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Gran Premio del Giappone 2014

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Giappone (bandiera) Gran Premio del Giappone 2014
912º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 15 di 19 del Campionato 2014
Data 5 ottobre 2014
Nome ufficiale XLI Japanese Grand Prix
Luogo Suzuka International Racing Course
Percorso 5,807 km / 3,608 US mi
Pista permanente
Distanza 44[1] giri, 255,208 km/ 158,579 US mi
Clima Pioggia
Note Gara sospesa al 2º giro per pioggia intensa e interrotta al 46º per incidente
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Nico Rosberg Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton
Mercedes in 1'32"506 Mercedes in 1'51"600
(nel giro 39)
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton
Mercedes
2. Germania (bandiera) Nico Rosberg
Mercedes
3. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
Red Bull Racing-Renault

Il Gran Premio del Giappone 2014 è stata la quindicesima prova della stagione 2014 del campionato mondiale di Formula 1. La gara, disputatasi domenica 5 ottobre 2014 sul circuito di Suzuka, è stata vinta da Lewis Hamilton su Mercedes, al suo trentesimo successo nel mondiale. Hamilton ha preceduto nell'ordine di arrivo il proprio compagno di squadra, Nico Rosberg e Sebastian Vettel su Red Bull Racing-Renault.

Questa fu anche la prima gara di Formula 1, dopo 20 anni, a essere funestata da un incidente mortale: al quarantaseiesimo giro, infatti, Jules Bianchi della Marussia uscì di pista andando a sbattere contro un mezzo di servizio.[2] A seguito di tale episodio, la corsa venne sospesa; il pilota francese, entrato in coma, non ne uscirà più e morirà dopo più di 9 mesi, il 17 luglio 2015, a Nizza.[3]

Sviluppi futuri

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Nel corso del fine settimana Sebastian Vettel annuncia la sua intenzione di lasciare la Red Bull al termine della stagione. Il tedesco corre per la scuderia angloaustriaca dal 2009. Il team lo sostituisce con il pilota Daniil Kvjat.[4]

Aspetti tecnici

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Per questa gara la Pirelli, fornitrice unica degli pneumatici, porta gomme di mescola "dura" e di mescola "media".[5]

La FIA indica un solo tratto del tracciato in cui i piloti possono azionare il DRS: esso è il rettilineo principale, con fissazione del detection point poco prima dell'ultima chicane.[6]

Aspetti sportivi

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Mika Salo è nominato commissario aggiunto per la gara, da parte della FIA. L'ex pilota di F1 ha già svolto tale funzione in passato, l'ultima volta al Gran Premio del Bahrein del 2013.[7]

L'ex pilota di Formula 1 Alexander Wurz è nominato a capo della Grand Prix Drivers' Association, l'organizzazione che cura gli interessi dei piloti di Formula 1.[8]

La tenuta del Gran Premio e la sua programmazione vengono messe in dubbio dall'avvicinarsi alle coste del Giappone del tifone Phanfone.[9] La Federazione decide di posticipare al sabato la determinazione dell'ora di partenza della gara.[10]

Will Stevens, pilota britannico già inserito nel programma di sviluppo piloti della Caterham, diventa pilota di riserva per la Marussia. Il team anglorusso ne aveva annunciato la presenza nel corso delle prime libere,[11] poi saltata per problemi contrattuali.[12]

Max Verstappen, pilota olandese diciassettenne, figlio dell'ex pilota di Formula 1 Jos, ottiene la Superlicenza FIA: la Scuderia Toro Rosso annuncia che prenderà parte alla prima sessione di prove libere del venerdì al posto di Jean-Éric Vergne.[13] Kamui Kobayashi è nuovamente confermato quale pilota titolare alla Caterham, che impiega comunque lo spagnolo Roberto Merhi nelle prime libere, in luogo del nipponico.[14]

Le Mercedes comandano la classifica della prima sessione di prove libere. Nico Rosberg precede, di soli 151 millesimi, Lewis Hamilton. Terzo ha chiuso Fernando Alonso. Tutti i piloti hanno affrontato questa prima sessione utilizzando le gomme a mescola dura. L'esordio di Max Verstappen è stato penalizzato dal cedimento del motore della sua Toro Rosso. Anche Jules Bianchi non ha potuto prendere parte all'interezza della sessione a causa di un problema tecnico.[14] Al termine della sessione Pastor Maldonado è costretto a sostituire il motore della sua Lotus: essendo il sesto motore utilizzato in stagione, il venezuelano è penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza.[15]

Le due vetture tedesche hanno confermato la loro competitività anche nella seconda sessione del venerdì. In questo caso però Hamilton ha sopravanzato Rosberg di quattro decimi. Il terzo, Valtteri Bottas, ha chiuso a oltre un secondo e due decimi dal tempo dal britannico. La sessione è stata interrotta una prima volta, con bandiere rosse, per un incidente occorso a Daniel Ricciardo, senza conseguenze fisiche per il pilota. La seconda interruzione è stata dovuta a un problema tecnico che fatto fermare la vettura di Jean-Éric Vergne. Anche altri piloti, oltre a Ricciardo, sono stati protagonisti di uscite di pista.[16]

Anche la sessione del sabato vede le due vetture tedesche ancora nelle prime due posizioni. Nico Rosberg precede questa volta Lewis Hamilton che nel corso della sessione è anche autore di un'uscita di pista alla curva 1. La sua vettura sbatte contro le barriere all'esterno della curva. Fernando Alonso risale in terza piazza, staccato di un secondo e due decimi dal tempo di Rosberg. L'altro ferrarista Kimi Räikkönen rompe invece il propulsore della sua monoposto dopo soli 5 passaggi. Il finlandese prosegue l'impegno nel fine settimana con un motore già utilizzato, evitando così la penalizzazione nella griglia di partenza.[17]

Nella prima sessione del venerdì[18] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'35"461 27
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'35"612 +0"151 26
3 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 1'36"037 +0"576 19

Nella seconda sessione del venerdì[19] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'35"078 28
2 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'35"318 +0"240 27
3 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'36"279 +1"201 24

Nella sessione del sabato mattina[20] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'33"228 14
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'34"210 +0"982 10
3 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 1'34"439 +1"211 12

Nella prima eliminatoria vengono escluse tre coppie di piloti: i due della Lotus, i due della Marussia e i due della Caterham. Il più rapido della fase è Lewis Hamilton, che precede ancora Nico Rosberg, l'altro pilota della Mercedes. Il terzo e quarto tempo sono fatti segnare dai due piloti della Williams.[21]

Anche in Q2 sono tre coppie di piloti a essere eliminate: i due della Toro Rosso, i due della Force India e i due della Sauber. Sebastian Vettel ha raggiunto la fase decisiva solo all'ultimo tentativo, al termine della sessione. Il tempo miglior è stato realizzato da Nico Rosberg. Il duo della Mercedes ha effettuato un solo tentativo nel corso della fase.[22]

Nella fase decisiva Nico Rosberg è il più rapido, al termine del primo giro di tentativi. Precede ancora Lewis Hamilton: risultano più staccati i due piloti della Williams e Fernando Alonso. Nel secondo tentativo della Q3 Rosberg si conferma il più rapido, conquistando la dodicesima pole position nel mondiale di Formula 1.[23]

Al termine della sessione Jean-Éric Vergne è costretto a cambiare il motore della sua Toro Rosso, utilizzando così il sesto propulsore in stagione. Per tale ragione è penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza.[24]

Nella sessione di qualifica[25] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 1'33"671 1'32"950 1'32"506 1
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'33"611 1'32"982 1'32"703 2
3 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'34"301 1'33"443 1'33"128 3
4 19 Brasile (bandiera) Felipe Massa Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'34"483 1'33"551 1'33"527 4
5 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 1'34"497 1'33"675 1'33"740 5
6 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'35"593 1'34"466 1'34"075 6
7 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 1'34"930 1'34"229 1'34"242 7
8 22 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 1'35"150 1'34"648 1'34"317 8
9 1 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 1'35"517 1'34"784 1'34"432 9
10 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 1'34"984 1'34"771 1'34"548 10
11 25 Francia (bandiera) Jean-Éric Vergne Italia (bandiera) STR-Renault 1'35"155 1'34"984 N.D. 20[24]
12 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez India (bandiera) Force India-Mercedes 1'35"439 1'35"089 N.D. 11
13 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) STR-Renault 1'35"210 1'35"092 N.D. 12
14 27 Germania (bandiera) Nicolas Hülkenberg India (bandiera) Force India-Mercedes 1'35"000 1'35"099 N.D. 13
15 99 Germania (bandiera) Adrian Sutil Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'35"736 1'35"364 N.D. 14
16 21 Messico (bandiera) Esteban Gutiérrez Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'35"308 1'35"681 N.D. 15
17 13 Venezuela (bandiera) Pastor Maldonado Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 1'35"917 N.D. N.D. 22[15]
18 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 1'35"984 N.D. N.D. 16
19 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 1'36"813 N.D. N.D. 17
20 17 Francia (bandiera) Jules Bianchi Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 1'36"943 N.D. N.D. 18
21 10 Giappone (bandiera) Kamui Kobayashi Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 1'37"015 N.D. N.D. 19
22 4 Regno Unito (bandiera) Max Chilton Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 1'37"481 N.D. N.D. 21
Tempo limite 107%: 1'40"163

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

La gara parte dietro alla safety car a causa della forte pioggia che si è abbattuta sul tracciato. Nel corso del primo giro, ancora dietro alla vettura di sicurezza, Marcus Ericsson va in testacoda. La direzione di gara decide di esporre la bandiera rossa, interrompendo così la gara. Le vetture rientrano nella pit lane, e non si posizionano sulla griglia di partenza.

Dopo circa una ventina di minuti d'attesa la gara riprende, sempre in regime di vettura di sicurezza. Fernando Alonso si ritira per un problema elettrico. La gara riprende nella sua valenza agonistica al decimo giro: in testa c'è il duo della Mercedes, seguito da quello della Williams, poi Daniel Ricciardo e i due piloti della McLaren.

Molti piloti optano subito per il cambio gomme, montando gomme da bagnato intermedio. Al tredicesimo giro vanno al cambio gomme Felipe Massa e Sebastian Vettel: entrambi rientrano davanti a Ricciardo, che aveva cambiato le gomme due giri prima. Tra il quattordicesimo e quindicesimo giro vanno al cambio gomme prima Nico Rosberg poi Lewis Hamilton la classifica resta invariata, con il tedesco davanti al britannico. Jenson Button è scalato in terza posizione, seguito dalle due Williams e dalle due Red Bull Racing. Le due vetture angloaustriache passano, nei giri seguenti, le due Williams, con Vettel quarto e Ricciardo quinto.

Lewis Hamilton inizia ad avvicinarsi al compagno di scuderia, fallendo il sorpasso in un paio di occasioni. Al ventinovesimo giro l'inglese ha la meglio sul tedesco, con un sorpasso alla prima curva. Nello stesso giro anche Ricciardo sopravanza Vettel per il quarto posto, grazie a una sosta del tedesco.

Rosberg lamenta problemi di sovrasterzo, ciò fa avvicinare anche Button. L'inglese della McLaren è però penalizzato al cambio gomme del trentunesimo giro; ciò permette a Ricciardo e Vettel di scavalcarlo in classifica.

Tra il trentatreesimo e trentaseiesimo giro vanno al secondo cambio delle gomme i primi tre della graduatoria: ora, dietro al duo della Mercedes, si trova Sebastian Vettel, che precede Jenson Button e Daniel Ricciardo. L'australiano attacca ripetutamente Button, che si difende sino al giro 42. Dietro Nicolas Hülkenberg sfrutta i cambi gomme della Williams, e si piazza al sesto posto.

Al giro 43 esce di pista Adrian Sutil alla curva Dunlop. Dopo poco giunge sul luogo anche Jules Bianchi che, uscendo di tracciato, colpisce il telescopico che stava spostando la vettura di Sutil. Il francese è in gravi condizioni ed entra in pista l'ambulanza. La direzione di gara espone, al giro 46, la bandiera rossa, stilando la classifica con i risultati al 44º giro.

Lewis Hamilton vince per la trentesima volta nel mondiale, precedendo Nico Rosberg e Sebastian Vettel. La Ferrari interrompe una striscia record di 81 arrivi a punti consecutivi, iniziata nel Gran Premio di Germania 2010.[2][26]

Jules Bianchi è trasportato d'urgenza al reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Yokkaichi, ove subisce un intervento per ridurre un ematoma al cervello, dovuto all'impatto contro l'automezzo usato dai commissari.[27][28]

I risultati del Gran Premio[29] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 44 1h51'43"021 2 25
2 6 Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes 44 +9"180 1 18
3 1 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 44 +29"122 9 15
4 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-Renault 44 +38"818 6 12
5 22 Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 44 +1'07"550 8 10
6 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 44 +1'53"773 3 8
7 19 Brasile (bandiera) Felipe Massa Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 44 +1'55"126 4 6
8 27 Germania (bandiera) Nicolas Hülkenberg India (bandiera) Force India-Mercedes 44 +1'55"948 13 4
9 25 Francia (bandiera) Jean-Éric Vergne Italia (bandiera) STR-Renault 44 +2'07"638 20 2
10 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez India (bandiera) Force India-Mercedes 43 Annullamento ultimo giro[30] 11 1
11 26 Russia (bandiera) Daniil Kvjat Italia (bandiera) STR-Renault 43 +1 giro 12
12 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 43 +1 giro 10
13 21 Messico (bandiera) Esteban Gutiérrez Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 43 +1 giro 15
14 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes 43 +1 giro 7
15 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 43 +1 giro 16
16 13 Venezuela (bandiera) Pastor Maldonado Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 43 +1 giro[31] 22
17 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 43 +1 giro 17
18 4 Regno Unito (bandiera) Max Chilton Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 43 +1 giro 21
19 10 Giappone (bandiera) Kamui Kobayashi Malaysia (bandiera) Caterham-Renault 43 +1 giro 19
20 17 Francia (bandiera) Jules Bianchi Russia (bandiera) Marussia-Ferrari 41 Incidente mortale[30] 18
21 99 Germania (bandiera) Adrian Sutil Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 40 Incidente[30] 14
Rit 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Italia (bandiera) Ferrari 2 Elettronica 5

Classifiche mondiali

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Polemiche dopo la gara

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Al termine del Gran Premio furono numerose le critiche in seguito all'incidente di Jules Bianchi, a cominciare da Felipe Massa che ha messo in dubbio la gestione della sicurezza durante l'intera gara, affermando che:

«Oggi c'è stata senza dubbio poca sicurezza in pista. La gara è iniziata troppo presto perché eravamo dietro la Safety Car ed è finita troppo tardi! Urlavo da ben cinque giri che in pista non si vedeva più nulla, poi è avvenuto l'incidente. Incredibile.[32]»

L'ex campione del mondo di F1 Jacques Villeneuve ha stigmatizzato la mancata entrata della safety car dopo l'incidente di Adrian Sutil,[33] mentre Niki Lauda ha voluto sollevare da responsabilità la direzione di gara.[34]

Adrian Sutil, testimone dell'accaduto, ha dichiarato:

«Per quanto riguarda l'incidente di Bianchi ho visto, ma non mi sembra il caso di rilasciare dichiarazioni, dunque non parlerò ma al momento degli incidenti la luce era poca e l'acqua aveva reso l'asfalto molto insidioso ed è per questo che mi ha sorpreso e sono finito fuori. A Jules è capitata la medesima situazione, per le medesime cause, ma appena un giro più tardi. Negli ultimi giri la visibilità era davvero ridotta. Ormai la luce era poca e vi erano numerosi rivoli d'acqua che attraversavano la pista.[35]»

Bianchi morirà successivamente, il 17 luglio 2015[36][37][38] a Nizza, dopo più di nove mesi di coma.[39]

  1. ^ La distanza di gara inizialmente prevista era di 53 giri, per un totale di 307,471 km.
  2. ^ a b Suzuka - Gara-Hamilton vince nel diluvio, su italiaracing.net, 5 ottobre 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  3. ^ È morto Jules Bianchi, il pilota di Formula 1, in Il Post, 18 luglio 2015. URL consultato il 18 luglio 2015.
  4. ^ Franco Nugnes, Sebastian Vettel lascia la Red Bull per la Ferrari!, in omnicorse.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  5. ^ F1 Pirelli: scelte gomme per Gp Giappone e Russia, in corrieredellosport.it, 11 settembre 2014. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  6. ^ LA FIA conferma una sola "DRS Zone" a Suzuka, in omnicorse.it, 29 settembre 2014. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2014).
  7. ^ Salo, steward di Suzuka, in gpupdate.net, 2 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  8. ^ Alex Wurz diventa presidente della GPDA, in omnicorse.it, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  9. ^ Suzuka, rischio tifone in arrivo, in gpupdate.net, 2 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  10. ^ (FR) Oliver Ferret, F1 - FIA : L’heure de départ du GP du Japon connue demain, in motorsport.nextgen-auto.com, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  11. ^ Will Stevens con la Marussia nelle libere di Suzuka, in omnicorse.it, 2 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2014).
  12. ^ Salta in extremis il debutto di Stevens nelle libere, in omnicorse.it, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2014).
  13. ^ Franco Nugnes, Verstappen ha la Superlicenza: gira a Suzuka!, in omnicorse.it, 29 settembre 2014. URL consultato il 29 settembre 2014.
  14. ^ a b Franco Nugnes, Suzuka, Libere 1: Mercedes in fuga, terzo Alonso, in omnicorse.it, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  15. ^ a b Pastor Maldonado penalizzato di dieci posizioni sullo schieramento di partenza per avere superato il numero di motori massimo ammesso in una stagione. Maldonado cambia power unit e perde 10 posizioni, in omnicorse.it, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2014).
  16. ^ Franco Nugnes, Suzuka, Libere 2: prosegue il dominio Mercedes, in omnicorse.it, 3 ottobre 2014. URL consultato il 3 ottobre 2014.
  17. ^ Franco Nugnes, Suzuka, Libere 3: Sbatte Hamilton, svetta Rosberg, in omnicorse.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  18. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  19. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  20. ^ Sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  21. ^ Franco Nugnes, Suzuka, Q1: Hamilton torna subito in vetta, su omnicorse.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  22. ^ Suzuka, Q2: Rosberg risponde ad Hamilton, su omnicorse.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  23. ^ Franco Nugnes, Rosberg in pole a Suzuka nel dominio Mercedes, su omnicorse.it, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  24. ^ a b Jean-Éric Vergne penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza per avere utilizzato il sesto motore nel corso della stagione. (EN) Vergne handed engine-change grid penalty, su formula1.com, 4 ottobre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  25. ^ Sessione di qualifica, su formula1.com.
  26. ^ (FR) Statistiques Constructeurs-Points-Consécutivement, su statsf1.com. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  27. ^ Terminata l'operazione, Bianchi trasferito in terapia intensiva, su italiaracing.net, 5 ottobre 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014.
  28. ^ Restano critiche le condizioni di Bianchi-In arrivo i familiari, su italiaracing.net, 6 ottobre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014.
  29. ^ Risultati del Gran Premio, su formula1.com.
  30. ^ a b c Sergio Pérez, Jules Bianchi e Adrian Sutil risultano comunque classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza di gara.
  31. ^ Pastor Maldonado è penalizzato di venti secondi sul tempo di gara per avere superato il limite di velocità nella corsia dei box; tale sanzione non ha comportato variazioni nella classifica finale.
  32. ^ Massa: "Non c'erano le condizioni per continuare!", su omnicorse.it, 5 ottobre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  33. ^ Franco Nugnes, Villeneuve: "Sbagliato non fare entrare la safety car", su omnicorse.it, 5 ottobre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  34. ^ Giacomo Rauli, Lauda: "Whiting non ha colpe sull'accaduto", su omnicorse.it, 5 ottobre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  35. ^ Giacomo Rauli, Sutil: "L'incidente? Acquaplaning e buio determinanti", su omnicorse.it, 5 ottobre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  36. ^ Alberto Sabbatini, L'eredità di Jules Bianchi, in Autosprint, n. 29, 21 luglio 2015, p. 3.
  37. ^ (EN) Jules Bianchi: 1989-2015, in Autosport, 18 luglio 2015. URL consultato il 26 luglio 2015.
  38. ^ (FR) Le dernier hommage de la Formule 1 à Jules Bianchi, in Le Monde, 21 luglio 2015. URL consultato il 26 luglio 2015.
  39. ^ Giovanni Capuano, È morto Jules Bianchi: la sua vita si era spezzata a Suzuka, su panorama.it, 18 luglio 2015. URL consultato il 18 luglio 2015.

Altri progetti

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2014
 

Edizione precedente:
2013
Gran Premio del Giappone Edizione successiva:
2015
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