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Vallada Agordina

Coordinate: 46°22′N 11°56′E
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Vallada Agordina
comune
Vallada Agordina – Stemma
Vallada Agordina – Veduta
Vallada Agordina – Veduta
Panorama di Sachet, con Andrich e Toffol poco più sopra; sullo sfondo, le Cime di Pezza.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoFabio Ferdinando Luchetta (lista civica La Valada) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate46°22′N 11°56′E
Altitudine1 036 m s.l.m.
Superficie13[2] km²
Abitanti464[3] (31-8-2024)
Densità35,69 ab./km²
FrazioniAndrich, Celat, Cogul (Chegul), Mas, Piaz, Sachet (sede comunale), Toffol (Tofol)[1]
Comuni confinantiCanale d'Agordo, Cencenighe Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino
Altre informazioni
Cod. postale32020
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025062
Cod. catastaleL584
TargaBL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 4 056 GG[5]
Nome abitantivalladesi
Patronosan Simone
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vallada Agordina
Vallada Agordina
Vallada Agordina – Mappa
Vallada Agordina – Mappa
Posizione del comune di Vallada Agordina nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Vallada Agordina (La Valada in ladino) è un comune italiano di 464 abitanti[3] della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Sachet.

Si sviluppa nella valle formata dai monti Celentone e Celat, il Col di Frena e le Cime di Pezza ed è rimasto il paese di un tempo, con le sue borgate e i villaggi dai nomi antichi: Celat, Sachet, Andrich e Toffol (ladino: Tofol) di fatto un unico centro urbano che si sviluppa da sud a nord; Piaz e Cogul (ladino: Chegul) si trovano un po' più distaccate verso nord; Mas è a est verso Cencenighe.

Tra i vecchi rustici e i molti fienili è facile imbattersi nei dipinti murali, di ispirazione religiosa, che hanno resistito ai secoli.

La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell'Agordino come zona a minoranza linguistica ladina.

Una leggenda narra che intorno all'anno 720 d.C., un uomo di nome Celentone, sfuggito ai barbari, si insediò nella valle e convertì gli abitanti locali (allora pagani) al cattolicesimo. Una volta i Valladesi erano conosciuti come fabbricanti di zoccoli (ladino: dambre). Esiste anche una canzone valladese: "Chi da la Valada co le dambre coi rampogn..."

Monumenti e luoghi d'interesse

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Nella frazione di Sachet hanno sede il municipio e la scuola elementare.

Architetture religiose

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Altre opere degne di nota sono gli affreschi presenti in località Toffol e Cogul ed in generale in tutte le frazioni del comune (recentemente restaurati). Da menzionare il sacello dei Giat (in prossimità della chiesa di San Simon, recentemente restaurato) nonché altri sacelli dislocati nelle varie frazioni.

Interessante anche il Museo di Storia ed Arte della Valle del Biois ospitato presso il municipio, che vanta un'ampia collezione di strumenti ed antiche attrezzature di fattura artigianale utilizzati dagli abitanti di Vallada e delle zone limitrofe nei secoli scorsi. Attualmente è chiuso ed è in approntamento un nuovo museo all'interno dell'antico fienile detto "tabià dei monech" (fienile dei sacrestani) in fase di ristrutturazione in frazione Sachet, accanto alla chiesa parrocchiale.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Sono attivi l'Union Ladign de la Val Biois e il Grop Folk Val Biois per mantenere la cultura e parlata ladina.

Si fa sentire anche l'influsso tirolese, perché la valle ha fatto da confine con la contea del Tirolo ed è appartenuta per un certo periodo anche all'Austria.

Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

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La denominazione del comune fino al 1964 era Vallada.[7]

  1. ^ Comune di Vallada Agordina - Statuto.
  2. ^ Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni - Tavola: Superficie territoriale (km²) - Belluno (dettaglio comunale)
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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