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Sannio

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Sannio
Sannio - Localizzazione
Sannio - Localizzazione
L'antico Samnium secondo l'Historical Atlas di William R. Shepherd (1911)
Dati amministrativi
Nome completo(LA) Samnium; Samnitium ager[1]
Nome ufficialeSafinim[2]
Lingue parlateosco, in seguito latino
Politica
NascitaVI secolo a.C.
Causainsediamento dell'area da parte dei Sanniti
FineI secolo a.C.
Causaromanizzazione dell'area ed istituzione delle XI regiones augustee dell'Italia romana
Territorio e popolazione
Massima estensione12500 km² nel 343 a.C.[3]
Popolazione450 000 nel 343 a.C.[3]
Economia
Valutavedi la voce Monetazione del Sannio
Evoluzione storica
Succeduto daItalia romana
* Regio IV
* Regio II
* Regio I

Il Sannio (Samnium in latino, Safinim in osco) è una regione storica dell'Italia meridionale. Tra il VII-VI secolo a.C. e il I secolo d. C. era abitato dal popolo dei Sanniti (in latino Samnites, in osco Safineis[4]), successivamente romanizzato. Il territorio del Sannio si estende su buona parte dell'attuale Molise (eccetto la fascia litoranea) nonché sul settore meridionale dell'Abruzzo e sulle aree nord-orientali della Campania, oltre a racchiudere alcune ristrette zone interne del Lazio sud-orientale e della Puglia e Basilicata nord-occidentali.

La penisola italiana nel 400 a.C., periodo della massima espansione della Lega sannitica

Il territorio dei Sanniti (Samnitium ager) si estendeva in massima parte nella zona appenninica, nel settore compreso tra la Maiella e il Vulture. Confinava a nord con le terre dei Marsi e dei Peligni (Abruzzo centrale); a est con i territori dei Frentani (zone costiere dell'Abruzzo e del Molise) e degli Apuli (Puglia settentrionale); a sud con i territori dei Lucani (Basilicata); a ovest con le terre dei Campani, dei Sidicini e degli Aurunci (Campania), nonché dei Volsci e dei Latini (Lazio centro-meridionale).[5] Per la maggior parte della loro storia i Sanniti non ebbero uno sbocco sul mare, che era impedito loro dai popoli confinanti, anche se per un breve periodo riuscirono ad affacciarsi su entrambi i litorali della penisola italiana; ad esempio, nel corso del IV secolo a.C. essi riuscirono ad assoggettare momentaneamente la tribù dei Frentani così da raggiungere la riva adriatica, mentre presso la costa tirrenica posero le basi della città di Pompei.

I Sanniti erano formati da almeno quattro tribù, stanziate in aree distinte:

In alcune fasi storiche a tali gruppi si unirono temporaneamente i Frentani (stanziati tra Anxanum e Larinum), nonché alcune città dell'Apulia (Luceria, Ausculum Apulum, Venusia) e della Campania (Casinum, Calatia).

La Lega sannitica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Lega sannitica e Organizzazione militare dei Sanniti.

Le varie tribù del Sannio costituirono una lega politico-militare in funzione anti-romana, ma le guerre sannitiche si risolsero in una dura sconfitta.

Il Samnium romano

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A seguito della deduzione della colonia beneventana (268 a.C.) gli Irpini, rimasti segregati a est e a sud di Beneventum, non furono più considerati parte del Sannio. Perdipiù nel 180 a.C. un cospicuo insediamento di Liguri Bebiani e forse Corneliani, originari della Lunigiana e deportati a nord-est dell'agro beneventano, contribuì a rendere definitiva la separazione tra Irpinia e Sannio.[6]

Intorno al 7 a.C., agli inizi del periodo imperiale, nel riordinamento dei territori effettuato da Augusto con cui la penisola fu divisa in 11 regiones, il Sannio, unitamente ai territori di Frentani, Marrucini, Vestini, Marsi, Peligni, Sabini ed Equi, costituì la regio IV Samnium, che però non comprendeva la totalità dei territori abitati dalle popolazioni sannitiche[7].

La colonia di Beneventum e le terre dei Caudini e degli stessi Irpini non furono infatti assegnate alla regio IV Samnium, bensì alla regio II Apulia et Calabria; nei secoli successivi tali territori furono però progressivamente ceduti alla Campania (già regio I Latium et Campania), ad eccezione del settore orientale dell'Irpinia che rimase invece legato alla provincia di Apulia et Calabria (derivata dalla trasformazione della regio II). Ai tempi di Diocleziano finanche la stessa provincia del Samnium (erede della regio IV) fu in gran parte annessa alla Campania, ma in seguito venne parzialmente ricostituita.[8]

Successivamente alla caduta dell'Impero romano d'Occidente il Sannio, dopo essere stato conteso fra Goti e Bizantini, fu conquistato nel 570 dai Longobardi che vi insediarono il Ducato di Benevento. Il ducato si dimostrò politicamente molto stabile, tanto che si mantenne indipendente anche dopo la presa del Regno longobardo del Nord Italia da parte di Carlo Magno nel 774.

Nel corso dell'XI secolo il territorio fu però gradualmente conquistato dai Normanni e aggregato al resto dell'Italia meridionale, con la sola eccezione di Benevento. Tale città e i suoi immediati dintorni, infatti, costituirono sin dal 1080 un dominio papale e rimasero per secoli una exclave territoriale dello Stato Pontificio all'interno del Ducato di Puglia e Calabria (poi divenuto Regno di Sicilia).

In epoca contemporanea il territorio sannitico, considerato nella sua interezza, risulta amministrativamente frammentato tra diverse regioni italiane, nessuna delle quali prende il nome dall'antico Sannio. In letteratura e nelle pubblicazioni scientifiche si citano comunque la regione geografica dell'Appennino sannita e il relativo distretto sismico del Sannio, entrambi però corrispondenti al solo settore centrale dell'antica madrepatria sannitica.

Tra i più gravi si ricordano:

  1. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, VIII, 9.
  2. ^ In osco, attestato per via epigrafica e numismatica.
  3. ^ a b Cfr. T.J. Cornell, The Conquest of Italy, in F.W. Walbank et al. (edd.), «Cambridge Ancient History» VII, 2, Cambridge 1989, pp. 351 e ss.
  4. ^ Antonio Manzo, Dall'etnico safīno ai samnītes, in Annuario ASMV 2001, pp. 193-197, 2002. [1].
  5. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, VIII, 9. La regione divenne poi parte del Latium adiectum dopo la conquista romana.
  6. ^ Antonio Abet, La guerra sociale: potere e autorità nei rapporti tra ordinamento giuridico e comunità nazionale, Collana ricerche giuridiche: Nuova serie, vol. 26, Editoriale scientifica, 1987, p. 96.
  7. ^ L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium in "Il Mondo dell'Archeologia", su treccani.it. URL consultato il 20 ottobre 2016.
  8. ^ Eliodoro Savino, Campania tardoantica (284-604 d.C.), Munera: studi storici sulla tarda antichità, vol. 20, Edipuglia, 2005, pp. 18-26, ISBN 9788872282571.
  • E. T. Salmon, Samnium and the Samnites, Cambridge University Press, Cambridge, 1967; trad. it. Il Sannio e i Sanniti, Einaudi, Torino, 1985.

Voci correlate

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