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Gran Premio del Giappone 1998

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Giappone (bandiera) Gran Premio del Giappone 1998
630º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 16 di 16 del Campionato 1998
Data 1º novembre 1998
Luogo Circuito di Suzuka
Percorso 5,864 km
Circuito permanente
Distanza 51[1] giri, 298,868 km
Clima soleggiato
Risultati
Pole position Giro più veloce
Germania (bandiera) Michael Schumacher Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari in 1'36"293 Ferrari in 1'40"190
Podio
1. Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen
McLaren-Mercedes
2. Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine
Ferrari
3. Regno Unito (bandiera) David Coulthard
McLaren-Mercedes

Il Gran Premio del Giappone 1998 fu il sedicesimo e ultimo appuntamento della stagione di Formula 1 1998. Disputatosi il 1º novembre sul Circuito di Suzuka, ha visto la vittoria di Mika Häkkinen su McLaren, seguito da Eddie Irvine e da David Coulthard. È stata l'ultima partecipazione a un Gran Premio di Formula 1 per Shinji Nakano, Ricardo Rosset ed Esteban Tuero, per le gomme Goodyear e, tra i team, per la Tyrrell.

Già dalle qualifiche i due rivali nella lotta al titolo iridato Häkkinen e Schumacher monopolizzano l'attenzione dando vita ad un duello a suon di giri veloci che non consente a nessun altro di inserirsi: alla fine è il tedesco della Ferrari a spuntarla per poco più di un decimo e mezzo. Da notare i pesantissimi distacchi accusati da tutti gli altri: Irvine è a quasi 2 secondi dal compagno di squadra mentre Rosset non riesce nemmeno a qualificarsi.

I risultati delle qualifiche sono stati i seguenti:[2]

Pos Pilota Costruttore Tempo Distacco
1 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'36"293
2 8 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 1'36"471 +0"178
3 7 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren-Mercedes 1'37"496 +1"203
4 4 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Ferrari 1'38"197 +1"904
5 2 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Williams-Mecachrome 1'38"272 +1"979
6 1 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve Williams-Mecachrome 1'38"448 +2"155
7 10 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Jordan-Mugen-Honda 1'38"461 +2"168
8 9 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Jordan-Mugen-Honda 1'38"603 +2"310
9 6 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton-Playlife 1'38"959 +2"666
10 5 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton-Playlife 1'39"080 +2"787
11 15 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Sauber-Petronas 1'39"234 +2"941
12 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Sauber-Petronas 1'39"448 +3"155
13 11 Francia (bandiera) Olivier Panis Prost-Peugeot 1'40"037 +3"744
14 12 Italia (bandiera) Jarno Trulli Prost-Peugeot 1'40"111 +3"818
15 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Arrows 1'40"387 +4"094
16 18 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Stewart-Ford 1'40"502 +4"209
17 21 Giappone (bandiera) Toranosuke Takagi Tyrrell-Ford 1'40"619 +4"326
18 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Arrows 1'40"687 +4"394
19 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Stewart-Ford 1'40"943 +4"650
20 22 Giappone (bandiera) Shinji Nakano Minardi-Ford 1'41"315 +5"022
21 23 Argentina (bandiera) Esteban Tuero Minardi-Ford 1'42"358 +6"065
Tempo limite 107%: 1:43,034
NQ 20 Brasile (bandiera) Ricardo Rosset Tyrrell-Ford 1'43"259[3] +6"966

Il finlandese Mika Häkkinen si presenta a Suzuka con 4 punti in più di Michael Schumacher, che potrebbe riportare il titolo mondiale a Maranello dopo ben 19 anni. La partenza venne eseguita tre volte: nella prima occasione la Prost di Jarno Trulli si spegne e la procedura venne ripetuta con un nuovo giro di ricognizione; nella seconda però Michael Schumacher commette un grave errore (mette la prima e spegne il motore) che lo costringe a ripartire dall'ultima fila.

Alla terza ed ultima partenza Häkkinen mantiene la prima posizione mentre Irvine supera Coulthard che viene sorpassato anche da Frentzen. Schumacher comincia la sua rimonta guadagnando 8 posizioni nel primo giro grazie anche ad una partenza mozzafiato; viene poi agevolato sia dalle due Benetton che lo lasciano passare facilmente per non perdere troppo terreno dai diretti avversari nel mondiale (Jordan e Williams), sia dal fratello Ralf. Al 3º giro (in cui si ritira Diniz) il ferrarista è già settimo: inizia quindi un duello con Hill che, pur essendo molto più lento di lui, resisterà per ben 12 tornate prima di effettuare il suo pit-stop.

Al 15º si ritira Ralf Schumacher tradito dal motore mentre nella tornata seguente il fratello maggiore passa Villeneuve per poi effettuare una brevissima sosta (6,8") che lo fa tornare in pista in 7ª posizione. Mentre Häkkinen e Irvine continuano il loro duello in testa, M. Schumacher viaggia velocissimo e nonostante un dritto al 22º giro (lo stesso in cui Verstappen saluta tutti dai box) riesce ad approdare addirittura fino al gradino più basso del podio dopo le soste di Coulthard e Frentzen. Tuttavia Häkkinen durante la gara ha accumulato quasi mezzo minuto di vantaggio sul tedesco e poco più di 6 secondi su Irvine che effettuerà pure una sosta in più; le ormai misere speranze della Ferrari vengono spente definitivamente dall'esplosione della ruota posteriore destra sulla vettura di Schumacher al 31º giro, che rende Häkkinen ufficialmente il campione del mondo di Formula 1 del 1998 (la McLaren vince matematicamente anche il titolo costruttori).

Nonostante ciò il finlandese non si fa deconcentrare dalla notizia e vince con un buon margine su Irvine. Al terzo posto si piazza l'altro pilota della McLaren, Coulthard, bravo nello sfruttare l'abilità dei suoi meccanici e gli errori dei rivali, mentre nel finale la corsa viene ravvivata dal duello per il 4º posto tra Hill e Frentzen, vinto dal britannico che sorpassa la Williams all'ultimo giro proprio nell'ultima curva anche se con questa manovra non riesce a scalzare la Williams dal terzo posto della classifica costruttori; completa la zona punti il canadese Villeneuve.

I risultati del Gran Premio sono stati i seguenti:[4]

Pos Pilota Costruttore/Motore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 8 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 51 1h 27'22"535 2 10
2 4 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Ferrari 51 +6"491 4 6
3 7 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren-Mercedes 51 +27"662 3 4
4 9 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Jordan-Mugen-Honda 51 +1'13"491 8 3
5 2 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Williams-Mecachrome 51 +1'13"857 5 2
6 1 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve Williams-Mecachrome 51 +1'15"867 6 1
7 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Sauber-Petronas 51 +1'36"053 12
8 5 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton-Playlife 51 +1'41"302 10
9 6 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton-Playlife 50 +1 giro 9
10 15 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Sauber-Petronas 50 +1 giro 11
11 11 Francia (bandiera) Olivier Panis Prost-Peugeot 50 +1 giro 13
12 12 Italia (bandiera) Jarno Trulli Prost-Peugeot 48 Motore 14
Ritirato 22 Giappone (bandiera) Shinji Nakano Minardi-Ford 40 Acceleratore 20
Ritirato 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 31 Foratura (3º) 1
Ritirato 21 Giappone (bandiera) Toranosuke Takagi Tyrrell-Ford 28 Collisione con Tuero (15º) 17
Ritirato 23 Argentina (bandiera) Esteban Tuero Minardi-Ford 28 Collisione con Takagi (16º) 21
Ritirato 18 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Stewart-Ford 25 Problema idraulico 16
Ritirato 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Stewart-Ford 21 Cambio 19
Ritirato 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Arrows 14 Problema idraulico 15
Ritirato 10 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Jordan-Mugen-Honda 13 Motore (8º) 7
Ritirato 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Arrows 2 Testacoda (15º) 18
  1. ^ La gara, prevista su 53 giri, pari a 310,792 km, è stata ridotta di due giri a seguito dell'annullamento delle procedure di partenza.
  2. ^ GP Giappone 1998: beati gli ultimi?, su f1race.it. URL consultato il 10 novembre 2015.
  3. ^ Ricardo Rosset non si qualifica per il Gran Premio in quanto il tempo fatto da lui segnare in qualifica è superiore al 107% di quello del poleman Michael Schumacher"
  4. ^ (EN) 1998 Japanese Grand Prix, su formula1.com. URL consultato il 18 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2009).
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1998
 

Edizione precedente:
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Gran Premio del Giappone Edizione successiva:
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