Mesocco
Mesocco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Grigioni |
Regione | Moesa |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°23′24″N 9°13′48″E |
Altitudine | 769 m s.l.m. |
Superficie | 164,77[1] km² |
Abitanti | 1 323[2] (2020) |
Densità | 8,03 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Campodolcino (IT-SO), Madesimo (IT-SO), Rossa, Rheinwald, San Giacomo Filippo (IT-SO), Serravalle (TI), Soazza |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6563, 6565 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 3822 |
Targa | GR |
Nome abitanti | mesocconi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Mesocco (toponimo italiano; in tedesco Misox, desueto[3], in romancio Mesauc, desueto[3], in lombardo Mesòcch[4]) è un comune svizzero di 1 323 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Moesa.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Mesocco è il comune più settentrionale della Val Mesolcina e si estende fino al passo del San Bernardino, sulla sponda destra della Moesa; dista 31 km da Bellinzona e 84 km da Coira. Il territorio comunale comprende alcune delle cime più elevate della regione Moesa: il Pizzo Tambò (3 279 m s.l.m.), che segna il confine con Madesimo e Splügen; il Puntone dei Fraciòn (3 202 m s.l.m.) e la Cima Rossa (3 161 m s.l.m.), sul confine con Serravalle; il Piz di Pian (3 158 m s.l.m.), sul confine con Madesimo; e il Pizzo Zapport (3 152 m s.l.m.).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale cattolica dei Santi Pietro e Paolo, attestata dal 1219 e ampliata nel XVII secolo[3];
- Chiesa di San Carpoforo all'interno del castello, attestata dal VI-VII secolo[5];
- Chiesa di Santa Maria del Castello, attestata dal 1219[3][5];
- Chiesa di San Rocco, attestata dal 1538[3];
- Cappella di San Giuseppe in località Andergia, già chiesa riformata[3];
- Cappella di San Lucio in località Anzone[senza fonte];
- Cappella di San Michele in località Leso[senza fonte];
- Cappella di San Filippo in località Doira[senza fonte].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Mesocco, attestato dal 1219[5];
- Case patrizie[3]:
- Casa a Marca Superiore o di Maggiorasca[senza fonte], costruita nel 1565[3];
- Casa a Marca Inferiore, costruita forse nel 1668)[senza fonte];
- Caserma sulla strada principale, costruita nel 1500 circa)[senza fonte].
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[3]:
Abitanti censiti[6]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Mesocco ospita una delle due[senza fonte] sedi della scuola secondaria[3] Sec/Sap del Moesano; vi si trova anche una scuola dell'infanzia ed elementare[senza fonte].
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le frazioni di Mesocco sono 11[3]:
- Andergia[3]
- Anzone[senza fonte]
- Cebbia
- Crimeo[3]
- Darba[3]
- Deira[senza fonte]
- Leso[senza fonte]
- Logiano[senza fonte]
- Pian San Giacomo
- San Bernardino[7]
- San Rocco[senza fonte]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]È servito dalle uscite autostradali di Mesocco sud, Mesocco nord, Pian San Giacomo e San Bernardino, sulla A13/E43. La stazione ferroviaria omonima, capolinea della ferrovia Bellinzona-Mesocco, è in disuso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE, FR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ (DE, EN, FR, IT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2020, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 1º settembre 2021. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Cesare Santi, Mesocco, in Dizionario storico della Svizzera, 15 giugno 2015. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Aurelio Ciocco, Mesòcch e i sò sitt. Due secoli di storia dei nomi di luogo e nelle testimonianze locali, Tipo-Offset Jam, Prosìto 2012.
- ^ a b c Cesare Santi, Castello di Mesocco, in Dizionario storico della Svizzera, 16 maggio 2008. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
- ^ Cesare Santi, San Bernardino, in Dizionario storico della Svizzera, 25 gennaio 2012. URL consultato il 23 agosto 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Emilio Tagliabue, È davvero esistita la zecca di Mesocco?, in «Rivista italiana di numismatica», anno 1890, fascicolo III, Milano 1890, pp. 369–424
- Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Mesocco, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, pp. 193–204
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980
- AA. VV., Storia dei Grigioni, 3 volumi, Collana «Storia dei Grigioni», Edizioni Casagrande, Bellinzona 2000
- Cesare Santi, Famiglie originarie del Moesano o ivi immigrate, Menghini, Poschiavo 2001, pp. 157–160
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 494–497
- Ambrosioni, Preghiere di pietra: Aurelio Gonzato e la Via Crucis di Mesocco, 1995
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mesocco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Santi, Mesocco, in Dizionario storico della Svizzera, 15 giugno 2015. URL consultato il 23 agosto 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235905414 · GND (DE) 4038784-7 · BNF (FR) cb121007863 (data) |
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