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"Il figlio di Meneldur e di Almarian si chiamava Anardil, e in seguito fu celebre tra i Re di Númenor con il nome di Tar-Aldarion. [...] crebbe rapidamente divenendo un uomo di alta statura, forte e vigoroso di mente e di corpo, i capelli d'oro come sua madre, pronto al riso e generoso, ma più orgoglioso di suo padre e ancor più deciso a far di testa propria. Fin dall'inizio amò il mare e i suoi pensieri erano rivolti all'arte della carpenteria."
Racconti Incompiuti, part II, cap. II, "Aldarion e Erendis: La moglie del marinaio".

Tar-Aldarion, nato come Anardil, fu un uomo della stirpe dei Dúnedain di Númenor che visse durante la Seconda Era. Figlio di Tar-Meneldur succedette al padre nell'883 SE e regnò su Númenor per 192 anni abdicando in favore della figlia Tar-Ancalimë nel 1075 SE.

Fu un grande marinaio, che dette inizio al periodo delle grandi esplorazioni numenoreane e fondò diverse città nella Terra di Mezzo che divennero il nucleo dal quale si sviluppò l'impero numenoreano. Grande amante delle foreste, piantò moltissimi alberi a Númenor decretando che non si sarebbero mai dovuti tagliare.

Siccome ebbe solo una figlia dal suo tormentato matrimonio con Erendis cambiò la legge di successione affinché Alcalimë potesse succedergli diventando la prima Regina di Númenor.

Nomi ed etimologia[]

Inizialmente gli fu imposto il nome di Anardil che in Quenya significa "Amante del Sole", tuttavia quando salì al trono assunse il nome di Aldarion che significa "Figlio degli Alberi" in virtù del suo grande amore per le foreste. Suo nonno Vëantur e i suoi familiari lo chiamavano Anardilya, che è una forma vezzeggiativa del suo nome. Quando gli Uomini del Re presero il potere a Númenor cominciarono a riferirsi a lui con il nome Ar-Balkumagân in Adûnaico.

Descrizione[]

Aspetto e carattere[]

Appartenendo alla Casa di Elros, Tar-Aldarion aveva ereditato i tratti caratteristici della sua stirpe: era molto alto, dalla pelle chiara e luminosa e con gli occhi grigi. A differenza del padre aveva ereditato i capelli biondi dorati della Casa di Hador. Caratterialmente si può dire che il sovrano di Númenor fosse l'esatto opposto del padre: era infatti uno "spirito libero", con una spiccata predisposizione all'avventura e tendeva a non osservare strettamente le tradizioni di Númenor, benché cercasse sempre di conciliarle con il suo carattere avventuroso e in parte anticonformista.

Abilità[]

Biografia[]

Anardil nacque nel 700 SE da Tar-Meneldur e da Almarian, quest'ultima figlia del grande Capitano Vëantur; aveva due sorelle minori di nome Ailinel e Almiel.

Nel 725 SE il nonno materno lo invitò ad imbarcarsi con lui in uno dei suoi frequenti viaggi per la Terra di Mezzo; il padre Meneldur, che diffidava del mare, inizialmente non ne volle sapere ma si lasciò convincere da sua moglie, dunque il giovane Anardil partì con il nonno Vëantur alla volta della Terra di Mezzo e per oltre due anni seguì il parente nei suoi viaggi, sviluppando una bruciante passione per il mare e tornando a Númenor solo nel 727 SE per ripartire quasi subito, con grande cruccio di suo padre.

Meneldur avrebbe infatti voluto che il figlio si sposasse e mettesse radici sulla terraferma, accantonando la sua passione per il mare. Tuttavia le sue aspettative furono sempre disattese dal figlio che, sostenuto dalla madre, dette sempre la precedenza alla sua grande passione marinara. Egli fondò infatti la Gilda degli Avventurieri, che aveva sede sulla grande nave Eämbar, e fondò diverse colonie numenoreane nella Terra di Mezzo al fine di procurarsi il legname necessario per la costruzione della sua flotta. Nel biennio tra il 740 SE e il 742 SE rimase tuttavia a Númenor, su suggerimento della madre, per stare vicino al padre da poco divenuto Re.

Tar Aldarion e Erendis by Denis Gordeev

Tar-Aldarion cavalca assieme a Erendis, by Denis Gordeev

Alla fine, per far contento suo padre, nell'858 SE si sposò con una donna di nome Erendis con la quale aveva già da diversi anni intrecciato una relazione amorosa. Meneldur storse un po' il naso poiché la ragazza non apparteneva alla grande nobiltà di Númenor, e dunque aveva una durata della vita decisamente inferiore a quella della Casa di Elros; tuttavia non fece obiezioni, in quanto la sua preoccupazione principale era che il figlio assicurasse la continuazione della dinastia. All'inizio il matrimonio fu abbastanza felice: ad ogni partenza Erendis portava al marito un mazzo di olorië e lui per ringraziarla le portò dalla Terra di Mezzo un enorme diamante.

Nell'873 SE nacque una figlia, cui fu dato il nome di Ancalimë, tuttavia da allora in poi i rapporti tra i due sposi cominciarono a peggiorare: Anardil si assentava sempre più spesso, lasciando la moglie sola assieme alla figlia e dedicando molte più attenzioni al mare che non alla propria famiglia. Erendis quindi, capendo di poter competere con l'amore del marito per il mare, si allontanò da lui ritirandosi a vivere nella sua tenuta di campagna nell'Emerië assieme alla figlia.

Nell'883 SE Tar-Meneldur abdicò in favore del figlio che assunse il nome di Tar-Aldarion; cominciò così un periodo di grande espansione per Númenor e molte colonie vennero fondate nella Terra di Mezzo. Tuttavia nel corso del suo regno Tar-Aldarion si dimenticò la cosa più importante: un erede maschio. Sapendo che le leggi di Númenor non permettevano alle figlie femmine di succedere al padre, come era stato per Silmariën, emanò una nuova legge di successione che adottava il principio della primogenitura, accantonando la successione agnatizia, così nel 1075 SE poté abdicare in favore della figlia.

Dopo l'abdicazione Aldarion visse altri 23 anni, continuando a navigare e, quando la salute si fece malferma, a disegnare mappe nautiche. Morì nel 1098 SE, rimpianto da molti, meno che dalla figlia che non gli perdonava di essere stato un padre assente.

Le navi di Tar-Aldarion[]

Aldarion, in quanto grande marinaio,ebbe tre grandi navi che componevano la sua flotta personale:

  • Eämbar: il cui nome significa "Casa sul Mare", fu una delle più grandi navi numenoreana mai costruite; stava alla fonda nel porto di Rómenna e fungeva da quartier generale per la Gilda degli Avventurieri. Fu sequestrata da Ar-Gimilzôr e affondò nel 3319 SE durante la distruzione di Númenor.
  • Palarran: il cui nome significa "Giramondo", fu la nave di cui Aldarion si servì nel corso dei suoi numerosi viaggi verso l'est.
  • Hirilondë: il cui nome significa "Trovatrice di Rifugio" fu la più grande nave numenoreana mai costruita.


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