1,5-diazabiciclo(5.4.0)undec-7-ene
Aspetto
1,5-diazabiciclo(5.4.0)undec-7-ene | |
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Nome IUPAC | |
1,8-diazabiciclo[5.4.0]undec-7-ene | |
Abbreviazioni | |
DBU | |
Nomi alternativi | |
DBU 2,3,4,6,7,8,9,10-ottaidropirimido[1,2-a]azepina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H16N2 |
Massa molecolare (u) | 152.24 g/mol |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 229-713-7 |
PubChem | 81184 |
SMILES | C1CCC2=NCCCN2CC1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.018 g/mL |
Temperatura di fusione | −70 |
Temperatura di ebollizione | 80-83 °C (80 Pa) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 290 - 301 - 314 - 412 |
Consigli P | 273 - 280 - 301+310 - 305+351+338 - 310 [1] |
Il 1,8-diazabiciclo[5.4.0]undec-7-ene, comunemente noto come DBU, è un composto chimico appartenente alla classe delle ammidine. Viene impiegato come catalizzatore in alcune sintesi organiche, ligando in complessi e base non-nucleofila.
È impiegato come agente protettivo nella sintesi delle cefalosporine, nella purificazione del fullerene con il trimetilbenzene (reagisce con il C70 e con i fullereni superiori, ma non con il C60), come catalizzatore nella sintesi del poliuretano. Ha infatti un forte effetto catalizzatore nelle reazioni con isocianati aliciclici e alifatici.
Viene impiegato come catalizzatore in alcune sintesi organiche, come legante in complessi e come base non nucleofila.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 26.10.2012
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