Coordinate: 40°55′N 14°21′E

Casalnuovo di Napoli

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Casalnuovo di Napoli
comune
Casalnuovo di Napoli – Stemma
Casalnuovo di Napoli – Bandiera
Casalnuovo di Napoli – Veduta
Casalnuovo di Napoli – Veduta
Stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoMassimo Pelliccia (FI) dal 31-5-2015
Territorio
Coordinate40°55′N 14°21′E
Altitudine26 m s.l.m.
Superficie7,83 km²
Abitanti46 718[1] (31-07-2024)
Densità5 966,54 ab./km²
FrazioniCasarea, Tavernanova, Licignano
Comuni confinantiAcerra, Afragola, Pollena Trocchia, Pomigliano d'Arco, Sant'Anastasia, Casoria, Volla
Altre informazioni
Cod. postale80013
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063017
Cod. catastaleB905
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 064 GG[3]
Nome abitanticasalnuovesi
Patronosan Giacomo il Maggiore, san Biagio di Sebaste e san Nicola di Bari
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casalnuovo di Napoli
Casalnuovo di Napoli
Casalnuovo di Napoli – Mappa
Casalnuovo di Napoli – Mappa
Posizione del comune di Casalnuovo di Napoli nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale
Cava di tufo a Casalnuovo.

Casalnuovo di Napoli è un comune italiano di 46 892 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Il capoluogo comunale sorge sulle rovine di Archora, uno dei villaggi che avevano dato luogo alla confinante città di Afragola, e comprende anche il soppresso comune di Licignano di Napoli, corrispondente all'insediamento romano di Licinianum. Comprende altresì le località di Tavernanova e Casarea, acquisite nel 1929 per scorporo dai comuni di Pomigliano d'Arco e Afragola. A partire dagli anni 1990 una porzione del territorio appartenente al comune di Afragola viene acquisita dal comune di Casalnuovo.[4]

Geografia fisica

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Casalnuovo è situato a nord-est di Napoli; la parte nordoccidentale del territorio comunale è quella più urbanizzata, mentre quella orientale è quasi completamente dedicata al settore agrario. La frazione Licignano occupa le campagne orientali e le divide in due grandi zone, mentre Tavernanova si trova a sud, al confine con Pomigliano d'Arco e Arpino, una frazione di Casoria. Il territorio era precedentemente paludoso, ma in seguito alla bonifica borbonica ed alla costruzione del cosiddetto "Lagno dello spirito santo" la zona è stata resa molto più abitabile. Casalnuovo si trova in piena pianura campana. Alcune delle sue zone arrivano addirittura a tredici metri sotto il livello del mare.

Il territorio del comune di Casalnuovo di Napoli è composto da quattro abitati. Il maggiore di tali abitati, la frazione Licignano, composto dai rioni di Licignano superiore, La Pigna e Talona, è la parte più estesa del comune ed è stata un tempo comune a sé con il nome di Licignano, poi Licignano di Napoli. In base all'articolo 1 dello statuto comunale, in applicazione del regio decreto 316/1929, Licignano non è una frazione, ma costituisce parte integrante del capoluogo comunale, denominato Casalnuovo.

Sono invece frazioni Tavernanova e Casarea. Tutte e quattro le località abitate costituiscono un'unica conurbazione, ma Tavernanova e Casarea hanno tratti distintivi che le rendono ben identificabili come centri abitati a parte, a differenza di Licignano, che è divenuta sostanzialmente un grande quartiere residenziale, anche se presenta l'unica parte storica del comune.

Il clima è quello tipico mediterraneo, caratterizzato da estati molto calde ed inverni non molto rigidi. Di solito, però, in inverno la città viene investita da temporali che fanno parte delle perturbazioni atlantiche che vanno a investire le coste Tirreniche. Violenti temporali possono anche esserci in estate o in primavera a causa degli sconfinamenti di temporali di calore formatosi sull'Appennino campano. In estate il clima è molto arido e si sfiorano i 40 °C.

Il centro abitato sorge sulle rovine di Archora, uno dei villaggi dai quali aveva tratto origine la città di Afragola.[5] Agli inizi del XV secolo fu baronia acquisita da Giovanni (III) de Alexandro, del Casato d'Alessandro residente in Terra di Lavoro e Napoli, e citato come Gran Camerario di Calabria (1415), Maresciallo del Regno e Giustiziere degli Scolari e consigliere della regina Giovanna II di Napoli.[5][6] Nel 1484 Angiolo Como ebbe in concessione da Ferdinando I d'Aragona il territorio delle rovine del villaggio, in precedenza di proprietà del barone di Afragola, Cesare Maria Capece Bozzuto, su cui sorse un nuovo abitato.[5] Questo fu riconosciuto quale casale dell'arcidiocesi di Napoli con il nome di Casalnuovo.[5]

Con la riforma urbanistica di Gioacchino Murat, i casali di Casalnuovo e Salice, insieme con il casale di Arcopinto (zona oggi suddivisa fra tre comuni) e il casale di Afragola (casale che ricomprendeva, peraltro, vecchi casali disciolti come ad esempio Casavico e Cantariello), confluirono nel comune di Afragola.[5]

Il territorio comunale di Casalnuovo venne ampliato con regio decreto del 25 febbraio 1929, n. 316,[7] con l'accorpamento dell'allora comune di Licignano di Napoli (il quale in questo modo cessava di esistere come comune autonomo) e l'aggiunta di parti di territorio appartenenti ai comuni di Afragola e Pomigliano d'Arco.[5] In particolare, Licignano era stata frazione di Pomigliano d'Arco, poi comune a sé stante con il nome di Licignano, poi ancora frazione di Acerra e in seguito nuovamente comune a sé stante con il nome di Licignano di Napoli, fino a divenire, oggi, parte integrante del capoluogo del comune di Casalnuovo di Napoli nell'ambito del ridisegno amministrativo voluto dal fascismo.[8].

Busto bronzeo di Antonio De Curtis, in arte Totò.

Negli anni cinquanta, per scorporo dal comune di San Sebastiano al Vesuvio, al comune di Casalnuovo di Napoli si sono aggiunte le frazioni di Tavernanova e Casarea (si pronuncia Casarèa), mentre la località Botteghelle, tra Casalnuovo di Napoli e Tavernanova, ha continuato a far parte del comune di Afragola fino agli anni settanta.[5] Alla fine degli anni novanta, il comune di Casalnuovo ha ottenuto un'ulteriore porzione del territorio già appartenente al comune di Afragola nell'ambito del programma compensativo dell'impatto ambientale determinato dalla stazione ferroviaria dell'alta velocità di Afragola sul territorio dei comuni vicini.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Chiesa di San Giacomo Apostolo il maggiore (XVI secolo)
  • Chiesa di San Nicola Di Bari
  • Chiesa di Santa Maria ad Nives
  • Chiesa di Maria SS. Addolorata
  • Chiesa della Visitazione Di Maria
  • Chiesa di Santa Maria Delle Grazie
  • Chiesa di Maria SS. Annunziata
  • Palazzo Gaudiosi[9][10]
  • Palazzo Salerno-Lancellotti di Durazzo

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Il 60% della popolazione proviene da Napoli, soprattutto nella zona di Tavernanova.

N.B.: fino al censimento del 1921 incluso questi dati sono disaggregati da quelli del comune di Afragola (disaggregazione effettuata dall'ISTAT).

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 664 abitanti, pari all'1,44% della popolazione.[12]

Tradizioni religiose

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La città presenta molte parrocchie, ma anche cappelle, le principali: San Giacomo Apostolo il Maggiore (Santo Patrono) e San Nicola di Bari (Patrono di Licignano). Oltre a quelle cattoliche sono presenti anche chiese cristiane evangeliche e una sala del regno dei testimoni di Geova. È da sottolineare che la città ha anche un secondo patrono: San Biagio, festeggiato il 3 febbraio. A questa data sono legate molte tradizioni. In primis quella tipica del paese, anche per gli altri patroni, di portare la statua del santo in processione per la città. San Biagio è protettore della gola e degli animali domestici. Il 3 febbraio i fedeli portano in chiesa gli animali per farli benedire, oppure vanno in chiesa per farsi benedire la gola con l'olio santo.

Ufficialmente San Biagio però non è il santo patrono della città, come San Giacomo. Esso è infatti chiamato "patrono di Passaggio", la leggenda vuole infatti che la statua del santo, trasportata da un carretto, era diretta a Cancello ed Arnone, ma proprio di fronte alla chiesa del paese si ruppe la ruota del carretto, a testimonianza, per i fedeli, del fatto che il santo non volesse lasciare il paese. Da allora la statua è stata custodita nella chiesa dove la prima volta trovò riparo.

  • Premio Letterario Una Città Che Scrive. I testi vincitori della prima edizione (2017) sono contenuti in una antologia dal titolo "Una Città Che Scrive. Una Città che Rinasce"[13]. Sezione Speciale del Premio per le zone colpite dal terremoto del 2016: VISSO NEL CUORE. La Città di Casalnuovo per le zone colpite dal terremoto[14][15] Una Città che Scrive - Progetto realizzato con il contributo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale a vantaggio dell'immagine della Città - Antologia di 14 autori casalnuovesi - Premio Letterario UNA CITTA' CHE SCRIVE[16]

Casalnuovo di Napoli, in passato, è stato uno dei principali poli industriali dell'hinterland napoletano, grazie a varie aziende che qui avevano i propri stabilimenti. Fra le più importanti aziende, ricordiamo la Moneta, nel posto dove sorgeva lo stabilimento ora c'è un parco pubblico intitolato a Pino Daniele, l'Eridania, la Colussi, la Liquigas e la Farvima i cui stabilimenti sono, allo stato attuale, tutti dismessi. A questi si aggiunge anche lo stabilimento dell'Hensemberger (industria di accumulatori). Tuttavia sul territorio casalnuovese ci sono parecchie piccole e medie imprese che operano nel settore tessile e calzaturiero come dimostra la presenza (nell'ex stabilimento Colussi) del "Polo della Moda", uno dei principali poli dell'industria tessile della regione. Di grande importanza è le note aziende sartoriali Isaia e Isaia e Cesare Attolini, che si interessano principalmente della realizzazione di abiti maschili di alta moda, che hanno subito un processo di industrializzazione tale da riuscire a distribuire capi anche all'estero, difatti vantano negozi non solo in Italia ma in Europa, Stati Uniti e Asia. Per questo, all'ingresso del paese, sul messaggio di benvenuto viene attribuito alla città il titolo di "città della moda" per i numerosissimi sarti di grande bravura che qui risiedevano.

Infrastrutture e trasporti

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Casalnuovo di Napoli è raggiungibile tramite l’uscita Casoria dell’Autostrada del Sole (in entrambe le direzioni dell’autostrada omonima) posta al confine tra i comuni di Casoria e Casalnuovo di Napoli. La Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro attraversa la frazione Tavernanova dove assume la denominazione di 'via Nazionale delle Puglie'

Vi è uno svincolo Strada statale 162 NC Asse Mediano che serve Casalnuovo di Napoli:

  • Acerra-Casalnuovo

Circumvallazione Esterna di Napoli

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Vi sono due svincoli dellaCircumvallazione Esterna di Napoli che servono Casalnuovo di Napoli:

  • Napoli Poggioreale - Casoria - Casalnuovo
  • Volla - Casalnuovo

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1871 1871 Ferdinando Di Leo Commissario
1872 1875 Nicola Fontana Sindaco
1876 1877 Alfonso De Nigris Sindaco
1877 1879 Luigi Terracciano Sindaco
1879 1882 Salvatore Fontana Sindaco
1885 1887 Alfonso De Nigris Sindaco
1887 1887 Gabriele Napodano Commissario
1887 1889 Salvatore Fontana Sindaco
1889 1904 Giuseppe Romano Sindaco
1904 1907 Eduardo Sanguigno Sindaco
1907 1920 Giacomo De Stefano Sindaco
1920 1927 Gennaro De Stefano Sindaco
1927 1929 Camillo Fontana Podestà
1929 1929 Giulio Moscarella Sindaco
1929 1943 Silvio D'Amore Podestà
1943 1944 Gennaro De Stefano (commissario) Sindaco
1944 1945 Leopoldo Valvo Comitato di Liberazione Nazionale Sindaco
1945 1945 Cesare Giglio (commissario) Sindaco
1946 1956 Francesco Mennella Sindaco
1957 1965 Gabriele Crimaldi Sindaco
1965 1974 Luigi De Stefano Sindaco
1974 1976 Pasquale Caputo Sindaco
1976 1978 Oscar Tamburis Sindaco
1978 1978 Pasquale Capito Sindaco
1979 1979 Giacomo Mosca Sindaco
1980 1980 Carmine Esposito Sindaco
1980 1986 Paolo Iasevoli Sindaco
1987 1989 Gabriele Paone Democrazia Cristiana Sindaco [17]
1989 1992 Domenico Pirozzi Democrazia Cristiana Sindaco [17]
1992 1997 Francesco Terracciano DC (1992-1994), FI (dal 1994) Sindaco [17]
1997 2001 Antonio Peluso Forza Italia[18] Sindaco [17]
2001 2005 Antonio Peluso Forza Italia[19] Sindaco [17]
2006 2007 Antonio Manna Forza Italia[20] Sindaco [17]
2007 2009 Alessandro Ortolani Commissario [17]
2007 2009 Carlo Boffi Commissario [17]
2007 2009 Antonio Codispoti Commissario [17]
2009 2015 Antonio Peluso Il Popolo della Libertà[21] Sindaco [17]
2015 2020 Massimo Pelliccia Volontari del Cambiamento[22] Sindaco [17]
2020 in carica Massimo Pelliccia Forza Italia[23] Sindaco [17]

Il comune è sede di diverse società sportive dilettantistiche:

    • Il Real Casalnuovo, compagine calcistica nata nel 2023, partecipa alla Serie D 2023-2024 avendo acquisito il titolo sportivo dell'Afragolese.[24] Cede il titolo alla Puteolana, Attualmente rappresentano due squadre di calcio a Casalnuovo, Il K-team Casalnuovo che partecipa al campionato di prima categoria, il FC Casalnuovo che partecipa al campionato di seconda categoria.
  • A.S.D. Volley Casalnuovo, squadra di pallavolo maschile e femminile che, prima di scomparire, ha militato in Serie C (maschile), sfiorando la promozione in B nel 2013-2014, ma anche in serie minori come prima e seconda divisione sia maschile che femminile.
  • Sporting Casalnuovo, squadra di pallavolo maschile che, prima di scomparire, ha militato in Serie C.
  • Pallacanestro Casalnuovo, squadra di pallacanestro militante in Promozione e i cui colori sociali sono il bianco e il blu.
  • A.S.D. San Mauro Nuoto, squadra di pallanuoto fondata nel 2007 con sede nella frazione di Casarea che attualmente milita in Serie B.

Il principale impianto sportivo della città è lo Stadio comunale "Domenico Iorio" utilizzato principalmente per il calcio; l'impianto ha una capienza di circa 1.500 spettatori e il campo di gioco è in erba sintetica. Esistono anche un palazzetto dello sport e diversi centri sportivi polifunzionali.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Storia del comune
  5. ^ a b c d e f g h Storia del Comune, su comune.casalnuovo.na.it, Comune di Casalnuovo di Napoli. URL consultato il 14 maggio 2020.
  6. ^ Manoscritto delle Famiglie del Regno d'incerto autore, Napoli, 1697, p. 40.
  7. ^ Gazzetta Ufficiale n. 074 del 29 marzo 1929, recante la pubblicazione del Regio Decreto del 25 febbraio 1929 n. 316 (Riunione dei comuni di Casalnuovo di Napoli e Licignano di Casalnuovo, nonché di parti di territorio dei comuni di Afragola e Pomigliano d'Arco, in un unico Comune denominato «Casalnuovo di Napoli»)., su augusto.agid.gov.it. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).
  8. ^ Statuto del Comune di Casalnuovo di Napoli, art. 1
  9. ^ Famiglia Gaudioso, su nobili-napoletani.it.
  10. ^ Nicola Acanfora, Saggio sugli usi, i costumi e la storia dei comuni della città metropolitana di Napoli Book sprint 2019.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  13. ^ AA.VV. (raccolta a cura di Giovanni Nappi), Una Città che scrive. Una Città che rinasce., ISBN 9788894176117.
  14. ^ Casalnuovo per Visso e per le zone terremotate, su cronachemaceratesi.it.
  15. ^ Introduzione di Giovanni Nappi, Prefazione di Gianni Pittella, Copertina di Alessandro Nespolino e testi di 14 autori casalnuovesi (Mario Visone, Raffaela Danzica, Anacleto Loffredo, Marina Romano, Lia Manzi, Raffaele Sannino, Antonio Pascucci, Armando Fusaro, Eduardo Colella, Federica Zurlo, Antonio Pelliccia, Ernesto Acciarino, Aleandra Genovese, Michelangelo Riemma)., UNA CITTA' CHE SCRIVE, Casalnuovo di Napoli, Associazione Una Città Che ..., 2016, p. 116, ISBN 978-88-941761-0-0.
  16. ^ Metronapoli WebTV - Casalnuovo, UNA CITTA' CHE SCRIVE, su Metronapoli WebTV. URL consultato il 9 settembre 2016.
  17. ^ a b c d e f g h i j k l http://amministratori.interno.gov.it/amministratori/
  18. ^ Coalizione di centro-destra formata da FI, CCD, AN e liste civiche
  19. ^ Coalizione di centro-destra formata da FI, Democrazia Europea, CCD, CDU, AN, NPSI, PRI e liste civiche
  20. ^ Coalizione di centro-destra formata da FI, AN, Riformatori, UDEUR, UdC, NPSI e liste civiche
  21. ^ Coalizione eterogenea formata da PdL, SEL e liste civiche
  22. ^ Coalizione formata da liste civiche
  23. ^ Coalizione di centro-destra formata da FI, FdI e liste civiche
  24. ^ Niente Serie D ad Acerra, il titolo si sposta: nasce il Real Casalnuovo, in squadra anche un ex Serie A, su NapoliToday. URL consultato il 7 agosto 2023.
  • Giuseppe Giacco, Casalnuovo di Napoli : il volto del paese, la storia, la gente, Casalnuovo di Napoli, 1997.
  • Giovanni Nappi, Casalnuovo di Napoli, “Una Città Che Scrive, Una Città Che Rinasce” edizione 2017 - ISBN 9788894176117

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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