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Abies grandis

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Abete bianco americano
Abies grandis
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisionePinophyta
ClassePinopsida
OrdinePinales
FamigliaPinaceae
GenereAbies
SpecieA. grandis
Nomenclatura binomiale
Abies grandis
(Douglas ex D. Don) Lindl., 1833
Sinonimi
Nomi comuni

(EN) white fir
(DE) Riesentanne
(FI) Jättipihta
(FR) Sapin de Vancouver, Sapin de l'Orégon
(HU) Parti jegenyefenyo
(IT) Abete bianco americano
(NL) Reuzen zilverspar
(CS) jedle obrovská
(NO) Kjempeedelgran
(RU) пихта большая
(ES) abeto gigante

Areale

L'abete bianco americano (Abies grandis) (Douglas ex D. Don) Lindl. è un albero della famiglia delle pinacee originario delle regioni che si affacciano sulla costa pacifica del Nord America, in particolare tra Canada e Stati Uniti.[1]

Il nome generico Abies, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dalla parola greca ἄβιος = longevo.[2] Il nome specifico grandis fa riferimento alle grandi dimensioni raggiunte da questa specie.[3]

È una conifera di taglia imponente, a portamento conico con sommità piatta in età longeva, che raggiunge altezze di 75 m e il cui tronco può raggiungere 150 cm di diametro. La corteccia, liscia e grigia, con l'età diviene marrone e rugosa con periderma rossastro visibile nei profondi solchi. I rami principali sono sparsi, ascendenti; i ramoscelli secondari sono opposti, di colore marrone chiaro, pubescenti. Le gemme, resinose, sono di forma rotondeggiante, porpora, marroni o verdi, ad apice arrotondato; le perule che le rivestono sono corte, triangolari, resinose, leggermente pelose, a margine intero e punta affilata.[4]

Le foglie sono aghiformi, di colore verde lucido, lunghe fino a 6 cm, con apice dentellato o lievemente rotondeggiante.[4]

Gli strobili femminili, di color verde chiaro, blu scuro, porpora o grigi, sono cilindrici, lunghi fino a 7 cm e larghi fino a 3,5 cm, sessili, con punta rotondeggiante; le scaglie sono ricoperte di fitta peluria, lunghe 2,5 cm, larghe 2,5 cm. Gli strobili maschili sono rosso-bluastri, porpora, arancioni, gialli o verdi. I semi, di colore marrone, sono lunghi fino a 8 mm, con ala marrone-rosea di 12 mm. I cotiledoni sono solitamente 5-6.[4]

Distribuzione e habitat

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Specie endemica di Canada (British Columbia) e Stati Uniti (California, Idaho, Montana, Oregon e Washington). Vegeta a quote comprese tra il livello del mare e i 1.800 m, su suoli granitici o basaltici con predilezione per quelli alluvionali. Il clima di riferimento è vario, spaziando dall'umido marittimo con precipitazioni annue comprese tra 500 e 2.500 mm, al clima più freddo e continentale dell'interno con inverni nevosi e precipitazioni annue comprese tra 500 e 1.250 mm. Può formare boschi puri soprattutto in Idaho, più comunemente in associazione con Pseudotsuga menziesii, Abies amabilis, Picea sitchensis, Calocedrus decurrens, Thuja plicata, Tsuga hetrophylla e Larix occidentalis, Acer macrophyllum, Alnus rubra e Fraxinus latifolia.[1]

Alcune sottospecie classificate nel passato, attualmente sono considerate dei sinonimi:[5]

  • Abies aromatica Raf.
  • Abies excelsior Franco
  • Abies gordoniana Carrière
  • Abies grandis subsp. idahoensis (Silba) Silba
  • Abies grandis var. idahoensis Silba
  • Abies grandis f. johnsonii O.V.Matthews
  • Abies lasiocarpa Lindl. & Gordon
  • Abies occidentalis Cinovskis
  • Abies parsonsiana Mast.
  • Picea grandis (Douglas ex D.Don) Loudon
  • Picea parsonsii Gordon
  • Pinus grandis Douglas ex D.Don

Il legno è leggero e non molto resistente, quindi viene utilizzato essenzialmente per produrre carta o imballaggi. Per la disposizione regolare dei rami e per il colore del fogliame, è molto apprezzato come albero di Natale e come pianta ornamentale.[3]

Conservazione

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Nonostante uno sfruttamento intensivo nel passato e nel presente, la vastità dell'areale e la sua numerosa presenza nelle località di occupanza dello stesso, fanno classificare l'abete bianco americano come specie non in pericolo di estinzione nella Lista rossa IUCN.[1]

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b c d (EN) Farjon, A. 2013., Abies grandis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Pier Luigi Nimis, Nevio Agostini, Marco Verdecchia e Elias Ceccarelli, Guida agli alberi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PDF), su Dryades project Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. URL consultato il 21 marzo 2019.
  3. ^ a b (EN) Aljos Farjon, A Handbook of the World's Conifers (2 vols.), Brill, 2010, pp. 87-88. URL consultato il 18 dicembre 2016.
  4. ^ a b c (EN) Abies grandis (grand fir) description, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 9 marzo 2021.
  5. ^ (EN) Abies grandis (Douglas ex D.Don) Lindl., in Plants of the World Online, Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28/4/2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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