Vai al contenuto

Mara (Italia)

Coordinate: 40°24′35.65″N 8°38′13.1″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mara
comune
(ITSC) Màra
Mara – Stemma
Mara – Bandiera
Mara – Veduta
Mara – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Sassari
Amministrazione
SindacoPaolo Chessa (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°24′35.65″N 8°38′13.1″E
Altitudine257 m s.l.m.
Superficie18,64 km²
Abitanti532[1] (31-3-2024)
Densità28,54 ab./km²
Comuni confinantiCossoine, Padria, Pozzomaggiore
Altre informazioni
Cod. postale07010
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090038
Cod. catastaleE902
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 412 GG[3]
Nome abitanti(IT) maresi
(SC) maresos
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mara
Mara
Mara – Mappa
Mara – Mappa
Posizione del comune di Mara
nella provincia di Sassari
Sito istituzionale

Mara (Mara in sardo[4]) è un comune italiano di 532 abitanti della provincia di Sassari, della regione del Meilogu. Dista circa 50 km sia da Alghero che da Sassari.

L'area fu abitata già nel Neolitico per la presenza di alcuni resti umani e di animali rinvenuti nelle grotte di Filiestru e di Sa Ucca de Su Tintirriolu, che hanno portato alla connotazione della cosiddetta Cultura di Bonuighinu, sviluppatasi nell'età neolitica media. Il territorio fu abitato poi in epoca nuragica per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi. L'abitato attuale sorse intorno al XIV secolo nei pressi del castello di Bonu Ighinu (detto anche di Bonvehì) costruito alla fine del XIII secolo dalla famiglia genovese dei Doria e venduto successivamente ai giudici di Arborea, e poi definitivamente ceduto da Eleonora d'Arborea agli aragonesi, che dopo alterne vicende lo smantellarono nel 1432 per ordine del re di Aragona Alfonso V il Magnanimo. Nel 1436 venne formata la baronia di Bonvehì, concessa in feudo dallo stesso re a Pietro Ferrer, e Mara vi fu incorporata. Il paese passò più tardi (1790) agli Amat Manca Guiso, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale voluta dai Savoia.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Mara sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 gennaio 2005.[5]

«Stemma semipartito troncato: il primo, di rosso, alle sette spighe di grano, d'oro, impugnate, legate di azzurro; il secondo, di azzurro, alla pecora riposante, con la testa rivolta, di argento, sostenuta dalla campagna di verde; il terzo, di azzurro, alla chiesa di Nostra Signora di Bonu Ighinu, d'oro, finestrata e chiusa di nero, fondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Sas cherinas

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Lingua e dialetti

[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Mara è quella logudorese settentrionale.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Giacomino Sale Sinistra Sindaco [7]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Angelo Sanna lista civica Sindaco [8]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Angelo Sanna lista civica Sindaco [9]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Angelo Sanna lista civica "Solidali per Mara" Sindaco [10]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Salvatore Ligios lista civica "Innovazione e Ripresa" Sindaco [11]
26 ottobre 2020 in carica Paolo Chessa lista civica "Mara pro inchere umpare" Sindaco [12]
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale N° 31 del 02.09.2010 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ Emblema del Comune di Mara (Sassari), su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  • G. Deriu, scheda "Mara", in Studio sui centri storici medioevali del Meilogu, Bonorva, Comunità Montana N. 5, 1991, ora in L'insediamento umano medioevale nella curatoria di "Costa de Addes", Sassari, Magnum, 2000.
  • Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).
  • Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN153227073 · GND (DE7603949-3
  Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sardegna