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Gran Premio del Brasile 2018

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Brasile (bandiera) Gran Premio del Brasile 2018
996º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 20 di 21 del Campionato 2018
Data 11 novembre 2018
Nome ufficiale XLVII Grande Prêmio Heineken do Brasil
Luogo Circuito di Interlagos
Percorso 4,309 km / 2,677 US mi
Pista permanente
Distanza 71 giri, 305,909 km/ 190,083 US mi
Clima Parzialmente nuvoloso
Risultati
Pole position Giro più veloce
Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas
Mercedes in 1'07"281 Mercedes in 1'10"540
(nel giro 65)
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton
Mercedes
2. Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen
Red Bull Racing-TAG Heuer
3. Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen
Ferrari

Il Gran Premio del Brasile 2018 si è disputato domenica 11 novembre 2018 sul circuito di Interlagos, a San Paolo del Brasile, quale ventesima prova della stagione 2018 del campionato mondiale di Formula 1. La gara è stata vinta dal britannico Lewis Hamilton su Mercedes, al suo settantaduesimo successo nel mondiale. Hamilton ha preceduto all'arrivo l'olandese Max Verstappen su Red Bull Racing-TAG Heuer ed il finlandese Kimi Räikkönen su Ferrari.

Con questi risultati la Mercedes si è aggiudicata per la quinta volta consecutiva il mondiale costruttori.[1]

Sviluppi futuri

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Viene annunciato che, dal 2020, il campionato farà tappa, per la prima volta, in Vietnam, su un circuito disegnato sulle strade della capitale Hanoi.[2]

Analisi per il campionato costruttori

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La Mercedes guida il campionato riservato ai costruttori, con 55 punti di vantaggio sulla Ferrari. La casa tedesca può vincere il suo quinto titolo costruttori se non perde più di 12 punti rispetto alla scuderia italiana. Lewis Hamilton si è già aggiudicato il titolo riservato ai piloti e il trofeo Pole FIA.

Aspetti tecnici

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Per questa gara la Pirelli, fornitrice unica degli pneumatici, porta gomme di mescola supermorbida, morbida e media.[3]

La Federazione indica due zone per l'attivazione del DRS: la prima zona è fissata sulla Reta Oposta (tra le curve 3 e 4), con rilevazione del distacco fra piloti posto alla S do Senna (curva 2); l'altra zona è posta sul rettilineo d'arrivo e il detection point è stabilito dopo la curva 13.[4]

In attesa che la FIA decida, in via definitiva, sulla legalità dei cerchi forati, la Mercedes decide di non proporre questa soluzione nemmeno in questa gara.[5]

La Federazione introduce, da questa gara, un sistema di valutazione della gravità degli incidenti. Il sistema si basa su un controllo telemetrico della monoposto, che invia autonomamente i dati alla direzione di gara.[6]

Sulla Red Bull Racing di Daniel Ricciardo viene sostituito il turbo. Ciò comporta una penalizzazione di cinque posizioni in griglia di partenza. La rottura è avvenuta al momento del ritiro del pilota australiano nel precedente Gran Premio del Messico, quando, a causa delle fiamme che si stavano propagando dalla power unit, un commissario di pista utilizzò l'estintore; la schiuma danneggiò irreparabilmente la componente poi sostituita.[7]

Aspetti sportivi

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Daniel Ricciardo, al termine del Gran Premio del Messico, aveva ipotizzato di non partecipare alle ultime due gare della stagione con la Red Bull Racing, deluso dalle prestazioni della monoposto. L'australiano ha successivamente confermato la sua partecipazione.[8]

L'ex pilota di F1 Emanuele Pirro è nominato quale commissario aggiunto per la gara. L'italiano ha svolto in passato, in diverse occasioni, tale funzione, l'ultima al Gran Premio di Russia.

Nicholas Latifi ha preso il posto di Sergio Pérez alla Force India, Lando Norris quello di Fernando Alonso alla McLaren e Antonio Giovinazzi quello di Marcus Ericsson alla Sauber, nel corso della prima sessione di prove libere del venerdì.[9]

Max Verstappen è risultato il più rapido della prima sessione di prove. Il pilota della Red Bull Racing ha preceduto per pochi millesimi sia Sebastian Vettel che Lewis Hamilton. Quest'ultimo ha preferito scaldare le gomme supersoft per due giri, avendo una vettura che presenta una certa difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici. I tre compagni di scuderia dei primi tre sono risultati più staccati dal tempo dell'olandese, con Ricciardo, quarto, staccato di quasi quattro decimi dal tempo del suo compagno di team. Kimi Räikkönen ha preferito concentrarsi sull'uso delle gomme soft, mentre Valtteri Bottas ha avuto dei problemi tecnici alla power unit.[9]

Nella seconda sessione i primi due posti della classifica dei tempi sono monopolizzati dai due piloti della Mercedes, con Bottas che batte per soli tre millesimi Hamilton. Anche Vettel, terzo, è separato di pochi millesimi dal tempo del primo; il tedesco della Ferrari si è maggiormente impegnato nella ricerca del miglior settaggio per la gara. Al quarto e quinto posto si sono posizionate le Red Bull (con Verstappen non perfetto nel suo tentativo veloce), mentre Räikkönen ha chiuso col sesto tempo. Nelle tre posizioni successive si sono piazzati altri piloti su vetture motorizzate dalla Ferrari.

La sessione è stata interrotta, dopo circa dieci minuti dall'inizio, per un'uscita di pista di Nico Hülkenberg alla curva 13. Il tedesco, arrivato lungo, ha fatto strisciare il fondo della sua Renault sul cordolo della curva, perdendo così il controllo della monoposto.[10] Al termine della prima giornata di prove libere la Force India decide di sostituire il cambio sulla vettura di Esteban Ocon, che così verrà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza.[11]

Nella sessione del sabato mattina Vettel ottiene il nuovo record del tracciato, in 1'07"948, essendo anche l'unico pilota a scendere sotto il minuto e 8 secondi sul giro. Dietro al tedesco si sono classificate le due Mercedes, con Hamilton che ha anche subito dei problemi nel condotto dell'olio del motore. Le vetture tedesche hanno un maggior carico aerodinamico rispetto a quelle italiane, e presentano uno sfogo d'aria per il motore sulla pinna del cofano. Al quarto posto ha chiuso Kimi Räikkönen, che ha preceduto le due Red Bull.[12]

Nella prima sessione del venerdì[13] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-TAG Heuer 1'09"011 16
2 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'09"060 +0"049 20
3 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'09"107 +0"096 28

Nella seconda sessione del venerdì[14] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 1'08"846 48
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'08"849 +0"003 43
3 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'08"919 +0"073 42

Nella sessione del sabato mattina[15] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'07"948 17
2 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'08"165 +0"217 15
3 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 1'08"465 +0"517 23

Nella prima fase delle qualifiche si pone al comando Max Verstappen, davanti alle due Ferrari, accreditate dello stesso tempo, che precedono, a loro volta, le due Mercedes. Dopo pochi minuti, però, la pioggia fa la sua apparizione sul tracciato brasiliano. Charles Leclerc va in testa coda, ma sa anche cogliere l'ottavo tempo, mentre Kevin Magnussen è capace di scalare quinto, davanti a Daniel Ricciardo. La pioggia rimane ai bordi della zona in cui sorge il circuito; vi sono comunque degli errori di guida per Stoffel Vandoorne e Carlos Sainz Jr.. Al termine della Q1 sono eliminati Sainz Jr., Brendon Hartley, Fernando Alonso, Lance Stroll e Vandoorne.

La minaccia della pioggia è ancora presente in Q2, coi piloti che optano per le supersoft eccetto Raikkonen che monta gomme soft: la scelta delle gomme in questa fase determina anche il tipo di mescola da utilizzare alla partenza della gara, per cui anche Vettel rientra ai box per passare alla gomme soft. Dopo il miglior tempo di Marcus Ericsson, si porta al comando Verstappen, prima che Valtteri Bottas faccia segnare il nuovo record della pista. Le due Ferrari scalano al secondo e quarto posto, con Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen rispettivamente, mentre le due Red Bull provano a seguire la strategia delle Ferrari fermandosi ai box e facendo un nuovo tentativo cronometrato con gomme soft, ma non riescono a migliorare il tempo già fatto segnare in precedenza con le supersoft. Hamilton rischia un incidente con Sirotkin, che successivamente viene in parte rallentato anche da Bottas. I commissari decidono di non prendere provvedimenti nei confronti del pilota britannico. Nel corso della sessione Vettel, rientrato ai box per il cambio gomme, viene chiamato alla verifica del peso da parte dei commissari. La chiamata arriva in una fase concitata delle qualifiche, in cui il tedesco si trova ancora senza alcun tempo cronometrato e con la minaccia incombente della pioggia: nel tentativo di velocizzare le operazioni, il pilota non rispetta la procedura prevista, abbatte il birillo che impone la fermata prima della pesa e riavvia poi la vettura, al termine dell'operazione, senza essere spinto dai commissari. Per tale comportamento è sanzionato con una multa da 25 000 euro.[16]

Prima che la pioggia renda impossibile abbassare ancora i tempi, Magnussen è capace di migliorare il suo tempo, senza però poter scalare nella top 10. Al contrario, Leclerc prova un ultimo tentativo e riesce a portare la sua Sauber in 8ª posizione. Le Mercedes e le Red Bull, non potendo più far segnare tempi con gomme soft, dovranno partire con gomme supersoft. Non ammessi alla fase finale sono Magnussen, le due Force India, Nico Hülkenberg e Sirotkin.

In Q3 i primi tempi di riferimento sono fatti segnare dalle due Sauber, battuti da Räikkönen e poi da Vettel. Bottas è capace di posizionarsi tra le due Ferrari, prima che il compagno di team, Hamilton, faccia segnare il miglior tempo. L'inglese è il solo che si migliora col secondo tentativo, conquistando l'ottantaduesima pole position nel mondiale. Per la Mercedes è la centesima partenza al palo come costruttore.[17][18]

Nella sessione di qualifica[19] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 1'08"464 1'07"795 1'07"281 1
2 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 1'08"452 1'07"776 1'07"374 2
3 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 1'08"492 1'07"727 1'07"441 3
4 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 1'08"452 1'08"028 1'07"456 4
5 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-TAG Heuer 1'08"205 1'08"017 1'07"778 5
6 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-TAG Heuer 1'08"544 1'08"055 1'07"780 11[7]
7 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'08"754 1'08"579 1'08"296 6
8 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 1'08"667 1'08"335 1'08"492 7
9 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 1'08"735 1'08"239 1'08"517 8
10 10 Francia (bandiera) Pierre Gasly Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 1'09"046 1'08"616 1'09"029 9
11 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 1'08"474 1'08"659 N.D. 10
12 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez Regno Unito (bandiera) Force India-Mercedes 1'09"217 1'08"741 N.D. 12
13 31 Francia (bandiera) Esteban Ocon Regno Unito (bandiera) Force India-Mercedes 1'09"264 1'08"770 N.D. 18[11]
14 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg Francia (bandiera) Renault 1'09"009 1'08"834 N.D. 13
15 35 Russia (bandiera) Sergej Sirotkin Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'09"259 1'10"381 N.D. 14
16 55 Spagna (bandiera) Carlos Sainz Jr. Francia (bandiera) Renault 1'09"269 N.D. N.D. 15
17 28 Nuova Zelanda (bandiera) Brendon Hartley Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 1'09"280 N.D. N.D. 16
18 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 1'09"402 N.D. N.D. 17
19 18 Canada (bandiera) Lance Stroll Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 1'09"441 N.D. N.D. 19
20 2 Belgio (bandiera) Stoffel Vandoorne Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 1'09"601 N.D. N.D. 20
Tempo limite 107%: 1'12"979

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

Lewis Hamilton mantiene il comando della gara al via, davanti al compagno di scuderia Valtteri Bottas, che precede i due piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen, che si difende dall'attacco di Max Verstappen. L'olandese della Red Bull sorpassa i due piloti della scuderia italiana tra il secondo e il terzo giro, sfruttando la maggior velocità delle gomme supersoft, rispetto alle soft montate dai ferraristi. Al quarto giro Vettel è autore di un errore di guida che consente anche a Räikkönen di passarlo.

Al giro 5 Daniel Ricciardo, partito undicesimo, è già sesto, dopo il sorpasso a Charles Leclerc; Verstappen prosegue la sua rimonta e si piazza al secondo posto, dopo aver sorpassato Bottas al nono passaggio. Il pilota della Mercedes deve difendersi dagli attacchi del connazionale Räikkönen, riuscendoci fino al cambio gomme, al giro 18; Bottas passa alle mescole medie. Il giro seguente anche Hamilton si ferma ai box per montare, anch'egli, gomme di mescola media.

Al comando si ritrova Verstappen, davanti alle due Ferrari, poi Ricciardo, Leclerc e Hamilton. Al ventitreesimo giro il neocampione del mondo passa il monegasco, alla S do Senna. Vettel attende il giro 27 per montare gomme medie: il tedesco rientra in gara nono. Al ventinovesimo giro Bottas passa Romain Grosjean per il sesto posto. Grosjean e il compagno di team Kevin Magnussen sono passati anche da Vettel.

Räikkönen effettua la sosta al trentunesimo giro, tornando in pista settimo, dietro a Vettel. Il tedesco, incapace di passare Bottas, cede poi la posizione al compagno di team. Al trentacinquesimo giro Verstappen effettua il suo pit stop: al comando si trova Daniel Ricciardo, che precede Hamilton, Verstappen, Bottas, Räikkönen e Vettel. Al trentanovesimo passaggio Ricciardo effettua il suo cambio gomme, optando per le soft. Nello stesso giro Verstappen passa a condurre la gara, grazie al sorpasso su Lewis Hamilton.

Ricciardo cerca di passare Vettel, mentre Räikkönen mette pressione a Bottas. Al giro 42 Verstappen subisce un tentativo di sorpasso da parte di Esteban Ocon, doppiato. I due vanno a contatto alla seconda curva, con l'olandese che va in testacoda e danneggia la sua monoposto. Hamilton passa di nuovo al comando. Nel frattempo Räikkönen ha passato Bottas, e si porta al terzo posto. La direzione di gara infligge a Ocon uno stop and go di dieci secondi. Al giro 46 Ricciardo ha la meglio su Vettel, e diventa quinto.

Al giro 53 Sebastian Vettel effettua la sua seconda sosta, per montare gomme supersoft. Il tedesco rientra in gara alle spalle di Leclerc, che però passa al giro 58, tornando sesto. Al giro seguente Ricciardo prende la quarta posizione, dopo aver superato Bottas alla prima curva. Il finlandese effettua subito la sua seconda sosta.

Nei giri finali Hamilton sembra cedere qualche decimo a Verstappen, venendo anche rallentato da qualche doppiaggio, mentre Ricciardo si avvicina a Räikkönen. La classifica rimane invariata, con la vittoria di Lewis Hamilton. La Mercedes si aggiudica il quinto titolo consecutivo riservato ai costruttori, mentre Kimi Räikkönen conquista il suo 103º ed ultimo podio in F1.[20]

I risultati del Gran Premio[21] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 44 Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes 71 1h27'09"066 1 25
2 33 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull Racing-TAG Heuer 71 +1"469 5 18
3 7 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Italia (bandiera) Ferrari 71 +4"764 4 15
4 3 Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull Racing-TAG Heuer 71 +5"193 11 12
5 77 Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas Germania (bandiera) Mercedes 71 +22"943 3 10
6 5 Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari 71 +26"997 2 8
7 16 Monaco (bandiera) Charles Leclerc Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 71 +44"199 7 6
8 8 Francia (bandiera) Romain Grosjean Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 71 +51"230 8 4
9 20 Danimarca (bandiera) Kevin Magnussen Stati Uniti (bandiera) Haas-Ferrari 71 +52"857 10 2
10 11 Messico (bandiera) Sergio Pérez Regno Unito (bandiera) Force India-Mercedes 70 +1 giro 12 1
11 28 Nuova Zelanda (bandiera) Brendon Hartley Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 70 +1 giro 16
12 55 Spagna (bandiera) Carlos Sainz Jr. Francia (bandiera) Renault 70 +1 giro 15
13 10 Francia (bandiera) Pierre Gasly Italia (bandiera) Scuderia Toro Rosso-Honda 70 +1 giro 9
14 31 Francia (bandiera) Esteban Ocon Regno Unito (bandiera) Force India-Mercedes 70 +1 giro 18
15 2 Belgio (bandiera) Stoffel Vandoorne Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 70 +1 giro[22] 20
16 35 Russia (bandiera) Sergej Sirotkin Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 69 +2 giri 14
17 14 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Regno Unito (bandiera) McLaren-Renault 69 +2 giri[22] 17
18 18 Canada (bandiera) Lance Stroll Regno Unito (bandiera) Williams-Mercedes 69 +2 giri 19
Rit 27 Germania (bandiera) Nico Hülkenberg Francia (bandiera) Renault 32 Surriscaldamento del motore 13
Rit 9 Svezia (bandiera) Marcus Ericsson Svizzera (bandiera) Sauber-Ferrari 20 Tenuta di strada 6

Classifiche mondiali

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Polemiche dopo la gara

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Al termine della gara, Max Verstappen, in testa al gran premio fino all'incidente con Esteban Ocon, ha pesantemente criticato il comportamento del collega nelle interviste post-gara. L'olandese, nel corso delle operazioni di controllo del peso, ha anche spintonato il pilota della Force India, il quale è stato penalizzato di tre punti dalla Superlicenza. Per tale ragione è stato condannato a due giorni di servizio sociale presso la Federazione Internazionale dell'Automobile.[23][24] Il tentativo di sorpasso è stato giustificato da Ocon, col fatto che il francese, pur se doppiato, risultava più veloce di Verstappen, avendo effettuato da poco il cambio gomme.[25]

  1. ^ F1 2018 – Hamilton vince il GP del Brasile, Mercedes il campionato del mondo, su panorama-auto.it, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  2. ^ Formula 1, GP del Vietnam in calendario dal Mondiale 2020, su sport.sky.it, 2 novembre 2018. URL consultato il 6 novembre 2018.
  3. ^ Cristiano Sponton, GP BRASILE - PIRELLI: set di pneumatici scelti per pilota, su f1analisitecnica.com, 30 ottobre 2018. URL consultato il 5 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2018).
  4. ^ (EN) FORMULA 1 GRANDE PRÊMIO HEINEKEN DO BRASIL 2018, su formula1.com. URL consultato il 5 novembre 2018.
  5. ^ Matteo Nugnes, La Mercedes non utilizzerà i cerchi forati neanche nel GP del Brasile, su it.motorsport.com, 8 novembre 2018. URL consultato l'8 novembre 2018.
  6. ^ Scott Mitchell, F1: al GP del Brasile ha debuttato il nuovo sistema di valutazione degli incidenti della FIA, su it.motorsport.com, 13 novembre 2018. URL consultato il 13 novembre 2018.
  7. ^ a b Daniel Ricciardo penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il turbo. Francesco Corghi, Incredibile Ricciardo: turbo rotto da un commissario in Messico!, su it.motorsport.com, 9 novembre 2018. URL consultato il 9 novembre 2018.
  8. ^ Formula 1, Daniel Ricciardo ci ripensa: correrà i GP del Brasile e di Abu Dhabi, su sport.sky.it, 3 novembre 2018. URL consultato il 5 novembre 2018.
  9. ^ a b Franco Nugnes, F1, Interlagos, Libere 1: Verstappen davanti, ma Vettel e Hamilton sono attaccati, su it.motorsport.com, 9 novembre 2018. URL consultato il 9 novembre 2018.
  10. ^ Franco Nugnes, F1, Interlagos, Libere 2: Bottas e Hamilton davanti con Vettel a un soffio, su it.motorsport.com, 9 novembre 2018. URL consultato il 9 novembre 2018.
  11. ^ a b Esteban Ocon penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per la sostituzione del cambio. Franco Nugnes, Force India: Ocon sostituisce il cambio e paga 5 posizioni in griglia di partenza, su it.motorsport.com, 10 novembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2018).
  12. ^ Franco Nugnes, F1, Interlagos, Libere 3: Vettel da record, Hamilton paga un paio di decimi, su it.motorsport.com, 10 novembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2018.
  13. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  14. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  15. ^ Sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  16. ^ Massimo Costa, Vettel multato, 25mila euro-Hamilton-Sirotkin? Colpa del russo..., su italiaracing.net, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.
  17. ^ (FR) Emmanuel Touzot, F1 - Hamilton en pole devant Vettel au Brésil, l’Allemand sous enquête, su motorsport.nextgen-auto.com, 10 novembre 2018. URL consultato il 10 novembre 2018.
  18. ^ (FR) Mercedes-Pole positions, su statsf1.com. URL consultato il 10 novembre 2018.
  19. ^ Sessione di qualifica, su formula1.com.
  20. ^ San Paolo - La cronaca-Hamilton vince un pazzo GP, su italiaracing.net, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.
  21. ^ Risultati del Gran Premio, su formula1.com.
  22. ^ a b Stoffel Vandoorne e Fernando Alonso penalizzati di cinque secondi sul tempo di gara e di due punti dalla Superlicenza per aver ignorato le bandiere blu.
  23. ^ Matteo Nugnes, Verstappen furioso spintona Ocon alla pesa e lo attacca anche a parole: "E' un idiota!", su it.motorsport.com, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.
  24. ^ Matteo Nugnes, Verstappen paga gli spintoni ad Ocon con due giorni di servizi sociali alla FIA, su it.motorsport.com, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.
  25. ^ Matteo Nugnes, Ocon risponde a Verstappen: "Ha provato a darmi un pugno, non è professionale!", su it.motorsport.com, 11 novembre 2018. URL consultato il 12 novembre 2018.

Altri progetti

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