Ha qualcosa di piuttosto losco, strano e inquietante l'ultima dichiarazione che ha rilasciato il direttore della NASA Charles Bolden.
Non uno come tanti altri ma, bensì, un messaggio ambiguo e poco chiaro è stato infatti lanciato qualche giorno fa da uno dei capi saldi dell'Amministrazione Nazionale dello Spazio e dell'Aeronautica Americana che spesso e volentieri non lascia nulla al caso. In più di un'occasione, infatti, dichiarazioni come queste sono state ammonitrici di avvenimenti piuttosto importanti che hanno influenzato il popolo Americano e non solo.
Il Sig. Bolden ha parlato di emergenze e della loro preparazione, di come poter fronteggiare e farsi trovare preparati davanti ad episodi gravi e della sicurezza conseguente agli stessi. Per quale motivo questa dichiarazione? Messaggio premonitore? Quel "ma soprattutto siate preparati" non lascia sperare nulla di buono.
"Vorrei solo qualche minuto per parlare a tutti voi nella famiglia della NASA sulla preparazione per le emergenze. Quella della NASA è un'organizzazione assolutamente unica. Siamo l'unica organizzazione nel governo federale che è responsabile per la sicurezza ed il benessere della gente non solo qui sulla Terra ma anche fuori da questo pianeta.
Nella mia esperienza alla direzione degli astronauti, e nella mia esperienza come Marine in attività , abbiamo sempre parlato dell'importanza della preparazione delle famiglie, e di avere un adeguato programma di supporto familiare. E io temo che il nostro programma non sia valido quanto dovrebbe esserlo.
Quindi chiedo a tutti voi della famiglia della NASA, sia che abitiate sulla West Coast, (...) sulla costa Est, sulla costa del Golfo, sui Grandi Laghi, pensate ai disastri naturali che potrebbero avvenire nella vostra zona, pensate ad attacchi come l'11 settembre, che possano arrivare da forze esterne, e parlate con le vostre famiglie dei vostri compiti, e di quello che loro debbono fare per prepararsi ad eventi imprevisti.
Mettete a punto un piano di preparazione familiare, in casa vostra. Pensate ad una strategia di comunicazione per la famiglia. Dove possiamo riunirci tutti, se arriva un'emergenza e ci troviamo tutti in punti diversi della città ? Cosa faremo? Ci chiameremo fra di noi con il cellulare? Pensate a cose del genere. Se avete animali pensate ad un piano di emergenza per gli animali. Come fare a garantire che qualcuno pensi a loro, se vi trovate tutti sparpagliati in luoghi diversi? Se poi qualche membro della vostra famiglia ha delle necessità speciali, preparatevi anche per quelli.
La cosa più importante per noi, al fine di portare al termine con successo la nostra missione, è che la nostra gente, le nostre famiglie soprattutto, vengano protette (...).
Quindi torno a chiedervi di riunire le vostre famiglie e pensare a cosa dovreste fare in una situazione di emergenza. Spero che adotterete il programma di preparazione delle famiglie, mentre tutti ci prepariamo al meglio per affrontare queste emergenze. Sappiate quello che fate. Sappiate che cosa farete, che cosa vorrete che facciala vostra famiglia nel caso di una emergenza. Ma soprattutto siate preparati."
Che Brunetta fosse un Ministro di cui l'Italia non avesse affatto bisogno non è una novità . Ma Brunetta ci dà molto di più, quando ci si mette d'impegno, e un Governo che sul precariato ha fondato il futuro dei giovani quale male necessario per dare nuovo slancio all'economia, egli davvero non poteva smentirsi:
Siete l'Italia peggiore io non vi vedo e non vi sento... Brunetta, VERGOGNATI!
Come ogni martedì, anche ieri, Maurizio Crozza ha aperto le danze della trasmissione televisiva Ballarò di Floris, con il proprio "editoriale" comico con il quale spesso e volentieri rappresenta e disegna la situazione politica e sociale del nostro paese molto meglio di altri palcoscenici televisivi e altri organi di informazione.
Non amo particolarmente la televisione in generale per via dei suoi contenuti, ma penso che i fautori di una degna satira politica, gruppo al quale appartiene Crozza secondo il mio parere personale, siano uno dei pochi valori aggiunti che l'elettrodomestico più amato dagli italiani può regalare.
Segue proprio il video del monologo del comico Genovese contenente, è proprio il caso di dirlo, 10 minuti di legittimo divertimento. Buona visione.
In alcune città italiane, già ieri, il quorum è stato raggiunto: a Bologna, a Firenze, a Reggio Emilia, a Siena e a Livorno. Sembra allora che il nostro amato e adorato Premier abbia capito la solfa. Chissà se riuscirà a mantenerla, 'sta solfa...
Da Cronaca Live
Ancora incerti, ma ottimisti, sul risultato del referendum, tutti gli Italiani che hanno espresso il proprio "sì" al quesito relativo all'abrogazione del piano nucleare, sono consapevoli di essere molto vicini ad un passo fondamentale come quello di un futuro imminente energetico senza l'aiuto dell'uranio nel proprio paese per i vari motivi che abbiamo già indicato.
Un passo fondamentale, quindi, sta per essere compiuto, nonostante la minaccia nucleare sia sempre costante nel nostro Paese.
Servirà molto più di una raccolta firme e non basterà un referendum, infatti, per riuscire a smantellare le novanta testate nucleari che l'Italia ospita da tempo.
Già , perchè sul nostro territorio sono allocate circa novanta "bombe atomiche", ognuna delle quali è potenzialmente molto più distruttiva di quella che il signor Paul Tibbets usò per annientare oltre centomila giapponesi in un colpo solo ad Hiroshima nel 1945. La presenza di queste novanta "ordigni" è regolata da accordi vidimati da segreto di stato su cui l'alone di mistero era ben addensato fino a qualche anno fa, quando Hans Kristensen (specialista del Natural Resources Defense Council (NRDC), autore di un rapporto sulle armi atomiche in Europa) ha deciso di rivelare qualcosa più di piccoli particolari sulla questione.
Secondo questa attendibile fonte, infatti, sono ben 481 le testate nucleari dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. Solo nel nostro Paese ne sarebbero presenti 50 nella base di Aviano e altre 40 in quella di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Sono quasi tutte del tipo indicato dal Pentagono come B 61, che non si presta ad essere montato su missili ma può essere sganciato da cacciabombardieri.
Prima di spegnere la luce e di andare a dormire, su RAI News la notizia dell'arrivo al 41% dell'affluenza al voto referendario. E sembra che tutti abbiano votato tutti e quattro i quesiti.
Direi che sintomo del calo berlusconiano & Co. è anche questo: l'italiano va a votare quando l'argomento è vitale non solo per i diritti di uguaglianza all'interno dell'italia, ma anche per il diritto alla salute e il rispetto delle proprie idee. Il Berlu consigliava di non andare a votare? Faceva più bella figura a dire: andate e votate secondo MIA coscienza^^^^
Prima affluenza a 2 cifre: è sempre quorum - Qualunque sia stato il quesito referendario ed il tipo di referendum, la consultazione degli archivi del Viminale dice che quando la prima rilevazione dell'affluenza alle urne è stata a due cifre, come nel caso di domenica 12 giugno 2011, si è sempre raggiunto il quorum.
Che si sia votato in un solo giorno o in due giorni; che sia andati alle urne solo in Italia o che sia stata data opportunità anche agli italiani all'estero; che la prima rilevazione sia stata fatta alle ore 11 o alle 12, il dato finale è rimasto omogeneo: il quorum è stato sempre superato.
Lo sapete tutti, domenica e lunedì andremo a otare per il tanto atteso referendum composto da quattro quesiti. Devo dire che personalmente era da anni che non vedevo e non sentivo una partecipazione così popolare e un movimento così deciso; penso sia un sentore del fatto che i cittadini hanno voglia di essere protagonisti e finalmente vicini a temi delicati, ovvero artefici del proprio futuro.
Mancando poche ore al voto, penso sia utile questo breve intervento con cui si spiegano chiaramente e senza termini tecnici e di difficile comprensione, cosa trattano i quesiti. Quindi: cosa bisogna sapere? Quali sono le schede? Quale colore corrisponde a quale domanda e quali sono i consigli per non "gettare" un voto al vento?
Iniziamo dalle schede:
Scheda rossa, quesito n. 1: è il quesito relativo all’acqua. Votando sì, si chiede di riportare pubblica la gestione del servizio idrico, che quindi non potrà più essere affidata a soggetti privati.
Scheda gialla, quesito n. 2: ulteriore quesito sull’acqua. Votando sì, la tariffa del servizio idrico servirà a coprire solo la gestione, vietando così qualsiasi profitto.
Scheda grigia, quesito n. 3: è il quesito relativo al nucleare. Votando sì, si chiede di vietare la realizzazione di impianti nucleari sull’intero territorio nazionale, per almeno i prossimi cinque anni.
Scheda verde, quesito n. 4: è il quesito relativo al legittimo impedimento ovvero la possibilità , votando sì, di abrogare la legge che disciplina i casi in cui il Presidente del Consiglio e i Ministri possono non comparire in udienza penale, rimarcando così che la legge è uguale per tutti.
E' importante ricordare che quelli del 12 e 13 giugno sono referendum abrogativi per cui votando no si decide di mantenere la legge in vigore mentre votando sì, viceversa, si decide di abrogarla.
L'obiettivo è, infatti, se si raggiunge il quorum, di abrogare le norme in vigore.
Importante aspetto sottovalutato e possibile causa dell'invalidità di molte schede potrebbe essere quello del voto con schede sovrapposte, motivo per cui è indispensabile aprire le schede una per volta, senza sovrapporle durante la segnatura della ‘X’ sul sì o sul no, onde evitare di marcare involontariamente le schede sottostanti, rischiandone il relativo annullamento.
Auguro a tutti voi un voto espresso con coscienza e dignità , al fine di raggiungere il quorum, per dar così voce al nostro voto libero e democratico.
Questo significa che se costruissimo noi qualche centrale nucleare, il costo del kw/h sarebbe maggiore di quello che è ora (documentazione alla mano sul costo del kw/h).
Comunque, non tutti i mali vengono per nuocere: se questa dichiarazione porterà qualche fan di Vasco indeciso, domenica o lunedì a votare, tanto meglio, visto che il primo obiettivo è quello di raggiungere il quorum.
Forse non tutti sono amanti del rischio e di una vita spericolata, caro Vasco. Per fare certe dichiarazioni sarebbe meglio un po' di informazione. Il rischio è che qualche anima fragile voglia andare "al minimo" imitandoti.
Il consiglio è quello di continuare a fare quello che meglio sai fare, ovvero cantare, evitando decisamente di esporsi senza un minimo di documentazione su questioni così importanti. Sono sicuro che tutti i tuoi fan ti renderanno una degna standing ovation.
Perchè NO al NUCLEARE?
1. Malattie. Nel raggio di 5 km dalla centrale il rischio per i bambini di contrarre la leucemia è più elevato: 77 vs 48 casi medi (fonte: studio su commissione dell'ufficio federale tedesco di radioprotezione); 2. Niente indipendenza. 20 centrali, ossia una per regione, coprirebbero il 30% del nostro fabbisogno (dichiarazione di Rubbia, premio Nobel per la fisica); 3. Etica. L'estrazione dell'uranio è causa di guerre in Africa; 4. Costi. Una centrale di III generazione ha un costo di 3 miliardi di euro, senza contare: costi uranio in continuo aumento, trasporto, eventuale arricchimento, costi stoccaggio scorie; 5. Danni ambientali.Utilizzo di miliardi di mc di H2O per raffreddare le centrali, l'evaporazione di acqua comporta aumento dell'effetto serra. Devastazioni ambientali per estrarre uranio; 6. Scorie. Impiegano fino a 1.000.000 anni per perdere radioattività . Ad oggi non esiste soluzione sicura per il loro mantenimento; 7. L'uranio non è una fonte rinnovabile; 8. Rischio accettabile? E' diverso dal non rischio. Significa che è ritenuto accettabile un certo numero di morti sul campione totale di persone a causa del nucleare (fonte: Report, 29/3/2009). Non esiste assicurazione al mondo che abbia mai assicurato una centrale. In caso di terremoto o attacchi terroristici i danni sarebbero irreparabili; 9. Segreto di Stato. Con il decreto dell'8 aprile 2008 allegato 17 sono coperti da segreto di Stato “Gli impianti civili per produzione di energia”. Potremo conoscere la progettazione? I sistemi di protezione? I costi? I criteri di scelta?; 10. Ci sono valide alternative. Il 2007 è stato l'anno del sorpasso: l'eolico ha battuto il nucleare. Sono stati installati 20 mila megawatt di eolico contro 1,9 mila megawatt di energia prodotta dall'atomo.