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Pentobarbital

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Pentobarbital
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC11H18N2O3
Massa molecolare (u)226,27 g/mol
Numero CAS76-74-4
Numero EINECS200-983-8
Codice ATCN05CA01
PubChem4737
DrugBankDBDB00312
SMILES
CCCC(C)C1(C(=O)NC(=O)NC1=O)CC
Dati farmacocinetici
Legame proteico20-45%
Metabolismoepatico
Emivita15-48h
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

Il pentobarbital è un barbiturico ad azione rapida che è stato sintetizzato nel 1930 da Volwiler e Tabern (Abbott Laboratories) con il nome commerciale Nembutal®. La sua struttura chimica venne poi modificata da John Lundy, che aggiunse un gruppo solfato e gli diede il nome di Thionembutal®[1]. Il pentobarbital è disponibile sia come acido libero sia come sale di sodio (Pentothal®); quest'ultimo composto è divenuto ben presto il barbiturico più utilizzato come farmaco anestetico.

Il pentobarbital è stato approvato dalla FDA, che ne ha previsto l'uso nell'uomo per il trattamento delle crisi epilettiche e nella sedazione pre-operatoria, ma è approvato anche come ipnotico a breve termine.[2]

In Francia e nei Paesi Bassi non è più utilizzato nel trattamento dell'insonnia né come un pre-anestetico.

L'uso off-label di pentobarbital comprende la riduzione della pressione intracranica nella sindrome di Reye[3], la cura di lesioni cerebrali traumatiche e l'induzione di coma in pazienti con ischemia cerebrale. Il coma indotto da Pentobarbital è stato approvato in pazienti con insufficienza epatica acuta refrattari al mannitolo.

Medicina veterinaria

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In medicina veterinaria è utilizzato come anestetico.

È usato anche per indurre l'eutanasia da solo o, più spesso, in combinazione con agenti complementari come la fenitoina, attraverso soluzioni iniettabili.

Suicidio assistito e eutanasia umana

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Il pentobarbital è stato ed è tuttora utilizzato per il suicidio assistito riguardante l'essere umano. È usato, a tale scopo, nello Stato americano dell'Oregon e viene utilizzato anche dalle associazioni svizzere Dignitas ed Exit. Il pentobarbital è stato anche utilizzato per questo scopo nel Territorio del Nord dell'Australia, prima che l'eutanasia diventasse illegale in quella regione.

Nei Paesi Bassi un elisir di pentobarbital viene utilizzato per il suicidio medico-assistito (un'alternativa per quei pazienti che desiderano prendere il barbiturico necessario per l'eutanasia da sé, invece di averlo somministrato per via endovenosa, nel qual caso è utilizzato il tiopentale). Nei Paesi Bassi il pentobarbital non ha alcun uso terapeutico ed è utilizzato solo per questo scopo.

In genere, quando viene somministrato per via orale per indurre l'eutanasia, viene anche somministrato un farmaco antiemetico circa 30 minuti prima dell'overdose letale di pentobarbital. Ciò avviene perché grandi dosi concentrate di pentobarbital possono causare vomito.

Negli Stati Uniti, più precisamente in Oklahoma, già per due volte il pentobarbital è stato utilizzato per eseguire una sentenza di condanna a morte tramite iniezione letale.[4][5]

  1. ^ Francisco López-Muñoz, Ronaldo Ucha-Udabe e Cecilio Alamo, The history of barbiturates a century after their clinical introduction, in Neuropsychiatric Disease and Treatment, vol. 1, n. 4, 2005-12, pp. 329–343. URL consultato il 19 novembre 2021.
  2. ^ (EN) Nembutal - FDA prescribing information, side effects and uses, su Drugs.com. URL consultato il 19 novembre 2021.
  3. ^ C. H. Hubbert, Critical care and anesthetic management of Reye's syndrome, in Southern Medical Journal, vol. 72, n. 6, 1979-06, pp. 684–686, DOI:10.1097/00007611-197906000-00015. URL consultato il 19 novembre 2021.
  4. ^ (IT) Oklahoma, seconda condanna a morte eseguita con barbiturici per animali, in La Repubblica, 24 gennaio 2014.
  5. ^ Farmaci: sospese esecuzioni capitali in Mississippi, mix letale sotto accusa, su focus.it, 26 agosto 2015.

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