Coordinate: 46°29′04.46″N 12°26′36.03″E

Lozzo di Cadore

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Lozzo di Cadore
comune
Lozzo di Cadore – Stemma
Lozzo di Cadore – Bandiera
Lozzo di Cadore – Veduta
Lozzo di Cadore – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoAlessio Zanella (lista civica Ripartiamo Lozzo) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate46°29′04.46″N 12°26′36.03″E
Altitudine754 m s.l.m.
Superficie30,4 km²
Abitanti1 220[1] (31-8-2024)
Densità40,13 ab./km²
Comuni confinantiAuronzo di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Vigo di Cadore
Altre informazioni
Cod. postale32040
Prefisso0435
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025033
Cod. catastaleE708
TargaBL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 820 GG[3]
Nome abitantilozzesi o lucensi
PatronoSan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lozzo di Cadore
Lozzo di Cadore
Lozzo di Cadore – Mappa
Lozzo di Cadore – Mappa
Posizione del comune di Lozzo di Cadore nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Lozzo di Cadore (Loẑe in ladino[4]) è un comune italiano di 1 220 abitanti[1] della provincia di Belluno in Veneto.

Geografia fisica

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Situato geograficamente al centro del Cadore, nell'alta valle del Piave, il suo territorio è caratterizzato dalla presenza della splendida terrazza naturale di Pian dei Buoi (detto anche la Monte de Sovergna o semplicemente la Monte), alpeggio a quota 1800 m che costituiva anticamente la principale fonte di sostentamento della popolazione.

Origini del nome

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Le origini del toponimo sono ancora molto discusse.

Giuseppe Ciani lo legò al nome romano Lucius, in riferimento a un'antica personalità che si era stabilita sul colle sovrastante l'attuale paese. A conferma di ciò, lo storico affermava che, ai suoi tempi, qui sussistevano ancora i resti di una torre (la residenza del romano) e che un documento del 1234 prova l'esistenza di un villaggio detto Colle de Lucia.

Secondo altri, avrebbe la stessa radice di "luce", ricordando i segnali luminosi che, in passato, servivano per avvisare dell'arrivo di invasori. Per Antonio Ronzon, invece, il nome deriverebbe da luteum "luogo paludoso". Un'ultima ipotesi, infine, la lega a lucus "bosco sacro"[5].

Nella seconda metà dell'Ottocento furono rinvenuti numerosissimi reperti, tanto che Giovan Battista Pellegrini e altri studiosi, hanno concluso che Lozzo rappresentasse un centro protostorico e storico di importanza fondamentale. Presso la riva de Brodevin furono rinvenuti resti di tombe e ossari (contenenti ossa combuste), elmi, spade, fibule e monete romane.

Altre sepolture, disposte su due strati, uno preromano e l'altro romano, sono state individuate a nordest dell'abitato. Da questo stesso sito proviene anche un cippo funerario di ardesia con un'iscrizione in lingua venetica. Altri oggetti preromani emersero a piazza della Croce e sul colle di Tamber, assieme a un denaro della famiglia Baebia (II secolo a.C.) e alle mura di una torre romana.

Il tutto fa pensare a una località strategica dal punto di vista militare, vista anche la presenza di importanti vie di comunicazione. A nord del paese, vicino al santuario della Madonna di Loreto, sono visibili tracce di strada romana mentre presso la chiusa, in località Treponti, doveva iniziare l'antichissima strada che metteva in comunicazione il Cadore con la Carnia attraverso passo della Mauria.

L'insediamento fu favorito dalla natura del territorio, ricco di risorse idriche e fertile, con un clima meno rigido che nel resto del Cadore[5].

Lo stemma ed il gonfalone del Comune di Lozzo di Cadore sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 maggio 1996.[6] Lo scudo è diviso in due: nella metà superiore è riprodotto lo stemma della Magnifica Comunità di Cadore; nella parte inferiore sono raffigurati una graticola e un ramo di palma, simboli del martirio di san Lorenzo, protettore di Lozzo di Cadore.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Tracce di strada romana nei pressi del Santuario della Madonna di Loreto
  • la Roggia dei Mulini[8]: lungo la roggia del rio Rin è possibile osservare i resti, in parte recuperati, di antichi mulini ad acqua (che alimentavano numerosi opifici funzionanti fino ai primi anni del Novecento);
  • il Museo della Latteria, che documenta le attrezzature e le attività legate alla filiera del latte;
  • il Museo Ladino Diffuso;
  • gli antichi e silenziosi percorsi, attrezzati con indicazioni naturalistiche, che si snodano attraverso i boschi del paese;
  • l'altopiano di Pian dei Buoi, le vie alpinistiche sulle Marmarole, i ruderi delle fortificazioni della Grande Guerra e una malga ancora attiva.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 18 maggio 1990 Mario Da Pra lista civica Sindaco [10]
12 giugno 1990 24 aprile 1995 Silvano Da Pra MSI - DN Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giuliano Del Favero indipendente Sindaco [12]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Alessandro Da Pra lista civica Sindaco [13]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Mario Manfreda lista civica Sindaco [13]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Mario Manfreda lista civica Sindaco [14]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Mario Manfreda lista civica Per il bene comune Sindaco [15]
28 maggio 2019 4 ottobre 2021 Andrea Celsi Comm. pref.
4 ottobre 2021 in carica Alessio Zanella lista civica Ripartiamo Lozzo Sindaco

Altre informazioni amministrative

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La denominazione del comune fino al 1868 era Lozzo. Dal 1868 al 1957 fu Lozzo Cadore[16].

Galleria d'immagini

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Piazza IV Novembre
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 362, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b Comune di Lozzo di Cadore, Cenni storici, su comune.lozzodicadore.bl.it. URL consultato il 26 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).
  6. ^ Ufficio araldico, Fascicoli comunali, DPR 1996-05-02 concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it, Archivio centrale dello Stato. URL consultato il 27 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  7. ^ Comune di Lozzo di Cadore, Statuto comunale, su comune.lozzodicadore.bl.it, 2013. URL consultato il 27 marzo 2021.
  8. ^ Benvenuti a Lozzo di Cadore Dolomiti, il paese dei Mulini e degli Antichi Sentieri | Lozzo di Cadore Dolomiti
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ Eletto il 12 maggio.
  11. ^ Eletto il 6 maggio.
  12. ^ Eletto il 23 aprile.
  13. ^ a b Eletto il 13 giugno.
  14. ^ Eletto il 7 giugno.
  15. ^ Eletto il 25 maggio.
  16. ^ Unità amministrative. Variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000. Popolazione legale per comune ai censimenti dal 1861 al 1991 ai confini dell'epoca, Roma, ISTAT, 2001, ISBN 88-458-0574-3.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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