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La strada per El Dorado

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La strada per El Dorado
Miguel, Chel e Tulio con dietro il cavallo Altivo in una scena del film
Titolo originaleThe Road to El Dorado
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2000
Durata86 min
Rapporto1,85:1
Genereanimazione, avventura, commedia, fantastico, musicale
RegiaDon Paul, Bibo Bergeron
SceneggiaturaTed Elliott, Terry Rossio
ProduttoreBrooke Breton, Bonne Radford
Produttore esecutivoJeffrey Katzenberg
Casa di produzioneDreamWorks Animation
Distribuzione in italianoUnited International Pictures
MontaggioJohn Carnochan, Dan Molina (sup.), Vicki Hiatt
Effetti specialiStephen Wood, Bud Myrick
Musichecolonna sonora di Hans Zimmer, John Powell
canzoni di Elton John, Tim Rice
ScenografiaChristian Schellewald, Lorenzo E. Martinez, Damon O'Beirne
StoryboardRonnie del Carmen, Jeff Snow
Art directorRaymond Zibach, Paul Lasaine, Wendell Luebbe
Character designCarlos Grangel, Nico Marlet, Tony Siruno
AnimatoriJames Baxter, William Salazar, David Brewster, Serguei Kouchnerov, Bob Scott, Rodolphe Guenoden, Kathy Zielinski, Frans Vischer, Kristof Serrand, Sylvain Deboissy, Nico Marlet, Patrick Mate, Erik C. Schmidt
SfondiKevin Turcotte
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

La strada per El Dorado (The Road to El Dorado) è un film d'animazione del 2000 diretto da Bibo Bergeron e Don Paul (e da Will Finn e David Silverman per alcune sequenze), terzo lungometraggio prodotto dalla DreamWorks Animation.

Distribuito dalla DreamWorks Pictures nei cinema statunitensi il 31 marzo 2000 e italiani il 13 ottobre 2000, è il secondo film in animazione tradizionale fatto dalla DreamWorks. Ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica cinematografica e fu un fiasco al botteghino, incassando $ 76 milioni in tutto il mondo contro un budget di produzione di circa $ 96 milioni. Tuttavia, la colonna sonora del film di Hans Zimmer è stata elogiata e ha vinto il Critics' Choice Movie Award nel 2001 (insieme a Il gladiatore).[1] Nonostante la sua accoglienza iniziale, negli anni successivi è diventato un film di culto.[2][3]

Nella Siviglia del 1519, i truffatori Tulio e Miguel vincono grosse somme di denaro scommettendo con dei dadi truccati. Un giorno, giocando e riuscendo a battere un marinaio di nome Zaragoza, Tulio e Miguel entrano in possesso di una mappa che indicherebbe la leggendaria città d'oro del Nuovo Mondo, El Dorado. Ma subito dopo aver ottenuto la mappa, il loro inganno viene scoperto e nella fuga, i due finiscono accidentalmente nel recinto di un toro e poi vengono clandestinamente imbarcati su una nave diretta verso il Messico, il cui capitano, lo spietato e crudele conquistador spagnolo Hernán Cortés, li fa imprigionare. Alcuni giorni dopo, i due amici architettano un piano per poter fuggire. Una notte, mentre Cortés e i suoi uomini dormono, Tulio e Miguel salgono a bordo di una scialuppa di salvataggio assieme ad Altivo, il cavallo di Cortés. Mentre insegue una mela, Altivo finisce fuoribordo cadendo in mare. I due uomini lo salvano e lo accolgono a bordo, perdendo però nell'operazione tutti i viveri.

Dopo una tempesta, il gruppo si ritrova sulle coste del Nuovo Mondo e, seguendo le indicazioni della mappa, riesce a raggiungere El Dorado, dove Tulio e Miguel vengono scambiati per gli dei fondatori della città e quindi benevolmente accolti e venerati. Allo stesso tempo però Tulio e Miguel dovranno provare i loro poteri divini al sanguinario sacerdote Tzekel-Kan, che spera di servirsi del loro arrivo per poter ottenere il totale controllo sulla popolazione locale. Una giovane donna nativa di nome Chel scopre che Tulio e Miguel vogliono truffare la sua gente, ma promette di tenere il segreto e aiutarli se la porteranno con loro quando lasceranno la città.

Tulio e Miguel incaricano il gran capo Tannabok di costruire per loro una barca per lasciare la città con i doni in oro che hanno ricevuto, con la scusa che siano necessari nell'altro mondo. Nel frattempo, Tzekel-Kan decide di dare il via all'era del giaguaro, nella quale tutti sono obbligati a rispettare dure imposizioni e praticare sacrifici umani. Chel si avvicina romanticamente a Tulio mentre Miguel esplora la città, apprezzando la vita pacifica dei cittadini; quando Tzekel-Kan vede Miguel giocare a palla con i bambini, insiste che gli "dei" dimostrino il loro potere contro i migliori giocatori della città. Il sacerdote coinvolge Tulio e Miguel in una partita al gioco della pelota, nella quale stanno per perdere miseramente, ma Chel sostituisce la palla con un armadillo, permettendo loro di vincere. Dopo la partita, Miguel proibisce a Tzekel-Kan di sacrificare la squadra perdente, facendo ristabilire la pace nella città, con la cacciata del sacerdote. Quest'ultimo però si accorge che durante il gioco Miguel si è ferito sul capo, comprendendo la sua natura umana e così prepara la propria vendetta.

Intanto, tra Tulio e Chel c'è un amore reciproco e Miguel, che è stato messo da parte, ascolta una conversazione tra i due in cui essi progettano di tenere quasi tutto l'oro per loro. Deluso dal comportamento dell'amico di una vita e sempre più affascinato da El Dorado e dalle sue tradizioni, Miguel decide di restare piuttosto che tornare in Spagna con Tulio.

Nel frattempo però, con una potente magia, Tzekel-Kan scatena per la città un gigantesco giaguaro di pietra incaricato di trovare e uccidere i due falsi dei. Tulio e Miguel però non si arrendono e mettendo da parte i propri contrasti, riescono a sconfiggere la bestia facendola precipitare assieme al sacerdote in un mulinello ritenuto l'ingresso per Xibalba, il mondo degli spiriti. Tzekel-Kan sopravvive e viene ritrovato da Cortés impegnato a seguire le tracce che Miguel, Tulio e Altivo si erano lasciati alle spalle. Riconoscendo il conquistador spagnolo come il dio delle sue profezie, Tzekel-Kan accetta di condurlo a El Dorado.

Le vedette della città annunciano l'arrivo dell'esercito di Cortés e Tulio e Miguel si rendono conto che Cortés si sta avvicinando, minacciando di invadere e distruggere la città. Tulio suggerisce di usare la barca completata per farla schiantare contro i pilastri della grotta sotto la cascata, che è l'unico collegamento con il mondo esterno, facendola franare. Il piano è far crollare le colonne sulla scia della barca per darle maggiore velocità, ma Tulio ha difficoltà a preparare la vela della barca e una colonna rischia di schiacciarli. Miguel e Altivo saltano sulla barca per spiegare la vela, consentendo la buona riuscita del piano, ma perdendo la possibilità di rimanere per sempre a El Dorado. I protagonisti attraversano a tutta velocità il canale e poi fanno schiantare la barca di traverso alla fine della grotta, provocando il crollo che blocca l'ingresso. I due soci si riappacificano e assistono alla sconfitta di Tzekel-Kan che, venendo ritenuto un bugiardo da Cortés, viene imprigionato e ridotto in schiavitù. Tulio e Miguel, seppur delusi per aver perso il loro tesoro, sanno che El Dorado è al sicuro e così insieme a Chel e Altivo partono per una nuova avventura.

  • Tulio: protagonista del film, è un truffatore amico di Miguel. È la mente del duo, intrigante, strategico, logico ed equilibrato. Nei momenti difficili, è solitamente quello che escogita idee intelligenti. A differenza di Miguel, fa del suo meglio per rimanere realistico in ogni situazione per stare fuori dai guai, sebbene spesso diventa ansioso e pensa troppo alle cose. Inizialmente è più interessato alla ricchezza e alla fama che all'avventura, ma in realtà ha un buon cuore, e dimostra di innamorarsi in maniera sincera di Chel, la ragazza che i due incontrano sulla strada per El Dorado. Alla fine Tulio si dimostra disposto anche a rinunciare al suo oro per proteggere i cittadini di El Dorado da Hernán Cortés e il suo esercito.
  • Miguel: coprotagonista del film, è un truffatore amico di Tulio. E' uno spirito libero, sognatore, amante dell'avventura e del divertimento, ma anche ingenuo, impulsivo ed estroverso al contrario di Tulio. È lui, dopo aver vinto la mappa al gioco, a convincere l'amico a intraprendere la ricerca di El Dorado, mentre quest'ultimo avrebbe preferito non rischiare il proprio denaro per una mappa. Sebbene sia un po' immaturo, Miguel ha anche un forte senso della giustizia e un'anima empatica, come si vede quando cerca di salvare i cittadini di El Dorado bandendo Tzekal-Kan.
  • Chel: è una bellissima ragazza di El Dorado, ma implicitamente orfana e di classe umile (a differenza di molti abitanti, non aveva nessun gioiello d'oro fino a quando Tulio non le regala due orecchini d'oro). Insoddisfatta della sua vita nella città d'oro, vuole uscire ed avere una vita migliore. È astuta, intelligente, avventurosa, giocosa e una truffatrice naturale, proprio come Tulio e Miguel e preferisce fare le cose senza alcun piano prestabilito in mente. Sebbene sia un po' manipolatrice e provocante, ha anche un lato premuroso e lo dimostra quando è con i bambini e gli animali. Grazie alla sua conoscenza locale, diventa socia di Miguel e Tulio nel loro piano di portar via l'oro dalla città, facendo credere al gran sacerdote di essere una servitrice degli dei. Si innamora profondamente di Tulio venendo ricambiata.
  • Altivo: inizialmente il cavallo da guerra di Cortés, golosissimo di mele, e si unisce a Tulio e Miguel dopo essere caduto dalla sua nave. Si dimostra disciplinato, attento, intelligente, fedele e temerario, e a El Dorado riceve i dovuti onori in quanto destriero degli dei. Nonostante la barca su cui si trovava l'oro vada perduta alla fine del film, gli rimangono dei ferri d'oro alle zampe. Considererebbe Tulio, Miguel e persino Cielo i suoi migliori amici.
  • Bibo: è un armadillo che incontra il gruppo nella foresta e si unisce a loro, evidentemente perché Miguel lo ha salvato da un serpente durante il loro viaggio senza farci caso; un po' per ripagarli, li aiuta a vincere nel gioco della palla sostituendosi all'oggetto di gioco. Il nome "Bibo" non è mai detto esplicitamente, ma nel videogioco ufficiale del film l'armadillo viene chiamato così da Tulio. È sempre a caccia di farfalle di cui va particolarmente ghiotto.
  • Tzekel-Kan: principale antagonista del film, è il sommo sacerdote di El Dorado. Essendo un religioso fanatico e crudele, crede fermamente alle profezie riguardo all'arrivo degli dei che purificheranno la città ed è ossessionato da sacrifici umani e riti magici. Ma dopo aver compreso che Tulio e Miguel sono dei comuni mortali, decide di vendicarsi di loro scatenando un giaguaro di pietra gigante posseduto da lui; finisce però dentro il mulinello d'acqua che conduce a Xibalba. Sopravvissuto al disastro, egli diventa la guida dell'esercito spagnolo, ma dopo averli condotti verso il passaggio, che si rivela privo di accesso, viene fatto prigioniero per ordine di Cortés.
  • Capo Tannabok: è lo scettico ma gentile capo di El Dorado, ed è molto amato dal suo popolo. Cerca di ottenere maggiore visibilità davanti agli "dei" proprio per frenare l'indole sanguinaria del sacerdote Tzekel-Kan suo rivale, ma tratta Miguel e Tulio con gentilezza, ospitalità e amicizia, talvolta dando l'impressione di non credere affatto alla loro divinità. Nonostante la sua grossa mole risulta essere incredibilmente forte.
  • Hernán Cortés: antagonista secondario e antieroe del film, è un conquistador spagnolo, capo della spedizione alla ricerca degli imperi del Nuovo Mondo da conquistare, e le sue mire cadono su El Dorado. E' un uomo ambizioso, spietato e pratico, che non si fa problemi a punire i clandestini come Tulio e Miguel e non sopporta con leggerezza gli sciocchi. E' implicito che sia assetato di sangue e disprezzi i popoli tribali. Dopo essere sbarcato in America Centrale, inizia a seguire le tracce di Miguel e Tulio per trovare l'oro. Alla fine trova Tzekel-Kan e prima lo utilizzerà come informatore, ma poi, non riuscendo a trovare El Dorado, lo riduce in schiavitù.
  • Generale: è il fedele assistente di Tzekel-Kan e capo delle guardie di El Dorado. Dal fisico possente, con una cicatrice sull'occhio ed un copricapo dalla testa di giaguaro, alla fine viene usato come "ingrediente" per la diabolica stregoneria di Tzekel-Kan, che lo getta dentro il fosso contenente l'intruglio necessario al rito. Non sembra essere molto sveglio e intelligente, visto che segue ciecamente ogni comando del suo padrone senza mai lamentarsi o protestare.
  • Zaragoza: è uno degli uomini di Cortés nonché colui che scommette la mappa per El Dorado contro i soldi vinti in precedenza da Miguel e Tulio. È sempre lui a rendersi conto che il duo l'ha imbrogliato con dei dadi truccati.

La creazione di questo film fu una sfida per lo studio perché la DreamWorks aveva destinato molti dei suoi sforzi creativi nel precedente film d'animazione, Giuseppe - Il re dei sogni uscito nello stesso anno.

I realizzatori dell'ambientazione iniziarono due spedizioni di ricerca nella penisola dello Yucatán, in Messico: le spedizioni vennero condotte dal dottor John Pohl, il consulente storico del film, un archeologo del Fowler Museum of Cultural History della UCLA, nonché stimata autorità nel campo delle civiltà precolombiane. Avendo effettuato un dottorato comparato in archeologia e produzione cinematografica, il dottor Pohl era altamente qualificato per guidare i realizzatori nella loro ricerca di autenticità e fedeltà rispetto alle civiltà che popolavano un tempo l'attuale Messico e il centro America. Si trattava prevalentemente di popolazioni Maya[4]. Tra l'altro nel film vi sono chiari riferimenti al testo sacro Maya, il Popol Vuh, come il gioco della palla, il sacerdote giaguaro e il dio Xibalba, che vive sottoterra. Nonostante questi elementi ci facciano pensare che la popolazione abitante El Dorado (una vera riproduzione della capitale dell'impero azteco Tenochtitlán, espugnata da Hernán Cortés nel 1521) siano Maya, tale Impero cadde nel 987 d.C. per motivi non chiari, e quindi secoli prima della scoperta dell'America.

Il produttore esecutivo Jeffrey Katzenberg svela che i due protagonisti trovano le loro origini nei personaggi marginali, che spesso rubano la scena con le loro buffe trovate, caratteristici di quasi tutti i grandi film d'animazione. I realizzatori aggiungono che Tulio e Miguel si ispirano anche ai classici road movie di Bob Hope e Bing Crosby e ad altri celebri film sulle "strane coppie" di quegli anni.

Colonna sonora

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Lo stesso argomento in dettaglio: The Road to Eldorado Soundtrack.

Nella versione originale, la colonna sonora del film è stata composta da Elton John. In italiano è stata cantata da Agostino Penna. È stata pubblicata su etichetta DreamWorks Records.

Distribuzione

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Il film è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 31 marzo 2000, mentre in quelle italiane il 13 ottobre. La prima delle sue trasmissioni televisive in Italia è stata su Italia 1 il 27 settembre 2003[5].

Il film ha incassato 12,9 milioni di dollari nel suo primo weekend, classificandosi al secondo posto dietro Erin Brockovich - Forte come la verità. Il film ha finito la sua uscita il 29 giugno 2000, dopo aver guadagnato $ 50,9 milioni negli Stati Uniti e in Canada e $ 25,5 milioni all'estero per un totale mondiale di $ 76,4 milioni. Sulla base del suo totale lordo, La strada per El Dorado è stato un flop al botteghino, incapace di recuperare il suo budget di 95 milioni di dollari[6], il che lo rende il secondo peggior flop economico della DreamWorks Animation. Questo primato appartiene a Sinbad - La leggenda dei sette mari, con un incasso di soli 26,5 milioni di dollari di fronte a un budget di quasi 60 milioni.

Su Rotten Tomatoes, il film ha un indice di approvazione del 49% basato su 106 recensioni e una valutazione media di 6,6/10. Il consenso critico del sito recita: "La storia prevedibile e i personaggi deboli rendono il film piatto."[7] Su Metacritic, il film ha un punteggio di 51/100 basato su 29 critici, indicando "recensioni contrastanti o nella media".[8] Il pubblico intervistato da CinemaScore ha assegnato al film "B+" come voto medio.

A differenza di molti film della Dreamworks, in questo caso il pubblico apprezzò molto il film, al contrario della critica.

In una recensione per il Chicago Tribune, Michael Wilmington ha riassunto che "Questo film è divertente da guardare in modi che i cartoni più recenti non sono. È anche più adulto, sebbene abbia la stessa sensualità da cartone animato dei film originali. È un film vivace, anche se non per tutti i gusti. La colonna sonora di John-Rice non è così efficace come Il re leone. La sceneggiatura, sebbene intelligente, spesso sembra troppo carina e appariscente, non abbastanza emotiva."[9] Lo storico dell'animazione Charles Solomon ha osservato la mancanza di sviluppo dei personaggi, scrivendo "Tulio e Miguel si muovono bene, ma gli animatori sembrano non avere idea di chi è chi più di quanto non ne abbia il pubblico. Kevin Kline e Kenneth Branagh forniscono le voci, ma i personaggi dicono e fanno cose simili in modi simili. Chi può distinguerli?"[10]. Paul Clinton della CNN ha scritto:" L'animazione non è entusiasmante e non porta nulla di nuovo al tavolo della magia dell'animazione", lodando le canzoni di Elton John e Tim Rice, ma notando la trama debole.[11] Roger Ebert, del Chicago Sun-Times, ha dato al film tre stelle su quattro e ha commentato che "sebbene non sia stravagante come Z la formica o adulto come Il principe d'Egitto, è brillante e ha una buona energia, e i tipi di parentesi argute che intrattengono gli adulti ai margini della roba per i bambini."[12].

Le organizzazioni per i diritti degli indigeni hanno criticato il film per i suoi temi sessisti e razzisti e per la sua mancanza di sensibilità storica. Olin Tezcatlipoca, direttore del Movimento Mexica,[13] ha sostenuto che il film descrive Cielo come un giocattolo sessuale per i due protagonisti spagnoli, e che la rappresentazione di loro come salvatori dalle barbarie dei sacrifici umani nella cultura azteca e dal collaborazionismo indigeno con Cortés "non ha rispetto per la storia."[14]

Negli anni successivi, Jason Schwartz di Geeks ha definito il film "una gemma nascosta", elogiando le canzoni di Elton John, la colonna sonora di Hans Zimmer e la caratterizzazione di Tulio e Miguel, scrivendo che i protagonisti "si affrontano a vicenda senza sforzo. Non solo l'umorismo tra i due scorre bene, ma la loro amicizia è genuina."[15] Anche Petrana Radulovic di Polygon ha elogiato Tulio e Miguel, le scene esilaranti e i dialoghi.[16] Anche Cielo è accolta positivamente per il suo aspetto e la sua personalità, trovandosi al 15° posto dei 25 personaggi femminili animati più affascinanti secondo un sondaggio del pubblico su IMDb.[17]

Riconoscimenti

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Lo stesso argomento in dettaglio: Oro e gloria: La strada per El Dorado.

Dal film venne tratto un videogioco intitolato Oro e gloria: La strada per El Dorado. Le versioni per PC e PlayStation furono sviluppate da Revolution Software, e propongono le tipiche modalità di gioco di un'avventura grafica[18]; la versione per Game Boy Color, sviluppata da Planet Interactive, è invece un videogioco a piattaforme. Tutte le versioni sono state pubblicate da Ubisoft.

Per il suo diciassettesimo anniversario, nel 2017, venne rivelato che La strada per El Dorado avrebbe dovuto avere una serie di sequel tanti quanti i film di Shrek, con il ritorno di Tulio, Miguel, Chel e Altivo in nuove avventure. Tuttavia il film non raggiunse il risultato sperato quando uscì al botteghino negli Stati Uniti e così i sequel in programma vennero cancellati.[19]

  1. ^ (EN) Armstrong, Mark, Broadcast Critics Eat Crowe, su E!, 19 dicembre 2000. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  2. ^ (EN) The Road to El Dorado: How the Box-Office Bomb Became a Cult Classic, su CBR.com. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  3. ^ (EN) Radulovic, Petrana, The Road to El Dorado survived bad reviews, financial failure, and shitposting, su Polygon, 1º aprile 2020. URL consultato il 25 febbraio 2024.
  4. ^ The Road To Eldorado - scheda, su Elton John - Bad Side Of The Moon. URL consultato il 5 aprile 2018.
  5. ^ 06) Italia 1 [collegamento interrotto], su Alessandria Digitale. URL consultato il 5 aprile 2018.
  6. ^ (EN) The Road to El Dorado, su Box Office Mojo. URL consultato il 26 agosto 2024.
  7. ^ (EN) The Road to El Dorado, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 26 agosto 2024.
  8. ^ (EN) The Road to El Dorado, su Metacritic.
  9. ^ (EN) La strada per El Dorado, su chicagotribune.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  10. ^ (EN) Per una buona animazione, è sempre una questione di personaggi: La strada per El Dorado, su latimes.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  11. ^ (EN) Recensione: Un pochino d'oro in questo "El Dorado", su edition.cnn.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  12. ^ (EN) La strada per El Dorado: recensione, su rogerebert.com. URL consultato il 4 novembre 2020.
  13. ^ Il Movimento Mexica è un'organizzazione educativa per i diritti degli indigeni con sede a Los Angeles, in California, che ha come obiettivo finale unire i nativi messicani e amerindi per annullare il colonialismo e la mentalità coloniale anti-indigena imposta al popolo latinoamericano da parte di popoli europei.
  14. ^ (EN) Tezcatlipoca, Olin, ‘Road to El Dorado’ Has No Respect for History, su Los Angeles Times, 10 aprile 2000.
  15. ^ (EN) Schwartz, Jason, A Closer Look at The Road to El Dorado, su Geeks.
  16. ^ (EN) The Road to El Dorado survived bad reviews, financial failure, and shitposting, su Polygon, 1º aprile 2020.
  17. ^ (EN) Hottest Animated Female Character, su IMDb.
  18. ^ Anteprima Gold and Glory: The Road to El Dorado, su Gamesurf, 9 agosto 2000, p. 1. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  19. ^ Valentina Albora, La Strada per El Dorado compie 17 anni: 5 curiosità sul film DreamWorks, su Talky! Movie, 31 marzo 2017. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2018).

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Collegamenti esterni

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