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Schlutzkrapfen

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Schlutzkrapfen
Origini
Altri nomiSchlickkrapfen, Schlierkrapfen, Schlipfkrapfen, casunziei
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioniTrentino-Alto Adige
Veneto
DiffusioneTirolo
Zona di produzioneVal Pusteria
Dettagli
Categoriaprimo piatto
Settorepasta ripiena
Tipico piatto di schlutzkrapfen

Gli Schlutzkrapfen (conosciuti anche come Schlickkrapfen, Schlierkrapfen o Schlipfkrapfen) o traducibili in italiano come mezzelune, sono dei ravioli/agnolotti ripieni, nella loro ricetta più tipica, di spinaci e ricotta. Tuttavia non sono insolite altri farciture, come patate e rape rosse o funghi. Pur essendo tipici della Val Pusteria, sono ampiamente diffusi in tutta la regione del Tirolo[1] e del Bellunese. Sono molto simili ai pierogi polacchi. Nelle valli ladine sono conosciuti come cancì, crafuncins, cajincì, casonzì o casunziei.[2]

Il verbo schluzen tradotto dalla lingua tedesca, si traduce in "scivolare". Ciò deriva dal fatto che questa specialità si mangia lasciando scivolare i ravioli in bocca.

Ricetta per 4 persone

Pasta:

Ripieno:

Mescolare le due farine, disporle a forma di corona e salarle. Unire l'uovo all'acqua e all'olio, versare il liquido della corona di farina ed impastare il tutto. Far riposare per 30 minuti.
  • Per il ripieno:
Tritare finemente gli spinaci, rosolare la cipolla e l'aglio ed il burro; poi unire gli spinaci e abbassare la fiamma. Aggiungere la ricotta, il parmigiano, l'erba cipollina; condire con noce moscata, sale, pepe, e mischiare bene.
Stendere la pasta ottenendo una sfoglia sottile e lavorare la pasta velocemente, in modo che non si secchi. Successivamente ritagliare con una forma tonda e liscia dei cerchi di diametro di 7 centimetri.
Posare quindi con un cucchiaio l'impasto al centro della sfoglia e bagnare il bordo con dell'acqua e quindi piegare la pasta facendole assumere la forma di piccole mezzelune per poi premere immediatamente con le mani i bordi della pasta.
Cuocere in acqua salata e disporli quindi su un piatto, cosparsi di parmigiano ed erba cipollina e un po' di burro fuso.
  1. ^ Südtiroler Gasthaus: Gli „Schlutzkrapfen“, su gasthaus.it. URL consultato il 27 gennaio 2016.
  2. ^ https://www.infodolomiti.it/dormire-e-mangiare/prodotti-tipici/casunziei/7141-l1.html
  3. ^ Schlutzkrapfen, su suedtirol.info. URL consultato il 27 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016).
  4. ^ Ricetta Schlutzkrapfen, su Cucchiaio.it. URL consultato il 27 gennaio 2016.

Voci correlate

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