Vai al contenuto

Antonio Cabrini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antonio Cabrini
Cabrini in allenamento alla Juventus negli anni 80
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso72 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º luglio 1991 - giocatore
4 agosto 2017 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1970 San Giorgio
1970-1973Cremonese
Squadre di club1
1973-1975Cremonese29 (2)
1975-1976Atalanta35 (1)
1976-1989Juventus297 (33)[1]
1989-1991Bologna55 (2)
Nazionale
1975-1976Italia (bandiera) Italia U-188 (0)
1976-1978Italia (bandiera) Italia U-2113 (0)
1977-1978Italia (bandiera) Italia militare6 (0)
1978-1979Italia (bandiera) Italia B2 (0)
1978-1987Italia (bandiera) Italia73 (9)
Carriera da allenatore
2000-2001Arezzo
2001Crotone
2004Pisa
2005-2006Novara
2007-2008Siria (bandiera) Siria
2012-2017Italia (bandiera) ItaliaFemminile
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroSpagna 1982
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Cabrini (Cremona, 8 ottobre 1957) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Ritenuto uno dei primi terzini moderni, nonché uno dei maggiori interpreti del ruolo a livello mondiale,[2][3] legò il proprio nome principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per tredici stagioni a cavallo degli anni 70 e 80 del XX secolo, e di cui fu capitano dal 1988 al 1989. Insieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e all'altro terzino Claudio Gentile, compagni di squadra e di nazionale, Cabrini formò una delle migliori linee difensive della storia del calcio.[4]

Con i bianconeri ha totalizzato 440 partite e 52 reti, vincendo sei scudetti, due Coppe Italia e tutte le maggiori competizioni UEFA per club: primo giocatore (assieme al già citato Scirea) a raggiungere tale traguardo.[5] In nazionale ha disputato 73 gare realizzando 9 gol, che lo rendono il difensore più prolifico nella storia degli Azzurri.[6]

Più volte candidato al Pallone d'oro, si classificò 13º nel 1978.[7]

Nel 2022 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano.[8]

È nato a Cremona da Vittorio, gestore di un'azienda agricola, e Graziella, casalinga.[9] A causa delle esigenze lavorative del padre, che lo dirottano nella cascina Mancapane poco fuori Cremona, fin dall'infanzia Antonio si è trasferito con la famiglia, di cui fa parte anche il fratello maggiore Ettore, nella località di Casalbuttano dov'è poi cresciuto.[9]

È stato soprannominato Bell'Antonio e Fidanzato d'Italia in virtù della grande popolarità di cui godeva presso il pubblico femminile.[10][11]

Si è cimentato saltuariamente come scrittore, pubblicando l'autobiografia Io, Antonio (1988), il thriller Ricatto perfetto (2008)[12] e i saggi sportivi Non aver paura di tirare un calcio di rigore (2014) e Ti racconto i campioni della Juventus (2021); ha inoltre curato la postfazione di Quella notte all'Heysel di Emilio Targia (2015).

Il 15 settembre 2008 ha partecipato come concorrente alla sesta edizione del programma televisivo L'isola dei famosi,[13] ritirandosi tuttavia dopo tre settimane a causa di un'ernia. Sempre in televisione, nel 2010 è stato telecronista per Dahlia TV mentre nella stagione 2017-2018 è stato ospite fisso di Che tempo che fa.[14]

Nell'estate 2009 è entrato a far parte dell'Italia dei Valori, movimento politico guidato da Antonio Di Pietro, divenendone responsabile dello sport per il Lazio.[15]

È stato ambassador per Expo Milano 2015.

Ha fatto un cameo in Ritorno al crimine, film del 2021.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]
Cabrini (a sinistra) ferma in scivolata il madridista Míchel in una sfida di Coppa dei Campioni 1986-1987

Nato come ala sinistra, durante la militanza nelle giovanili della Cremonese il tecnico Nolli[9][16] – «È stato il mio vero scopritore, lui mi ha creato come giocatore»[17] – lo arretrò con successo in difesa:[9] «quel giorno fu chiaro che il calcio cremonese aveva perso una discreta ala e guadagnato un promettente terzino sinistro», ricorderà Carlo Felice Chiesa.[16]

Dai suoi precedenti trascorsi sulla fascia ereditò caratteristiche come «potenza e velocità» attraverso le quali reinventò il ruolo, emergendo come un «terzino-attaccante»[2] dal rendimento costante e molto prolifico sottorete grazie a frequenti sganciamenti in avanti,[3] dove mise a frutto la sua notevole elevazione e il suo tiro da lontano, nonché a una buona tecnica che lo rese un valido esecutore di punizioni e rigori.[17] Abile anche in fase difensiva,[17] è riconosciuto tra i migliori terzini al mondo della sua generazione.[3][17]

Gli inizi a Cremona e Bergamo
[modifica | modifica wikitesto]
Cabrini (a destra) agli esordi con la Cremonese nella prima metà degli anni 70

Dopo i primi calci nel San Giorgio, squadra di Casalbuttano,[17] entrò e crebbe nel settore giovanile della Cremonese.[16] Esordì sedicenne nella prima squadra grigiorossa,[16] agli ordini di Battista Rota, collezionando 3 presenze nel campionato di Serie C 1973-1974[17] in cui debuttò il 17 marzo 1974, sul campo dell'Empoli;[18] nonostante la giovane età, s'impose titolare nella stagione seguente.[9][18]

Rimase a Cremona per un biennio,[18] prima di passare nel 1975 all'Atalanta, club che lo aveva nel frattempo acquistato in compartecipazione con la Juventus.[9][16][17] Nell'unica annata trascorsa a Bergamo disputò un positivo campionato di Serie B, con 35 presenze e un gol, al termine del quale venne riscattato dal club torinese.[16][17]

I successi alla Juventus
[modifica | modifica wikitesto]
Cabrini (accosciato, al centro) alla Juventus nella stagione 1979-1980

Arrivò alla Juventus, allenata da Giovanni Trapattoni, nella stagione 1976-1977. Con la maglia bianconera debuttò il 13 febbraio 1977, all'età di diciannove anni, nella gara casalinga contro la Lazio terminata con la vittoria piemontese per 2-0.[17] Nella sua prima stagione a Torino collezionò 7 presenze e una rete in Serie A, vincendo da comprimario il suo primo scudetto, e due presenze in Coppa UEFA, che gli valsero anche il suo primo successo internazionale nonché il primo alloro confederale nella storia del club.

Bissò il successo tricolore nell'annata seguente: partito da rincalzo, sul finire del campionato venne promosso titolare dall'allenatore Giovanni Trapattoni,[16] affermandosi come «rivelazione» del torneo[19] e divenendo in breve tra gli inamovibili della squadra juventina per il decennio a venire – con una sola flessione all'inizio del campionato 1978-1979 quando, all'indomani del mundial argentino, quasi stordito dall'improvvisa fama, fornì una serie di prestazioni sottotono, per effetto delle quali sia Trapattoni in bianconero, sia Enzo Bearzot in azzurro, lo rispedissero temporaneamente in panchina.[17]

Presto ritrovata la titolarità, dopo la Coppa Italia vinta nel 1979 arrivarono per Cabrini altri due scudetti con la Vecchia Signora, nei campionati 1980-1981 e 1981-1982. In questi due campionati il terzino mostrò sempre maggior confidenza con la rete, realizzando 12 gol complessivi.

Cabrini (a destra) in maglia juventina nel campionato di Serie A 1985-1986, a colloquio con il tecnico Trapattoni.

Negli anni seguenti conquistò con la maglia della Juventus, oltre ad altri due scudetti che portarono a sei il suo bottino personale, la seconda Coppa Italia nel 1983, la Coppa delle Coppe nel 1984 e, l'anno successivo, Supercoppa UEFA e Coppa dei Campioni, divenendo così, con alcuni compagni di squadra, uno dei primi giocatori a vincere le tre maggiori coppe europee (già nella 1977 aveva sollevato la Coppa UEFA); nello stesso anno arrivò inoltre a conquistare tutte le competizioni internazionali per club grazie al trionfo nella Coppa Intercontinentale, divenendo il primo, assieme al compagno di squadra Gaetano Scirea, a raggiungere tale traguardo sportivo.[20]

Gli ultimi anni a Torino, l'epilogo a Bologna
[modifica | modifica wikitesto]

Cabrini continuò a giocare nella Juventus fino alla stagione 1988-1989, diventando in quest'ultima anche capitano dopo il ritiro di Scirea.

Cabrini (a destra) al Bologna nel 1990, alle prese con il cesenate Đukić.

L'avanzare dell'età, i primi problemi fisici, nonché divergenze tattiche con Dino Zoff circa un suo possibile impiego da mediano, ruolo ambito da Cabrini ma in cui l'ex compagno di squadra, nel frattempo divenuto allenatore bianconero, gli preferì il giovane Marocchi,[21] lo indussero nell'estate seguente a lasciare Torino dopo tredici anni, 297 partite in Serie A e 33 reti, per accasarsi al Bologna.

In Emilia disputò altre due stagioni in massima serie, raggiungendo inoltre nel 1991 i quarti di finale della Coppa UEFA, prima di chiudere la carriera agonistica nello stesso anno.

Nazionali giovanili
[modifica | modifica wikitesto]

In ambito giovanile, nella seconda metà degli anni 70 ha fatto parte delle nazionali Under-18 e Under-21 italiane, oltreché della nazionale militare e di quella cadetta.

Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]
Un esordiente Cabrini (a destra) in nazionale al campionato del mondo 1978, in marcatura sull'argentino Bertoni.

Senza avere ancora esordito in nazionale A, e addirittura senza vantare un posto di rilievo nella sua squadra di club, sul promettente Cabrini scommise il commissario tecnico degli Azzurri Enzo Bearzot, il quale lo convocò per il campionato del mondo 1978 in Argentina, preferendolo al fin lì titolare Aldo Maldera.[22] Fece il suo esordio il 2 giugno 1978, a vent'anni, nella partita Italia-Francia (2-1) disputata a Mar del Plata; conquistato il posto di titolare, giocò tutte le partite della rassegna iridata, chiusa dagli Azzurri al quarto posto, venendo inoltre premiato dalla FIFA come miglior giovane dell'edizione.[23]

Il 20 settembre di quello stesso anno realizzò anche il suo primo gol in maglia azzurra, nella partita amichevole contro la Bulgaria (1-0) disputata a Torino. Dopo aver superato nel biennio 1978-1979 un breve periodo di appannamento all'indomani del mundial sudamericano, in cui rischiò di perdere il posto in azzurro – patendo la concorrenza del succitato Maldera, di Giuseppe Baresi[17] oltreché di un Oriali non ancora dirottato a centrocampo[22] –, tornò ben presto titolare inamovibile, partecipando al campionato d'Europa 1980 dove l'Italia, padrona di casa, si classificò ancora quarta.

Cabrini (accosciato, al centro) nell'Italia campione del mondo a Spagna 1982

Vinta la concorrenza di nuovi rivali nel frattempo emersi nella Serie A del tempo – Luciano Marangon[22] ma soprattutto Nela[17][22] – fu poi tra i protagonisti, giocando tutte le partite da titolare, del campionato del mondo 1982 in Spagna dove gli Azzurri conquistarono il loro terzo titolo mondiale. Nel secondo turno realizzò un gol nella partita vinta contro i campioni in carica dell'Argentina (2-1), mentre sbagliò un calcio di rigore nella finale di Madrid contro la Germania Ovest (3-1), quando il punteggio era ancora a reti bianche; rimane l'unico giocatore ad aver fallito un penalty in una finale di Coppa del mondo nei tempi regolamentari.[24]

Nella prima metà degli anni 80 continuò a far parte del gruppo storico della nazionale, senza tuttavia più raggiungere risultati di rilievo.

La fallita qualificazione al campionato d'Europa 1984 fu un primo campanello d'allarme circa il declino della generazione mundial, poi esploso al campionato del mondo 1986 in Messico, torneo al quale Cabrini prese parte con altri nove compagni già campioni del mondo.[25] L'Italia fu eliminata negli ottavi di finale dalla Francia, e lo stesso Cabrini fu suo malgrado tra i meno brillanti della spedizione italiana.[26]

Cabrini (in piedi, primo da destra) capitano azzurro nel 1986, in una gara di qualificazione al campionato d'Europa 1988

Ciò nonostante, all'indomani della rassegna iridata nordamericana ereditò da Scirea la fascia di capitano della nazionale, e con l'avvio del nuovo ciclo di Azeglio Vicini fu inizialmente «tra i pochi vecchi a rimanere» nel giro azzurro;[22] tuttavia di lì a breve, sia per sempre più frequenti problemi fisici, sia per una sopravvenuta concorrenza nel ruolo – nell'immediato con il più giovane De Agostini,[27] ma soprattutto con l'astro nascente Paolo Maldini[22] a cui lascerà di fatto il testimone[2] – decise di svestire la maglia azzurra non accettando più convocazioni:[27] «una scelta che fece scalpore, perché non erano ancora i tempi in cui ci si poteva chiamare fuori dalla causa azzurra: magari si faceva in modo di non farsi convocare [...], ma di certo nessuno aveva prima di lui mai annunciato l'addio all'Italia con un comunicato all'ANSA».[22]

Disputò la sua ultima partita in nazionale il 17 ottobre 1987 a Berna, all'età di trent'anni, in una sfida contro la Svizzera valida per le qualificazioni al campionato d'Europa 1988. Con l'Italia totalizzò 73 presenze (10 delle quali da capitano)[28] e 9 reti, record di marcature tra i difensori azzurri.[6]

Il 10 giugno 2000 ha iniziato a lavorare come allenatore, debuttando alla guida dell'Arezzo, in Serie C1.[29] Il 20 giugno 2001 ha assunto la guida tecnica del Crotone, in Serie B,[30] venendo esonerato il successivo 18 ottobre per via degli scarsi risultati.[31] In seguito, dal febbraio[32] al novembre del 2004[33] ha allenato il Pisa, mentre nella stagione 2005-2006 si è seduto sulla panchina del Novara, in entrambi i casi ancora in C1. Tra il 2007 e il 2008 è stato commissario tecnico della Siria, lasciando l'incarico dopo sei mesi a causa della scarsa programmazione della nazionale asiatica.[34]

Il 14 maggio 2012 viene scelto come il CT della nazionale italiana femminile.[35] Guida le Azzurre all'europeo 2013: l'Italia passa il primo turno assieme a Svezia e Danimarca, ma l'avventura termina ai quarti di finale contro la Germania. Nelle qualificazioni al mondiale di Canada 2015 termina il girone al secondo posto, alle spalle della Spagna, risultando poi tra le migliori seconde qualificate; alla semifinale play-off le italiane superano l'Ucraina, tuttavia nella finale che metteva in palio l'ultimo pass mondiale, escono sconfitte contro i Paesi Bassi.

Ancora sotto la guida di Cabrini, le Azzurre accedono alla fase finale dell'europeo 2017, chiudendo alle spalle della Svizzera il proprio gruppo qualificatorio. Nella fase finale, inserita in un "girone di ferro" con Germania, Svezia e Russia, le sconfitte contro russe e tedesche precludono ulteriori ambizioni alle italiane, che solo nell'ultima e ininfluente giornata ottengono la loro unica vittoria nella competizione, superando le scandinave. Al termine di tale match, Cabrini lascia la panchina dell'Italia femminile dopo cinque anni; gli subentra Milena Bertolini.[36]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1973-1974 Italia (bandiera) Cremonese C 3 0 CI-S ? ? - - - - - - 3+ 0+
1974-1975 C 26 2 CI-S ? ? - - - - - - 26+ 2+
Totale Cremonese 29 2 ?+ ?+ - - - - 29+ 2+
1975-1976 Italia (bandiera) Atalanta B 35 1 CI 4 0 - - - - - - 39 1
1976-1977 Italia (bandiera) Juventus A 7 1 CI 0 0 CU 2 0 - - - 9 1
1977-1978 A 15 0 CI 2 0 CC 8 0 - - - 25 0
1978-1979 A 21 2 CI 9 1 CC 2 0 - - - 32 3
1979-1980 A 26 1 CI 3 0 CdC 7 2 - - - 36 3
1980-1981 A 28 7 CI 8 3 CU 2 1 TC 2 0 40 11
1981-1982 A 29 5 CI 4 0 CC 4 0 - - - 37 5
1982-1983 A 25 1 CI 8 1 CC 8 1 - - - 41 3
1983-1984 A 29 5 CI 6 2 CdC 9 1 - - - 44 8
1984-1985 A 30 0 CI 8 1 CC 9 0 SU 1 0 48 1
1985-1986 A 30 2 CI 6 0 CC 6 1 CInt+TE 1+0 0+0 43 3
1986-1987 A 17 4 CI 5 0 CC 3 2 - - - 25 6
1987-1988 A 25+1[37] 3+0 CI 9 0 CU 3 2 - - - 38 5
1988-1989 A 15 2 CI 4 1 CU 5 0 - - - 24 3
Totale Juventus 297+1 33+0 72 9 68 10 4 0 442 52
1989-1990 Italia (bandiera) Bologna A 32 0 CI 4 0 - - - - - - 36 0
1990-1991 A 23 2 CI 2 0 CU 5 1 - - - 30 3
Totale Bologna 55 2 6 0 5 1 - - 66 3
Totale carriera 417 38 82+ 9+ 73 11 4 0 576+ 58+

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-6-1978 Mar del Plata Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Francia (bandiera) Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
6-6-1978 Mar del Plata Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno - Uscita al 79’ 79’
10-6-1978 Buenos Aires Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1978 - 1º turno -
14-6-1978 Buenos Aires Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
18-6-1978 Buenos Aires Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Austria (bandiera) Austria Mondiali 1978 - 2º turno -
21-6-1978 Buenos Aires Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
24-6-1978 Buenos Aires Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1978 - Finale 3º posto - [38]
20-9-1978 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole 1
23-9-1978 Firenze Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
8-11-1978 Bratislava Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 3 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
21-12-1978 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole - Uscita al 70’ 70’
26-5-1979 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole -
16-2-1980 Napoli Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Romania (bandiera) Romania Amichevole -
15-3-1980 Milano Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Uruguay (bandiera) Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia Italia (bandiera) 2 – 2 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Euro 1980 - 1º turno - Uscita al 56’ 56’
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
Italia (bandiera) Italia Euro 1980 - Finale 3º posto - [38]
24-9-1980 Genova Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole -
1-11-1980 Roma Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Danimarca (bandiera) Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 1
6-12-1980 Atene Grecia Grecia (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay Uruguay (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Mundialito - 1º turno -  70’
25-2-1981 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 3 Europa (bandiera) Europa Amichevole -
19-4-1981 Udine Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Germania Est (bandiera) Germania Est Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca Danimarca (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Amichevole -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia Jugoslavia (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 1982 -
14-11-1981 Torino Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Grecia (bandiera) Grecia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo Qual. Euro 1984 -
23-2-1982 Parigi Francia Francia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole 1
14-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Perù (bandiera) Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Camerun (bandiera) Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1982 - 2º turno 1
5-7-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
8-7-1982 Barcellona Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Mondiali 1982 - Semifinale -
11-7-1982 Madrid Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - [39]
27-10-1982 Roma Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Svizzera (bandiera) Svizzera Amichevole -
12-2-1983 Limassol Cipro Cipro (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania Romania (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia Svezia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
5-10-1983 Bari Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Grecia (bandiera) Grecia Amichevole 1 Cap.
15-10-1983 Napoli Italia Italia (bandiera) 0 – 3 Svezia (bandiera) Svezia Qual. Euro 1984 - Cap.
16-11-1983 Praga Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1984 -
22-12-1983 Perugia Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Cipro (bandiera) Cipro Qual. Euro 1984 1 Cap.
4-2-1984 Roma Italia Italia (bandiera) 5 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole -
3-3-1984 Istanbul Turchia Turchia (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole 1 Cap.
7-4-1984 Verona Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Cecoslovacchia (bandiera) Cecoslovacchia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
26-9-1984 Milano Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Svezia (bandiera) Svezia Amichevole 1
3-11-1984 Losanna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole 1
8-12-1984 Pescara Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole -
5-2-1985 Dublino Irlanda Irlanda (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
13-3-1985 Atene Grecia Grecia (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole -
2-6-1985 Città del Messico Messico Messico (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole - Ingresso al 68’ 68’
6-6-1985 Città del Messico Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Inghilterra (bandiera) Inghilterra Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
25-9-1985 Lecce Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Norvegia (bandiera) Norvegia Amichevole -
16-11-1985 Chorzów Polonia Polonia (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
5-2-1986 Avellino Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Germania Ovest (bandiera) Germania Ovest Amichevole - Cap.
26-3-1986 Udine Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Austria (bandiera) Austria Amichevole -
11-5-1986 Napoli Italia Italia (bandiera) 2 – 0 Cina (bandiera) Cina Amichevole -
31-5-1986 Città del Messico Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Bulgaria (bandiera) Bulgaria Mondiali 1986 - 1º turno -
5-6-1986 Puebla Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Mondiali 1986 - 1º turno -
10-6-1986 Puebla Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud Mondiali 1986 - 1º turno -
17-6-1986 Città del Messico Francia Francia (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Mondiali 1986 - Ottavi di finale -
15-11-1986 Milano Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Svizzera (bandiera) Svizzera Qual. Euro 1988 - Cap. Uscita al 11’ 11’
24-1-1987 Bergamo Italia Italia (bandiera) 5 – 0 Malta (bandiera) Malta Qual. Euro 1988 - Cap.
14-2-1987 Lisbona Portogallo Portogallo (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1988 - Cap.
23-9-1987 Pisa Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
17-10-1987 Berna Svizzera Svizzera (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1988 - Cap.
Totale Presenze (17º posto) 73 Reti (34º posto) 9
  • Difensore italiano con più gol realizzati in nazionale (9).[6]

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2000-2001 Italia (bandiera) Arezzo C1 34+2[40] 16 6 12+2 CI-C 4 1 2 1 - - - - - - - - - - 40 17 8 15 42,50
ago.-ott. 2001 Italia (bandiera) Crotone B 8 2 2 4 CI 3 0 1 2 - - - - - - - - - - 11 2 3 6 18,18
feb.-mag. 2004 Italia (bandiera) Pisa C1 13 7 4 2 CI+CI-C 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 13 7 4 2 53,85
ago.-nov. 2004 C1 10 3 3 4 CI-C 5 3 2 0 - - - - - - - - - - 15 6 5 4 40,00
Totale Pisa 23 10 7 6 5 3 2 0 - - - - - - - - 28 13 9 6 46,43
2005-2006 Italia (bandiera) Novara C1 34 12 12 10 CI-C 7 6 0 1 - - - - - - - - - - 41 18 12 11 43,90
Totale carriera 101 40 27 34 19 10 5 4 - - - - - - - - 120 50 32 38 41,67

Nazionale (femminile)

[modifica | modifica wikitesto]
Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR Vittorie %
Italia (bandiera) Italia Italia (bandiera) 14 maggio 2012 25 luglio 2017 61 28 10 23 141 87 +54 45,90

Nazionale nel dettaglio (femminile)

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 29 giugno 2019

Stagione Squadra Competizione Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % Vittorie GF GS DR
2012 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2013 Subentrato, 1º nel Gruppo 6, qualificato 3 2 1 0 66,67 10 0 +10
2013 Cyprus Cup 2013 4 1 0 3 25,00 4 6 -2
2013 Euro 2013 Quarti di finale 4 1 1 2 25,00 3 5 -2
2013 Qual. Mondiale 2015 2º nel Gruppo 2, non qualificato 3 2 0 1 66,67 6 3 +3
2014 11 7 3 1 63,64 48 8 +40
2014 Cyprus Cup 2014 4 0 1 3 &&0,00 4 11 -7
2015 Cyprus Cup 2015 4 2 0 2 50,00 7 7 0
2015 Qual. Euro 2017 2º nel Gruppo 2, qualificato 3 2 0 1 66,67 9 4 +5
2016 5 4 0 1 80,00 17 4 0
2016 Cyprus Cup 2016 4 2 2 0 50,00 6 2 +4
2016 Torneio Internacional de Manaus 2016 Fase a gironi 4 2 0 2 50,00 10 8 +2
2017 Cyprus Cup 2017 11º 4 1 0 3 25,00 7 15 -8
2017 Euro 2017 4º nel Girone B 3 1 0 2 33,33 5 6 -1
Dal 2012 al 2017 Amichevoli 5 1 2 2 20,00 5 6 -1
Totale Italia 61 28 10 23 45,90 141 87 +54

Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana femminile

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-6-2012 Torino Italia Italia (bandiera) 9 – 0 Macedonia (bandiera) Macedonia Qual. Euro 2013 3 Patrizia Panico
2 Raffaella Manieri
Sandy Iannella
Elisa Camporese
Daniela Sabatino
Elisabetta Tona
Cap: P. Panico
16-9-2012 San Benedetto del Tronto Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Qual. Euro 2013 Patrizia Panico Cap: P. Panico
19-9-2012 Atene Grecia Grecia (bandiera) 0 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2013 - Cap: G. Domenichetti
6-3-2013 Nicosia Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 2 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2013 - Girone 2 Elisa Camporese
8-3-2013 Larnaca Italia Italia (bandiera) 0 – 2 Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda Cyprus Cup 2013 - Girone -
11-3-2013 Larnaca Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Scozia (bandiera) Scozia Cyprus Cup 2013 - Girone Sara Gama
13-3-2013 Larnaca Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 0 – 1 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2013 - 9º/10º posto Barbara Bonansea
7-4-2013 Sankt Veit an der Glan Austria Austria (bandiera) 1 – 3 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
10-7-2013 Halmstad Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Finlandia (bandiera) Finlandia Euro 2013 - Girone - Cap: P. Panico
13-7-2013 Halmstad Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Danimarca (bandiera) Danimarca Euro 2013 - Girone Melania Gabbiadini
Ilaria Mauro
Cap: P. Panico
16-7-2013 Halmstad Svezia Svezia (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Euro 2013 - Girone Melania Gabbiadini Cap: R. D'Adda
21-7-2013 Växjö Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Germania (bandiera) Germania Euro 2013 - Quarti di finale - Cap: P. Panico
20-9-2013 Tallinn Estonia Estonia (bandiera) 1 – 5 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 Ilaria Mauro
2 Melania Gabbiadini
Martina Rosucci
Barbara Bonansea
Cap: A. Tuttino
26-9-2013 Bassano del Grappa Italia Italia (bandiera) 1 – 0 Romania (bandiera) Romania Qual. Mondiali 2015 Cristiana Girelli Cap: A. Tuttino
31-10-2013 San Sebastián de los Reyes Spagna Spagna (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 - Cap: A. Tuttino
13-2-2014 Novara Italia Italia (bandiera) 6 – 1 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Qual. Mondiali 2015 2 Melania Gabbiadini
Raffaella Manieri
Barbara Bonansea
Giulia Domenichetti
Patrizia Panico
Cap: P. Panico
5-3-2014 Larnaca Inghilterra Inghilterra (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2014 - Girone -
7-3-2014 Larnaca Italia Italia (bandiera) 1 – 3 Canada (bandiera) Canada Cyprus Cup 2014 - Girone Cristiana Girelli
10-3-2014 Larnaca Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Finlandia (bandiera) Finlandia Cyprus Cup 2014 - Girone Patrizia Panico
12-3-2014 Paralimni Australia Australia (bandiera) 5 – 2 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2014 - 7º/8º posto Alessia Tuttino
Patrizia Panico
5-4-2014 Vicenza Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 2015 - Cap: P. Panico
10-4-2014 Cluj-Napoca Romania Romania (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 Patrizia Panico
Melania Gabbiadini
Cap: P. Panico
8-5-2014 Skopje Macedonia Macedonia (bandiera) 0 – 11 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 Patrizia Panico
3 Cristiana Girelli
Raffaella Manieri
2 Melania Gabbiadini
Barbara Bonansea
Marta Carissimi
Paola Brumana
Silvia Fuselli
Cap: P. Panico
16-6-2014 Praga Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 0 – 4 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 2 Patrizia Panico (1 rig.)
Melania Gabbiadini
Raffaella Manieri
Cap: P. Panico
13-9-2014 Vercelli Italia Italia (bandiera) 4 – 0 Estonia (bandiera) Estonia Qual. Mondiali 2015 Barbara Bonansea
Inna Zlidnis (aut.)
Valentina Cernoia
Raffaella Manieri
Cap: P. Panico
17-9-2014 Vercelli Italia Italia (bandiera) 15 – 0 Macedonia (bandiera) Macedonia Qual. Mondiali 2015 6 Daniela Sabatino
Elisa Camporese
2 Patrizia Panico
Alessia Tuttino
3 Barbara Bonansea
Valentina Cernoia
Roberta D'Adda
Cap: P. Panico
25-10-2014 Rieti Italia Italia (bandiera) 2 – 1 Ucraina (bandiera) Ucraina Qual. Mondiali 2015 - Semif. Play-off Valentina Cernoia
Melania Gabbiadini
Cap: P. Panico
29-10-2014 Leopoli Ucraina Ucraina (bandiera) 2 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 - Semif. Play-off Melania Gabbiadini
Patrizia Panico
Cap: P. Panico
22-11-2014 L'Aia Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Mondiali 2015 - Fin. Play-off Melania Gabbiadini Cap: P. Panico
26-11-2014 Verona Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Qual. Mondiali 2015 - Fin. Play-off Stefanie van der Gragt (aut.) Cap: P. Panico
4-3-2015 Nicosia Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 1 – 2 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2015 - Girone Barbara Bonansea
Alia Guagni
6-3-2015 Larnaca Italia Italia (bandiera) 3 – 2 Scozia (bandiera) Scozia Cyprus Cup 2015 - Girone 2 Cristiana Girelli
Stefania Tarenzi
9-3-2015 Nicosia Italia Italia (bandiera) 0 – 1 Canada (bandiera) Canada Cyprus Cup 2015 - Girone -
11-3-2015 Larnaca Italia Italia (bandiera) 2 – 3 Messico (bandiera) Messico Cyprus Cup 2015 - 3º/4º posto Valentina Cernoia
Alia Guagni
28-5-2015 Nagano Giappone Giappone (bandiera) 1 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
18-9-2015 La Spezia Italia Italia (bandiera) 6 – 1 Georgia (bandiera) Georgia Qual. Euro 2017 Valentina Cernoia
Manuela Giugliano
Raffaella Manieri
Daniela Sabatino
2 Cristiana Girelli
Cap: M. Gabbiadini
24-10-2015 Cesena Italia Italia (bandiera) 0 – 3 Svizzera (bandiera) Svizzera Qual. Euro 2017 - Cap: M. Gabbiadini
27-10-2015 Chomutov Rep. Ceca Rep. Ceca (bandiera) 0 – 3 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2017 Ilaria Mauro
Raffaella Manieri (aut.)
Elisa Bartoli
Cap: S. Gama
3-12-2015 Guiyang Cina Cina (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
6-12-2015 Qujing Cina Cina (bandiera) 2 – 0 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
2-3-2016 Dherynia Ungheria Ungheria (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2016 - Girone Melania Gabbiadini
Daniela Sabatino
4-3-2016 Larnaca Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Irlanda (bandiera) Irlanda Cyprus Cup 2016 - Girone Marta Carissimi
7-3-2016 Larnaca Italia Italia (bandiera) 0 – 0 Austria (bandiera) Austria Cyprus Cup 2016 - Girone -
9-3-2016 Larnaca Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Cyprus Cup 2016 - 3º/4º posto Alia Guagni
Barbara Bonansea
Cristiana Girelli
9-4-2016 Bienne Svizzera Svizzera (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2017 Alice Parisi Cap: S. Gama
12-4-2016 Reggio Emilia Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Qual. Euro 2017 Daniela Sabatino
Ilaria Mauro
Daniela Stracchi
Cap: S. Gama
7-6-2016 Gori Georgia Georgia (bandiera) 0 – 7 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2017 Raffaella Manieri
2 Barbara Bonansea
Daniela Sabatino
Ilaria Mauro
2 Cristiana Girelli (1 rig.)
Cap: S. Gama
16-9-2016 Lurgan Irlanda del Nord Irlanda del Nord (bandiera) 0 – 3 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 2017 2 Cristiana Girelli
Melania Gabbiadini
Cap: M. Gabbiadini
20-9-2016 Vercelli Italia Italia (bandiera) 3 – 1 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Qual. Euro 2017 2 Ilaria Mauro
Alia Guagni
Cap: M. Gabbiadini
7-12-2016 Manaus Russia Russia (bandiera) 0 – 3 Italia (bandiera) Italia Torneio Internacional 2016 - Girone Sara Gama
Valentina Bergamaschi
Melania Gabbiadini
11-12-2016 Manaus Italia Italia (bandiera) 3 – 0 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Torneio Internacional 2016 - Girone Melania Gabbiadini
Martina Piemonte
Ilaria Mauro
14-12-2016 Manaus Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Torneio Internacional 2016 - Girone Alice Parisi
18-12-2016 Manaus Brasile Brasile (bandiera) 5 – 3 Italia (bandiera) Italia Torneio Internacional 2016 - Girone Ilaria Mauro
Melania Gabbiadini
Barbara Bonansea
1-3-2017 Nicosia Corea del Nord Corea del Nord (bandiera) 3 – 0 Italia (bandiera) Italia Cyprus Cup 2017 - Girone -
3-3-2017 Larnaca Italia Italia (bandiera) 1 – 4 Belgio (bandiera) Belgio Cyprus Cup 2017 - Girone Daniela Sabatino
6-3-2017 Larnaca Italia Italia (bandiera) 0 – 6 Svizzera (bandiera) Svizzera Cyprus Cup 2017 - Girone -
8-3-2017 Larnaca Italia Italia (bandiera) 6 – 2 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Cyprus Cup 2017 - 11º/12º posto 2 Cristiana Girelli
Alice Parisi
Barbara Bonansea
Melania Gabbiadini
Manuela Giugliano
7-4-2017 Stoke-on-Trent Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole Valentina Cernoia
17-7-2017 Rotterdam Italia Italia (bandiera) 1 – 2 Russia (bandiera) Russia Euro 2017 - Girone Ilaria Mauro Cap: M. Gabbiadini
21-7-2017 Tilburg Germania Germania (bandiera) 2 – 1 Italia (bandiera) Italia Euro 2017 - Girone Ilaria Mauro Cap: M. Gabbiadini
25-7-2017 Doetinchem Svezia Svezia (bandiera) 2 – 3 Italia (bandiera) Italia Euro 2017 - Girone 2 Daniela Sabatino
Cristiana Girelli
Cap: M. Gabbiadini
Totale Presenze 61 Reti 141
Dall'alto in basso: Cabrini, con i compagni di squadra Tardelli (seminascosto) e Brio (in secondo piano) – e con indosso le maglie degli avversari del Liverpool –, mostra ai tifosi la targa della Supercoppa UEFA 1984 vinta con la Juventus; con il capitano juventino Gaetano Scirea (a sinistra) mentre posa con il trofeo della Coppa Intercontinentale 1985.
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986
Juventus: 1978-1979, 1982-1983
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1976-1977
Juventus: 1983-1984
Juventus: 1984
Juventus: 1984-1985
Juventus: 1985
Spagna 1982
Argentina 1978
2021
Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1977.[41]
Medaglia d'oro al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione mondiale»
— Roma, 1982.[41]
Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, 19 dicembre 2017.[42]
  • Emilio Targia, Quella notte all'Heysel, prefazione di Sandro Veronesi, Milano, Sperling & Kupfer, 2015, ISBN 978-88-200-5841-8.
  1. ^ 298 (33) se si considera anche lo spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1988-1989 disputato il 23 maggio 1988 contro il Torino.
  2. ^ a b c Bartoletti, p. 640.
  3. ^ a b c Gianni Piva, Biondo Brehme, che capolavoro, in la Repubblica, 1º luglio 1990.
  4. ^ Rizzo, p. 696.
  5. ^ Lahm e i suoi fratelli: i giocatori mai espulsi, su it.uefa.com, 8 febbraio 2017.
  6. ^ a b c Giuseppe Bagnati, I difensori e il vizio del gol. Facchetti il top, poi Matrix, su gazzetta.it, 27 ottobre 2009.
  7. ^ Giorgio Dell'Arti, Biografia di Antonio Cabrini, su cinquantamila.it, 14 novembre 2013.
  8. ^ Hall of Fame: Nesta, Rummenigge, Conte, Rocchi, Cabrini e Bonansea tra le stelle della decima edizione, su figc.it, 3 febbraio 2022. URL consultato il 4 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2022).
  9. ^ a b c d e f Darwin Pastorin, Cabrini il ragazzo di campagna, in Guerin Sportivo, nº 34 (199), Bologna, Conti Editore, 23-29 agosto 1978, pp. 13-17.
  10. ^ Maurizio Ternavasio, Antonio Cabrini compie 50 anni, su lastampa.it, 7 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  11. ^ Giuseppe Bagnati, Cabrini, il campione antidivo, su gazzetta.it, 19 aprile 2008.
  12. ^ L'amara Torino di Cabrini, su gazzetta.it, 10 dicembre 2008.
  13. ^ Antonio Cabrini, su isola.rai.it (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2008).
  14. ^ Raffaele Graziano Flore, Antonio Cabrini/ La rubrica sui fatti sportivi della settimana (Che fuori tempo che fa), su ilsussidiario.net, 25 settembre 2017.
  15. ^ Antonio Cabrini sceglie la politica: in campo con Di Pietro, su ilsole24ore.com, 24 giugno 2009.
  16. ^ a b c d e f g Chiesa, Attore protagonista, p. 870.
  17. ^ a b c d e f g h i j k l Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Antonio CABRINI, su tuttojuve.com, 8 ottobre 2013.
  18. ^ a b c Nicolò Bonazzi, C'era una volta... Antonio Cabrini, dalla Cremo al tetto del mondo, su cuoregrigiorosso.com, 13 dicembre 2022.
  19. ^ Bruno Bernardi, Uno per uno i 16 dello scudetto, in Stampa Sera, 2 maggio 1978, p. 15.
  20. ^ Juve, sei proprio la più grande, in La Stampa, 9 dicembre 1985, p. 15.
  21. ^ Giorgio Comaschi, 'Lascio la Juve che non c'è più', in la Repubblica, 30 giugno 1989.
  22. ^ a b c d e f g Stefano Olivari, L'addio azzurro di Cabrini, su guerinsportivo.it, 9 novembre 2017.
  23. ^ (EN) Best Young Player Award - FIFA World Cup™ Final, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2013).
  24. ^ Storia delle finalissime ai precedenti mondiali, su www2.raisport.rai.it, luglio 1998. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2009).
  25. ^ Italia durante Messico 1986, su mondialidicalcio.org, 13 maggio 2020.
  26. ^ Alla ricerca dell'Italia perduta, in la Repubblica, 3 agosto 1986, p. 26.
  27. ^ a b Cabrini, 'nazionale addio', in la Repubblica, 10 novembre 1987.
  28. ^ Nazionale in cifre - Capitani, su figc.it. URL consultato il 16 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
  29. ^ Giancarla Ghisi e Alberto Costa, Il Milan perde il derby: Farinos all'Inter, in Corriere della Sera, 10 giugno 2000, p. 44 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  30. ^ Cabrini ha firmato: allenerà il Crotone per un anno, su ilcrotonese.it, 20 giugno 2001. URL consultato il 15 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  31. ^ Esonero Cabrini: decisivi gli scarsi risultati, su ilcrotonese.it, 18 ottobre 2001. URL consultato il 15 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  32. ^ Fabio Lugarini, Pisa: è Antonio Cabrini il nuovo allenatore, su cittadellaspezia.com, 12 febbraio 2004.
  33. ^ Alessio Carli, Cabrini-Pisa, è oggi il divorzio, in La Gazzetta dello Sport, 18 novembre 2004.
  34. ^ Luca De Carolis, Cabrini, il mister delle donne: "Meno soldi e copertine, ma lavorano più degli uomini", su ilfattoquotidiano.it, 18 ottobre 2012.
  35. ^ È Cabrini il nuovo allenatore: “Grazie alla Figc, grande opportunità”, su figc.it, 14 maggio 2012. URL consultato il 25 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2012).
  36. ^ Annunciati i nuovi tecnici delle Nazionali: all'U.21 confermato Di Biagio, Bertolini alla Femminile, su figc.it, 4 agosto 2017. URL consultato il 4 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
  37. ^ Spareggio per il sesto posto, valido per la qualificazione alla Coppa UEFA 1988-1989.
  38. ^ a b 4º posto
  39. ^ 3º titolo mondiale
  40. ^ Play-off.
  41. ^ a b Benemerenze sportive di Antonio Cabrini, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 1977.
  42. ^ Gli azzurri del mundial '82 premiati al CONI con il Collare d'oro al Merito Sportivo, su figc.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 21 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  • Marino Bartoletti, CABRINI, Antonio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Sergio Rizzo, GENTILE, Claudio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, SESAAB, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
  • Carlo F. Chiesa, La grande storia del calcio italiano, 55ª puntata, Roma, Guerin Sportivo, ottobre 2016, ISBN non esistente.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN88396451 · ISNI (EN0000 0000 6001 4333 · SBN CFIV076286 · LCCN (ENn2009029871