Arcidiocesi di Pessinonte
Pessinonte Sede arcivescovile titolare Archidioecesis Pessinuntina Patriarcato di Costantinopoli | |
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Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo) | |
Arcivescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XX secolo |
Stato | Turchia |
Arcidiocesi soppressa di Pessinonte | |
Diocesi suffraganee | Mirica, Eudossiade, Petinesso, Trocmade, Germa, Giustinianopoli, Orcisto |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
L'arcidiocesi di Pessinonte (in latino Archidioecesis Pessinuntina) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Pessinonte, corrispondente al villaggio di Balahisar, nei pressi della città di Sivrihisar, nel distretto omonimo in Turchia,[1] è l'antica sede metropolitana della provincia romana della Galazia Seconda nella diocesi civile del Ponto e nel patriarcato di Costantinopoli.
Nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640), la sede di Pessinonte è elencata al 18º posto nell'ordine gerarchico delle metropolie del patriarcato di Costantinopoli e le sono attribuite 7 diocesi suffraganee: Amorio, Claneo, Eudossiade, Petinesso, Trocmade, Germocolonia e Palia.[2] Nella Notitia attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo) Pessinonte è scesa al 19º posto fra le metropolie del patriarcato; le diocesi suffraganee sono ancora 7, ma la loro composizione è diversa rispetto a tre secoli prima[3]: Germocolonia, Petinesso, Sinodio[4], Sant'Agapeto, Lotino[5], Orcisto e Spalea[6]. La sede è menzionata nelle Notitiae fino al XIV secolo.
Dal XX secolo Pessinonte è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 15 gennaio 1971.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi e metropoliti greci
[modifica | modifica wikitesto]- Demetrio † (prima del 403 circa - circa 405 esiliato)
- Pio † (menzionato nel 431)
- Teoctisto † (prima del 449 - dopo il 451)
- Acacio † (menzionato nel 536)
- Giorgio † (menzionato nel 600 circa)
- Giovanni † (menzionato nel 680)[7]
- Costantino † (menzionato nel 692)[8]
- Gregorio † (menzionato nel 787)
- Eustrazio † (menzionato nell'879)[9]
- Anonimo † (menzionato tra il 919 e il 925)[10]
- Eusebio † (prima del 944 - dopo il 945)[11]
- Nicolò I † (menzionato nel 1032)[12]
- Nicolò II † (menzionato nel 1054)[13]
- Genesio † (seconda metà dell'XI secolo)[14]
- Simeone † (menzionato nel 1072)[15]
Arcivescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Di Giovanni † (22 marzo 1901 - 20 luglio 1903 deceduto)
- Emilio Parodi, C.M. † (27 marzo 1905 - 10 ottobre 1905 succeduto arcivescovo di Sassari)
- Constant-Ludovic-Marie Guillois † (31 maggio 1907 - 22 ottobre 1910 deceduto)
- Anton Bauer † (20 gennaio 1911 - 26 aprile 1914 succeduto arcivescovo di Zagabria)
- Robert William Spence, O.P. † (2 maggio 1914 - 6 luglio 1915 succeduto arcivescovo di Adelaide)
- José Alves de Mattos † (9 dicembre 1915 - 9 aprile 1917 deceduto)
- William Barry † (7 aprile 1919 - 8 maggio 1926 succeduto arcivescovo di Hobart)
- Nicola Giannattasio † (24 giugno 1926 - 24 agosto 1959 deceduto)
- Gerald Patrick Aloysius O'Hara † (17 ottobre 1959 - 16 luglio 1963 deceduto)
- Paul Joseph Marie Gouyon † (6 settembre 1963 - 4 settembre 1964 succeduto arcivescovo di Rennes)
- Gabriel Ganni † (2 marzo 1966 - 15 gennaio 1971 succeduto arcieparca di Bassora)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Klaus Belke, Tabula Imperii Byzantini, vol. IV, Galatien und Likaonien, Wien, 1984, p. 214.
- ^ (EL, FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 209, nn. 238-245.
- ^ (EL, FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae…, p. 279, nn. 319-326.
- ^ Giorgio, episcopus Synodorum secundae provinciae Galatiae, prese parte al concilio in Trullo del 692; Le Quien (op. cit., col. 484) ritiene che si tratti di un errore di trascrizione, ed annovera il vescovo Giorgio nella cronotassi della diocesi di Cinna.
- ^ In alcune tardive Notitiae Episcopatuum, la diocesi di Trocmade è chiamata con il nome di Lotino, forse contrazione per Plotino, santo venerato nella città.
- ^ Lo Hieroclis Synecdemus et notitiae graecae episcopatuum… ex recognitione Gustavi Parthey (p. 66, nº 279) riporta la sede di "Spania o Giustinianopoli", sede sconosciuta, che Le Quien identifica, per un errore di trascrizione, con la sede di Aspona (op. cit., col. 480, linea 1).
- ^ Ioannes, PmbZ 2731.
- ^ Konstantinos, PmbZ 3719.
- ^ Eustratios, PmbZ 21883.
- ^ Anonymus, PmbZ 30999. Fu destinatario di due lettere del patriarca Nicola I Mistico.
- ^ Eusebios, PmbZ 21818.
- ^ Nikolaos, metropolitan of Pessinous, PBW nº 178.
- ^ Nikolaos, metropolitan of Pessinous, PBW nº 243.
- ^ Genesios, PmbZ 22076.
- ^ (FR) N. A Oikonomidès, Un décret synodal inédit du patriarche Jean VIII Xiphilin concernant l'élection et l'ordination des évêques, in «Revue des études byzantines», 18 (1960), pp. 57 e 65.
- ^ Probabile vescovo titolare di Pessinonte degli Armeni.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 441
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo I, coll. 489-492
- (EN) Sophrone Pétridès, v. Pessinus, Catholic Encyclopedia, vol. XI, New York, 1911
- (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, Berlin-Boston, 2013 (PmbZ)
- (EN) Prosopography of the Byzantine World, edizione online, 2016 (PBW)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su arcidiocesi di Pessinonte
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org