby Rules Changed for Faster Game, in The Canberra Times, 17 aprile 1992, p. 18. URL consultato il 15 dicembre 2021. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
  7. ^ (EN) World Rugby announce sweeping rule changes to speed up the game, in Irish Independent, Dublino, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  8. ^ (EN) Mick Cleary, Bledisloe Cup: All Blacks hammer Wallabies in Rugby Championship opener, in The Guardian, 20 agosto 2016. URL consultato il 18 giugno 2022.
  9. ^ (EN) New Zealand win Rugby Championship title after win over South Africa, in The Guardian, 17 settembre 2016. URL consultato il 19 giugno 2022.
  10. ^ (EN) New Zealand claim largest victory over South Africa in nine-try blitz, in The Observer, 8 ottobre 2016. URL consultato il 19 giugno 2022.
  11. ^ (EN) Twickenham to host Argentina v Australia Rugby Championship clash, in The Guardian, 5 aprile 2016. URL consultato il 19 giugno 2022.
  12. ^ (EN) Wallabies beat Argentina 33-21 in Twickenham to secure second in Rugby Championship, in ABC, 9 ottobre 2016. URL consultato il 16 febbraio 2020.

Collegamenti esterni

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