Pereira X-28
Osprey (Pereira) X-28A Sea Skimmer | |
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L'X-28 a terra | |
Descrizione | |
Tipo | Ricognitore sperimentale |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Osprey Aircraft |
Sviluppato dal | Osprey GP-2 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 5,26 m |
Apertura alare | 7,01 m |
Altezza | 1,6 m |
Superficie alare | 9 m² |
Peso a vuoto | 270 kg |
Peso max al decollo | 410 kg |
Propulsione | |
Motore | teledyne-Continental C-90-12 |
Potenza | 90 CV |
Prestazioni | |
Velocità max | 305 km/h a 305 m |
Autonomia | 595 km |
Tangenza | 5 485 m |
Dati tratti, salvo diversa indicazione, da Aerei gennaio-febbraio 2001, Dossier 1, Parma, Delta editrice, 2001. | |
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Il Pereira X-28 Sea Skimmer o Osprey GP2 Osprey, Air Skimmer, Pereira GP2 Osprey, Osprey I, fu un prototipo per un aereo destinato al pattugliamento fluviale e compiti di polizia negli anni 1970[1].
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]L'aereo era un idrovolante monoposto progettato da Eut Tileston sotto contratto con George Pereira, un costruttore privato.
Pereira fondò la Osprey Aircraft per commercializzare progetti destinati a costruttori hobbistici, compresi i progetti per un rimorchio che permettesse al pilota di lanciare e recuperare l'aereo senz'altro aiuto[2].
Tali piani sono tuttora commercializzati dalla Osprey Aircraft[3].
Dopo l'uscita dell'anfibio Osprey II (sempre di Pereira) qualche anno più tardi, questo aereo fu conosciuto retrospettivamente come Osprey I.
Il modello originale era progettato per decollare solo dall'acqua così i voli di prova iniziali furono compiuti nel Delta del fiume Sacramento[4].
La Marina si interessò al progetto attraverso uno studio per missioni di pattugliamento nel sud-est asiatico[3].
Nel 1971 bandì un concorso per un aereo da pattugliamento fluviale e compiti di polizia ed i candidati furono sette tra cui lo Schweizer TSC-1A-1 e l'Osprey GP-2 di Pereira[1].
Il bando richiedeva che il velivolo fosse in grado di volare secondo le regole del volo a vista (VFR), doveva essere leggero, costare meno di 5 000 dollari, ed essere in grado di essere prodotto nel sud-est asiatico[5].
Dopo aver esaminato il Pereira Osprey nel 1971, la Marina acquistò l'aereo e avviò i test denominandolo X-28A nel luglio stesso anno[1].
Un solo prototipo fu valutato dalla Marina degli Stati Uniti: l'X-28A matricola BuNo.158786[1].
Nonostante il velivolo avesse soddisfatto la maggior parte delle esigenze del programma, il programma stesso fu annullato senza produrre ulteriori prototipi militari[3].
Questa scelta fu probabilmente effetto del disimpegno degli USA dal teatro del sud-est asiatico. I test cessarono il 22 ottobre 1971[1].
Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]L'unico X-28 esistente è ora (2013) in mostra all'Air Zoo di Portage, Michigan.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dennis R. Jenkins, Tony Landis; Jay Miller, American X-Vehicles: An Inventory—X-1 to X-50 (PDF) (NASA Special Publication), Monographs in Aerospace History, No. 31, Centennial of Flight, Washington, DC, NASA History Office, giugno 2003, OCLC 52159930. URL consultato il 5 aprile 2010.
- (EN) Jay Miller, The X-Planes: X-1 to X-45, Midland, Hinckley, 2001, ISBN 1-85780-109-1.
- (EN) Jim Winchester, X-Planes and prototypes, Rochester, Grange Books, 2005, ISBN 1-84013-809-2.
- Aerei gennaio-febbraio 2001, Dossier 1, Parma, Delta editrice, 2001.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pereira X-28
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Monografia (PDF), su NASA.
- http://www.airzoo.org sito del museo di storia dell'aviazione Airzoo a Kalamazoo