Trisquel GNU/Linux
Trisquel sistema operativo | |
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Sviluppatore | Comunità di Trisquel e Sognus Ltd. |
Famiglia | GNU/Linux |
Release iniziale | 1.0 (31 gennaio 2007[1]) |
Release corrente | 11.0[2] (19 marzo 2023) |
Tipo di kernel | Linux-libre (Monolitico) |
Piattaforme supportate | i686, X86-64[3] |
Metodo di aggiornamento | APT |
Gestore dei pacchetti | dpkg |
Interfacce grafiche | GNOME |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | GNU GPL |
Stadio di sviluppo | Attivo |
Sito web | trisquel.info |
Trisquel GNU/Linux è una distribuzione basata su Ubuntu utilizzante il kernel Linux del progetto Linux-libre.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il progetto è nato nel 2004, inizialmente sviluppato dall'Università di Vigo in Spagna, ed è stato presentato ufficialmente nell'aprile del 2005, con Richard Stallman, fondatore del Progetto GNU, come ospite speciale[5].
Originariamente era sviluppata come distribuzione derivata da Debian, ma, in occasione della pubblicazione della versione 2.0 nell'estate del 2008, i repository vennero cambiati con quelli di Ubuntu. Il progetto ospita i propri repository, che sono derivati da quelli main e universe di Ubuntu, ma con i componenti proprietari rimossi: la differenza sta nella rimozione di tutti i pacchetti non-liberi, la sostituzione del kernel Linux originale con Linux-libre, la sua versione libera, e l'aggiunta di altri pacchetti di software libero.
Nel dicembre 2008 Trisquel GNU/Linux è stata inserita dalla Free Software Foundation, sul sito del progetto GNU, nella lista delle distribuzioni GNU/Linux completamente libere[6], ovvero distribuzioni GNU/Linux realizzate utilizzando esclusivamente software libero.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Trisquel è una parola spagnola che deriva dal greco antico triskelion (detto anche triskele), antico simbolo a tre punte che nella sua versione celtica consiste in tre spirali collegate fra di loro.
Il logo del progetto raffigura un triskelion generato dall'unione di tre spirali, (la spirale unica rivolta dall'altra parte è il simbolo di Debian GNU/Linux), come segno di riconoscenza per il progetto sul quale, inizialmente, si basava Trisquel.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'obiettivo principale del progetto è la creazione di un sistema completamente libero[7] che sia facile da usare, completo e con un buon supporto ai linguaggi quali inglese (default), basco, catalano, spagnolo, cinese, portoghese, francese, galiziano e hindi.
Trisquel GNU/Linux include una selezione completa di programmi che possono essere facilmente aggiunti tramite un installer grafico. Esistono le versioni home, enterprise e educational[8].
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema ha avuto le seguenti edizioni:
- la 2.x, denominata Robur, è una versione long-term support (ossia con supporto a lungo termine) e si basa sulla versione LTS di Ubuntu;
- la 3.x, denominata Dwyn, è una short-term support e si basa sulla edizione STS di Ubuntu.
- la 3.5, denominata Awen, è una short-term support e si basa sulla edizione STS di Ubuntu.
- la 4.0.x, denominata Taranis, è una versione long-term support e si basa sulla edizione 10.04 LTS di Ubuntu.
- la 4.5.x, denominata Slaine, è una short-term support e si basa sulla edizione 10.10 di Ubuntu;
- la 5.0.x, denominata Dagda, è una short-term support e si basa sulla edizione 11.04 di Ubuntu;
- la 5.5.x, denominata Brigantia, è una short-term support e si basa sulla edizione 11.10 di Ubuntu;
- la 6.0.x denominata Toutatis, è una long-term support e si basa sulla edizione 12.04 di Ubuntu;
- la 7.0.x denominata Belenos, è una long-term support e si basa sulla edizione 14.04 di Ubuntu;
- la 8.0.x denominata Flidas, è una long-term support e si basa sulla edizione 16.04 di Ubuntu[9];
Le sette edizioni hanno in comune il seguente software:
- kernel Linux-libre: 2.6.24 in Robur, 2.6.28 in Dwyn, 2.6.31 in Awen, 2.6.32 in Taranis, 2.6.35 in Slaine, 2.6.38 in Dagda, 3.0.0 in Brigantia, 3.2 in Toutatis e 3.13 in Belenos.
- Desktop environment GNOME: 2.22 in Robur, 2.26 in Dwyn, 2.28 in Awen, 2.30 in Taranis, e 2.32 in Slaine e Dagda, 3.2 in Brigantia, 3.4.2 in Toutatis e 3.12 Fallback in Belenos. Le edizioni pubblicate al mese di aprile 2016 includono l'edizione standard basata su GNOME, l'edizione mini basata sull'ambiente desktop LXDE, e l'edizione Trisquel on a Sugar TOAST, progettata per i ragazzi dai 0 ai 12 anni ed attualmente ufficialmente supportata.
- Web browser: (Abrowser) un browser web basato su Mozilla Firefox.
- Suite per ufficio OpenOffice.org: 2.4 in Robur, 3.0 in Dwyn, 3.1 in Awen, 3.2 sia in Taranis che in Slaine, LibreOffice 3.3 in Dagda, 3.4.4 in Brigantia, 3.5.4 in Toutatis e 4.2.6.3 in Belenos.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Distribution Release: Trisguel GNU/Linux 1.0, su distrowatch.com.
- ^ "Trisquel 11.0 LTS Aramo", su trisquel.info.
- ^ (EN) Trisquel GNU/Linux, su distrowatch.com.
- ^ Documentazione, su trisquel.info. URL consultato il 12 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
- ^ (ES) 12 maggio 2016, su lavozdegalicia.es, La voz de Galicia, 28 aprile 2005. URL consultato il Richard Stallman, defensor del software libre, sorprendió a los universitarios (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2013).
- ^ Free GNU/Linux distributions list, su gnu.org, GNU website. URL consultato l'11 novembre 2008.
- ^ Così come specificato dalla Free Software Foundation nelle Guidelines for Free System Distributions
- ^ FAQ, su trisquel.info, Progetto Trisquel. URL consultato il 6 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).
- ^ (EN) The 8.0.x LTS edition, codename Flidas, su trisquel.info, Trisquel. URL consultato il 6º giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trisquel GNU/Linux
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su trisquel.info.
- Repository sorgenti di Trisquel GNU/Linux, su gitlab.trisquel.org.
- Sito di segnalazione bug, su gitlab.trisquel.org.
- Trisquel su Distrowatch