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Portale:Oggetti del profondo cielo

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Alla scoperta del profondo cielo

Benvenuti!
L'ammasso globulare NGC 6397
L'ammasso globulare NGC 6397

Gli oggetti celesti hanno da sempre richiamato l'attenzione dell'Uomo, esattamente come lo scintillio delle stelle; Omero citava le Pleiadi, Arato citava il Presepe, altri autori citavano stelle e oggetti celesti di varia natura.
Con l'avvento del cannocchiale, furono scoperti un numero sempre crescente di oggetti di natura "non stellare", così diversi studiosi decisero, sia per evitare confusione nella ricerca delle comete, sia per puro studio sistematico, di catalogarli; il primo che si cimentò in questo lavoro fu Charles Messier, il cui Catalogo è ancora oggi utilizzato dagli astrofili di tutto il mondo. Oggi sono noti milioni di oggetti, molti dei quali sono stati scoperti solo in epoca recentissima grazie all'uso dei telescopi spaziali, fra i quali il Telescopio spaziale Hubble.
Questo portale, coordinato dal Progetto Astronomia, ha lo scopo di illustrare in maniera semplice e chiara le caratteristiche principali degli oggetti celesti visibili nel cielo notturno. Da qui si può avere rapido accesso alle categorie che contengono i link alle voci di tutti gli oggetti celesti descritti su it.wiki. Per informazioni o proposte, ci si può rivolgere al bar del progetto astronomia, Ishtar Terra.

La nebulosa LH 95, nella Grande Nube di Magellano
La nebulosa LH 95, nella Grande Nube di Magellano

Per Oggetto del profondo cielo (dall'inglese Deep Sky object, DSO) si intende, nell'astronomia amatoriale, un corpo celeste o un'associazione stellare che non sia né una singola stella o un sistema stellare, né un pianeta o altri oggetti tipici dei sistemi planetari; come conseguenza, spesso si sente parlare, riferendosi a questi oggetti, di Oggetti non stellari.
Gli ammassi di stelle, sia che siano ammassi aperti, sia che siano ammassi globulari, non solo sono considerati oggetti non stellari, ma sono anche tra i più noti: chi infatti non ha mai sentito parlare delle Pleiadi? Quello delle Pleiadi è un tipico esempio di ammasso aperto, ossia un'associazione di stelle che hanno un'origine comune e si muovono assieme nello spazio.
Altri esempi di oggetti non stellari sono gli ammassi globulari, ossia delle dense associazioni di stelle che spesso possono superare il milione di componenti, e le nebulose, ossia delle dense nubi di gas interstellare, alcune delle quali sono ben note, come la Nebulosa di Orione.
Una classe di oggetti celesti particolare è quella delle galassie; le galassie sono dei grandissimi sistemi composti da milioni o miliardi di stelle, gas interstellare e polveri. La Via Lattea è la galassia nella quale è contenuto il nostro Sistema solare.

Ammassi aperti

L'Ammasso del Presepe
L'Ammasso del Presepe

Gli ammassi aperti sono dei gruppi di stelle nati dalla stessa nube molecolare gigante, e ancora unite dalla reciproca attrazione gravitazionale. Sono chiamati anche ammassi galattici, poiché, nelle galassie spirali (come la nostra Via Lattea) si trovano solo sul disco galattico.
La loro facile reperibilità e il contrasto di colori che talvolta si osserva tra le loro componenti, fa sì che gli ammassi aperti siano tra gli oggetti preferiti dagli astrofili di tutto il mondo. L'immagine a lato mostra l'Ammasso del Presepe, nella costellazione del Cancro, visibile nei cieli invernali dell'emisfero boreale della Terra.

Nebulose planetarie

La Nebulosa Anello
La Nebulosa Anello

Le Nebulose planetarie devono il loro nome al fatto che, nei primi telescopi, apparivano di forma circolare o di disco, ricordando l'idea di un pianeta. In realtà, si tratta di oggetti ben più grandi, nonché molto meno densi: sono infatti formati da gas interstellare, che una volta faceva parte di una stella. Questa stella, giunta allo stadio di gigante rossa, è collassata in un piccolo astro centrale, detta nana bianca, mentre gli strati esterni, espulsi dal corpo della gigante, hanno formato la nebulosa.
L'aspetto ad anello è solo effetto della prospettiva, in quanto gli strati più densi della nebulosa non si trovano nelle regioni centrali, ma verso i suoi bordi. A lato, la Nebulosa anello, nella costellazione della Lira.

Galassie

La galassia M63
La galassia M63

La Galassia è un grande insieme di stelle e gas, ammassi e associazioni stellari, legati assieme dalla reciproca forza di gravità. La nostra galassia, la Via Lattea, conta circa 150 miliardi di stelle, ed è circondata a sua volta da altre galassie più piccole, le Nubi di Magellano e le galassie nane satelliti.
Oltre la Via Lattea, ci sono nell'Universo miliardi di altre galassie, di svariate forme e dimensioni, ma tutte riconducibili a tre schemi principali: le galassie a spirale, divise a loro volta in spirali semplici e spirali barrate, che hanno un nucleo intorno a cui si avvolgono i bracci; le galassie ellittiche, di forma sferoidale o ellissoidale, e le galassie irregolari, in prevalenza nane, che non appartengono a nessuna delle altre categorie.
La nostra Galassia, assieme alle sue galassie nane satelliti, la vicina Galassia di Andromeda con le sue satelliti, e la Galassia del Triangolo, formano un gruppetto conosciuto come Gruppo Locale.
A destra, la Galassia Girasole, nella costellazione dei Cani da Caccia.

Catalogazione

La Nebulosa Clessidra, una particolare nebulosa planetaria nella costellazione della Mosca
La Nebulosa Clessidra, una particolare nebulosa planetaria nella costellazione della Mosca

Gli oggetti non stellari vengono descritti in diversi tipi di cataloghi. Generalmente, la sigla di catalogo è composta da una parte letterale, che designa l'appartenenza ad uno specifico catalogo, ed un numero di classificazione, in genere crescente in base all'ascensione retta.

  • Il principale catalogo in uso presso gli astrofili è il Catalogo di Messier: questo catalogo storico conta 110 oggetti, dagli ammassi alle nebulose, alle galassie. Generalmente, considera solo gli oggetti più luminosi visibili principalmente dall'emisfero boreale, dato che il suo redattore, Charles Messier, osservava il cielo dalla Francia. Gli oggetti catalogati dal Messier riportano, nella loro sigla di catalogo, la lettera M maiuscola.
  • Per riassumere e completare la catalogazione degli oggetti più luminosi, specialmente dell'emisfero australe, recentemente è stato compilato il Catalogo Caldwell (C), che conta ulteriori 109 oggetti celesti di varia natura.
  • Un catalogo molto esteso è il New General Catalogue (NGC), compilato verso la fine dell'Ottocento; conta oltre 7 800 oggetti di varia natura, ai quali si aggiunsero, successivamente, i due Index Catalogue (IC), per un totale di altri 5 000 oggetti.
  • Esistono anche dei cataloghi specifici, creati per catalogare determinate classi di oggetti. Il catalogo più noto per gli ammassi aperti è ad esempio il Catalogo Collinder (Cr), che conta oltre 460 oggetti. Tra i cataloghi di galassie spicca l'Uppsala General Catalogue (UGC), che conta quasi 13 000 galassie, visibili dall'emisfero boreale, a cui si aggiungono altre galassie catalogate dall'European Southern Observatory (ESO). Altri cataloghi specifici si occupano di altri oggetti, tra cui i quasar e le nebulose.

Qualità

Voci generiche
Questa voce è in vetrina Ammasso aperto
Questa voce è in vetrina Ammasso globulare
Questa voce è in vetrina Galassia
Questa voce è in vetrina Oggetto di Herbig-Haro

Oggetti specifici
Questa voce è in vetrina Arco della Carena
Questa voce è in vetrina Complesso nebuloso molecolare del Cigno
Questa voce è in vetrina Complesso nebuloso molecolare di Cefeo
Questa voce è in vetrina Complesso nebuloso molecolare di Orione
Questa voce è in vetrina Grande Nube di Magellano
Questa voce è in vetrina Nebulosa Aquila

Questa voce è in vetrina Nebulosa della Carena
Questa voce è in vetrina Nebulosa di Orione
Questa voce è in vetrina Nebulosa Occhio di Gatto
Questa voce è in vetrina Nube di Perseo
Questa voce è in vetrina Pleiadi
Questa voce è in vetrina Pleiadi del Sud
Questa voce è in vetrina Presepe
Questa voce è in vetrina Regione di formazione stellare Cuore e Anima
Questa voce è in vetrina Regioni di formazione stellare delle Vele
Questa voce è in vetrina Regioni di formazione stellare di Cassiopea
Questa voce è in vetrina Vela Molecular Ridge
Questa voce è in vetrina Via Lattea

Voci generiche
Questa è una voce di qualità Nube molecolare
Oggetti specifici
Questa è una voce di qualità Associazione Scorpius-Centaurus
Questa è una voce di qualità Complesso nebuloso molecolare Gemini OB1
Questa è una voce di qualità Complesso nebuloso molecolare Mon R2
Questa è una voce di qualità IC 2944
Questa è una voce di qualità Nebulosa di Gum
Questa è una voce di qualità Nebulosa Granchio
Questa è una voce di qualità Nube del Camaleonte

Questa è una voce di qualità Nube del Lupo
Questa è una voce di qualità Nube di Rho Ophiuchi
Questa è una voce di qualità Regione di Lacerta OB1
Questa è una voce di qualità Regione di Lambda Orionis
Questa è una voce di qualità Regione di Scorpius OB1
Questa è una voce di qualità Regione di Vulpecula OB1
Questa è una voce di qualità Regione oscura della Giraffa
Questa è una voce di qualità Regioni periferiche del Complesso di Orione
Questa è una voce di qualità Sh2-54

Albero delle categorie

Albero delle categorie

Il seguente albero della categoria:Oggetti astronomici è un utile strumento per la navigazione all'interno delle voci degli oggetti del profondo cielo e le relative categorie.

Progetti correlati

Progetti affini

Portali correlati

Ammassi globulari

L'ammasso globulare M80
L'ammasso globulare M80

Gli ammassi globulari, a differenza degli ammassi aperti, sono dei gruppi di stelle di forma sferoidale molto concentrati, che orbitano attorno alle galassie. Il volume di stelle all'interno di un ammasso globulare è elevatissino, al punto che in un anno luce cubico si possono trovare diversi astri; per comprendere la differenza con la nostra area della Via Lattea, basti sapere che la stella a noi più vicina, α Centauri, dista oltre 4 anni luce. Rispetto agli ammassi aperti, inoltre, gli ammassi globulari tendono ad avere un'età molto più avanzata. Nell'immagine a lato, M80, nella costellazione dello Scorpione.

Nebulose diffuse

La Nebulosa di Orione
La Nebulosa di Orione

Le Nebulose diffuse sono dei grandi insiemi di gas interstellare; esse sono composte principalmente da idrogeno ed altri elementi leggeri. Esistono diversi tipi di nebulose, a seconda delle loro caratteristiche: le nebulose ad emissione, sono composte da gas ionizzato dai fotoni di una stella calda vicina, che dunque emette luce propria (come la Nebulosa di Orione, qui a lato); le nebulose a riflessione sono invece nubi di polvere interstellare che riflettono la luce di stelle vicine.
Una classe a sé è invece quella delle nebulose oscure (<Vai alle voci), ossie nubi di polveri non illuminate che oscurano le stelle retrostanti. Sono ben visibili sulla scia luminosa della Via Lattea come delle aree scure che ne interrompono la continuità.

Altri oggetti

L'Oggetto di Herbig-Haro HH47
L'Oggetto di Herbig-Haro HH47

Oltre ai precedenti tipi di oggetti, l'Universo abbonda di numerose altre strutture. Le più note sono senza dubbio i famosi buchi neri, ossia dei corpi celesti, residui di stelle esplose, la cui materia è talmente concentrata che neppure la luce riesce a sfuggire al suo potentissimo campo gravitazionale.
Un buco nero supermassiccio potrebbe essere al centro di una particolare classe di oggetti, noti come quasar. I quasar sono delle lontanissime galassie che sprigionano una grande quantità di raggi X, raggi gamma e onde radio. La teoria più accreditata prevede che si tratti di galassie in formazione, e che tutte le galassie, inclusa la nostra, siano passate inizialmente per lo stadio di quasar.
Altri oggetti osservabili all'interno della Via Lattea sono i bellissimi Oggetti di Herbig-Haro (nella foto a destra HH 47), regioni di gas luminose dalla breve durata legate a delle stelle in formazione.

L'oggetto della settimana

Oggetto della settimana
M37
M37

M37 è un brillante ammasso aperto visibile nella costellazione dell'Auriga. Si osserva con grande facilità anche attraverso un piccolo binocolo o persino ad occhio nudo, se la notte è particolarmente nitida. Le sue componenti tuttavia sono troppo poco brillanti, così l'ammasso appare ad occhio nudo come una piccola macchia chiara.
L'ammasso, molto ricco per essere un ammasso aperto, conta più di 150 stelle ripartite in una zona di 20 anni luce. La distanza dell'ammasso varia a seconda delle stime, ma si aggira sui 4.000 anni luce. L'età dell'ammasso è di circa 300 milioni di anni, come mostra la presenza di una dozzina di giganti rosse, le più brillanti delle quali sono di magnitudine 9 circa.

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Vedi anche la panoramica del cielo di novembre.

Curiosità

Astropillole
Il Campo Ultraprofondo di Hubble
Il Campo Ultraprofondo di Hubble
  • Fino all'inizio del Novecento si credeva che le galassie esterne fossero in realtà oggetti interni alla Via Lattea, al punto che venivano chiamate nebulose: infatti, mentre oggi la loro natura di immensi aggregati di stelle e gas appare ben evidente nelle foto dei moderni telescopi, all'epoca non si era in grado di distinguere strutture minori dei bracci di spirale.
  • L'emisfero celeste australe è molto più ricco di stelle e oggetti del profondo cielo rispetto a quello boreale; questo dipende da tre fattori: la presenza del centro galattico, in cui si addensano molti ammassi globulari e nebulose, la posizione del Sole rispetto al nostro braccio di spirale, il Braccio di Orione, e la presenza di molte più nubi di polveri oscure in direzione della Via Lattea boreale, che ne oscura le grandi regioni di formazione stellare, come quella di Cefeo.
  • Le galassie non sono disposte nello spazio in modo omogeneo, ma secondo strutture a filamenti ed ammassi, separati da delle vaste regioni di vuoto; questa struttura verrebbe regolata, secondo le teorie più accreditate, dalla distribuzione a reticolo della materia oscura.

Curiosità sulla Via Lattea

Una nube per conoscere la Via Lattea
La Nube della Corona Australe
La Nube della Corona Australe
La Nebulosa Grotta
La Nebulosa Grotta

Le regioni di formazione stellare costituiscono un importante riferimento in ambito astronomico e astrofisico per comprendere le dinamiche interne ai bracci di spirale, le popolazioni stellari e la loro origine, nonché i meccanismi che determinano la nascita di gruppi di stelle con particolari caratteristiche fisiche piuttosto che con altre. La determinazione della loro distanza e delle loro dinamiche, assieme a quella delle nubi molecolari, consente inoltre di comprendere e tracciare la morfologia dei bracci di spirale della Via Lattea e di individuare eventuali loro irregolarità causate dall'interazione con altre galassie vicine.

Nella Via Lattea si conoscono migliaia di nebulose, in massima parte sconosciute al pubblico e agli appassionati di astronomia.


Qui sotto viene proposta la scoperta di una di queste nebulose, selezionata casualmente.


Sh2-289 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione dell'Unicorno. Si tratta di una delle regioni H II più esterne della Via Lattea, situata alla distanza di oltre 10 000 parsec (quasi 33 000 anni luce) sul bordo più estremo del Braccio del Cigno; la una posizione apparentemente anomala a latitudini galattiche molto elevate è un'importante rivelatrice della forma arcuata delle regioni più esterne della Via Lattea, distorsione nota come warp, causata probabilmente dall'interazione con qualche galassia satellite.

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Le foto a destra ritraggono la regione centrale della Nube della Corona Australe e la Neublosa Grotta.

Contatti

Contatti
La Galassia Vortice, nella costellazione dei Cani da Caccia
La Galassia Vortice, nella costellazione dei Cani da Caccia

Il Progetto Astronomia è costantemente impegnato per aggiornare, creare e approfondire voci sugli oggetti non stellari; tuttavia, il lavoro da svolgere è davvero notevole.
Se desideri collaborare, puoi contattarci scrivendo un messaggio ad Ishtar Terra, il nostro bar tematico: qua puoi anche esprimere suggerimenti o fare richieste e segnalazioni.

Galleria fotografica

Immagini

Trascina il cursore sulle foto per individuarne la didascalia.

L'ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro Le Pleiadi del Sud, nella costellazione australe della Carena Il ricco ammasso M11, nella costellazione dello Scudo L'ammasso aperto NGC 265, nella Piccola Nube di Magellano NGC 290, un piccolo ammasso aperto nella Piccola Nube di Magellano

47 Tucanae, un luminoso ammasso globulare visibile nell'emisfero australe M2, un ammasso globulare nella costellazione dell'Acquario M13 in Ercole, il più luminoso ammasso globulare dell'emisfero boreale Omega Centauri, l'ammasso globulare più vicino e luminoso del cielo NGC 6397, un ammasso globulare nella costellazione dell'Altare

La Nebulosa Formica, una nebulosa planetaria nella costellazione della Norma La Nebulosa Elica, nella costellazione dell'Acquario, è una delle più vicine a noi La Nebulosa Spirografo, una nebulosa planetaria nella costellazione della Lepre N49, una nebulosa originata da una supernova, nella Grande Nube di Magellano La celeberrima Nebulosa di Orione, ben visibile anche ad occhio nudo

La nebulosa Buco della serratura, del complesso di Eta Carinae La Nebulosa Rosetta, nella costellazione dell'Unicorno Dettagli della Nebulosa Aquila, nella costellazione del Serpente L'oggetto di Hoag, una straordinaria galassia lenticolare nella costellazione del Serpente Le Antenne, due galassie in collisione fra loro

La spirale perfetta della galassia NGC 7252, nella costellazione dell'Acquario La Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea La galassia spirale NGC 3521, nella costellazione del Leone La Galassia Sombrero, una spirale gigante visibile nella costellazione della Vergine ESO 510-G13, una remota galassia col disco fortemente distorto