Tux (mascotte)
Tux è la mascotte ufficiale del kernel Linux. È un pinguino paffuto dall'aria contenta, creato da Larry Ewing nel 1996.
L'idea che la mascotte di Linux dovesse essere un pinguino venne inizialmente a Tove Torvalds, moglie di Linus Torvalds, il creatore del kernel Linux, sapendo della simpatia che il marito provava per queste creature.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del nome Tux, suggerito da James Hughes, è un acronimo, in puro stile Unix, derivato da Torvalds UniX. Inoltre, il nome è assonante all'inglese tuxedo, ovvero lo smoking (a cui il pinguino di profilo assomiglia grazie alla sua coda).
Tux venne disegnato nell'ambito di un concorso Linux. Sul sito del concorso Linux[1] sono presenti altre immagini dei partecipanti. Il logo vincitore venne creato da Larry Ewing con GIMP, un software libero per l'elaborazione digitale delle immagini, e rilasciato secondo la condizione seguente:
«Il permesso di usare e/o modificare questa immagine è concesso a condizione che tu riconosci me (...) e The GIMP se qualcuno lo chiede.[2]»
La malattia immaginaria di Torvalds è ovviamente uno scherzo, tuttavia venne realmente morso da un piccolo pinguino durante una visita a Canberra[3]. Torvalds stava cercando qualcosa di divertente e simpatico da associare a Linux e un pinguino un po' grasso che si siede dopo un pranzo abbondante e una buona pinta di birra rispondeva perfettamente all'idea. Da notare i piedi arancioni che lo fanno somigliare a un'anatra.
Nella cultura open source
[modifica | modifica wikitesto]Tux è diventato un'icona per Linux e per la comunità open source, tanto che un Linux User Group inglese ha adottato un pinguino al giardino zoologico di Bristol. È molto più famoso del suo grande amico, GNU, uno gnu timido e pacifico che rappresenta il progetto GNU.
Appare vestito o ritratto spesso in modo diverso, a seconda del contesto; per esempio, quando rappresenta l'algoritmo di sicurezza PaX, indossa un elmo e impugna un'ascia e uno scudo, e i suoi occhi sono rossi.
Nelle distribuzioni di Linux, Tux saluta l'utente durante il boot; nei sistemi multi-processore, appaiono più pinguini contemporaneamente in proporzione al numero di core o di processori.
TUX è anche il nome di un web server basato sul kernel Linux, in grado di servire pagine statiche molto più velocemente dei server tradizionali come Apache. Questo software è mantenuto da Red Hat[4].
Nella versione 2.6.29 del kernel Linux è stato sostituito da un diavolo della Tasmania di nome Tuz, ma è ritornato nella versione 2.6.30.
Nei videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Tux è il protagonista di alcuni giochi ad esso dedicati, ad esempio Tux Racer, dove l'utente guida Tux mentre scivola sulla pancia da diversi iceberg, tentando di prendere una aringa e di migliorare il proprio tempo.
Sono stati sviluppati in seguito altri videogiochi con protagonisti Tux tra i quali anche SuperTux, SuperTux 2 e SuperTuxKart, ispirati ai videogiochi della serie Mario.
Esso è presente anche come oggetto nel videogioco sparatutto in prima persona Team Fortress 2 come oggetto vario dato a tutte le persone che giocano a TF2 con un sistema operativo con kernel Linux.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Linux Logo Competition, su cs.earlham.edu. URL consultato il 18 maggio 2016.
- ^ (EN) Linux 2.0 Penguins, su isc.tamu.edu. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2008).
- ^ (EN) "TuX" the Aussie Penguin, su linux.org.au. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2004).
- ^ (EN) Index of /mingo/TUX-patches, su people.redhat.com. URL consultato il 18 maggio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Linus Torvalds e David Diamond, Rivoluzionario per caso. Come ho creato Linux (solo per divertirmi), Milano, Garzanti, 2001, ISBN 88-11-73896-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tux
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Larry Ewing, Linux 2.0 Penguins, su isc.tamu.edu. URL consultato il 18 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2008).
- (EN) The History of Tux the Linux Penguin, su sjbaker.org (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2018).
- (EN) The LWN Penguin Gallery, su lwn.net. URL consultato il 18 maggio 2016.