Diocesi di Cinna
Cinna Sede vescovile titolare Dioecesis Cinnaea Patriarcato di Costantinopoli | |
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Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVIII secolo |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Cinna | |
Suffraganea di | Ancira |
Eretta | IV secolo |
Soppressa | X secolo |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Cinna (in latino Dioecesis Cinnaea) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Cinna, identificabile con Karahamzılı, nel distretto di Bala, in Turchia,[1] è un'antica sede episcopale della provincia romana della Galazia Prima nella diocesi civile del Ponto. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Ancira.
Diversi sono i vescovi documentati di questa diocesi nel primo millennio cristiano. Gorgonio prese parte al primo concilio ecumenico celebrato a Nicea nel 325. Filomeno fu tra i padri del concilio di Efeso del 431 e Acacio di quello di Calcedonia del 451. Daniele sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Galazia Prima all'imperatore Leone dopo la morte di Proterio di Alessandria. Il vescovo Amianto è menzionato nella Vita di san Teodoro Siceota. Platone intervenne al terzo concilio di Costantinopoli nel 680. Sinesio assistette al secondo concilio di Nicea nel 787. Trasio[2] partecipò al concilio dell'869 che condannò il patriarca Fozio di Costantinopoli; mentre Antonio era presente al concilio che dieci anni dopo riabilitò il patriarca costantinopolitano. Probabilmente la diocesi scomparve in seguito all'invasione mussulmana del X secolo, anche se nelle Notitiae episcopatuum del patriarcato è documentata fino al XII secolo.[3].
A questa sede Le Quien assegna anche il vescovo Giorgio, il cui nome si trova tra le sottoscrizioni degli atti del concilio in Trullo (691/92). Si tratta in realtà di un errore di interpretazione di Le Quien: infatti l'edizione critica degli atti di questo concilio assegna Giorgio alla diocesi di Sinodio, suffraganea di Pessinonte, sede ignota a Le Quien, ma attestata dalle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli dal X al XII secolo.[4]
Dal XVIII secolo Cinna è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 29 ottobre 1968.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi greci
[modifica | modifica wikitesto]- Gorgonio † (menzionato nel 325)
- Filomeno † (menzionato nel 431)
- Acacio † (menzionato nel 451)
- Daniele † (menzionato nel 458)
- Amianto †
- Platone † (menzionato nel 680)
- Sinesio † (menzionato nel 787)
- Trasio † (menzionato nell'869)
- Antonio † (menzionato nell'879)
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- William Maire † (1º ottobre 1767 - 25 luglio 1769 deceduto)
- Józef Kazimierz Kossakowski † (13 marzo 1775 - 17 settembre 1781 nominato vescovo di Wenden)
- Antonin Malinowski, O.P. † (23 settembre 1782 - dopo il 30 giugno 1816[5] deceduto)
- Pedro Alcántara Jiménez, O.Praem. † (19 ottobre 1830 - febbraio 1843 deceduto)
- Józef Cybichowski † (12 luglio 1867 - 6 marzo 1887 deceduto)
- Jules Bruguière (Brughiero), C.M. † (29 luglio 1891 - 19 ottobre 1906 deceduto)
- Carlos de Jesús Mejía y Laguana, C.M. † (2 settembre 1907 - 3 maggio 1937 deceduto)
- Mateo Múgica y Urrestarazu † (12 ottobre 1937 - 29 ottobre 1968 deceduto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Tabula Imperii Byzantini, vol. IV, Galatien und Likaonien, von Klaus Belke, Wien, 1984, p. 189.
- ^ Vescovo menzionato da Le Quien, ma ignoto a Janin.
- ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 497, voce Kin(n)a.
- ^ Concilium Constantinopolitanum a. 691/92 in Trullo habitum (Concilium Quinisextum), edidit Heinz Ohme, adiuvantibus Reinhard Flogaus et Christof Rudolf Kraus, «Acta conciliorum oecumenicorum», series secunda, volumen secundum, pars quarta, Berlin/Boston, 2013, p. 79, nº 152.
Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 515, voce Synodia. Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, n. 2007. - ^ (PL) Krzysztof R. Prokop, "Sukcesja święceń biskupich pasterzy kościoła warszawskiego (1798 – 2007)", Prawo Kanoniczne, vol. 53, Warszawa, 2010, p. 355
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 441
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo I, coll. 483-484
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 6, p. 165; vol. 7, p. 151; vol. 8, p. 205
- (FR) Raymond Janin, v. Cinna, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XII, Paris, 1953, coll. 835-836
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org