Sh2-88
Sh2-88 Regione H II | |
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Sh2-88 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Volpetta |
Ascensione retta | 19h 46m 46s[1] |
Declinazione | +25° 12′ 56″[1] |
Coordinate galattiche | l = 61,5; b = +00,1[1] |
Distanza | 6520[2] a.l. (2000[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 18' x 18' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Classe | 3 2 2[3] |
Dimensioni | 47,3 a.l. (14,5 pc) |
Altre designazioni | |
LBN 139,[1] Avedisova 893 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Sh2-88 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione della Volpetta.
Si individua nella parte centrale della costellazione, a metà strada fra la famosa Nebulosa Manubrio (M27) e la celebre stella doppia Albireo (β Cig); si presenta come una nube debole e di difficile osservazione, anche con l'ausilio di filtri. Può essere fotografata tramite riprese a lunga esposizione. Trovandosi nell'emisfero celeste boreale, la sua osservazione è facilitata nelle regioni dell'emisfero boreale; il periodo adatto alla sua osservazione nel cielo serale è compreso fra giugno e novembre.
Sh2-88 è una delle regioni H II legate fisicamente all'associazione Vulpecula OB1, un'associazione OB situata nel tratto iniziale del Braccio di Orione a circa 2200-2300 parsec (6500-7500 anni luce) dal sistema solare. La nube è composta da una parte estesa di aspetto poco concentrato e da due densi nuclei nebulosi, indicati come Sh2-88A e Sh2-88B. La prima è una grande nube col margine occidentale netto e oscuro e il bordo orientale molto frastagliato, mentre Sh2-88B, anche se di dimensioni molto ridotte, è la parte più luminosa alla lunghezza d'onda dell'infrarosso; essa è formata da una regione H II ultracompatta cui è connessa una nube ionizzata di aspetto cometario.[4] Le stelle eccitatrici dei gas della nube sono di classe B, ossia stelle azzurre; la principale fonte di eccitazione è una stella gigante di classe B1, indicata col numero 82 nella pubblicazione di Deharveng.[5] In questa regione i processi generazionali hanno subito un andamento consequenziale diretto in senso sudovest-nordest, ossia dalla regione Sh2-88A alla nube cometaria e infine al nucleo ultracompatto di Sh2-88B.[5]
Le regioni interne della nube Sh2-88B ospitano un giovanissimo ammasso aperto le cui componenti sono visibili alla lunghezza d'onda dell'infrarosso; l'ammasso, indicato inizialmente con la sigla IRAS 19446+2505,[6] contiene alcune stelle ancora totalmente immerse nella nebulosità da cui si sono formate, fra le quali la stella centrale dell'ammasso stesso. Attorno ad esso si estendono diversi densi filamenti nebulosi.[7] Complessivamente, la regione di formazione stellare ospita diversi maser, dei quali due a OH e quattro ad acqua, cui si aggiungono agglomerati nebulosi con emissioni di altri composti, come il CO. Fra le sorgenti IRAS individuate nella nube vi è anche IRAS 19436+2514, coincidente con la stella blu HD 338916, di magnitudine 10,17.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ a b Billot, N.; Noriega-Crespo, A.; Carey, S.; Guieu, S.; Shenoy, S.; Paladini, R.; Latter, W., Young Stellar Objects and Triggered Star Formation in the Vulpecula OB Association, in The Astrophysical Journal, vol. 712, n. 2, aprile 2010, pp. 797-812, DOI:10.1088/0004-637X/712/2/797. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ Lortet-Zuckermann, M. C., Interaction of hot stars and of the interstellar medium. ,IV. Two bright Halpha -knots associated with the H II region Sharpless 88, in Astronomy and astrophysics, vol. 30, gennaio 1974, pp. 67-72. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ a b Deharveng, L.; Nadeau, D.; Zavagno, A.; Caplan, J., The stellar content of the compact H II region Sh2-88B, in Astronomy and astrophysics, vol. 360, agosto 2000, pp. 1107-1116. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ Hodapp, Klaus-Werner, A K' imaging survey of molecular outflow sources, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 94, n. 2, ottobre 1994, pp. 615-649, DOI:10.1086/192084. URL consultato il 21 giugno 2010.
- ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 21 giugno 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sky-Map.org - Sharpless Catalogue (from 81 to 90), su galaxymap.org. URL consultato il 21 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2009).
- Avesidova 893 - Sky-Map.org, su galaxymap.org.