Narya, l’Anello di Fuoco o Anello Rosso, è uno dei tre Anelli del Potere degli Elfi, insieme a Nenya e Vilya. Forgiato da Celebrimbor, venne dato a Gil-galad ma dopo la morte di questi passò a Círdan, che lo cedette a Gandalf al suo arrivo nella Terra di Mezzo.
Etimologia[]
Narya ha l’appellativo di Anello del Fuoco poiché il suo nome deriva dal sostantivo Quenya nàr che significa "fuoco".
Descrizione e poteri[]
Come gli altri anelli elfici anche Narya ha una gemma preziosa incastonata nel suo corpo, in questo caso rossa, da cui deriva il nome di "Anello Rosso". Possiede il potere di donare vigore a colui che lo indossa e di perseverare le forze, combattendo contro chiunque cerchi di assoggettare a se il portatore di Narya. É inoltre invisibile, a meno che il suo portatore non desideri mostrarlo, a differenza dell'Unico Anello che rende invisibili i suoi portatori trasportandoli nel mondo dell'ombra. Questa differenza tra i due anelli rimarca la differenza tra i due artefatti: Narya è un anello scevro dal male e dunque non esercita alcuna influenza negativa sul suo portatore, mentre l'Unico è tremendamente potente ed esercita un enorme potere su chiunque lo porti, a meno che non sia Sauron.
Storia[]
L’anello venne forgiato durante la Seconda Era da Celebrimbor assieme agli altri due anelli elfici, questi tre anelli furono gli unici a non essere stati corrotti da Sauron e perciò erano privi di male. L’assenza di Sauron nella forgiatura di Narya ha permesso ai suoi portatori di mantenere i loro poteri anche durante il predominio di Sauron. Inizialmente l’anello venne affidato a Gil-galad che per un certo tempo conservò anche Vilya, in seguito il re elfico diede Narya a Círdan Il Carpentiere. Quest’ultimo, di guardia ai confini della Terra di Mezzo con il mare, nel momento in cui gli Istari giunsero da Aman consegnò l’anello del fuoco a Gandalf, poichè aveva riconosciuto in lui una grande forza d’animo (inoltre da questo momento in poi il rapporto tra lo stregone grigio e Saruman si raffreddò sempre di più, proprio per la consegna di questo dono). Alla fine della Guerra dell'Anello, dopo la caduta di Sauron, Narya come Vilya e Nenya perse i poteri e venne portato da Gandalf verso Aman quando nel 3021 TE abbandonò la Terra di Mezzo insieme agli altri portatori degli anelli Elrond e Galadriel e ai due hobbit Bilbo e Frodo.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli (2001 - 2003)[]
Nella trilogia di Peter Jackson l'anello è stato riprodotto piuttosto fedelmente e la sua vicenda segue esattamente quella del libro Il Signore degli Anelli: nel film La Compagnia dell'Anello appare nel prologo al dito di Gil-galad, mentre nel film Il Ritorno del Re appare al dito di Gandalf.
Trilogia de Lo Hobbit (2012 -2014)[]
In una scena della versione estesa della trilogia, Gandalf viene interrogato riguardo all'anello mentre è prigioniero a Dol Guldur, ma l'anello, come specificato nel libro, è invisibile e appare solo sfuggevolmente durante la scena dell'interrogatorio. Proprio mentre l'orco che interroga Gandalf sta per tagliare la mano dello Stregone questi viene salvato dall'intervento del Bianco Consiglio (Elrond, Galadriel, Saruman e Radagast).