Simon Gray
Simon James Holliday Gray, CBE (Hayling Island, 21 ottobre 1936 – Londra, 7 agosto 2008), è stato un drammaturgo, scrittore e sceneggiatore britannico, diarista e accademico,[1] oltre alla sua intensa attività letteraria, è stato docente per oltre 20 anni in letteratura inglese presso la Queen Mary, University of London[2][3].
Gray iniziò la sua carriera di scrittore come romanziere nel 1963, mentre insegnava alla Queen Mary e, nel corso dei successivi 45 anni, oltre a pubblicare cinque romanzi, Gray scrisse 40 drammi teatrali, sceneggiature, e riduzioni per il piccolo e grande schermo di opere drammatiche sue e di altri autori, diventando inoltre noto per i suoi diari satirici e di spirito autoironico, completando diversi volumi autobiografici.[4][5][6][7]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Simon James Holliday Gray nacque il 21 ottobre 1936 a Hayling Island, nello Hampshire (Inghilterra), da James Gray (medico) e Barbara Holliday (atleta di una certa rinomanza). Suo padre, che in seguito divenne patologo, esercitava sull'isola come medico di base.[8] Nel 1939, durante la Seconda Guerra Mondiale quando aveva tre anni, Simon e suo fratello maggiore Nigel furono evacuati a Montréal, Canada, per stare in "una casa dove suo nonno e la moglie alcolizzata venivano assistiti da una più giovane zia"; nel 1945, quando aveva circa 10 anni, ritornò in Inghilterra, dove frequentò la Westminster School, a Londra.[8] Nel 1957, si laureò il Lettere (Bachelor of Arts) alla Dalhousie University, Halifax; nel 1961 ottenne un'altra laurea al Trinity College (Cambridge).[8][9] Nel 1965, venne nominato docente di letteratura inglese al Queen Mary College di Londra.[6][8]
Gray si sposò nel 1965 con la prima moglie, Beryl Kevern; ebbero un figlio, Benjamin, e una figlia, Lucy, e si divorziarono nel 1997.[5][8] Durante il primo matrimonio, Gray ebbe una relazione di otto anni con una docente della sua stessa università, Victoria Katherine Rothschild (n. 1953), figlia di Sir Victor Rothschild, 3º Barone dei Rothschild;[2][5][10][11] nel 1997, dopo il divorzio, si sposarono, andando a vivere insieme nel quartiere ovest di Londra, fino alla morte di Gray il 7 agosto 2008.[12]
Nel 2004 Simon Gray venne nominato Commander of the Order of the British Empire per servizi resi all'arte drammaturgica e alla letteratura.[8]
Afflitto sia da cancro polmonare sia da cancro prostatico, morì di un aneurisma aortico addominale il 7 agosto 2008, all'età di 71 anni.[4][6][13]
«[Il dottor Rootle]... non smise di sorridere spiegando come l'ecografia dimostrasse che la radioterapia aveva ridotto entrambi i tumori, inoltre non c'erano segni che il cancro si fosse diffuso – sebbene non ci fosse dubbio che il cancro era ancora lì, nel sangue, e alla fine sarebbe ritornato. C'erano due modi di confrontarsi con uno nella mia situazione, il modo americano, che era quello di darsi subito da fare con una terapia aggressiva, probabilmente un corso intensivo di chemioterapia, che mi avrebbe prolungato la vita ma forse non più di un mese o giù di lì, e sarebbe stato molto disagevole, se non addirittura miserabile. Il secondo modo era quello preferito da questo ospedale, il modo inglese, per così dire, che era quello di incoraggiare il paziente a condurre una vita piena il più a lungo possibile, e di non ricorrere a chemioterapia intensiva fino a quando non fosse stato assolutamente necessario – verso la fine, in altre parole, che nel mio caso poteva essere distante ancora di diciotto mesi e forse anche due anni. Che ne pensavo? Pensavo di essermi innamorato del dottor Rootle, era l'uomo più delizioso che avessi mai incontrato, lo adoravo, ma non lo dissi. Dissi invece che mi aveva dato una notizia molto migliore di quanto non avessi osato aspettarmi. E poi pensai, andiamocene da qui, immediatamente, senza bisogno di prolungare la conversazione in dettagli e altro. Mi alzai e tesi la mano. Lui la strinse, poi strinse la mano di Victoria, e girò fuori della scrivania per aprirci la porta. Notai che non mi mise la mano sulla spalla né mi strinse il gomito, che presi come conferma che ero fuori della zona di compassione per diciotto mesi o anche due anni – due anni interi – Victoria guidò verso casa. Non mi ricordo assolutamente di cosa parlammo. Eravamo entrambi in una sorta di torpore – ma dico, due anni, due anni interi – be', allora diciotto mesi, via, sì, manteniamoci sui diciotto mesi, per evitare delusioni.»
Purtroppo Gray morì poche settimane dopo.[4]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Ancora ventenne, Gray iniziò la sua carriera di scrittore come romanziere con Colmain, pubblicato dall'editore Faber & Faber nel 1963.[15] La carriera di drammaturgo cominciò invece nel 1966 con la riduzione televisiva di un suo racconto, The Caramel Crisis. Successivamente scrisse una quantità di drammi per le serie antologiche televisive della BBC The Wednesday Play e Play for Today, spesso in collaborazione col produttore Kenith Trodd.[16] Gray ha scritto 40 drammi e sceneggiature per teatro, televisione e cinema, e 8 volumi di memorie basate sui suoi diari.[15]
Il suo primo lavoro teatrale fu Wise Child, adattamento di un dramma televisivo ritenuto troppo traumatizzante per essere trasmesso sul piccolo schermo. Interpretato da Simon Ward e Alec Guinness, venne prodotto da Sir Michael Codron al Wyndham's Theatre nel 1967. Susseguentemente Gray scrisse drammi sia per la radio sia per la televisione, tra cui: una riduzione televisiva di The Rector’s Daughter di F. M. Mayor; riduzioni teatrali del Tartuffe e de L'idiota. Le sue sceneggiature televisive originali includono Running Late, After Pilkington, Unnatural Pursuits e A Month in the Country. Con il suo dramma del 1971 intitolato Butley, prodotto da Codron, Gray iniziò una lunga e fruttuosa collaborazione col Premio Nobel Harold Pinter (che fu regista delle versioni sia teatrali che cinematografiche), continuando inoltre la sua associazione e amicizia con l'attore Alan Bates, che aveva interpretato nel 1967 uno dei suoi drammi televisivi, Death of a Teddy Bear; Bates interpretò 11 opere di Gray, mentre Pinter diresse 10 produzioni separate dei suoi drammi teatrali e televisivi, cominciando con Butley e finendo con The Old Masters, interpretato da Peter Bowles e Edward Fox.[15][17][18] Come aveva fatto con Butley (1971) e Otherwise Engaged (1975), le cui produzioni di Londra avevano avuto Bates come interprete principale, e Quartermaine's Terms (1981), con Edward Fox, Gray "spesso ritornò a visitare il soggetto delle vite e vicissitudini di eruditi intellettuali."[15]
Scrisse molti altri drammi teatrali, tra cui The Common Pursuit, The Late Middle Classes, Hidden Laughter, Japes, Close of Play, The Rear Column, e Little Nell, molti dei quali furono diretti da Gray stesso.
Nel 1984, consigliato dall'allora direttore di Faber & Faber, Robert McCrum, Gray tenne un diario della première londinese di The Common Pursuit (diretto da Pinter al Teatro Lyric Hammersmith), diario intitolato An Unnatural Pursuit (1985) e che risultò essere il primo di una lunga e fortunata serie di memorie personali sulla sua attività teatrale e vita privata, serie culminata nella rinomata trilogia The Smoking Diaries (Granta, 2004–2008).[19]
Il dramma di Gray sulla spia britannica George Blake, Cell Mates (1995), interpretato da Rik Mayall, Stephen Fry e Simon Ward, attirò l'attenzione dei media quando Stephen Fry improvvisamente "fuggì a Bruges" dopo la terza rappresentazione, lasciando quindi lo spettacolo senza il suo attore principale.[3] Gray poi scrisse il suo diario teatrale dell'episodio, in titolato Fat Chance,[20] fornendo un resoconto caustico ed esilarante dell'episodio.[21]
In agosto 2008, poco prima della sua morte, Gray attrasse nuovamente l'attenzione della stampa con le sue critiche circa la "codardia" del Royal National Theatre nell'affrontare il tema del radicalismo islamico.[22]
Sviluppi e tributi postumi
[modifica | modifica wikitesto]L'ultimo volume dei diari di Gray, Coda, "intitolato così perché completa la trilogia di 'Smoking Diaries' (The Smoking Diaries, The Year of the Jouncer e The Last Cigarette) ... una meditazione sulla morte, o piuttosto sul morire, il resoconto di uno che vive con i giorni contati", è stato pubblicato postumo dall'editore Faber & Faber e da Granta in novembre 2008.[23][24] Dall'8 al 12 dicembre 2008, in cinque episodi di 15 minuti ciascuno, l'attore Toby Stephens ha letto stralci di questo "resoconto franco e cupamente comico del venire a patti con un cancro in fase terminale" per la BBC Radio 4.[25]
Simon Gray: A Celebration, per la regia di Harry Burton, che aveva diretto l'ultima produzione teatrale di Gray nella primavera 2008 (Quartermaine's Terms al Theatre Royal di Windsor),[26] è stato rappresentato al Comedy Theatre di Londra il 15 marzo 2009.[27]
Una produzione intitolata The Last Cigarette (L'ultima sigaretta), basata sulla riduzione fatta da Gray e da Hugh Whitemore dei tre volumi di memorie intitolati The Smoking Diaries, e diretta da Richard Eyre, debuttò al Minerva Theatre di Chichester, in aprile 2009.[28][29] La produzione, con Felicity Kendal, Nicholas Le Prevost e Jasper Britton, in seguito si trasferì presso Trafalgar Studios, teatro del West End,[30][31]
Un sito ufficiale[32] venne inaugurato nell'ottobre 2009.[33]
Finalmente il dramma The Late Middle Classes aprì in anteprima a Londra il 27 maggio 2010 presso il teatro Donmar Warehouse, diretto da David Leveaux e interpretato da Helen McCrory, Eleanor Bron, Peter Sullivan e Robert Glenister. La produzione originale, diretta da Harold Pinter, venne ostacolata dall'essere rappresentata a West End a causa di un musical pop.[34] L'esperienza di Gray relativa a questa produzione viene narrata nel suo diario Enter a Fox (Entra una volpe).
In maggio-giugno 2014, "In the Vale of Health", inclusivo di tre drammi mai messi in produzione e un revival (Japes, Michael, Japes Too, e Missing Dates), è andato in scena allo Hampstead Theatre di Londra. Diretto da Tamara Harvey e interpretato da Gethin Anthony, Jamie Ballard, Imogen Doel, Tom Mothersdale e Laura Rees. Queste opere teatrali raccontano la storia, vista da prospettive differenti, di due fratelli che si innamorano della stessa donna.[35]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Wise Child, Wyndham's Theatre (1967)
- Dutch Uncle, Aldwych Theatre (1969)
- The Idiot (adattato da Dostoevskij), Old Vic (1970)
- Spoiled, Haymarket Theatre (febbraio 1971)
- Butley, Criterion Theatre (1971),[36] altre produzioni con Nathan Lane et al.
- Otherwise Engaged, Queen's Theatre (1975)
- Dog Days, Oxford 1976; Eyre Methuen (1976) ISBN 0-413-37270-7
- Molly, adattamento teatrale del suo dramma televisivo Death of a Teddy Bear (1967), basato sull'omicidio di Francis Rattenbury nel 1935, Comedy Theatre (1978)
- The Rear Column, The Globe Theatre (1978); Eyre Methuen (1978) ISBN 0-413-39170-1
- Close of Play, National Theatre Lyttelton (1979)
- Stage Struck, Vaudeville Theatre (1979)
- Quartermaine's Terms, Queen's Theatre (1981)
- Tartuffe (adattamento), Kennedy Center, Washington (1982)
- The Common Pursuit, Lyric Hammersmith (1984), altre produzioni con Nathan Lane et al.
- Melon (successivamente modificato col titolo The Holy Terror), Theatre Royal Haymarket (1987)
- Hidden Laughter, Vaudeville Theatre (1990)
- The Holy Terror, Temple of Arts Theater, Tucson (Arizona) (1991)
- Cell Mates, Albery Theatre (1995)
- Simply Disconnected, seguito di Otherwise Engaged, Minerva Theatre, Chichester (1996)
- Life Support, Aldwych Theatre (1997)
- Just the Three of Us, Yvonne Arnaud Theatre (1997); Nick Hern Books (1999) ISBN 1-85459-434-6
- The Late Middle Classes, Watford Palace (1999)
- Japes, Peter Hall Company, Mercury Theatre, Colchester (2000) e Theatre Royal Haymarket (2001)
- Japes Too e Michael, pubblicato in Four Plays da Faber (2004) ISBN 0-571-21988-8
- The Pig Trade, pubblicato in Four Plays (2004)
- The Holy Terror (revival), Duke of York's Theatre (2004)[37]
- The Old Masters, personaggi principali: il critico d'arte Berenson e il gallerista Joseph Duveen, Comedy Theatre (2004)[38]
- Little Nell, BBC Radio 4 (2006); Theatre Royal, Bath (2007)[39]
- Missing Dates, BBC Radio 4 (1º marzo 2008)
- Quartermaine's Terms (revival), Theatre Royal, Brighton, Theatre Royal. Bath e Wyndham's Theatre (2013)
Sceneggiature
[modifica | modifica wikitesto]- Butley (1974)
- A Month in the Country adattato dal romanzo A Month in the Country (Un mese in campagna) di J. L. Carr (1987)[40]
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- The Caramel Crisis (BBC, Thirty Minute Theatre, 25 aprile 1966)
- Death of a Teddy Bear, basato sul "caso Francis Rattenbury" del 1935 (BBC, 15 febbraio 1967)
- A Way with the Ladies (BBC, 10 maggio 1967)
- Sleeping Dogs (BBC, 11 ottobre 1967)
- The Princess, adattato da una racconto di D. H. Lawrence (BBC, The Jazz Age, 1968)
- Spoiled (BBC, 28 agosto 1968); Methuen Plays (1971) ISBN 0-416-18630-0
- Mother Love, adattato da W. Somerset Maugham (BBC, agosto 1969)
- Pig in a Poke (ITV, Saturday Night Theatre, marzo 1969)
- The Dirt on Lucy Lane (ITV, Saturday Night Theatre, aprile 1969)
- The Style of the Countess, adattato da un romanzo di Gavin Lambert (ITV, Playhouse, agosto 1970)
- Man in a Side-Car (BBC, maggio 1971)
- Plaintiffs and Defendants (BBC, ottobre 1975)
- Two Sundays (BBC, ottobre 1975)
- The Rear Column (BBC, 1980)
- Quartermaine's Terms (BBC, 1987)
- After Pilkington (BBC, gennaio 1987)
- Old Flames (BBC, 1990)
- They Never Slept (BBC, marzo 1991)
- The Common Pursuit (BBC, marzo 1992)
- Running Late (BBC, ottobre 1992)
- Unnatural Pursuits (semi-autobiografico, satira in 2 parti, BBC, dicembre 1992)
- Femme Fatale (BBC, febbraio 1993)
Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Colmain, Faber (1963)
- Simple People, Faber (1965)
- A Comeback for Stark (con lo pseudonimo Hamish Reade), Putnam (1968), Faber (1969)
- Little Portia, Faber (1986) ISBN 978-0-571-14598-0
- Breaking Hearts, Faber (1997) ISBN 0-571-17238-5
Diaristica
[modifica | modifica wikitesto]- An Unnatural Pursuit and Other Pieces, Faber (1985) ISBN 0-571-13719-9
- How's that for Telling 'em, Fat Lady?, Faber (1988) ISBN 0-571-15139-6
- Fat Chance, Faber (1995) ISBN 0-571-17792-1
- Enter A Fox, Faber (2001) ISBN 0-571-20940-8
- The Smoking Diaries, Granta Books (2004) ISBN 1-86207-688-X[41]
- (IT) Senza filtri, Gaffi Editore (2009) ISBN 978-88-6165-015-2[42]
- The Year of the Jouncer, Granta Books (2006) ISBN 1-86207-896-3[43]
- The Last Cigarette: Smoking Diaries, Volume 3, Granta Books (2008) ISBN 1-84708-038-3[44][45]
- Coda, Granta Books (2008) ISBN 1-84708-094-4[23][24][46]
Antologie
[modifica | modifica wikitesto]The Definitive Simon Gray. In 4 voll. Londra: Faber, 1992–1994.
- Vol. 1: Butley and Other Plays (1992). ISBN 0-571-16223-1.
- Vol. 2: Otherwise Engaged and Other Plays (1992). ISBN 0-571-16240-1.
- Vol. 3 (1993). ISBN 0-571-16453-6.
- Vol. 4 (1994). ISBN 0-571-16659-8.
Key Plays. Introd. Harold Pinter. Londra: Faber, 2002. ISBN 0-571-21634-X. (Include: Butley; Otherwise Engaged; Close of Play; Quartermaine's Terms; The Late Middle Classes.)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]- 1967 Premio "Writer's Guild Award for Best Play", per l'opera Death of a Teddy Bear
- 1971 Premio "Evening Standard Award", per Butley
- 1975 Miglior dramma, Premio "New York Drama Critics' Circle and Evening Standard Award", per Otherwise Engaged
- 1977 Premio "Drama Desk Award for Outstanding Play" (straniero), per Otherwise Engaged
- 1982 Premio "Cheltenham Literary Prize", per Quartermaine's Terms
- 1987 Prix Italia, per After Pilkington
- 1993 Premio "Golden Gate Award for a Television Feature", San Francisco International Film Festival, per Running Late
- 1999 Premio "Barclays Theatre Award for Best New Play", per The Late Middle Classes
- 2004 Nominato CBE per servizi resi a Teatro e Letteratura[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Andrew Mortimer & Anthony Wilks, curatori, The Official Simon Gray Website: About, su simongray.org.uk. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2010).
- ^ a b (EN) Lynn Barber, 'I wrote a lot of my plays drunk. It liberated me' , su The Guardian, Guardian Media Group, 4 aprile 2004. URL consultato il 16 aprile 2016.«Simon Gray is a prolific playwright who gets up at lunchtime; an ex alcoholic who refuses to stop smoking; a pessimist who has just published his very funny diaries. He talks about adultery, self-hate and drinking four bottles of champagne a day.»
- ^ a b (EN) Tony Gould, Appreciation: Simon Gray, 1936–2008: Smoker, Gambler, Teacher and Writer with an Enviable Gift for Friendship, su The Observer, Guardian Media Group, 10 agosto 2008. URL consultato il 16 aprile 2016.«The playwright and diarist Simon Gray died on Wednesday. Here his close friend , the writer Tony Gould, remembers a man to whom literature was the stuff of life, while below other literary figures pay tribute to his memory.»
- ^ a b c (EN) Michael Billington, Remembering Simon Gray, in The Guardian, Guardian Media Group, 7 agosto 2008. URL consultato il 16 aprile 2009.
- ^ a b c (EN) Bruce Weber, Simon Gray, Playwright, Dies at 71: Aimed Wit at Intellectuals, and Himself, su The New York Times, Obituary, The New York Times Company, 8 agosto 2008. URL consultato il 16 aprile 2009.
- ^ a b c (EN) Lyn Gardner, Obituary: Simon Gray: Playwright, Diarist and Novelist Who Bridged the Gulf between Intellectual and Popular Drama, in The Guardian, Guardian Media Group, 7 agosto 2008. URL consultato il 16 aprile 2009. (Gardner e altre fonti citano la data del decesso di Gray come 6 agosto 2008; altre fonti, incluso il necrologio di Billington e la recensione di Scurr, citano il 7 agosto 2008.)
- ^ (EN) Martin Scurr, Ask the Doctor: By the Way, su The Daily Mail, Health, Daily Mail and General Trust, 26 agosto 2008. URL consultato il 16 aprile 2016.«... My friend and patient Simon Gray, the playwright, died on August 7. His most recent book, The Last Cigarette, is part of his memoirs, The Smoking Diaries.»
- ^ a b c d e f (EN) Simon Gray: Rakish and Versatile Playwright, su The Times, Obituaries, News Corporation, 8 settembre 2008. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Simon Gray, in Encyclopædia Britannica, Encyclopædia Britannica, 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Victoria Katherine Gray (née Rothschild), su npg.org.uk, National Portrait Gallery (Londra). URL consultato il 17 aprile 2016.«Academic and lecturer; daughter of Sir Nathaniel Rothschild, 3rd Baron Rothschild.»
- ^ (EN) Darryl Lundy, cur., Person Page - 19564: Victoria Katherine Rothschild Gray, su The Peerage: A Genealogical Survey of the Peerage of Britain as well as the Royal Families of Europe, Darryl Lundy, 6 aprile 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Josa Young, The Late Great Simon Gray, su The Huffington Post, 25 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Janice Turner, Simon Gray Has Lung Cancer, But Won't Stop Smoking, in The Times, News Corporation, 24 aprile 2008. URL consultato il 17 aprile 2016.«There is a burning inevitability, of course, that a habit begun aged 7, pursued tirelessly, heroically even, through past health horrors including aneurysms and prostate cancer, peaking at 65 fags a day, would get him in the end.»
- ^ Liberamente tradotto da Simon Gray, Coda, Granta, 2008, pp. 249-250.
- ^ a b c d (EN) Simon Gray, su Contemporary Writers, British Council, 30 agosto 2007. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2007).
- ^ (EN) Trodd, Kenith: British Producer, su Museum of Broadcast Communications, museum.tv. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2013).
- ^ (EN) Karen Rappaport, cur., The Alan Bates Archive: TV, su alanbates.com. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2009). (Convertito in memoriale dopo la morte di Alan Bates.)
- ^ (EN) Stage, TV and Film Productions Directed by Harold Pinter, su HaroldPinter.org, Harold Pinter, 2000–2008. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2011).
- ^ (EN) Ian Jack, In Memory of Simon Gray, su granta.com, Granta 103 (autunno 2008). URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2009).
- ^ Modo di dire sarcastico, traducibile con "Neanche per sogno!", "Ma mi faccia il piacere!" o simili.
- ^ (EN) Fat Chance, su The Complete Review, The Complete Review, © 2001-2006. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Henry Deedes, Pandora: Gray Goes On the Attack over Hytner's 'easy liberalism', su The Independent, Independent News & Media, 30 luglio 2008. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ a b (EN) Jonathan Sale, Coda, by Simon Gray: The Moving and Comic Final Memoir of a Writer at the Fag-end of His Life, su The Independent, Independent News & Media, 26 novembre 2008. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ a b (EN) Tony Gould, Book Reviews: A Rich Harvest: CODA, Simon Gray, su The Spectator Book Club, The Spectator (Press Holdings), 11 maggio 2008. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).
- ^ (EN) Simon Gray, Coda, su Book of the Week, BBC Radio 4, 8–12 dicembre 2008. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ Harry Burton, Quartermaine's Terms, su Matahari Films (Simon Gray), Harry Burton. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2009).
- ^ (EN) Harry Burton e Gavin Watson, Simon Gray Celebration Photos: Gavin Watson's photos taken at The Comedy Theatre, 15/3/09 [collegamento interrotto], su Matahari Films, Harry Burton, marzo 2009. URL consultato il 29 marzo 2009.
- ^ (EN) Michael Billington, The Last Cigarette, su Guardian.co.uk, Stage, Theatre, Guardian Media Group, 18 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Susannah Clapp, An Elegy for Gray Runs Out of Puff, su The Observer, Guardian Media Group, 22 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ (EN) Theo Bosanquet, Gray's Last Cigarette Transfers to Trafalgar, 28 Apr., su What's On Stage, whatsonstage.com, 27 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).
- ^ (EN) BWW News Desk, THE LAST CIGARETTE Moves to the West End 4/21–8/1, su Broadway World, broadwayworld.com, 31 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ Sito ufficiale di Simon Gray.
- ^ (EN) Josa Young, The Late Great Simon Gray, su The Huffington Post, 25 marzo 2009. URL consultato il 17 aprile 2016.: "Secondo Young, apprese parlando con l'attore e regista Harry Burton che la vedova di Simon Gray, Victoria Gray, stava pensando di creare un sito web per il suo defunto marito, come risorsa online per chiunque fosse interessato alle opere del drammaturgo, e Young, che dice di essere una creatrice di siti internet per le riviste, colse al volo l'occasione dicendo «Non riesco a pensare a cosa più bella di lavorare, tanto per cambiare (invece di far siti per riviste, come sto facendo al momento), su un sito letterario». Young racconta di essersi incontrata con Victoria Gray per discutere i particolari della creazione di tale sito."
- ^ (EN) Libby Purves, The Late Middle Classes, su The Times, News Corporation, 2 giugno 2010. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ "Three unseen Simon Gray plays to be performed with revival of Japes", di Mark Brown, su The Guardian del 4 febbraio 2014.
- ^ (EN) Simon Gray's Butley, American Express Films, 1974, su HaroldPinter.org (Stage, TV and Film Productions Directed by Harold Pinter), Harold Pinter, 2000–2003. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ John Thaxter, The Holy Terror (review), su thestage.co.uk, The Stage, 19 aprile 2004. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ Philip Fisher, The Old Masters (review), su British Theatre Guide, 2004. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2012).
- ^ Allison Vale, Little Nell (review), su British Theatre Guide, 2007. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2009).
- ^ A Month in the Country: Screenplay, su Please Save This Film, West•Bennett, 2007. URL consultato il 16 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2009).«We hope to locate a complete, undecayed print of A Month in the Country and to see the restored film released on high quality DVD (for both region 1 and region 2) in honour of its 20th anniversary.»
- ^ (EN) Jeremy Lewis, The Smoking Diaries (review), su The Sunday Times, News Corporation, 18 aprile 2004. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ Recensione dell'edizione italiana, su Stampa del 16 giugno 2009, da gaffi.it
- ^ (EN) Phil Baker, Paperbacks: Fiction and Non-fiction: The Year of the Jouncer (review), su The Sunday Times, News Corporation, 11 maggio 2006. URL consultato il 16 aprile 2016.«Recensito da Phil Baker, Nick Rennison, Emma Unsworth , Elizabeth Scott-Baumann e Ian Critchley»
- ^ (EN) Lynne Truss, The Last Cigarette: The Smoking Diaries, Volume 3 by Simon Gray, su The Sunday Times, News Corporation, 13 aprile 2008. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ (EN) Charles Spencer, Wafts of Candour from Simon Gray, su The Daily Telegraph, Telegraph Media Group, 16 aprile 2008. URL consultato il 16 aprile 2016.
- ^ Stralciato in (EN) "Coda", in Granta, vol. 103, Autunno, 2008, pp. 226–235.
Bibliografia
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- Fort, Viola, "Simon Gray", Untitled Books, UntitledBooks.com, intervista del 6 giugno 2008.
- Gould, Tony, "Appreciation: Simon Gray, 1936–2008: Smoker, Gambler, Teacher and Writer with an Enviable Gift for Friendship", The Observer, Guardian Media Group, 10 agosto 2008.
- "Gray, Simon", Who's Who in the Theatre, 15ª & 16ª ed. Londra: Pitman, 1972 & 1977; 17ª ed. Londra: Gale, 1981.
- "Simon Gray: Rakish and Versatile Playwright", The Times, necrologio, News Corporation, 8 agosto 2008.
- "Simon Gray", Encyclopædia Britannica, Encyclopædia Britannica Online, 2009.
- Strachan, Alan, "Simon Gray, Playwright, Novelist and Author of a Series of Hilarious Irascible Memoirs", The Independent, Independent News & Media, 8 agosto 2008.
- Weber, Bruce, "Simon Gray, Playwright, Dies at 71: Aimed Wit at Intellectuals, and Himself", New York Times, necrologio. The New York Times Company, 8 agosto 2008.
- Young, Josa, "The Late Great Simon Gray"[collegamento interrotto], The Huffington Post, 25 marzo 2009.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su simongray.org.uk.
- (EN) Simon Gray, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Simon Gray, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Simon Gray, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Simon Gray, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Simon Gray, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (EN) "Simon Gray", indice articoli del Guardian.
- (EN) Scheda bio-bibliografica con lista delle opere Archiviato il 14 aprile 2016 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79070415 · ISNI (EN) 0000 0001 1475 6069 · Europeana agent/base/66664 · LCCN (EN) n50033514 · GND (DE) 119110725 · BNE (ES) XX1742385 (data) · BNF (FR) cb12169728b (data) · J9U (EN, HE) 987007433579505171 |
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- Drammaturghi britannici del XX secolo
- Drammaturghi britannici del XXI secolo
- Scrittori britannici del XX secolo
- Scrittori britannici del XXI secolo
- Sceneggiatori britannici del XX secolo
- Sceneggiatori britannici del XXI secolo
- Nati nel 1936
- Morti nel 2008
- Nati il 21 ottobre
- Morti il 7 agosto
- Morti a Londra
- Professori della Queen Mary University of London