Francesco I de' Medici
Francesco I de' Medici | |
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Ritratto di Francesco I de' Medici di Scipione Pulzone, 1590, Galleria degli Uffizi | |
Granduca di Toscana | |
In carica | 1574 – 19 ottobre 1587 |
Predecessore | Cosimo I de' Medici |
Successore | Ferdinando I de' Medici |
Reggente del Granducato di Toscana | |
In carica | 1º maggio 1564 – 21 aprile 1574 (per il padre Cosimo I) |
Trattamento | Sua Altezza Serenissima |
Onorificenze | Gran Maestro dell'Ordine di Santo Stefano Papa e Martire |
Altri titoli | Gran principe di Toscana |
Nascita | Firenze, 25 marzo 1541[1] |
Morte | Villa medicea di Poggio a Caiano[1], 19 ottobre 1587 (46 anni) |
Luogo di sepoltura | Cappelle medicee |
Casa reale | Medici |
Padre | Cosimo I de' Medici |
Madre | Eleonora di Toledo |
Consorti | Giovanna d'Austria Bianca Cappello |
Figli | Eleonora Romola Anna Isabella Lucrezia Maria Filippo N.N. figlio Antonio (ill.) |
Religione | Cattolicesimo |
Francesco I de' Medici (Firenze, 25 marzo 1541[1] – Poggio a Caiano, 19 ottobre 1587[1]), figlio di Cosimo I de' Medici[1] e della di lui prima moglie Eleonora di Toledo[1], fu il secondo Granduca di Toscana dal 1564 alla morte, avvenuta improvvisamente e misteriosamente nel 1587.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Cosimo I de' Medici ed Eleonora di Toledo, fu chiamato così per un voto fatto dalla duchessa in occasione di un pellegrinaggio al santuario francescano della Verna[2].
Fin dal 1564 Francesco I fu reggente del granducato al posto del padre. Il 18 dicembre 1565 sposò Giovanna d'Austria (1548 - 1578), figlia di Ferdinando I d'Asburgo. Dopo la morte della prima moglie, Francesco si risposò con Bianca Cappello nel 1579. I due ebbero un figlio, Antonio (29 agosto 1576 - 2 maggio 1621), o secondo altre fonti, fu adottato dalla coppia. In ogni caso questo singolare individuo venne osteggiato dai suoi familiari e venne escluso dalla successione. La Cappello fu sempre invisa alla corte ed al fratello di Francesco, il cardinale Ferdinando I de' Medici, tanto che l'improvvisa morte della coppia, a distanza di un solo giorno l'uno dall'altra, ha fatto sospettare un avvelenamento ordinato dal cardinale stesso, mentre le cronache parlarono di cause legate a una malattia fulminante.
Granduca di Toscana
[modifica | modifica wikitesto]Francesco, come il padre Cosimo, era incline al dispotismo, ma, al contrario di questi, non seppe mantenere l'indipendenza di Firenze e agì quasi come un semplice vassallo di suo suocero, l'imperatore del Sacro Romano Impero. Impaurito dalla congiura di Orazio Pucci e Piero Ridolfi e di altri nobili fiorentini nel 1575, fu spietato coi responsabili e con i loro appoggi, arrivando a dare il beneplacito, se non addirittura ad architettare, l'omicidio di due donne di casa Medici che intrattenevano rapporti con il partito antimediceo: la sorella Isabella de' Medici e la cognata Leonora Álvarez de Toledo, uccise dai rispettivi mariti a distanza di meno di una settimana in circostanze molto simili.
Francesco inoltre non si interessò molto di politica e preferì lasciare le sorti del Granducato nelle mani dei numerosi funzionari dei quali si fidava ciecamente. Continuò a tassare pesantemente i propri sudditi al fine di versare un gran numero di tributi all'Impero.
Come i propri avi, Francesco I de' Medici fu un importante mecenate, favorendo molti artisti e dando incarico al Buontalenti di costruire una villa a Pratolino, dove egli stesso aveva acquistato una tenuta nel 1568.[3] La villa, oggi perduta, fu costruita tra il 1569 ed il 1581 ed è ricordata come la più sfarzosa tra le ville medicee, edificata con l'intento di creare un ambiente fiabesco per la seconda moglie di Francesco, basato su canoni ermetici e conoscenze occulte.[3]
Allo stesso Buontalenti affidò la progettazione della città-fortezza di Livorno, al fine di assicurare un adeguato sbocco a mare per i traffici del Granducato. Comprò Villa la Magia e tutti i possedimenti della villa sul monte Montalbano.
Era appassionato di alchimia e sensibile alle opere dei maggiori chimici e alchimisti del tempo. Suggestionato dalle porcellane cinesi importate in Occidente, volle ad ogni costo che fosse risolto il problema degli impasti per realizzarne una produzione locale, e nel Casino di San Marco in Firenze, sotto la direzione del Buontalenti, mise all'opera gli "arcanisti", partecipando egli stesso alle sperimentazioni, con lunghe frequentazioni in laboratorio. I tentativi ebbero successo e intorno al 1575 vedranno la luce le prime opere di porcellana a pasta vitrea mai realizzate in occidente, la cosiddetta "Porcellana dei Medici".
Famoso per questi studi è lo Studiolo che si fece realizzare da Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio, dedicato a "... servire per un guardaroba di cose rare et pretiose, et per valuta et per arte, come sarebbe a dire Gioie, Medaglie, Pietre intagliate, cristalli lavorati e vasi..."[4]
Nel 1585, ebbe l'onore di ospitare alla sua corte l'Ambasciata Tenshō, prima missione diplomatica giapponese in Europa, a cui fece visitare anche Pisa e Siena.
A Francesco succedette il fratello Ferdinando, che per l'occasione lasciò la porpora cardinalizia.
Morte controversa
[modifica | modifica wikitesto]La sera dell'8 ottobre 1587, dopo una giornata trascorsa in battuta di caccia insieme al fratello Ferdinando, Francesco I e Bianca cenarono presso la Villa di Poggio a Caiano, ma, prima Francesco e poi Bianca, si sentirono male e si misero presto a letto accusando febbre elevata e intermittente con episodi di vomito: undici giorni dopo erano morti entrambi, senza che l'uno sapesse dell'altra.
La morte fu attribuita dai contemporanei ad un attacco di malaria, una malattia molto diffusa nei secoli passati. Tuttavia fin da subito si sparsero voci che la coppia fosse stata avvelenata da Ferdinando del quale era nota l'avversione per Bianca e che ambiva a succedere al fratello prima che questi generasse un erede maschio.
Ferdinando da parte sua contribuì ad alimentare i sospetti creando una barriera di segretezza intorno alle due salme e assumendosi in prima persona la gestione diretta dell'avvenimento. Fece eseguire un'autopsia su entrambe e in modo apparentemente frettoloso ne dispose la sepoltura.
L'improvvisa e non chiarita morte dei due personaggi ha alimentato, nei secoli successivi, il fiorire di ipotesi e ricostruzioni, oltre a fornire l'ispirazione per opere letterarie.
Un'indagine portata a conclusione nel 2006 da un'équipe di studiosi dell'Università di Firenze, guidati dal tossicologo forense Francesco Mari, anche grazie al ritrovamento delle anfore contenenti i resti delle viscere di Bianca Cappello, ha condotto alla conclusione che l'avvelenamento da arsenico sia la più probabile causa della morte della coppia granducale.[5] Anche tale conclusione, però, è stata quasi subito messa in dubbio da un altro gruppo di studiosi delle università di Pisa e Torino, guidati dallo storico della medicina Gino Fornaciari, secondo il quale le cause del decesso andrebbero invece effettivamente fatte risalire alla malaria.[6] I risultati dell'équipe fiorentina sono stati poi ripresi ed esposti dettagliatamente nel docu-drama tedesco Mord im Hause Medici (2/2). Karriere einer Mätresse presentato nel 2013 dalla rete televisiva europea Arte.[7] Il programma, che vede la partecipazione in prima persona della storica della medicina, Donatella Lippi, una dei componenti dell'équipe, è stato poi trasmesso anche in Italia da Rai Storia nel dicembre del 2014, nel quadro della terza serie del programma a.C.d.C, con il titolo I segreti dei Medici 2. Ascesa di un'amante.[8][9]
Francesco e la scienza
[modifica | modifica wikitesto]Ricordato dai suoi sudditi più per le sue stravaganze che per un mecenatismo illuminato, a lui si devono, tuttavia, importanti iniziative urbanistiche e culturali, come l'ampliamento del porto di Livorno, la fondazione della Galleria degli Uffizi nel 1581, la realizzazione dello Studiolo di Palazzo Vecchio, l'incentivazione degli studi naturalistici e la promozione delle ricerche alchimistiche, cui prese parte personalmente, che porteranno all'invenzione della cosiddetta ceramica medicea.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Figli avuti da Giovanna d'Austria
[modifica | modifica wikitesto]- Eleonora de' Medici (28 febbraio 1567 - 9 settembre 1611); sposò il cugino Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova
- Romola de' Medici (20 novembre 1568 - 2 dicembre 1568)
- Anna de' Medici (31 dicembre 1569 - 19 febbraio 1584)
- Isabella de' Medici (30 settembre 1571 - 8 agosto 1572)
- Lucrezia de' Medici (7 novembre 1572 - 14 agosto 1574)
- Maria de' Medici (26 aprile 1575 - 3 luglio 1642); sposò Enrico IV e divenne regina di Francia
- Filippo de' Medici (20 maggio 1577 - 29 marzo 1582); erede del Granducato di Toscana, fu gran principe di Toscana dalla nascita alla morte prematura
- Bambino senza nome (10 aprile 1578); morì nel ventre della madre, che perì il giorno successivo
Figli illegittimi
[modifica | modifica wikitesto]- Don Antonio (29 agosto 1576 - 2 maggio 1621); non si conosce il reale lignaggio di Antonio, a volte indicato come figlio di Bianca, a volte come figlio di una sua serva, ma comunque fu considerato illegittimo e non fu ben accetto dagli eredi legittimi. Fu: Cavaliere di Malta (1594); priore di Pisa; diplomatico granducale in Francia (1598), a Milano (1598), a Genova (1599), a Bologna (1601), a Livorno (1602, 1603, 1614), a Roma (1605), a Mantova (1608), a Ravenna (1608)
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Giovanni il Popolano | Pierfrancesco il Vecchio | ||||||||||||
Laudomia Acciaiuoli | |||||||||||||
Giovanni dalle Bande Nere | |||||||||||||
Caterina Sforza | Galeazzo Maria Sforza | ||||||||||||
Lucrezia Landriani | |||||||||||||
Cosimo I de' Medici | |||||||||||||
Jacopo Salviati | Giovanni Salviati | ||||||||||||
Elena Gondi | |||||||||||||
Maria Salviati | |||||||||||||
Lucrezia di Lorenzo de' Medici | Lorenzo de' Medici | ||||||||||||
Clarice Orsini | |||||||||||||
Francesco I de' Medici | |||||||||||||
Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez | García Álvarez de Toledo y Carrillo | ||||||||||||
María Enríquez de Quiñones y Cossines | |||||||||||||
Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga | |||||||||||||
Isabel de Zúñiga y Pimentel | Álvaro de Zúñiga y Guzmán | ||||||||||||
Leonor Pimentel y Zúñiga | |||||||||||||
Eleonora di Toledo | |||||||||||||
Luis Pimentel y Pacheco | Rodrigo Alonso Pimentel | ||||||||||||
María Pacheco y Portocarrero | |||||||||||||
María Osorio y Pimentel | |||||||||||||
Juana Osorio y Bazán | Pedro Álvarez Osorio | ||||||||||||
María de Bazán | |||||||||||||
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze toscane
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana, in Treccani. URL consultato il 28 novembre 2017.
- ^ DBI Eleonora de Toledo
- ^ a b Il Parco di Pratolino, su firenzealchemica.eu.
- ^ Francesco I° de’ Medici: il Principe Alchimista (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 7 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ F. Mari et al., 2006
- ^ Fornaciari et al., 2010
- ^ (EN) “The Medici Files” – First broadcast on Arte, su Gebrueder-Beetz Film Produktion. URL consultato il 4 novembre 2023; (DE) Mord im Hause Medici (2/2). Karriere einer Mätresse, su programm.ARD.de. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ Nella presentazione della puntata, lo storico Alessandro Barbero, specificando che essa è «basata sulle analisi scientifiche che sono state fatte negli ultimi anni riesumando uomini e donne della famiglia», non fa alcun accenno alle diverse posizioni sostenute nel frattempo dal gruppo del prof. Fornaciari. La puntata è accessibile facilmente online su YouTube.
- ^ Sulla questione delle cause della morte della coppia granducale, si veda anche, a titolo informativo, l'opinione del giornalista Marco Ferri, cultore di storia medicea, intervistato nel 2021 su «LeoMagazine» (Sara Priapo, cit.).
- ^ Dipinto per il ciclo di Maria de' Medici al Palazzo del Lussemburgo, oggi al Museo del Louvre, Parigi
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Pieraccini, La stirpe dei Medici di Cafaggiolo, Firenze, Vallecchi, 1924-1925
- Gino Fornaciari e Raffaella Bianucci, Francesco e Bianca: non fu arsenico - Ecco le prove!, in Archeologia Viva, n. 138, Firenze, Giunti, novembre/dicembre 2009, pp. 78-81. URL consultato il 3 novembre 2023.
- (EN) Gino Fornaciari, Valentina Giuffra, Ezio Ferroglio e Raffaella Bianucci, Malaria Was "the Killer" of Francesco I de' Medici (1531-1587) (PDF), in The American Journal of Medicine, sezione a cura di Helle Mathiasen, vol. 123, n. 6, Amsterdam, Elsevier, giugno 2010, pp. 568–569, DOI:10.1016/j.amjmed.2009.12.020, PMID 20569768. URL consultato il 3 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2010).
- (EN) Gino Fornaciari, Valentina Giuffra, Ezio Ferroglio, Sarah Gino e Raffaella Bianucci, Plasmodium falciparum immunodetection in bone remains of members of the Renaissance Medici family (Florence, Italy, sixteenth century), in Transactions of the Royal Society of Tropical Medicine & Hygiene, vol. 104, n. 9, settembre 2010, pp. 583–587, DOI:10.1016/j.trstmh.2010.06.007. URL consultato il 3 novembre 2023.
- (EN) Francesco Mari, Aldo Polettini, Donatella Lippi e Elisabetta Bertol, The mysterious death of Francesco I de' Medici and Bianca Cappello: an arsenic murder?, in BMJ (The British Medical Journal), vol. 333, 21 dicembre 2006, Londra, BMJ, 2006, pp. 1299–1301, DOI:10.1136/bmj.38996.682234.AE, PMC 1761188, PMID 17185715. I risultati dell'indagine furono subito contestati il 29 dicembre 2006, sullo stesso The BMJ, in Rapid Response, dal prof. Gino Fornaciari con un nota intitolata, The mistery of beard hairs.
- Sara Priapo, Le interviste del Leo 48: MARCO FERRI, il giornalista-storico che ha indagato i segreti funerari dei Medici., su LeoMagazine | Official, direttore responsabile Domenico del Nero, PennyWeb Design, 23 novembre 2021. URL consultato il 3 novembre 2023.
- (EN) Progetto 'Medici': the "misterious" death of Francesco I de' Medici and Bianca Cappello, su paleopatologia.it, contenente due commenti dei professori Gino Fornaciari (The mystery of beard hairs- BMJ 2006) e Laura Ottini (Who is who, that is the question - BMJ 2007), Divisione di paleopatologia dell'Università di Pisa, 4 gennaio 2020. URL consultato il 14 novembre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco I de' Medici
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Francésco I de' Medici granduca di Toscana, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antonio Panella, FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Francesco I de' Medici, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Francis (I), su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Gino Benzoni, FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 49, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
- Opere di Francesco I de' Medici, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Francesco I de' Medici, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Francesco I de' Medici, su Goodreads.
- Le ipotesi sulla morte di Francesco I de' Medici e di Bianca Cappello, su paleopatologia.it. URL consultato il 29 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2012).
- Museo Galileo, su catalogo.museogalileo.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44408372 · ISNI (EN) 0000 0001 2279 1438 · BAV 495/56995 · CERL cnp00585261 · Europeana agent/base/250 · ULAN (EN) 500212585 · LCCN (EN) n79043909 · GND (DE) 118692941 · BNE (ES) XX914061 (data) · BNF (FR) cb12526447x (data) · J9U (EN, HE) 987007277646205171 |
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