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Inquisitore generale

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Ritratto di Tomás de Torquemada, primo inquisitore generale di Spagna.
Lo stesso argomento in dettaglio: Inquisizione.

L'Inquisitore generale o Grande inquisitore (in latino: Inquisitor generalis) è il capo supremo di un'inquisizione. Il più celebre inquisitore generale è stato probabilmente il domenicano spagnolo Tomás de Torquemada, che fu a capo dell'inquisizione spagnola dal 1483 al 1492.

Elenco degli inquisitori generali di Spagna

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Lo stesso argomento in dettaglio: Inquisizione spagnola.

Le seguenti personalità assunsero l'incarico di inquisitori generali di Spagna tra il 1483 e il 1820:

Ferdinando II d'Aragona divide l'Inquisizione creando due organi distinti nei regni Castiglia e Aragona. Tale situazione permarrà sino al 1518.

Abolizione dell'Inquisizione nella Spagna napoleonica per mezzo dei cosiddetti Decreti di Chamartín del 4 dicembre 1808. L'Inquisizione venne ripristinata nel luglio del 1814 da Ferdinando VII di Spagna.

Abolizione dell'Inquisizione durante il Triennio liberale spagnolo. In seguito al ripristino dell'assolutismo Ferdinando VII di Spagna non ristabilisce formalmente l'Inquisizione, al posto della quale operano in alcune diocesi le cosiddette Juntas de Fe. L'Inquisizione viene definitivamente abolita con il real decreto del 15 luglio 1834 proposto dal presidente del consiglio dei ministri Francisco Martínez de la Rosa e firmato dalla reggente Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie.

Nella cultura di massa

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"Il grande inquisitore" è anche il titolo dato a un capitolo del romanzo I fratelli Karamazov, opera letteraria dello scrittore e filosofo russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Il personaggio centrale del capitolo è un inquisitore generale che arresta Gesù.

  • Joaquín Pérez Villanueva e Bartolomé Escandell Bonet: "Historia de la Inquisición en España y América. I: El conocimiento científico y el proceso histórico de la Institución (1478-1834)". Madrid, Biblioteca de Autores Cristianos, 1984. ISBN 84-2201-158-1

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