Imbrio
Imbrio | |
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Saga | Ciclo troiano |
Nome orig. | Ἵμβριος |
1ª app. in | Iliade |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Imbro |
Imbrio (in greco antico: Ἵμβριος?, Ímbrios) è un personaggio della mitologia greca.
Genealogia
Figlio di Mentore[1][2], sposò Medesicasta (figlia di Priamo)[1][2]
Non ci sono notizie di sua progenie.
Mitologia
Visse a Pedeo con la moglie Medesicasta (una figlia illegittima di Priamo)[2] e quando ebbe inizio la guerra di Troia si trasferì presso la reggia di Priamo dove fu accolto e trattato alla stregua di un figlio.
Abile guerriero, combatté con valore per la difesa della città e in una delle tante battaglie affrontò Teucro che lo uccise con la lancia[1].
Per rappresaglia Ettore uccise Anfimaco; Aiace d'Oileo, per vendicare Anfimaco, recise il capo al cadavere di Imbrio e in segno di disprezzo gli diede un calcio, facendola volare tra i combattenti greci e troiani che si affrontavano.
La testa, una volta ricaduta al suolo, si fermò ai piedi di Ettore mentre era intento a contrastare altri nemici[1].
Note
- ^ a b c d (EN) Omero, Iliade XIII, 169, su theoi.com. URL consultato il 15 giugno 2019.
- ^ a b c (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia X, 25.9, su theoi.com. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2019).
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