Vai al contenuto

Etosuccimide

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Etosuccimide
Nome IUPAC
(RS)-3-etil-3-metil-pirrolidin-2,5-dione
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC7H11O2N
Massa molecolare (u)141,168
Numero CAS77-67-8
Numero EINECS201-048-7
Codice ATCN03AD01
PubChem3291
DrugBankDBDB00593
SMILES
CCC1(CC(=O)NC1=O)C
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità93%
Legame proteicoBasso
MetabolismoEpatico
EmivitaDalle 30 alle 50 ore
EscrezioneRenale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P--- [1]

L'etosuccimide è un farmaco antiepilettico facente parte della classe delle succinimidi.

Farmacocinetica

[modifica | modifica wikitesto]

L'etosuccimide è ben assorbito dopo dispensazione orale, con massima concentrazione plasmatica raggiunta dopo 3 ore dall'assunzione. Il legame alle proteine plasmatiche è basso e le concentrazioni liquoriali raggiungono quelle plasmatiche dopo pochi giorni dalla inizio della terapia. L'emivita, di circa 30 ore nel bambino, raggiunge 40-50 ore nell'adulto; l'escrezione è prevalentemente renale (attenzione dunque all'utilizzo in pazienti nefropatici), con eliminazione di farmaco immodificato (25%) e del suo derivato idrossietilico (40% circa).

Farmacodinamica

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Epilessia.

L'etosuccimide agisce soprattutto a livello del sistema nervoso centrale, interferendo con le correnti del calcio a livello dei neuroni talamici.[2][3][4][5][6][7][8] Questo effetto spiega la spiccata azione sulle assenze tipiche, essendo il talamo il principale responsabile della genesi dei complessi punta-onda a 3 cicli per secondo (Hz) osservabili nel tracciato elettroencefalografico durante le crisi di assenza.

Utilizzo clinico

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Epilessia tipo assenza infantile.

L'etosuccimide è il farmaco di elezione per il trattamento delle crisi d'assenza[9], per i minori effetti collaterali rispetto all'acido valproico. Quest'ultimo deve però essere utilizzato qualora alle crisi di assenza si associno crisi tonico-clonico.[10]

Effetti avversi

[modifica | modifica wikitesto]

I più frequente effetti, dose dipendenti, sono: nausea, vomito, diarrea, letargia, vertigini, cefalea e singhiozzo. Effetti comportamentale come ansia ed agitazione psicomotoria sono rari, benché possano manifestarsi con maggiore frequenza nei soggetti con precedente disturbi psichiatrici. Effetti non dose dipendenti, rari sono orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, mielotossicita, nefrotossicità ed epatotossicità.

Stereochimica

[modifica | modifica wikitesto]

L'etosuccimide è una droga chirale, recante uno stereocentro. Terapeuticamente si adopera il racemo, la miscela 1:1 di isomeri S e R.[11]

Enantiomeri di ethosuccimide

CAS: 39122-20-8

CAS: 39122-19-5
  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 28 febbraio 2014
  2. ^ Coulter DA, Huguenard JR, Prince DA., Differential effects of petit mal anticonvulsants and convulsants on thalamic neurones: calcium current reduction., in Br J Pharmacol, vol. 100, n. 4, 1990 Aug, pp. 800-806, PMID 2169941.
  3. ^ Kostyuk PG, Molokanova EA, Pronchuk NF, Savchenko AN, Verkhratsky AN, Different action of ethosuximide on low- and high-threshold calcium currents in rat sensory neurons, in Neuroscience, vol. 51, n. 4, 1992 Dec, pp. 755-758, PMID 1336826.
  4. ^ Herrington J, Lingle CJ., Kinetic and pharmacological properties of low voltage-activated Ca2+ current in rat clonal (GH3) pituitary cells., in Neurophysiol, vol. 68, n. 1, 1992 Jul, p. 213-232, PMID 1325546.
  5. ^ Sayer RJ, Brown AM, Schwindt PC, Crill WE., Calcium currents in acutely isolated human neocortical neurons, in J Neurophysiol, vol. 69, n. 5, 1993 May, pp. 1596-1606, PMID 8389832.
  6. ^ Todorovic SM, Lingle CJ., Pharmacological properties of T-type Ca2+ current in adult rat sensory neurons: effects of anticonvulsant and anesthetic agents., in J Neurophysiol., vol. 79, n. 1, 1998 Jan, pp. 240-52, PMID 9, 425195.
  7. ^ Leresche N, Parri HR, Erdemli G, Guyon A, Turner JP, Williams SR, Asprodini E, Crunelli V., On the action of the anti-absence drug ethosuximide in the rat and cat thalamus, in J Neuroscience, vol. 18, n. 13, 1998 Jul, p. 4842-4853., PMID 9634550.
  8. ^ Gomora JC, Daud AN, Weiergräber M, Perez-Reyes E., Block of cloned human T-type calcium channels by succinimide antiepileptic drugs, in Mol Pharmacol, vol. 60, n. 5, 2001 Nov, p. 1121-32, PMID 11641441.
  9. ^ Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, pp. 513-514, ISBN 88-386-3911-6.
  10. ^ C. Loeb, E. Favale, Neurologia di Fazio Loeb, Roma, Società Editrice Universo, 2003, pp. 1188-1189, ISBN 88-87753-73-3.
  11. ^ Rote Liste Service GmbH (Hrsg.): Rote Liste 2017 – Arzneimittelverzeichnis für Deutschland (einschließlich EU-Zulassungen und bestimmter Medizinprodukte). Rote Liste Service GmbH, Frankfurt/Main, 2017, Aufl. 57, ISBN 978-3-946057-10-9, S. 182.
  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 88-386-3911-6.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.
  • British National Formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, Agenzia Italiana del Farmaco, 2007.
  • C. Loeb, E. Favale, Neurologia di Fazio Loeb, Roma, Società Editrice Universo, 2003, ISBN 88-87753-73-3.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]