Benito Mussolini resurfaces in Rome 72 years after his death, as if not a single day had passed. Finding a country still full of problems, both old and new, his firebrand rhetoric wins him once again the hearts and minds of millions of Italians — who see him as a wacky reenactor who speaks inconvenient truths to power.
Massimo Popolizio Frank Matano Stefania Rocca Gioele Dix Eleonora Belcamino Ariella Reggio Massimo De Lorenzo Giancarlo Ratti Guglielmo Favilla Luca Avagliano Daniela Airoldi Alessandro Cattelan Enrico Mentana Piera Russo Camilla Diana Angela Finocchiaro Gianantonio Mellone Martinone Francesco Zenzola Francesco Sole Tommaso Accardo
소노 토르나토, 아임 백, 我回来了, Κοίτα Ποιος Γύρισε, Estou de Volta, He vuelto, 내가 돌아왔다
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Greece
JapanG
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Italy
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Son riusciti a prendere una buona idea e un film non male e non capirci niente, realizzando un remake all'italiana che peggio non poteva essere.
Prendiamo ad esempio la scena del silenzio, una delle più drammatiche di entrambi i film, dove nell'originale faceva venire la pelle d'oca.
In questo la rovinano con la battutina su Andreotti. Sì è simpatica, fa ridere, una delle poche veramente divertenti del film, ma porcatroia va a rovinare l'unico momento veramente drammatico.
Poi il cane in cgi che il mio falegname non 3000 lire lo faceva meglio.
Poi il personaggio di Mussolini che oscilla tra autorità e momenti in cui pare un bambino.
Poi la sottotrama inutilissima di Matano con i siparietti con la nonna.
Le scene di finto documentario gestite malissimo.
Insomma hanno preso tutto quello di sbagliato del film originale per diluirlo con la comicità tristissima all'italiana.
Almeno non hanno fatto scoreggiare Mussolini.
G: "Ma cosa avrà pensato Massimo Popolizio quando si sarà trovato a dover dividere la scena con uno come Frank Matano?"
C: "Al bonifico."
[Sarebbe potuto essere un bel film, ma lancia il sasso e nasconde la mano. E poi, beh, c'è Frank Matano. Pure Stefania Rocca sembra brava in confronto.]
Mi aspettavo che da un momento all'altro, invece che le sue solite sparate, il duce dicesse: "Io ti ucciderò, Harry Potter". Il concept è divertente, Matano invece è tristissimo.
Film buono per uno sketch di cinque minuti (non ho visto l'originale magari fa meno schifo) ma che si perde al sesto e non ha la più pallida idea di cosa cazzo vuole dire se non le solite cose sulla gggente che non si indigna per nulla ma poi fa le rivoluzioni per un cane, Mussolini bestia vera (ecco l'unica scena decente è quella con la vecchia) e tutta la sequela di (giuste) ovvietà. Personaggi senza capo né coda, linee narrative prese e abbandonate, è davvero un casotto. Musiche iperdrammatiche messe a cazzo, Matano inguardabile e inascoltabile come suo solito, Popolizio ok. Per il resto io boh non
Decisamente troppo raffazzonato, approssimativo e frettoloso rispetto all'originale, che si prende il giusto tempo per caratterizzare il proprio dittatore e non ha paura di giocare con la ben più ambiziosa tecnica del falso documentario totalmente assente nella regia italiana.
Come al solito il cinema italiano riesce a sprecare una ghiotta occasione per far piacere alla massa un prodotto che, attori a parte, è purtroppo ben lontano dalla versione tedesca.
Inquietante l'assunto di base, tanto più che nelle parti di finto documentario (che poi sono riprese dalla realtà) si sprecano braccia tese e pericolosi apprezzamenti. Nel complesso però il film non affonda mai il colpo se non qua e là, timidamente, e nel finale altamente drammatico che stona, però, con il registro comico tenuto fino a quel momento.
