religiosità

pare che in america dopo la vittoria trumpiana stiano costruendo santuari.

non ho capito bene se per protezione o adorazione

rivelazione

mi pare di sentirlo ancora il babbo, 

che dice mangiapane a tradimento

(pure ne sono avanzate dodici ceste)

lezione

il pianista attaccò.

improvvisava. 

e non era schubert.

afferrai la mia tromba e l'accompagnai incalzandolo.

le prime tre note furono perfette.

tutto meravigliosamente entusiasmante: il pubblico applaudì.

ma durò poco: soffiavo e dallo strumento non usciva più alcun suono.

allora l'angelo mi venne incontro ad ali aperte.

sorrideva e mi disse: gioca, bambino. vai a giocare

oggi a lezione di subbuteo

tim corridore

ho messo Timoteo in sella alla bici da corsa.

era parecchio emozionato, lui così posato e poco portato a mettersi in mostra e alle novità.

ma gli è piaciuto. ha fatto solo un timido sorriso: il suo modo dolce di ringraziare

chiare fresche dolci acque

come ha bevuto dolcemente e avidamente!

e ancora lietamente lo sorprende il topolino trottolino che attraversa il suo notturno cammino.

o lo diverte il 6 su 7 del cercatore di tesori

beatrice

il più famoso fantasma che s'aggira per roma è beatrice cenci

beatrice, in quei primi e ancor gradevoli giorni d'autunno, passeggiava in via babuina, coi suoi blugins aderenti e l'ultimo modello di aifon infilato nella tasca posteriore sinistra.

era infatti mancina e con quella mano aveva vibrato il colpo e accoppato il babbo.

poi l'aveva fotografato. e ora, ogni tanto, estraeva il cellulare e osservava bene la foto.

quasi volesse assicurarsi di quella realtà.

quindi, con un ghigno, lo riponeva nella tasca.

i rari passanti notturni insonnoliti vedevano quella luce accendersi e spegnersi, senza potersi spiegare il fenomeno e capire cosa stava accadendo: non c'era nessuno.

forse uno scherzo dell'immaginazione in quell'ora ingrata antelucana

cadavere

il rosario è un cadavere

da bambino mi domandavo perché fosse necessario ripetere tante volte quelle preghiere

incessantemente, per via della polvere?

quando hanno aperto la bara però non ho visto che una mummia

prima delusione

da bambino andavo alla ricerca del diavolo per distruggerlo.

ma non l'ho mai trovato

gioco

non ti è venuto in mente che avrei potuto prendermi gioco di te?

amicizia

eravamo amici e molto poveri.

5 amici e 6 olive in tutto da mangiare.

una a testa. 

e una da sorteggiare.

ma nessuno la voleva per sé

punto fermo e punto interrogativo

ecco 

quanti miliardi di operazioni avrò effettuato - punto

senza neppure un errore

neppure una - virgola

senza esser furbo 

più preciso della matematica

di algoritmo

di AI

che una percentuale di errore deve pure prevederla

perché dunque non mi hanno brevettato - punto interrogativo

mortadella

anche se non c'era più in vendita il mio pane preferito avrei comunque gradito due fettine di mortadella.

ma la signora entrata dopo di me in drogheria aveva fretta e insisteva per esser servita prima.

la padrona del negozio l'apostrofò però in modo deciso: 

- ma se ha la varicella cosa vuole comperare! non vede che il signore davanti a lei ha necessità di mangiare qualcosa?

caccia

io e te fuggivamo ininterottamente.

case sempre nuove, deserte nella densità delle emozioni.

ci inseguivano ovunque, lungo i campi e i boschi prima del confine.

noi non avevamo paura. loro ne avevano: di non riuscire.

posti di blocco e fucili. ma noi ballavamo. anche per loro

fata

casa di colonne.

ognuna rivestita di veli e tessuti colorati trasparenti.

il corpo nudo di un giovane gigantesco sospeso orizzontalmente sulla parete cristallina, vista colline.

spiegavi l'equilibrio.

poi ho poggiato la testa contro la tua fronte e sono rimasto senza fiato

incompatibilità

ormai è chiaro: gli strumenti tecnologici percepiscono la mia avversione e ricambiano il pensiero

caccia

sono stato a caccia.

tre brevi battute di caccia alle stelle filanti

il vero post di oggi

m'ero attardato a chiacchierare al bancone.

così l'amica aveva pagato il conto ed era uscita a prendere i vasetti.

chissà poi perché avevamo avuto quella strana idea?

a me non era mai particolarmente piaciuta.

solo perché era in offerta.

ma fuori mi attendeva una sorpresa: pioveva fitto e l'amica non mi aveva aspettato.

anche il cancello era chiuso.

sentivo il cane che si muoveva nell'oscurità e latrava.

portavo impermeabile e il classico cappello grigio a falde larghe da detective.

ma ero un altro personaggio.

abbastanza sicuro di sé e tuttavia irresoluto a prendere una decisione definitiva.

volevo continuare a sognare?

indemoniato

stanotte ho acchiappato e distrutto il mostro che terrorizzava la donna di luce e s'era impossessato del ragazzo.

s'era nascosto dentro il cofano dell'auto parcheggiata in salotto.

ma temo che non finirà qui.

e che la storia non potrà continuare ancora per molto.

probabilmente dovrò rivedere le previsioni

draghi

era un paese popolato da draghi.

perché i suoi abitanti erano ossessionati dai draghi: li amavano tanto quanto li temevano.

c'erano quindi draghi di ogni tipo: da guardia, da caccia, da compagnia, da difesa, da attacco, da gioco e da affar serio

scienza infusa

sapevo  6ulna testaCAZZM