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Ferrari 555 F1

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Ferrari 555 F1
Nino Farina prova la nuova Ferrari 555 F1 all'aerautodromo di Modena (1955). In fondo, con gli occhiali scuri, si riconosce Enzo Ferrari.
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  Ferrari
CategoriaFormula 1
Produzione1955
SquadraScuderia Ferrari
Progettata daAurelio Lampredi
SostituisceFerrari 553 F1
Sostituita daFerrari-Lancia D50
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaiotubolare a traliccio
Motore4 cilindri in linea longitudinale
Trasmissionecambio 4 marce + RM in blocco col differenziale, trazione posteriore
Dimensioni e pesi
Lunghezza3988 mm
Larghezza1427 mm
Altezza1020 mm
Passo2160 mm
Peso590 kg
Altro
CarburanteShell
PneumaticiEnglebert
AvversarieVetture di Formula 1 1955
Risultati sportivi
DebuttoMonaco (bandiera) Gran Premio di Monaco 1955
Piloti1955
6./4. Italia (bandiera) Eugenio Castellotti 5, 7
2./6. Regno Unito (bandiera) Mike Hawthorn 5, 7
2. Italia (bandiera) Nino Farina 4
4./8. Francia (bandiera) Maurice Trintignant 4–5, 7
48./8. Italia (bandiera) Piero Taruffi 2, 4
46. Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 2
6. Belgio (bandiera) Paul Frère 4
12. Italia (bandiera) Umberto Maglioli 7
1956
36. Regno Unito (bandiera) Peter Collins 1
38. Belgio (bandiera) Olivier Gendebien 1
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
5 0 0 0

La Ferrari 553/555 F1, soprannominata Supersqualo per via delle sue forme, è la vettura con cui la Scuderia Ferrari corse parte del campionato mondiale di Formula 1 1955.

Una 555 F1 durante una manifestazione a Essen, 2011

Alla fine del 1954, la 553 F1 fu sottoposta a radicali modifiche mirate a migliorarne le prestazioni che si erano rivelate alquanto deludenti. Il risultato di queste modifiche fu la 555 F1 che per il 1955 avrebbe dovuto rappresentare la vettura di punta della Scuderia Ferrari, quella su cui la casa di Maranello avrebbe concentrato tutti gli sforzi per contrastare Mercedes e Lancia.

Nel complesso la 555 F1 venne rivista nel telaio, che ora inglobava la sospensione posteriore, e adottava le nuove sospensioni anteriori che erano già state provate a partire dal Gran Premio di Spagna 1954. Venne inoltre adottato un nuovo radiatore più piccolo che permise di migliorare l'aerodinamica del muso, che ora si presentava più rastremato, accentuando così la caratteristica formale della vettura. Il motore rimase invece invariato.

Come per la 553 F1 il nome, contrariamente alla tradizione del marchio, si riferiva alla cilindrata unitaria (499 cm³ approssimata per eccesso a 500 cm³) solo nella prima cifra seguita dall'anno di produzione della vettura, in questo caso il 1955.

Tuttavia la 555 F1 non ebbe particolare successo e le sue prestazioni, anche a causa delle potenti Mercedes W196, risultarono alquanto deludenti tanto che in alcune gare della stagione 1955 le venne preferita la vecchia 625 F1 che si dimostrò più competitiva e affidabile. A nulla valsero gli sforzi della Ferrari che costrinsero i tecnici di Maranello a un lavoro frenetico per cercare e, possibilmente, recuperare lo svantaggio tecnico nei confronti della Mercedes che disponeva di un ben superiore potenziale tecnico ed economico.[senza fonte]

A partire dal 1956 venne sostituita dalla più competitiva Lancia-Ferrari D50.

Carriera agonistica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 1955.

Complessivamente i risultati della 555 F1, nelle poche gare a cui prese parte, furono piuttosto altalenanti e senza soluzione di continuità. L'esordio in F1 avvenne al GP di Monaco 1955, ma, mentre la 625 F1 di Maurice Trintignant conquistava il gradino più alto del podio nonché l'unica vittoria stagionale della Scuderia Ferrari, le due 555 F1 arrancarono non poco con Taruffi che arrivò solo ottavo mentre Harry Schell fu costretto al ritiro per problemi al motore. La gara successiva, il GP del Belgio, fu più fortunata con Farina 3º al traguardo seguito da Paul Frère 4º.

A partire dal Gran Premio d'Olanda si unirono alla squadra Eugenio Castellotti, orfano della Lancia dopo che quest'ultima aveva deciso di rinunciare alle corse a causa della tragica morte di Alberto Ascari, e Mike Hawthorn, reduce da una poco felice esperienza con la Vanwall. Nel Gran Premio olandese la 555 F1 condusse un'altra gara anonima con Castellotti 5º, Hawthorn 7º e Trintignant ritirato per la rottura del cambio. L'ultima gara in carriera della 555 F1 fu il Gran Premio d'Italia dove ben figurò grazie a Castellotti che conquistò un onorevole 3º posto.

In seguito la poco fortunata monoposto di Maranello, sostituita dalla Lancia-Ferrari D50, continuò a figurare in qualche gara di formula libera anche se con un diverso motore.

Risultati in Formula 1

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Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1955 Scuderia Ferrari Ferrari 555 I4 2500 cm³ E Italia (bandiera) Taruffi 8 NP -[1] -[1]
Stati Uniti (bandiera) Schell Rit
Italia (bandiera) Farina 3 8
Belgio (bandiera) Frère 8 4
Francia (bandiera) Trintignant 6 Rit
Italia (bandiera) Castellotti 5 3
Regno Unito (bandiera) Hawthorn 7 10
Italia (bandiera) Maglioli 6
Anno Team Motore Gomme Piloti Punti Pos.
1956 Scuderia Ferrari Ferrari 555 I4 2500 cm³ E Regno Unito (bandiera) Collins Rit -[1] -[1]
Belgio (bandiera) Gendebien 5
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Scheda tecnica

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Caratteristiche tecniche - Ferrari 555 F1
Configurazione
Carrozzeria: monoposto Posizione motore: anteriore longitudinale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 3988 × 1427 × 1020 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2160 mm Carreggiate: anteriore 1270 - posteriore 1250 mm Altezza minima da terra:
Posti totali: 1 Bagagliaio: Serbatoio: 180 l
Masse / in ordine di marcia: 590 kg
Meccanica
Tipo motore: 4 cilindri in linea Cilindrata: 2.497,56 cm³
Distribuzione: bialbero a camme in testa Alimentazione: 2 carburatori Weber 50DCOA3
Prestazioni motore Potenza: 260 CV a 7.200 giri/min
Accensione: doppia, 2 magneti Impianto elettrico:
Frizione: multidisco Cambio: 4 marce + RM in blocco col differenziale
Telaio
Corpo vettura tubolare a traliccio
Sterzo a vite senza fine e settore
Sospensioni anteriori: ruote indipendenti, quadrilateri deformabili, molle elicoidali, barra antirollio / posteriori: ponte De Dion, balestra trasversale, ammortizzatori Houdaille
Freni anteriori: a tamburo / posteriori: a tamburo
Prestazioni dichiarate
Velocità: 280 km/h Accelerazione:
  1. ^ a b c d Il campionato costruttori non esisteva prima del 1958.

Altri progetti

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