Indicare, con qualche esempio, come il concetto sotto indagine interagisca con una disciplina dell’ingegneria.
“Ingegneria” e “macchina” sono due termini che compaiono spesso insieme. Per individuare il concetto di valore in relazione all’ingegneria, ho dunque deciso di analizzare il valore in “macchina” e come questo si è evoluto nel corso del tempo. Per un approfondimento sul concetto di macchina, invito a leggere il blog sull’argomento del mio compagno di corso.
La prima macchina degna di questo nome fu probabilmente quella ideata da James Watt per rimuovere l’acqua provocata dagli allagamenti nelle miniere.
Nel corso del tempo, la macchina ha sempre più spesso indicato il mezzo di trasporto, diventando sinonimo di automobile:
A partire dalla metà del novecento, le macchine hanno assunto anche un significato differente: non erano più macchine solo quelle meccaniche, ma anche quelle elettroniche, fino a divenire calcolatori, dunque macchine informatiche, computer. Inizialmente il codice binario era trasmesso con valvole, poi con transistor ed infine, come ora, con circuiti integrati.
Nell’evoluzione di questi due tipi di macchine, raccontata per immagini, individuo due principali evoluzioni: quella delle dimensioni e quella della semplicità.
Le dimensioni divengono sempre minori, aumenta l’efficienza dunque si può ottenere la stessa potenza (se non maggiore) con dispositivi più piccoli.
L’immagine è sempre più affinata e semplice: se all’inizio contava la funzione e non c’era possibilità di camuffare o nascondere i processori di computer che riempivano una stanza, ora il design è un aspetto fondamentale, una caratteristica cruciale nella scelta di un nuovo computer o una nuova macchina. Un esempio magistrale è il cruscotto della Tesla Model S, composto da un unico display touchscreen da 13".
Il prezzo da pagare in questa evoluzione è proprio quello economico. Paradossalmente, riducendo le dimensioni e semplificando al massimo la costruzione e le componenti, il valore sale immensamente.
In conclusione, credo che oggi nell’ignegneria il valore più alto sia attribuito alla semplicità unita alle dimensioni, dunque all’efficienza.