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Butilidrossitoluene

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Butilidrossitoluene
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
2,6-bis(1,1-dimetiletil)-4-metilfenolo
Nomi alternativi
Idrossitoluene butilato
BHT
DBPC
E321
2,6-di-t-butil-4-metilfenolo
2,6-di-t-butil-p-cresolo

3,5-di-t-4butilidrossitoluene
ionolo

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC15H24O
Massa molecolare (u)220,36
Aspettosolido cristallino bianco
Numero CAS128-37-0
Numero EINECS204-881-4
PubChem31404
DrugBankDBDB16863
SMILES
CC1=CC(=C(C(=C1)C(C)(C)C)O)C(C)(C)C
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,05
Solubilità in acqua0,02 g/l a 20 °C
Temperatura di fusione69 °C (342 K)
Temperatura di ebollizione265 °C (538 K)
Tensione di vapore (Pa) a 293 K2
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−410,0
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma127 °C (400 K)
Temperatura di autoignizione345 °C (618 K)
Simboli di rischio chimico
irritante pericoloso per l'ambiente
attenzione
Frasi H302 - 319 - 411
Consigli P305+351+338 - 273 [1]

Il butilidrossitoluene (o idrossitoluene butilato, noto anche con la sigla BHT) è un fenolo alchilato.

A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina bianca, poco solubile in acqua, solubile nei comuni solventi organici (in etanolo: 330 g/L a 20 °C).

Trova impiego come antiossidante, sia nei polimeri che negli alimenti, in cui svolge una funzione conservante. Reagisce infatti facilmente con i radicali liberi, prevenendo l'ossidazione delle sostanze grasse, l'alterazione del colore e delle altre qualità organolettiche dei prodotti cui è aggiunto. È incompatibile con alcuni sali ferrosi.

Tra gli additivi alimentari è identificato dalla sigla E321, ed è solitamente impiegato insieme al butilidrossianisolo (BHA), l'E320.

Contrariamente al BHA, non è ritenuto un possibile agente cancerogeno, tuttavia gli esperimenti sugli animali hanno mostrato un possibile aumento dell'istiocitosi alveolare nei topi femmina e varie lesioni epatiche nei topi maschio, pertanto la Food and Drug Administration (FDA) ne ha limitato le dosi negli alimenti in quantità simili a quelle del BHA.

Sia il BHT che il BHA vengono anche utilizzati come antiossidanti nell'industria cosmetica, soprattutto per creme e rossetti, e in quella farmaceutica.

Industrialmente si prepara il BHT attraverso la reazione di Friedel-Crafts che coinvolge il p-cresolo (4-metilfenolo) e l'isobutene (2-metilpropene) catalizzata dall'acido solforico:[2]

Il BHT può anche essere preparato dal 2,6-di-terz-butilfenolo attraverso idrossimetilazione, o amminometilazione, seguita da idrogenolisi.

  1. ^ scheda del butilidrossitoluene su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
  2. ^ Helmut Fiege, Heinz-Werner Voges, Toshikazu Hamamoto, Sumio Umemura, Tadao Iwata, Hisaya Miki, Yasuhiro Fujita, Hans-Josef Buysch, Dorothea Garbe, Wilfried Paulus "Phenol Derivatives" in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, Weinheim, 2002. DOI10.1002/14356007.a19_313 Article Online Posting Date: June 15, 2000.

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