Roy Jenkins
Lord Jenkins di Hillhead | |
---|---|
Roy Jenkins nel 1977 | |
Cancelliere dell'Università di Oxford | |
Durata mandato | 14 marzo 1987 – 5 gennaio 2003 |
Vice | Lord Neill Sir Richard Southwood Sir Peter North Sir Colin Lucas |
Predecessore | Conte di Stockton |
Successore | Lord Patten |
Presidente della Commissione europea | |
Durata mandato | 6 gennaio 1977 – 5 gennaio 1981 |
Vice presidente | François-Xavier Ortoli Henk Vredeling Wilhelm Haferkamp Finn Olav Gundelach Lorenzo Natali |
Predecessore | François-Xavier Ortoli |
Successore | Gaston Thorn |
Segretario dell'interno | |
Durata mandato | 4 marzo 1974 – 10 settembre 1976 |
Capo del governo | Harold Wilson James Callaghan |
Predecessore | Robert Carr |
Successore | Merlyn Rees |
Durata mandato | 23 dicembre 1965 – 30 novembre 1967 |
Capo del governo | Harold Wilson |
Predecessore | Frank Soskice |
Successore | James Callaghan |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Partito politico | Liberal Democratici (dal 1988) In precedenza: Laburista ((fino al 1981) SDP (1981-1988) |
Lord Jenkins di Hillhead | |
---|---|
Nascita | Abersychan, 11 novembre 1920 |
Morte | East Hendred, 5 gennaio 2003 (83 anni) |
Dati militari | |
Paese servito | Regno Unito |
Forza armata | British Army |
Unità | Royal Artillery |
Grado | Capitano |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Altre cariche | Presidente della Commissione europea |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Roy Harris Jenkins, barone Jenkins di Hillhead (Abersychan, 11 novembre 1920 – East Hendred, 5 gennaio 2003), è stato un politico e scrittore britannico. Fu più volte ministro ed è stato presidente della Commissione europea.
Provenienza e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Jenkins nacque nel Galles sud-orientale ed era figlio unico. Suo padre, Arthur Jenkins, lavorava inizialmente nelle miniere di carbone ed era un sindacalista, poi divenne membro della Camera dei Comuni per conto dei laburisti, assistente di Clement Attlee e anche ministro nel 1945.
Roy Jenkins studiò all'università di Cardiff e ad Oxford. Ad Oxford studiò politica, filosofia ed economia ed ebbe come compagni Edward Heath e Denis Healey.
Durante la seconda guerra mondiale Jenkins servì prima come artigliere e poi come capitano a Bletchley Park.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Carriera nel Partito Laburista
[modifica | modifica wikitesto]Jenkins venne eletto alla Camera dei Comuni nel 1948 nel collegio di Southwark Central nelle file del partito laburista. Tra il 1948 e il 1950 fu il membro più giovane del Parlamento. Nel 1950 venne rieletto nel collegio di Birmingham Stechford, che rappresentò ininterrottamente fino al 1977. Nel 1959 fu il principale promotore della legge sulle pubblicazioni oscene, che ammorbidì i criteri di colpevolezza e introdusse maggiori limiti alla censura.
Dopo la vittoria del partito laburista alle elezioni generali del 1964, Jenkins venne nominato ministro dell'aviazione nell'ambito del governo guidato da Harold Wilson. Come ministro Jenkins bloccò il progetto BAC TSR-2 e il progetto Concorde, successivamente ripreso. Nell'ambito di un rimpasto di governo, nel gennaio 1965 venne offerto a Jenkins il dicastero all'istruzione e alla scienza, ma egli preferì continuare ad occuparsi di aviazione[1].
Nel dicembre del 1965 Jenkins subentrò a Frank Soskice come Segretario degli interni. Jenkins riorganizzò in modo notevole l'Home Office. Dopo la nuova vittoria elettorale dei laburisti alle elezioni generali del 1966, Jenkins promosse un'ampia serie di riforme importanti, tanto che secondo alcuni osservatori i maggiori cambiamenti avvenuti durante il periodo di governo dei laburisti furono dovuti proprio a Jenkins[2]. Come segretario degli interni egli infatti abolì il ricorso alle frustate contro i detenuti, promosse l'abolizione della pena di morte e della censura sul teatro e l'ammorbidimento della legge sul divorzio. Offrì l'appoggio del governo alle iniziative parlamentari che condussero alla depenalizzazione dell'omosessualità e alla legalizzazione dell'aborto. Si pronunciò inoltre chiaramente a favore dell'immigrazione e delle politiche di integrazione[3].
Nel 1967 Jenkins subentrò a James Callaghan come Cancelliere dello Scacchiere. Si guadagnò una reputazione positiva per le politiche di rigore fiscale che seppe realizzare. Nel 1969 il Regno Unito raggiunse un surplus nella bilancia commerciale, grazie alla crescita delle esportazioni e il calo dei consumi complessivi, e le entrate statali giunsero a superare le spese. Nonostante questi dati positivi, Jenkins mantenne una politica fiscale cauta, guadagnandosi l'apprezzamento di vari osservatori[2]. Anche Margaret Thatcher espresse apprezzamento per il rigore fiscale di Jenkins[4]. Tuttavia, si ritiene generalmente che le scelte di Jenkins contribuirono alla sconfitta dei laburisti alle elezioni generali del 1970.
Dopo la sconfitta elettorale del 1970 Jenkins venne nominato Cancelliere ombra dello Scacchiere e poco dopo vice leader del partito laburista. Tuttavia nell'aprile 1972 Jenkins si dimise da entrambi gli incarichi, in polemica con la linea del partito sull'ingresso del Regno Unito nelle Comunità europee. Nel 1971 Jenkins aveva guidato i 69 parlamentari laburisti che avevano sostenuto la scelta del governo conservatore di procedere verso l'ingresso nelle Comunità europee, mentre la linea del partito laburista prevedeva la richiesta di un referendum sull'argomento. Jenkins venne anche criticato all'interno del suo partito per il suo stile di vita ritenuto sostenuto e mondano.
Nel maggio 1973 Jenkins tornò a fare parte del governo ombra come segretario degli interni ombra. Dopo la vittoria dei laburisti alle elezioni generali del 1974, venne nominato nuovamente segretario degli interni, incarico che ricoprì fino al 1976. In questo periodo Jenkins promosse la controversa legge per la prevenzione del terrorismo, che estendeva il limite temporale per la custodia cautelare dei sospettati e che provocò dissensi con l'ala sinistra del partito.
Nel marzo 1976 Jenkins si candidò alla leadership del Partito Laburista, ma venne sconfitto da James Callaghan e superato nelle preferenze anche da Michael Foot.
Presidente della Commissione europea
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'affermazione di Callaghan come leader dei laburisti e capo del governo, Jenkins avrebbe voluto essere nominato ministro degli esteri, ma Callaghan decise di assegnare quell'incarico a Anthony Crosland[5]. Jenkins venne invece indicato come uno dei due commissari europei del Regno Unito, e venne nominato presidente della Commissione europea. Entrò in carica nel 1977 e il suo mandato si concluse all'inizio del 1981. Jenkins è stato finora l'unico britannico a presiedere la Commissione.
La Commissione Jenkins promosse lo sviluppo dell'unione economica e monetaria europea, istituendo nel 1979 il Sistema Monetario Europeo. Furono segnati anche dei progressi nell'ambito della cooperazione politica, segnalati dalla prima partecipazione di un presidente della Commissione a un vertice del G8 in rappresentanza dell'intera Comunità economica europea.
Partito Social Democratico
[modifica | modifica wikitesto]Non appena terminò il suo mandato come presidente della Commissione europea, nel gennaio 1981 Jenkins fu uno dei principali promotori della creazione del Partito social democratico britannico. Jenkins riteneva infatti opportuno superare il bipolarismo del sistema partitico britannico ed essere più vicini al centro.
Nel 1982 riuscì ad essere eletto alla Camera dei Comuni in un'elezione suppletiva e dal marzo 1982 al 1983 Jenkins fu anche segretario del partito. La campagna elettorale per le elezioni generali del 1983 fu tuttavia poco efficace e dopo la sconfitta elettorale Jenkins rinunciò alla leadership del partito. Rimase membro della Camera dei comuni fino al 1987, quando venne sconfitto alle elezioni. L'anno successivo il Partito social democratico si fuse con il Partito liberale, dando vita ai Liberal democratici.
Camera dei lord
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1987 Jenkins ottenne la parìa a vita con il titolo di "Barone Jenkins di Hillhead" ed entrò a far parte della Camera dei Lord, in cui fu leader dei Liberal democratici dal 1988 al 1997.
Nel 1997 Jenkins venne nominato presidente di una commissione indipendente per la riforma elettorale istituita dal governo di Tony Blair. La commissione elaborò un progetto di riforma per un sistema elettorale basato sul voto singolo trasferibile, che però non venne attuato.
Altre attività
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1987 Jenkins venne eletto cancelliere dell'università di Oxford e lo rimase fino alla morte.
Oltre alla sua attività politica, Jenkins si dedicò anche alla scrittura e alla storiografia. Pubblicò 19 libri, tra cui ebbero particolare successo una biografia di William Gladstone (1995) e una biografia di Winston Churchill (2001).
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Jenkins sposò Jennifer Morris il 20 gennaio 1945. Successivamente sua moglie venne nominata dama di commenda dell'Ordine dell'Impero britannico per la sua attività a favore della tutela degli edifici storici.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1987 Jenkins ottenne la parìa a vita con il titolo di "Barone di Hillhead".
Nel 1993 gli venne conferito l'Ordine al Merito del Regno Unito.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Libri scritti da Roy Jenkins:
- Roosevelt, Pan Macmillan, 2005, ISBN 0-330-43206-0.
- Churchill, Macmillan, 2001, ISBN 0-333-78290-9.
- The Chancellors, Macmillan, 1998, ISBN 0-333-73057-7.
- Gladstone, Macmillan, 1995, ISBN 0-8129-6641-4.
- A life at the centre, Macmillan, 1991, ISBN 0-333-55164-8.
- Gallery of 20th century Portraits and Oxford Papers, David and Charles, 1989, ISBN 0-7153-9299-9.
- Truman, HarperCollins, 1986, ISBN 0-06-015580-9.
- Baldwin, Collins, 1984, ISBN 0-00-217586-X.
- Asquith, Collins, 1964, ISBN 0-00-211021-0.
- Sir Charles Dilke: A Victorian Tragedy, Collins, 1958, ISBN 0-333-62020-8.
- Mr. Balfour's poodle; peers v. people, Collins, 1954, OCLC 436484.
Libri su Roy Jenkins:
- Andrew Adonis & Keith Thomas — Editors, Roy Jenkins: A Retrospective, Oxford University Press, 2004, ISBN 0-19-927487-8.
- Giles Radice, Friends and Rivals: Crosland, Jenkins and Healey, Little, Brown, 2002, ISBN 0-316-85547-2.
- John Campbell, Roy Jenkins, a biography, Weidenfeld & Nicolson, 1983, ISBN 0-297-78271-1.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze britanniche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Roy Jenkins, A Life at the Centre, Politico's, ISBN 978-1-84275-177-0.
- ^ a b Andrew Marr, A History of Modern Britain, ISBN 978-1-4050-0538-8.
- ^ Brian MacArthur (a cura di), The Penguin Book of Twentieth-Century Speeches, 1999, ISBN 978-0-14-028500-0.
- ^ The Path To Power (Londra, 1995).
- ^ Leonard Dick, "Roy Jenkins (Lord Jenkins of Hillhead)" in Greg Rosen, Dictionary of Labour Biography (Londra: Politico's, 2001), pp. 314-318.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Liberal Democratici (Regno Unito)
- Partito Laburista (Regno Unito)
- Partito Social Democratico (Regno Unito)
- Presidenti della Commissione europea
- Commissione Jenkins
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roy Jenkins
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jenkins, Sir Roy Harris, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Roy Jenkins, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Roy Jenkins, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Roy Jenkins, su Goodreads.
- (NL) Roy Jenkins, su parlement.com, Parlement & Politiek.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 68965748 · ISNI (EN) 0000 0001 2138 0688 · SBN RAVV040181 · LCCN (EN) n50028076 · GND (DE) 119202328 · BNE (ES) XX1635566 (data) · BNF (FR) cb121441805 (data) · J9U (EN, HE) 987007574552005171 · NSK (HR) 000428444 |
---|
- Politici britannici del XX secolo
- Scrittori britannici del XX secolo
- Nati nel 1920
- Morti nel 2003
- Nati l'11 novembre
- Morti il 5 gennaio
- Commissari europei britannici
- Presidenti della Commissione europea
- Commissione Jenkins
- Persone legate a Bletchley Park
- Deputati britannici
- Membri della Camera dei lord
- Segretari di Stato britannici
- Politici del Partito Laburista (Regno Unito)
- Politici dei Liberal Democratici (Regno Unito)