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Nel costruire uno stagno o laghetto artificiale bisogna tenere conto anche della temperatura. Questo in quanto la temperatura modifica la quantit� di ossigeno presente nell'acqua. A temperature pi� rigide si pu� avere una maggiore quantit� di ossigeno rispetto alle temperature elevate, addirittura fino al triplo. Per queste ragioni le temperature fresche se non addirittura fredde permettono la vivificazione di una pi� ampia variet� di specie animali. Occorrer� quindi tenere sotto controllo l'innalzamento estivo delle temperature. Lo stagno potr� quindi contenere e ospitare anche diverse piante acquatiche che lo potranno valorizzare e abbellire. Fra queste ricordiamo le canne, le tife e le ninfee. Ricordiamoci che la flora di uno stagno si differenzia in quelle specie (idrofite) che vivono completamente sommerse nell'acqua da quelle elofite che si trovano sempre in superficie.
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Per realizzare il proprio stagno artificiale dobbiamo inoltre tenere conto di alcuni fattori. Per quanto concerne la posizione, l'ideale � che venga orientato a sud. Bisogna evitare di creare l'impianto troppo esposto al sole per evitare la formazione e la proliferazione delle alghe. Anche le dimensioni sono importanti, infatti uno stagno che abbia massimo 1 metro e mezzo di profondit� e una superficie di meno di 8 metri quadri assicura protezione dalle gelate invernali. Molto utile sar� la presenza di una fonte d'acqua vicina che possa rifornire il proprio stagno. Per realizzare uno stagno perfettamente occorre effettuare prima uno scavo setacciando il terreno da zolle e sassi e poi riempire i primi strati di copertura. Questo garantir� un fondale molto compatto ed eviter� che il telo di protezione si rompa.
Uno dei fattori di cui dobbiamo tenere conto nella creazione di uno stagno artificiale � ovviamente la luce. Questo perch� dalla luce dipende la vita di uno stagno. Il processo di vita della flora infatti dipende dalla fotosintesi clorofilliana sia per gli elementi che galleggiano in superficie che per quelli che contornano il laghetto. Sar� a questo punto opportuno eliminare le piante a foglie galleggianti troppo espanse quando queste coprono la superficie impedendo la fotosintesi. Per quanto riguarda la manutenzione del proprio laghetto, questa va effettuata annualmente, con preferenza ai mesi di settembre-ottobre quando il maggior numero di anfibi si � allontanato dall'acqua e gli altri animali hanno, dato il clima, la possibilit� di spostarsi. Bisogna quindi rimuovere le piante acquatiche morte e verificare le eventuali carenze d'ossigeno per i mesi invernali. Tagliare infine le superfici verdi circostanti a un'altezza non troppo bassa.
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