Carmignano di Brenta
Carmignano di Brenta comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Padova |
Amministrazione | |
Sindaco | Eric Pasqualon (lista civica di centro-destra Noi Carmignano) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°38′N 11°42′E |
Altitudine | 46 m s.l.m. |
Superficie | 14,68 km² |
Abitanti | 7 456[2] (31-8-2021) |
Densità | 507,9 ab./km² |
Frazioni | Camazzole[1] |
Comuni confinanti | Cittadella, Fontaniva, Grantorto, Pozzoleone (VI), San Pietro in Gu |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 35010 |
Prefisso | 049 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 028023 |
Cod. catastale | B795 |
Targa | PD |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 385 GG[4] |
Nome abitanti | carmignanesi |
Patrono | Madonna Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Carmignano di Brenta all'interno della provincia di Padova | |
Sito istituzionale | |
Carmignano di Brenta (Carmignan in veneto) è un comune italiano di 7 456 abitanti[2] della provincia di Padova in Veneto, situato a circa 30 km a nord del capoluogo di provincia, quasi ai confini della provincia di Vicenza (appartiene infatti alla diocesi di Vicenza e per secoli il suo territorio fu conteso tra padovani e vicentini).
Come suggerisce il toponimo, si estende alla destra del fiume Brenta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]«Carmignano un Castello fu di confine, / E allor poco discosto dalla Brenta, / E voglion l'anticaglie Vicentine, / Ch'egli pigliasse il nome da Carmenta. / Vi fur già torri eccelse, or sono ruine, / E n'è la Fama poco men che spenta: / Resta un vil borgo, a cui si vede, come / S'adatti mal la nobiltà del nome.»
Sulla base dei reperti archeologici, si suppone che nella zona fossero esistiti alcuni piccoli insediamenti sin dall'età del ferro e forse già nel neolitico. A questi si sovrapposero verso l'VIII secolo a.C. i Veneti, ai quali si riconduce un'ascia bronzea ritrovata lungo il paleoalveo del Brenta[5].
Per quanto riguarda l'epoca romana, lo storico Andrea Gloria riferisce di una lapide rinvenuta a Carmignano e ora dispersa. Di certo vanno collocate in questo periodo la via Postumia e le tracce di una centuriazione, di cui si distingue particolarmente il cardo noto popolarmente come Arzeron della Regina. Anche il toponimo dovrebbe essere un tipico prediale latino riferito a un Carminius (personale di probabile derivazione venetica)[6], tuttavia lo studioso locale Alberto Golin preferisce avvicinarlo all'alto-tedesco Karmhinan "località vicina a un'ansa del fiume"[5].
Dopo la caduta dell'Impero Romano il territorio decadde, non solo a causa delle invasioni barbariche, ma anche per una serie di disastrose piene del Brenta[5].
La prima attestazione del paese è del 1077 (Carmegnano)[6].
Nel basso medioevo l'attuale comune si ritrovò in una posizione cruciale: attraversato dalla Postumia e dalla strada Marostegana che si muoveva tra Padova e Bassano, era al confine tra i territori di Vicenza, Padova e Treviso. Il territorio fu per questo segnato dalle lotte che contrapposero queste città e non a caso i Vicentini vi eressero un castello, distrutto nel 1198 dai Padovani[5] aiutati da Ezzelino II da Romano[7] e completamente scomparso, il cui sedime è stato individuato in anni recenti nella località Borghi.[8]
Questo periodo di conflitti terminò all'inizio del Quattrocento con la conquista della Repubblica di Venezia, che garantì un periodo di stabilità sino alla sua caduta nel 1797 (l'unica grave parentesi bellica fu la guerra della Lega di Cambrai). In questi secoli Carmignano attraversò una certa prosperità economica, favorita dall'intraprendenza imprenditoriale di alcune famiglie nobili: nel Seicento, grazie alle opere idrauliche promosse dai Grimani, fu introdotta la coltivazione del riso, mentre nel secolo successivo fiorì la bachicoltura.
Negli anni seguenti il paese seguì le sorti del Veneto, divenendo definitivamente italiano dopo la terza guerra d'indipendenza (1866). Della storia recente si ricorda l'apertura della Cartiera di Carmignano (1883), importante stabilimento tuttora funzionante che all'inizio del Novecento assicurava un'occupazione a 250 operai[1], fornendo una certa prosperità al paese grazie al superamento di un'economia prettamente agricola.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]«Di rosso, alla croce d’argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma è ancora privo di concessione ufficiale.[9] Il gonfalone in uso è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Parrocchiale di Carmignano
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Gaetano Maccà la chiesa è citata sin dal 1288 con il titolo di San Nicolò, forse ad affiancare quello dell'Assunta con cui è oggi nota. Andrea Gloria aggiunge che, prima della riedificazione settecentesca ad opera dell'arciprete Antonio Cristofori, essa sorgeva in un altro luogo.
L'edificio attuale è il risultato di una completa ricostruzione iniziata nel 1939 e conclusa con la consacrazione dell'ottobre 1946. Degli interni, si ricorda la pala collocata dietro l'altare maggiore, lavoro settecentesco di Clemente Muzzi, e una piccola statua della Madonna della Salute assai venerata dalla popolazione[10][11].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[12]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Arte
[modifica | modifica wikitesto]Carmignano di Brenta è il paese dove ha vissuto e lavorato lo scultore Giuseppe Monegato. In via Roma si trova tuttora la casa dell'artista, da lui progettata e internamente affrescata con motivi tratti dalla Bibbia, mentre presso i locali della casa comunale è possibile ammirare più di cento sculture fittili da lui plasmate ispirandosi alla cantica dell'Inferno di Dante Alighieri e all'inferno metaforico della seconda guerra mondiale.
La famiglia Danieli era, nel XVII e XVIII secolo, una delle più importanti della regione, rappresentata da Bortolomeo Danieli (notaio di Carmignano e di Camazzole) e dai suoi due figli Daniele e Girolamo. Daniele possedeva, tra l'altro, il Palazzo denominato 'Palazzon'.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sindaci dal 1946
[modifica | modifica wikitesto]Sindaco | Partito | Periodo | Elezione | |||||
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Leonzio Cè | Democrazia Cristiana | 1946 | 1946 | |||||
Bortolo Cristofari | Democrazia Cristiana | 1946-1960 | (1946) | |||||
1951 | ||||||||
1956 | ||||||||
Marcello Tonta | Democrazia Cristiana | 1960-1962 | 1960 | |||||
Italo Golin | Democrazia Cristiana | 1962-1964 | (1960) | |||||
Gerardo Verzotto | Democrazia Cristiana | 1964-1976 | 1964 | |||||
1970 | ||||||||
1975 | ||||||||
Paolo Rigon | Democrazia Cristiana | 1976-1985 | (1975) | |||||
1980 | ||||||||
Gastone Maddalosso | Democrazia Cristiana | 1985-1986 | 1985 | |||||
Gerardo Verzotto | Democrazia Cristiana | 1986-1988 | (1985) | |||||
Paolo Rigon | Democrazia Cristiana | 1988-1990 | (1985) | |||||
Antonio De Poli | Democrazia Cristiana | 1990-1995 | 1990 | |||||
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995) | ||||||||
Paolo Botton | Centro | 1995-1999 | 1995 | |||||
Mario Rossi | Centro-sinistra | 1999-2004 | 1999 | |||||
Gino Carolo | Centro | 2004-2014 | 2004 | |||||
2009 | ||||||||
Alessandro Bolis | Centro-destra | 2014-2021 | 2014 | |||||
2019 | ||||||||
Eric Pasqualon (Vicesindaco f.f.) | Centro-destra | 2021 | (2019) | |||||
Eric Pasqualon | Centro-destra | 2021-in carica | 2021 |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Albbruck, dal 1959
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]La principale squadra di calcio della città è l'A.C.D. Carmenta 1925 che milita nel girone F veneto di 1ª Categoria. È nata nel 1925.
Dal 2014 è tornata a calcare i campi da gioco anche l'USD Lampo Carmignano 1945, che come suggerisce il nome era stata fondata sul finire del secondo periodo bellico dai giovani del paese. Gli arancio-azzurri militano nella 2ª Categoria provinciale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Comune di Carmignano di Brenta, Statuto (PDF).
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c d Comune di Carmignano di Brenta - Profilo storico.
- ^ a b AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 145.
- ^ Carmignan con Spessa Camazzole e "Ospital di Brenta" Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ PATI_B_4_5_RelazSpec
- ^ Carmignano di Brenta, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 gennaio 2023.
- ^ Itinerario storico-artistico, su comune.carmignanodibrenta.pd.it, Comune di Carmignano di Brenta. URL consultato il 17 settembre 2014.
- ^ Profilo artistico, su parrocchiacarmignano.it, Parrocchia di Carmignano di Brenta. URL consultato il 17 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carmignano di Brenta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.carmignano.pd.it.
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