Alberi Latifolie
Gli alberi Latifoglie appartengono alle Angiosperme, o come si preferisce dire recentemente in ambito scientifico, alla divisione Magnoliophyta, apparsa sulla terra 130 milioni di anni fa, nel periodo Cretaceo. Le latifoglie vengono impropriamente chiamate cos� per metterle in contrapposizione alle aghifoglie o conifere, sottolineando il fatto che hanno foglie espanse invece che aghiformi. Le Angiosperme a differenza delle gimnosperme hanno i semi avvolti da un vero frutto che li protegge (il loro nome significa infatti �seme protetto�) e ne facilita la dispersione a opera di animali, vento, acqua. Si suddividono in monocotiledoni e dicotiledoni, a seconda di quanti cotiledoni sono presenti all�interno del seme. Tutti gli alberi conosciuti che non rientrano nel gruppo tassonomico delle Gimnosperme fanno parte delle Latifoglie. Pi� in generale le Angiosperme comprendono piante erbacee,
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Caratteristiche botaniche, esigenze pedoclimatiche, messa a dimora nei parchi pubblici, coltivazione e parassiti dell'acero campestre.
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Questa tipologia di pianta, cresce in maggior misura nei boschi, in maniera spontanea ma non per questo, si pu� trovare anche nei giardini di casa e nei cortili
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Utilizzato come pianta ornamentale, l'acero negungo presenta dimensioni piuttosto variabili e una crescita abbastanza rapida
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Una delle caratteristiche dell' acacia di Costantinopoli � la particolare forma della sua chioma. Quando la pianta si sviluppa infatti, presenta una forma a ombrello
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L'acero di monte � una pianta meravigliosa che presenta una chioma piuttosto arrotondata ma con rami imponenti. Questo tipo di acero si caratterizza per avere una crescita piuttosto rapida!
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L'acero palmato � utilizzato moltissimo al giorno d'oggi come pianta da bonsai, grazie alla sua particolare bellezza e alla capacit� di sopravvivenza senza particolari attenzioni
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L'albero di giuda � una pianta latifoglie dalla bellezza incredibile. Infatti, con l'avvento della primavera mostra la sua bellissima fioritura accesa lasciando tutti a bocca aperta
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Una delle particolarit� del bagolaro � la sua grande adattabilit� all'ambiente in cui si trova. Ha infatti una grande resistenza di sopravvivenza anche in condizioni meteorologiche rigide
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In Russia � la regina delle piante. La betulla bianca si adatta ai climi molto rigidi e resiste anche agli inverni pi� freddi
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Sai come utilizzare il biancospino per preparare tisane, infusi e in quali dosi assumerlo? Entra nella pagina e scoprilo con noi e i nostri consigli.
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Albero di taglia media, il carpino bianco pu� raggiungere fino 15 metri di altezza; presenta uno sviluppo irregolare e un fusto piuttosto contorto
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Parliamo del carpino nero, un albero adatto a svariate situazioni, rustico e di poche pretese, ma solido e affascinante.
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La lagerstroemia, con i suoi bellissimi fiori colorati e molto abbandonanti regala vivacit� e allegria a chi sceglie di coltivarla nel proprio giardino. La fioritura avviene da giugno a settembre.
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Il liquidambar � un arbusto appartenente alla famiglia delle Altingiaceae o Amamelidaceae a seconda della classificazione adottata
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L'orniello � una albero rustico e resistente che produce una fioritura profumata che lo rende particolarmente adatto alla realizzazione di siepi.
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Tutto sulla coltivazione della paulonia per iniziare dalle basi a conoscere questa pianta dal legno ottimo ma non solo
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L�acero saccarino, denominato anche acero argenteo o acero bianco, appartiene alla famiglia delle Ac
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L�acero da zucchero appartiene alla famiglia delle Aceracee, al genere Acer ed alla specie saccharum
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L�agrifoglio appartiene alla famiglia delle Aquifoliacee, al genere Ilex ed alla specie aquifolium.
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L�acero opalo, denominato anche acero italico, appartiene alla famiglia delle Aceracee, al genere Ac
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L�acero minore, denominato anche acero trilobo o cestuccio, appartiene alla famiglia delle Aceracee,
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Il baobab � un albero succulento, originario delle zone aride dell'Africa, soprattutto nella zona meridionale del continente. L'adansonia digitata � un albero molto longevo, che sviluppa un fusto ampi
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L�ailanto, denominato anche albero del paradiso, appartiene alla famiglia delle Simarubacee, al gene
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Il genere longevo e resistente conosciuto con il nome di Celtis e le specie arboree di Acacia dal fogliame caduco oppure sempreverde. I lunghi rami ricadenti degli alberi a crescita rapida detti Salic
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prosegui ... , arbustive e arboree, a foglie caduche o persistenti, con fiori ermafroditi oppure a sessi separati. In quest�ultimo caso possono essere presenti o sulla stessa pianta che viene quindi detta monoica, o su piante diverse dette quindi dioiche come nel caso dell�alloro che esiste come pianta maschile e femminile. Gli
alberi latifoglie hanno colonizzato vari ambienti, da quello pluviale (foreste pluviali equatoriali dette anche tropicali) a quello alluvionale e a galleria su corsi fluviali, passando per le classiche foreste a latifoglie della fascia climatica temperata, le mediterranee decidue e le foreste pluviali temperate.Il fiore della Latifoglie pu� essere ermafrodito quando presenta sia l�androceo che il gineceo, oppure unisessuato e in questo caso ha solo l�androceo (fiore maschile o staminifero) o il gineceo (fiore femminile o pistillifero). I pezzi fiorali derivano da foglie modificate, e in genere sono, dall�esterno all�interno, calice, corolla, androceo e gineceo. La corolla e/o il calice, detti nell�insieme perianzio, possono avere oltre alla funzione protettiva dell�androceo o del gineceo, anche una funzione vessillifera per attirare insetti o altri animali impollinatori. Il nettare viene prodotto dai nettari alla base dei petali. L�androceo � costituito dagli stami, a loro volta composti da filamenti che sorreggono le antere, costituite da due teche contenenti le sacche polliniche. Il pistillo � invece la parte femminile del fiore composta dall�ovario che continua nello stilo che termina nello stimma. Il polline si deposita sullo stimma. La classificazione delle Angiosperme si basa molto sulla morfologia fiorale. Macroscopicamente in base alla forma e il grado di simmetria della corolla possiamo parlare di fiori irregolari, senza alcuna simmetria, fiori attinomorfi a simmetria raggiata come nel caso delle Rosaceae quali Pesco o Ciliegio, fiori zigomorfi a corolla bilabiata cio� a simmetria bilaterale come nel caso di molte piante aromatiche tra cui il Rosmarino, e fiori zigomorfi a corolla papilionacea come nel caso della Sophora japonica, della Robinia o del semplice trifoglio dei prati. Il frutto delle latifoglie pu� essere un vero frutto carnoso (bacche come per il Sambuco, esperidi come per tutti gli agrumi, drupe come per Ciliegio, Palma da Cocco, Noce e Olivo, balaustrio come nel caso del Melograno) o secco (i legumi come nel caso dell�Albero di Giuda, le samare tipiche degli aceri o le nucule di nocciolo e castagno). Esistono anche i falsi frutti come nel caso del pomo di Biancospino, Sorbo o Melo, il cui vero frutto � comunemente noto come torsolo, contenente appunto i semi della pianta. Il legno delle Latifoglie � pi� evoluto rispetto a quello delle Conifere, che presentano le sole Tracheidi all�interno dei loro fusti. Le Latifoglie infatti hanno vere e proprie trachee, cio� vasi aperti entro i quali i liquidi possono scorrere molto pi� rapidamente, che hanno la caratteristica di essere prodotte in diametri differenti a seconda della disponibilit� stagionale di acqua. In primavera quando l�acqua � abbondate le trachee prodotte hanno diametro maggiore, mentre in estate ne crescono altre con un lume pi� piccolo. In Italia le categorie forestali pi� diffuse sono i querceti di Rovere, Roverella e Farnia seguiti dalle faggete e dai boschi di Cerro, Farnetto (Quercus frainetto), Fragno (Quercus trojana)e Quercia vallonea. Nei parchi, giardini pubblici e privati, nelle campagne e lungo le strade le specie di Latifoglie che si incontrano pi� spesso sono Tiglio, Pioppi, Aceri, Castagno, Betulla, Carpini, Faggio, Frassino, Ontani, Robinia. Questo elenco � ovviamente di massima, soprattutto considerando che a secondo degli habitat alcune specie saranno pi� o meno diffuse, e che per il verde pubblico e nei giardini privati l�impiego di cultivar di pregio e grande bellezza � ampiamente diffuso. Anche in contesti di ridotte dimensioni o addirittura in vaso � possibile coltivare Latifoglie scelte con cura per le loro caratteristiche, in particolare specie a portamento arbustivo oppure nane o a crescita lenta (Per esempio Cornus, Salix, Laurus, Prunus da fiore, Agrumi, Aceri giapponesi)