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Margherita de' Medici

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Margherita de' Medici
Margherita de' Medici ritratta da Justus Sustermans nel XVII secolo (David Owsley Museum of Art)
Duchessa consorte di Parma e Piacenza
In carica11 ottobre 1628 –
11 settembre 1646
PredecessoreMargherita Aldobrandini
SuccessoreMargherita Violante di Savoia
Duchessa reggente di Parma e Piacenza
In carica1646 –
1648
(per il figlio Ranuccio II Farnese)
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliPrincipessa di Toscana
Principessa di Parma e Piacenza
NascitaPalazzo Pitti, Firenze, 31 maggio 1612
MorteParma, 6 febbraio 1679
DinastiaMedici per nascita
Farnese per matrimonio
PadreCosimo II de' Medici
MadreMaria Maddalena d'Austria
Consorte diOdoardo I Farnese
FigliCaterina
Ranuccio
Alessandro
Orazio
Caterina
Maria Maddalena
Pietro
Ottavio
ReligioneCattolicesimo

Margherita de' Medici (Firenze, 31 maggio 1612Parma, 6 febbraio 1679) fu duchessa di Parma e Piacenza e moglie di Odoardo I Farnese.

Fu reggente di Piacenza nel 1635 e reggente dell'intero ducato dal 1646, anno della morte del marito, al 1648.

Margherita de' Medici ritratta da Justus Sustermans nel 1622.

Margherita era la seconda figlia e il quarto figlio della numerosa famiglia di Cosimo II de' Medici, granduca di Toscana, e di sua moglie, Maria Maddalena d'Austria. La principessa trascorse la sua infanzia alla corte di Firenze. Come tutti i figli del Granduca, ricevette una buona educazione: parlava correntemente il latino e l'italiano, era esperta di letteratura, musica e arte[1][2].

Il 14 febbraio 1627 la principessa Margherita si fidanzò con Odoardo, duca di Parma e Piacenza, che in precedenza era stato fidanzato con la sorella maggiore, la principessa Maria Cristina. Il precedente fidanzamento era durato sette anni ed è stato interrotto a causa dell'aggravamento dei problemi di salute della sposa. Nell'interesse di entrambe le famiglie, fu presa la decisione di un nuovo fidanzamento.

Il matrimonio dinastico, che consolidò l'alleanza tra il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana, non incontrò gli interessi del regno francese, che cercava di espandere la propria influenza sugli stati italiani. Su consiglio del primo ministro, il cardinale Richelieu, la regina vedova Maria de' Medici, cugina del granduca di Toscana, propose a Cosimo II di far sposare Margherita al figlio più giovane, Gaston, duca d'Orléans, e al duca di Parma la principessa Anna. Il piano della regina vedova fu sostenuto da papa Urbano VIII, ma respinto dalle due corti[2].

L'11 ottobre 1628 si celebrarono nel Duomo di Firenze le nozze della principessa Margherita e del duca Odoardo. I festeggiamenti del matrimonio continuarono a Parma, dove gli sposi arrivarono il 6 dicembre dello stesso anno[2]. Ebbero otto figli:

In loro onore, il Teatro Farnese ha dato la prima assoluta dell'opera Mercurio e Marte su musica di Claudio Monteverdi e testi di Claudio Achillini[3]. Durante il loro regno, nel 1630, scoppiò un'epidemia di peste, una delle cui conseguenze fu il malcontento dei sudditi, intensificato dal contrasto tra il lusso della corte e il carico fiscale imposto al popolo, nonché dalla politica filofrancese del duca.

Il marito di Margherita morì per un infarto il 12 settembre 1646 a Piacenza. La duchessa vedova divenne reggente, per il figlio minorenne, e regnò con il cognato, il cardinale Francesco Maria Farnese, dopo la cui morte, avvenuta il 12 luglio 1647, svolse da sola le funzioni di reggenza. Nello stesso anno Margherita si recò in pellegrinaggio alla Basilica della Santa Capanna a Loreto. Il 17 settembre 1648 il duca Ranuccio II iniziò a governare autonomamente. Quasi immediatamente, sorsero disaccordi tra lui e sua madre, il cui aspetto Margarita attribuì all'influenza del segretario di Stato Jacopo Gaufrido. La duchessa vedova, non senza ragione, considerava quest'ultimo una spia francese e non le piaceva fin dal regno del suo defunto marito. Voleva nominare segretario di Stato il generale Francesco Serafini, che godeva del suo patrocinio. Infine, dopo essere stato sconfitto nella seconda guerra per il Ducato di Castro, riuscì a fa cadere in disgrazia Gaufrido che fu giustiziato nel gennaio 1650 a Piacenza[2].

Anche i rapporti tra Margherita ed entrambe le mogli del figlio maggiore non hanno funzionato. Nell'aprile del 1660 il duca di Ranuccio II si sposò per la prima volta con la Principessa Margherita Violante di Savoia. Quasi immediatamente, tra la suocera e la nuora nacque una reciproca inimicizia. I dissidi col figlio per questo si aggravarono tanto che consigliò alla madre di tornare a Firenze. Nell'ottobre 1660, il loro rapporto si deteriorò definitivamente. Nell'aprile del 1661 partì per Firenze per partecipare al matrimonio di suo nipote, il principe ereditario Cosimo e la principessa Margherita Luisa d'Orléans e non aveva fretta di tornare. Margherita arrivò a Parma nell'agosto 1661. Il suo rapporto con il figlio migliorò solo dopo la morte della prima moglie di parto. Un anno dopo, Ranuccio II si sposò con la principessa Isabella d'Este, per la quale sua madre provava la stessa antipatia della prima nuora[2].

Sospesa dal figlio dagli affari pubblici, la duchessa era in corrispondenza attiva con i fratelli. Nelle sue lettere scriveva di come si divertiva, ad esempio, a pesca e a caccia, della sua salute e si interessava alla salute dei suoi fratelli. Nel 1671 la duchessa vedova soggiornò per qualche tempo a Innsbruck dalla sorella, contessa del Tirolo e arciduchessa d'Austria. Scrisse la sua ultima lettera l'ultimo giorno di gennaio 1679. Margherita Medici morì il 6 febbraio 1679 a Parma e fu sepolta nella tomba di Casa Farnese nella Basilica di Nostra Signora del Recinto. In ricordo della duchessa si leggevano epitaffi nelle chiese di Parma e Piacenza scritti da Ottavio Landi, Benedetto Bacchini e Felice Rotondi.

Per tutta la vita Margherita mantenne stretti rapporti con Firenze. Fu sostenitrice del riavvicinamento dei Medici e dei Farnese in politica estera. Sotto di lei la corte parmense fu fortemente influenzata dalla cultura fiorentina e dal galateo di corte. Margherita frequentava il balletto e il teatro musicale. Su invito della duchessa, il cantante Ippolito Fusai, che ha prestato servizio con il fratello, il cardinale Leopoldo de' Medici, si è esibito più volte a Parma. Ha anche frequentato pittori. L'artista preferito della duchessa era Justus Sustermans, che dipinse molti dei suoi ritratti in epoche diverse. Il ritratto della duchessa del 1635 fu dipinto da Francesco Coppa commissionato dal cardinale Giancarlo de' Medici, fratello di Margherita. Entrambi erano appasionati per il giardinaggio[2].

Secondo la ritrattistica e le fonti dell'epoca, Margherita non era una bella donna, ma compensava con altre doti, era amabile, buona e perfettamente educata. Malgrado fosse stato combinato per ragioni politiche, il matrimonio con Odoardo fu felice e suggellato da una fedeltà reciproca e piena.

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