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Timarete

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Timarete in un manoscritto miniato francese (BNF Fr. 12420, fol. 86) del De mulieribus claris (1399-1405)

Timarete, oppure Tamiri (in greco antico: Τιμαρέτη?, Timarétē; fl. V secolo a.C.), è stata una pittrice greca antica.

Figlia del pittore ateniese Micone, Timarete fu una nota pittrice, artefice di un'opera raffigurante Artemide, ubicata a Efeso.[1][2]

Ricevette insegnamenti anche da Polignoto di Taso e acquisì grande fama in tutta la Grecia.

Nella letteratura

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Timarete è una delle cinque artiste donne ricordata da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia (XXXV, 147-148) insieme a Eirene, Aristarete, Iaia ed Olimpia.[3]

Timarete, Eirene e Iaia (indicate rispettivamente come "Tamiri", "Irene" e "Marzia") figurano anche nel De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio. Tramite Boccaccio, le tre furono riprese anche da Christine de Pizan nel suo La città delle dame.

Galleria d'immagini

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Timarete in manoscritti miniati francesi del De mulieribus claris
  1. ^ Timarete, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Mikon, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Le prime pittrici della storia secondo Plinio il Vecchio, su Artribune, 9 febbraio 2024. URL consultato il 27 maggio 2024.

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