domenica 27 ottobre 2024

Concerto della Special Orchestra, con inclusione di disabili.

 


Ieri, mio marito ed io abbiamo trascorso un interessante, piacevole e commovente pomeriggio, ascoltando, presso il teatro Politeama della mia città, un concerto della Rotary Special Orchestra, con il patrocinio di due Rotary club e la sponsorizzazione di una nota azienda locale, la Rolfo S.P.A.

Si tratta di un’orchestra nata due anni fa per iniziativa del maestro Sergio Pochettino, Presidente del Rotary club di Ciriè ed ex musicista del Teatro Regio di Torino, con l’intento di un pregevole progetto di inclusione e crescita psicofisica, per integrare musicisti professionisti con giovani persone diversamente abili, opportunamente formate e seguite passo passo nel loro percorso di avvicinamento e apprendimento musicale.
Abbiamo visto pertanto un’orchestra formata da otto professionisti ( chitarra, basso, due tastiere, batteria e tre maestre di canto) e circa dodici ragazzi, con disabilità fisiche e psichiche, impegnati a cantare, suonare piccole percussioni e una chitarra.

Dire che abbiamo assistito a veri e propri miracoli è dire poco, perché tutto si è svolto senza intoppi e stonature e devo proprio ammettere che i cantanti, molto più intonati di certi personaggi che vediamo in tv, riuscivano a trasmettere gioia e a commuovere il pubblico, cui sfuggivano spesso i lacrimoni. La mia vicina di poltrona ha addirittura pianto ad ogni esibizione e chissà quanti altri lo avranno fatto.
Le canzoni poi erano anche molto difficili, tratte dal repertorio di Celentano, Giorgia, Fiorella Mannoia, Gianni Togni, Lucio Battisti e molti altri, mica canzoncine elementari! Le tre maestre di canto, bravissime, elegantissime e bellissime, Jessica, Sara e Valentina, si facevano veramente in quattro per guidare i loro allievi. Gesti, movimenti labiali per ricordare le parole, canto nell’ orecchio di una ragazza audiolesa…

Quella che mi ha commosso di più è stata Jessica, che si inginocchiava ogni volta sul palco, ai piedi del suo cantante in sedia a rotelle, per stare al suo livello. Inutile dire che il ragazzo in questione, avesse uno sguardo adorante per lei. Dedico a voi il filmato relativo a “La prima cosa bella” in cui, esplicitamente, si è detto che la prima cosa bella per lui sia proprio la sua maestra di canto! Le immagini, meglio di qualsiasi parola, potranno farvi capire la perfetta simbiosi tra allievo ed insegnante. (peccato che mio marito, filmando, abbia tagliato il finale!)
Un’altra cantante che mi ha commossa particolarmente è una ragazza diciottenne che arrivava sul palco abbracciata a due peluche, che consegnava poi al direttore, Sergio Pochettino, affinché li tenesse in braccio e bene in vista durante tutta la sua esibizione, eseguita con voce limpida e senza stonature. Prima di iniziare comunicava alla platea la sua gioia: “Sono pronta e spacco tutto!” Al termine ci regalava un grosso inchino e poi correva gioiosa a riprendersi i peluche.
Splendide sono state inoltre le esibizioni delle tre coriste docenti, che ci hanno regalato due momenti magici di vera professionalità e arte.

Ah! Quante cose avrei ancora da raccontarvi! E quali emozioni ci hanno regalato anche le altre cantanti! Senza contare il pensiero dell’enorme impegno, fisico, professionale ed emotivo, utilizzato dai docenti per arrivare a questi risultati! Io, che sono stata insegnante per più di quarant’anni con i ragazzi ve lo posso garantire. Ma voi sicuramente avrete già capito e mi fermo qui. Ho visto che si possono trovare video ed interviste relativi alla Special Orchestra, se volete potrete approfondire l’argomento.
Ora vi lascio al video. Buon ascolto!

venerdì 18 ottobre 2024

Cantanti di oggi...

 Ieri, in una nota trasmissione pomeridiana trasmessa su RAI1, vista per caso per una decina di minuti, un certo giovane cantante di nome Gianmaria ha affermato: “Oggi, per un cantante non è necessario saper cantare, tutti usano l’autotune” ( noto software che corregge automaticamente l’intonazione vocale).

Gianmaria Volpato -immagine presa dal web

 Subito dopo è intervenuta Jasmine Carrisi, figlia di Al Bano e Loredana Lecciso, che ha sentenziato: “Infatti, oggi la musica è morta!” Nello studio è calato il gelo.

Jasmine Carrisi e Al Bano - immagine presa dal web

Non ho potuto seguire il resto di questa interessante conversazione, presa da attività più importanti da svolgere, ma tutto questo la dice lunga sulla situazione della musica leggera attuale.

Io posso affermare di conoscere tanti cantanti locali che la musica la conoscono eccome e sanno usare sapientemente corde vocali ed espressività, ma so già che non li vedrò mai in televisione o su un palcoscenico importante!

La musica non è morta, ma sicuramente è morta la meritocrazia!

Ricordo quando cercavo di spiegare ai miei alunni la necessità di impegnarsi, di studiare sodo, di seguire gli insegnamenti degli insegnanti…Mi rispondevano che oggi basta creare dei bei video e pubblicarli su youtube!

Decisamente sono troppo vecchia per capire! :(

venerdì 27 settembre 2024

Sex roulette, l'ultima follia degli adolescenti.

 

Foto presa dal web

Oggi non vi parlerò dei terribili e quotidiani crimini che avvengono nel nostro Paese, degli efferati omicidi, femminicidi, matricidi, parricidi, infanticidi, violenze sessuali, che insanguinano l’Italia e che ci fanno inorridire ogni giorno di più, tremare di sgomento e rabbrividire chiedendoci il perché di tutto questo e cosa spinga persone apparentemente normali e tranquille a compiere questi misfatti…Non ve ne parlerò perché già ci pensano i media a non farcene scappare nemmeno uno e siamo già abbastanza angosciati per conto nostro. Non parliamo poi della minaccia di una prossima guerra mondiale e con l’uso delle armi nucleari!

Oggi invece vi racconterò di una nuova moda esplosa sui social a favore degli adolescenti e di cui ho sentito parlare in questi giorni.

Pare che su tik tok sia nata una nuova sfida chiamata "sex roulette", una roulette russa del sesso in cui ci si sfida nell'avere numerosi rapporti sessuali completi con coetanei ( che mantengono il volto mascherato) conosciuti in chat ed incontrati in case o giardini appartati in cui tutti fanno sesso con tutti, senza contraccettivi. Perde il gioco chi resta incinta. Si può scegliere la sfida anche con una persona sieropositiva e perde chi resta contagiato. Si è scoperta questa situazione, a mio parere allucinante, a causa di una quattordicenne romana che, attualmente, si trova al sesto mese di gravidanza, senza sapere chi sia il padre e preoccupata, principalmente, solo dal fatto di aver perso la sfida. Ora la stanno seguendo i genitori e gli psicologi, naturalmente, ma il pensiero che una quattordicenne abbia potuto arrivare a tanto è veramente allarmante.

Dove sono finiti i primi palpiti per il ragazzino del cuore, il viso che diventa rosso ad ogni incontro, i sogni segreti per il principe azzurro, le emozioni per i primi baci? Dove sono finiti i progetti per avere un giorno una famiglia come la propria, dove il papà e la mamma si amano e condividono gioie e dolori nel rispetto e nell’amore reciproco?

Si dice che oggi manchino un’educazione sessuale e all’affettività, sia in famiglia che a scuola, ma mancavano anche ai nostri tempi e nessuna mai avrebbe immaginato di partecipare ad una sex roulette! Figuratevi che io, a quattordici anni, pensavo che le persone facessero sesso solo per avere figli, come succede per gli animali. Ricordo che un giorno, parlando con una mia compagna di classe, commentavamo il fatto che i miei genitori l’avessero fatto una volta, nell’arco del loro matrimonio, e i suoi genitori due, visto che lei aveva anche una sorella! Poi, dopo aver visto un film in cui si parlava di un figlio nato “per sbaglio” avevo chiesto delucidazioni a mio padre. Come potevano stupirsi tanto quei genitori, visto che avevano compiuto l’atto procreativo? Papà mi aveva allora spiegato che il sesso è anche un piacere e non si fa solo per riprodursi. Ecco, quella era stata la mia educazione sessuale.

Oggi i ragazzini hanno la possibilità di vedere qualsiasi cosa attraverso i cellulari ed ecco i risultati! Credo che sia effettivamente molto difficile controllare ciò che vedono e quel che si dicono quando stanno insieme. Inoltre i genitori lavorano entrambi, a volte sono separati, pieni di problemi, e non si può dare loro la colpa di tutto quello che combinano i figli adolescenti, molto più scaltri e smaliziati di quanto lo fossimo noi alla loro età.

Di sicuro, oggi è sempre più difficile essere genitori e le responsabilità nell’educazione e nella comunicazione sono ogni giorno più grandi.