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Derek Jacobi

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Derek Jacobi nel 2022

Sir Derek George Jacobi (Leytonstone, 22 ottobre 1938) è un attore e regista teatrale britannico, attivo in campo televisivo, teatrale e cinematografico.

Conosciuto al grande pubblico per i suoi ruoli nelle serie TV Cadfael - I misteri dell'abbazia e Vicious e per i film Enrico V, Hamlet, Il gladiatore e Il discorso del re, Jacobi è uno dei più acclamati attori teatrali della sua generazione e per le sue interpretazioni del repertorio classico e moderno a Londra e Broadway ha vinto il Tony Award e tre Laurence Olivier Award. Nel 1994 è stato nominato baronetto per la sua lunga carriera sul palcoscenico.

Infanzia e formazione

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Figlio unico di Alfred George Jacobi, un tabaccaio di origini prussiano-ebraiche e ugonotte e di Daisy Gertrude Masters, una segretaria di origini olandesi, Derek Jacobi dimostrò un interesse per la recitazione sin dall'infanzia, cominciando a recitare in compagnie amatoriale già all'età di sei anni. Crescendo, Jacobi ha continuato a recitare a livello scolastico con i Players of Leyton del suo liceo, la Leyton County High School, ottenendo anche dei primi successi: nel 1957 la compagnia teatrale della scuola ha portato l'Amleto al Festival di Edimburgo con Jacobi nella parte principale.[1]

A 18 anni fu ammesso al St. John's College della Cambridge University per studiare storia con una borsa di studio. Qui entrò nel Club Drammatico Amatoriale, dove recitava accanto ai giovani Ian McKellen e Trevor Nunn.[2] Durante gli studi, Jacobi ricoprì molte parti di alto profilo con la compagnia universitaria, tra cui, nuovamente, quella di Amleto. L'allestimento della tragedia shakespeariana William Shakespeare fu portato in tour in Svizzera, dove il giovane Jacobi conobbe Richard Burton. Nel 1960 ottiene la laurea in storia dall'Università di Cambridge.

Anni sessanta e settanta

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Notato ancora all'Università per la sua interpretazione nell'Edoardo II di Christopher Marlowe, Jacobi fu invitato ad unirsi al Birmingham Repertory Theatre subito dopo la laurea. Dopo due stagioni con la compagnia, Jacobi fu notato da Laurence Olivier, che lo invitò ad unirsi alla compagnia originale del National Theatre, nonostante la giovane età e il non essere ancora un attore affermato. Con la compagnia di Olivier, nel 1963 Jacobi interpretò Laerte accanto a Peter O'Toole (Amleto) e Cassio accanto alla Desdemona di Maggie Smith nell'Otello, un ruolo che riprese anche nell'adattamento cinematografico del 1965. Nello stesso anno recitò nella prima della commedia di Peter Shaffer Black Comedy a Chichester e poi Londra, mentre successivamente interpretò Andrei nelle Tre sorelle con lo stesso Olivier e Joan Plowright (1970).

Dopo otto anni con la compagnia, Jacobi lasciò il National Theatre per intraprendere la carriera freelance, che lo portò prima a recitare con la BBC e poi con la Pospect Theatre Company, per cui interpretò i ruoli principali in Ivanov, Pericle, principe di Tiro e Un mese in campagna con Dorothy Tutin (1976). Nel 1976 divenne noto al grande pubblico quando fu scelto per interpretare l'imperatore Claudio nella miniserie della BBC Io Claudio imperatore; il ruolo gli valse il British Academy Television Award per il miglior attore. Nel 1978 recitò accanto a John Gielgud nell'adattamento televisivo della BBC di Riccardo II. Il successo ottenuto con la serie TV fu consolidato tre anni più tardi quando Jacobi interpretò Amleto in una tournée del Regno Unito, Grecia, Svezia, Australia, Cina e Giappone.

Anni ottanta e novanta

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Nel 1980 Derek Jacobi tornò ad interpretare Amleto per la BBC e fece il suo debutto a Broadway ne Il suicidio di Nikolaj Ėrdman. Tornato in Inghilterra, Jacobi si unì alla Royal Shakespeare Company (RSC), con cui recitò i ruoli di Benedetto in Molto rumore per nulla, Prospero nella Tempesta e gli eponimi protagonisti di Peer Gynt e Cyrano de Bergerac. Jacobi interpretò i ruoli sia nel Regno Unito che a Broadway, dove vinse il Tony Award al miglior attore protagonista in un'opera teatrale per la sua interpretazione nel Molto rumore per nulla.[3] Due anni prima aveva vinto il prestigioso Laurence Olivier Award al miglior attore per il suo Cyrano. Nel 1986 fece il suo debutto nel West End con il dramma Breaking the Code, in cui interpretava il protagonista Alan Turing; il ruolo fu scritto appositamente per Jacobi, che tornò ad interpretare Turing anche a Broadway.

Nel 1988 tornò sulle scene del West End per interpretare i ruoli eponimi del Riccardo II e Riccardo III, allestite in repertorio. Al successo sulle scene si accompagnò anchen un'intensa attività televisiva, che lo vide recitare nel ruolo di Hitler nel Diario del Terzo Reich e Arthur in Little Dorrit. Nel 1982 fece il suo debutto al doppiaggio prestando la voce al topo Nicodemus in Brisby e il segreto di NIMH. Nel 1988 fece il suo debutto alla regia teatrale dirigendo Kenneth Branagh in una tournée internazionale dell'Amleto per la Renaissance Theatre Company che toccò anche il Castello di Kronborg in Danimarca.[4] L'anno successivo fu invece Branagh a dirigere Jacobi, nel suo adattamento cinematografico dell'Enrico V.

Negli anni novanta, Jacobi ritornò a recitare con la Royal Shakespeare Company per interpretare il protagonista in Macbeth, in un'apprezzata interpretazione che riprese a Stratford, Londra e Bath.[5] L'attività teatrale lo riportò anche nel West End, dove interpretò il dramma di Jean Anouilh Becket e il suo re. Nel 1995 fu nominato direttore artistico del festival theatre di Chichester, un ruolo che mantenne per tre stagioni consecutive. Fu a Chichester che Jacobi interpretò per la prima volta il ruolo eponimo di Zio Vanja, un ruolo che tornò a ricoprire a Broadway nel 2000.[6][7] Gli anni novanta lo videro anche consolidare il suo sodalizio artistico con Kenneth Branagh, che diresse Jacobi nei film L'altro delitto e Hamlet, mentre nel 1996 fu diretto da Al Pacino in Riccardo III - Un uomo, un re. Per la sua interpretazione ne L'altro delitto fu candidato al BAFTA al miglior attore non protagonista. In televisione intanto recitò in tredici episodi di Cadfael - I misteri dell'abbazia e tornò ad interpretare Turing nell'adattamento televisivo di Breaking the Code. Come doppiatore prestò la voce alla serie d'animazione Il mondo di Peter Coniglio e dei suoi amici.

Dagli anni duemila

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Dopo il ritorno a Broadway con Zio Vanja, Jacobi fece il suo debutto in una serie televisiva statunitense con Frasier e per la sua performance vinse il Premio Emmy.[8] Nello stesso anno tornò sul grande schermo per interpretare il senatore Gracco ne Il gladiatore. L'anno successivo fu la volta di un altro film di grande successo, Gosford Park. Nel 2002 è tornato sulle scene in The Hollow Crown (una sintesi dei drammi storici shakespeariani) che è andata in tour per l'Australia con Donald Sinden, Ian Richardson e Diana Rigg.[9] Nei primi anni duemila ha prestato la voce anche a diversi audiolibri, registrando letture integrali dell'Iliade, Il viaggio del veliero, Io, Claudio e Il cacciatore di draghi.

Nel 2008, l'attore ha interpretato un'incarnazione del Maestro, uno dei villain ricorrenti della serie Doctor Who, nel decimo episodio della terza stagione del revival, Utopia; alla fine dell'episodio, il personaggio si rigenera in una nuova incarnazione, interpretata da John Simm.[10] A partire dal 2017, l'attore ha ripreso il ruolo per una serie di audiodramma Big Finish, inclusa una che lo vede come protagonista.[11]

Dopo aver recitato al cinema di Nanny McPhee - Tata Matilda, La bussola d'oro ed Endgame, nel 2009 è tornato sulle scene del West End ne La dodicesima notte.[12] La commedia shakespeariana andò in scena al Wyndham's Theatre del West End, in una produzione della Donmar Warehouse diretta da Michael Grandage.[13] Per la sua interpretazione nel ruolo di Malvolio, Jacobi vinse il suo secondo Laurence Olivier Award al miglior attore.[14]

Nel 2010 tornò ad interpretare Claudio in un adattamento radiofonico del romanzo di Robert Graves. Nello stesso anno fu nuovamente diretto da Michael Grandage in un allestimento del Re Lear e il New Yorker definì la sua interpretazione una delle migliori della sua carriera.[15] Sempre nel 2010 recitò anche nel film Il discorso del re, seguito nel 2011 da Marilyn. Nel 2011 tornò anche sulle scene newyorchesi sempre con il Lear, in scena per una stagione limitata alla Brooklyn Academy of Music.[16] Successivamente, Jacobi recitò nella serie TV Titanic - Nascita di una leggenda, mentre dal 2013 al 2015 ottenne un grande successo con la serie televisiva Vicious, in cui recitava accanto a Ian McKellen e Frances de la Tour.[17] Gli anni 2010 videro anche un'intensa collaborazione artistica con Kenneth Branagh, che diresse Jacobi nei film Cenerentola e Assassinio sull'Orient Express, oltre che in un ritorno sulle scene nel West End nel 2016 per interpretare Mercuzio in Romeo e Giulietta con Richard Madden e Lily James.[18] Nel 2018 ha interpretato il vescovo Myriel nella serie della BBC I miserabili, seguito da un ritorno al cinema con Tomb Raider. Nel 2019 ha interpretato il linguista Joseph Wright nel film Tolkien e il morente Edoardo VIII in The Crown. Nel 2023 riceve uno speciale Premio Laurence Olivier alla carriera.[19]

Jacobi è stato nominato Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico nel 1985 e Baronetto (Sir) nel 1994. In Danimarca è stato insignito del grado di Commendatore dell'Ordine di Dannebrog dalla regina danese.[20]

Molto riservato sulla propria vita privata, nel 2005 ha confermato le voci sulla sua omosessualità pur avendo avuto due presunte relazioni con Judi Dench e Julie Christie in gioventù, mentre a marzo del 2006 lui e il suo compagno, l'attore Richard Clifford, dopo 27 anni insieme hanno celebrato la loro unione civile a Londra con il Civil Partnership.[21]

Nel 2014 è stato ricoverato d'urgenza in ospedale a seguito di una brutta caduta durante una vacanza alle Maldive, incidente che ha reso necessario un intervento e una lunga riabilitazione.[22]

Teatro (parziale)

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Riconoscimenti

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Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Derek Jacobi è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
— 1994
  1. ^ (EN) Culture, in The Telegraph, 8 marzo 2017. URL consultato il 29 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2019).
  2. ^ "The Knight's Crusade: Playing the Wizard Gandalf in the Lord of the Rings May Make Sir Ian McKellen the World's Best-Known Gay Man. and He's Armed and Ready to Carry the Fight for Equality along with Him. (Cover Story)" by Steele, Bruce C. - The Advocate (The national gay & lesbian newsmagazine), December 25, 2001 | Online Research Library: Questia, su questia.com. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  3. ^ (EN) Andrew Dickson, Derek Jacobi: 'Much Ado saved me from stage fright', in The Guardian, 25 luglio 2016. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) Lyn Gardner, Age cannot wither them: Derek Jacobi and the forever young Shakespeareans, in The Guardian, 5 maggio 2015. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) THEATRE / Too full of the milk of human kindness: Adrian Noble's new, su The Independent, 18 dicembre 1993. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) Murdoch McBride, Roundabout's Uncle Vanya, with Derek Jacobi, Begin Bway Previews, April 4, su Playbill, Tue Apr 04 02:00:00 EDT 2000. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) Ben Brantley, THEATER REVIEW; Chekhov Is Recast: Laughter Plays Painkiller, in The New York Times, 1º maggio 2000. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  8. ^ (EN) Duncan Campbell, Sombre mood at Emmy awards, in The Guardian, 6 novembre 2001. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  9. ^ (EN) James Inverne, Royal Shakespeare Company to Revive The Hollow Crown, su Playbill, Mon Jan 31 12:43:00 EST 2005. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  10. ^ Utopia (TV), su Tardis Wiki. URL consultato il 10 giugno 2020.
  11. ^ The War Master - Ranges - Big Finish, su bigfinish.com. URL consultato il 10 giugno 2020.
  12. ^ (EN) Michael Billington, Theatre review: Twelfth Night / Wyndham's, London, in The Guardian, 11 dicembre 2008. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  13. ^ (EN) Michael Billington, Don Carlos, Crucible, Sheffield, in The Guardian, 4 ottobre 2004. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  14. ^ (EN) Olivier awards 2009: the winners, in The Guardian, 9 marzo 2009. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  15. ^ (EN) John Lahr, Crazy Love, su The New Yorker. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  16. ^ (EN) Ben Brantley, Fantasies Aside, Life’s Tough at the Top, in The New York Times, 5 giugno 2011. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  17. ^ (EN) Morgan Jeffery, 'Vicious', 'Job Lot' get second series, su Digital Spy, 23 agosto 2013. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  18. ^ (EN) Review: Jacobi Steals Show In Branagh's Romeo And Juliet, su Londonist, 26 maggio 2016. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  19. ^ (EN) Chris Wiegand, Derek Jacobi and Arlene Phillips picked for career-crowning Olivier awards, in The Guardian, 22 febbraio 2023. URL consultato il 22 febbraio 2023.
  20. ^ (EN) As Luck Would Have It, by Derek Jacobi – review, su The Spectator, 28 settembre 2013. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  21. ^ (EN) Nigel Farndale, Derek Jacobi: 'I don’t mind people having faith. But it ain’t for me’, 2 luglio 2012. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  22. ^ Martin Delgado, Derek Jacobi raced to hospital after fall at Maldives hotel, su Mail Online, 3 maggio 2014. URL consultato il 29 gennaio 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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